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Autore: Donatozilla    30/07/2018    1 recensioni
Crossover con Godzilla.
Malachite è finalmente libera, ed ora ha intenzione di vendicarsi delle Crystal Gems e di portare morte e distruzione. Ma una creatura antica, quasi leggendaria, non ha intenzione di lasciare che un simile abominio resti a piede libero e che possa portare distruzione sul proprio pianeta.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Crystal Gems, Malachite, Sorpresa, Steven Universe
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prima di iniziare, eccovi alcuni punti che vi renderanno più facile capire questa storia:
1: sarà un What-if dell’episodio ‘L’isola dei super cocomeri’, dove in pratica Malachite si libera prima del previsto.
2: il Godzilla di questa storia sarà un incrocio tra quelli del 2002 e del 2014, avrà infatti l’aspetto del Godzilla del 2002 ma come quello del 2014 sarà vecchio milioni di anni e sarà una sottospecie di ‘predatore alfa’ che ristabilisce l’ordine naturale delle cose.
3: dato che Godzilla è fin troppo grosso, qui sarà alto solo 60 metri e invece Malachite ed eventuali fusioni come lei 45.
Dopo questa ‘breve’ premessa, vi lascio alla lettura.

 

 

CLASH OF TITANS

CAPITOLO 1: IL RE DEI MOSTRI



In fondo all’oceano stava avvenendo una battaglia. Molto più precisamente, una battaglia mentale. Mesi prima, la gemma Lapis Lazuli si era fusa con la gemma Jasper per poterle impedire di fare del male a Steven, quello che per lei era stato il suo unico amico. Ora però Lapis stava perdendo il controllo. Jasper, infatti, stava riuscendo a liberarsi dalla prigione mentale creata da Lazuli… non sapeva per quanto ancora avrebbe resistito. “è inutile che continui a resistere!” sbraitò Jasper tentando di liberarsi dalle catene che le erano legate ai polsi “Sai bene che non puoi trattenermi per sempre!” “Non mi arrenderò!” ribatté Lapis “Non ti pemetterò mai di fuggire! Faresti del male a Steven!” “A Rose Quartz?! Vuoi difendere lei?! Ah! Sappi questo Lazuli! Una volta libera, farò in modo di schiacciare quella dannata gemma ribelle! Pagherà per ciò che ha fattoa Diamante Rosa! Il mio Diamante!”. Jasper tirò a sé le catene e facendo cadere al suolo Lapis, mentre là fuori Malachite cominciò a liberarsi anch’essa dalle catene che la imprigionavano. Mancava poco ormai… e presto sarebbe stata libera!

 


Qualcosa non andava. Lo sentiva. Qualcosa lì in fondo all’oceano, stava disturbando l’ordine naturale delle cose. E questo… non gli piaceva. Per niente. Erano ancoragli umani? Magari con uno dei lro sottomarini stavano facendo qualcosa… li odiava. Li odiava così tanto, per essere così malvagi e privi di rispetto nei confronti delle creature della Terra e del pianeta stesso. Ma no… stavolta non erano loro. Era qualcos’altro. Qualcosa di più potente… di più malvagio. Doveva investigare… e intervenire. Si alzò dal suolo sottomarino dove fino a qualche momento stava riposando e cominciò a nuotare verso il punto in cui sentiva la presenza malvagia.

 

Malachite emerse tutto d’un tratto nei pressi dell’Isola Maschera, dove i Cocomeri Steven avevano costruito una propria comunità. Malachite lanciava urla simili a ruggiti, che facevano tremare la terra e terrorizzavano i Cocomeri Steven che cominciarono a riunirsi intorno alla statua che si trovava al centro del loro villaggio, per decidere chi doveva essere sacrificato all’enorme fusione. Non era la prima volta che facevano quei sacrifici, e che Malachite emergesse vicino alla loro isola. Stavolta però non sarebbe bastato un ‘sacrificio’ a calmarla. Malachite fece un ultimo sforzo, rompendo alla fine le forti catene d’acqua che per mesi l’avevano tenuta prigioniera. “Libera…” sussurrò la gigantesca fusione toccandosi il braccio sinistro “SONO FINALMENTE LIBERA!” diede libero sfogo a una folla risata, che fece correre via i Cocomeri Steven. Ora che era libera, loro sarebbero di sicuro stati i primi su cui Malachite avrebbe sfogato i suoi immensi poteri. “Sai sono colpita…” disse Malachite, o per meglio dire Jasper  “Hai resistito molto. Ma ora come vedi…sono libera, e tu non potrai più fare nulla per fermarmi!”. Ma mentre Malachite era occupata a gongolare, non notò l’acqua dietro di lei cominciare a muoversi… come se qualcos’altro stesse emergendo. Sentendo il ribollire dell’acqua la fusione si voltò, vedendo l’acqua cominciare a ribollire. “Ma che…” tentò di dire, ma le parole le morirono in gola vedendo cosa stava uscendo dall’acqua. (per immedesimarvi meglio nella scena, vi consiglio di ascoltare questa OST https://www.youtube.com/watch?v=o6qAIaqK3_Q). Una creatura bipede  gigantesca, simile a un dinosauro, più precisamente un incrocio tra un tirannosauro e un iguanodonte cominciò a emergere dall’acqua. Il corpo era ricoperto da scaglie grigio scuro, la schiena era attraversata da spuntoni ossei tra il bianco e il grigio, aveva il muso affusolato, la bocca era piena di denti aguzzi, aveva quattro dita per mano che finivano con degli artigli e possedeva una lunga coda. Malachite indietreggiò con gli occhi spalancati, osservando la creatura dinnanzi a suoi occhi. Guardando più attentamente, capì che la creatura era alta ben 60 metri… era molto più grosso di lei che era alta solo 45. “Che… che razza di creatura sei?!” disse Malachite osservando la bestia e tentando di mantenere un tono intimidatorio. Purtroppo per lei quello non era una semplice bestia. Era uno dei Kaiju più potenti al mondo, il predatore alfa, il Re dei Mostri: era Godzilla!

 


Godzilla osservò la creatura che si trovava davanti a lui. In vita sua aveva affrontato moltissime creature strane, e questa non ne era da meno. Era anche molto più piccola di lui. Quando era emerso aveva notato una gemme sulla schiena della creatura, e ora che la vedeva in faccia notò che ne aveva un'altra proprio sul volto, nel punto in cui doveva esserci il naso. Che fosse… una fusione? Una gemma? Aveva milioni di anni, e di conseguenza aveva potuto vedere con i suoi stessi occhi quelle creature aliene combattere per il predominio del pianeta. Se ce n’era un'altra, significava che stava avvenendo un'altra invasione. Non lo avrebbe permesso. Godzilla allora prese un profondo respiro e lanciò un potentissimo ruggito verso la fusione.

 

“SKREOOOOOOOOOOOOOOONK!*”.Godzilla lanciò un ruggito che costrinse Malachite a indietreggiare ancor di più, e che fece addirittura tremare l’intera isola e terrorizzando ancor di più i Cocomeri Steven. Quando Godzilla smise di ruggire, guardò Malachite dritto nei suoi quattro occhi lanciando uno sguardo di sfida. La fusione ripresa dallo shock, scacciò la propria paura e guardò in faccia il dinosauro atomico dicendo “E così vuoi sfidarmi eh, creatura?” sul suo volto si dipinse un sorriso di sfida “Te ne pentirai!”.

 

 

SKREOOOOOOOOOOOOOOONK!*: onomatopea usato nei vari fumetti per indicare il ruggito di Godzilla.

 

   
 
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