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Autore: Donatozilla    01/08/2018    0 recensioni
Crossover con Godzilla.
Malachite è finalmente libera, ed ora ha intenzione di vendicarsi delle Crystal Gems e di portare morte e distruzione. Ma una creatura antica, quasi leggendaria, non ha intenzione di lasciare che un simile abominio resti a piede libero e che possa portare distruzione sul proprio pianeta.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Crystal Gems, Malachite, Sorpresa, Steven Universe
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CLASH OF TITANS:

CAPITOLO 2: CHE COMBATTANO

 

I due giganti rimasero a fissarsi in silenzio per quasi un minuto, ma che parve un eternità. Malachite nonostante lo spavento iniziale e l’altezza di Godzilla, era sicura di poter vincere. I Cocomeri Steven, nel mentre, restavano nascosti a osservare con sguardi carichi di paura i due giganteschi mostri. Il silenzio fu interrotto da Godzilla, che si lanciò all’attacco ruggendo. Lo stesso fece Malachite lanciando un possente urlo di battaglia. I due titani si scontrarono l’uno contro l’altro, causando grosse onde che andarono a impattarsi contro la spiaggia dell’isola. Godzilla cominciò a spingere via Malachite e quest’ultima, per poterlo staccare via, usò i suoi poteri idrocinetici creando un grosso pugno d’acqua, che usò per colpire il sauro radioattivo. Quest’ultimo lanciò un ruggito di sorpresa, prima di cadere in acqua e rialzarsi subito. Malachite creò altri pugni d’acqua, cominciando a colpire Godzilla, che sembravano non risentirne alcun danno, e infatti continuava ad avanzare verso la fusione.  Appena arrivato dinnanzi a lei, la colpì con una forte codata che la lanciò verso la spiaggia. Malachite cadde creando un tonfo tale da far tremare la terra, e tentò di rialzarsi mentre Godzilla uscì fuori dall’acqua e dirigersi verso l’avversaria. La fusione però non si fece trovare impreparata, e creò delle catene d’acqua che andarono a incatenarsi intorno al collo e alla gambe del Re dei Mostri. Con un gesto delle mani, le catene si mossero e lanciarono via Godzilla facendolo cadere nel bel mezzo della foresta dell’isola. I vari Cocomeri Steven, vedendo il gigantesco rettile cominciarono a fuggire via, presi dal panico più totale. Malachite avanzò verso l’avversario, che nel mentre si era rialzato, e aveva lanciato un ringhio verso la fusione. I due si lanciarono all’attacco e si scontrarono nuovamente. Godzilla diede un pugno in piena faccia a Malachite, e poi uno sul mento facendola indietreggiare. Allora le morse la spalla sinistra facendola urlare dal dolore. “Maledetta creatura!” urlò Malachite tentando di staccare Godzilla, prendendogli a pugni il volto o i fianchi. Alla fine riuscì ad allontanarlo, e si toccò la ferita sulla spalla sinistra. “Me la pagherai!” urlò lei adirata. Dalla schiena le spuntarono le ali d’acqua che caratterizzavano Lapis, e prese il volo per poi precipitare a grande velocità verso l’avversario, facendo apparire l’elmo di Jasper. Godzilla non ebbe nemmeno il tempo di schivare: fu colpito in pieno volto dall’elmo dell’avversaria, e indietreggiò tenendosi il muso. Malachite riatterrò al suolo, facendolo sparire le proprie ali ma non il suo elmo. Con esso tentò di colpire nuovamente il nemico, che non si fece trovare impreparato: schivò la testata e con i pugni uniti gli colpì la testa, facendole sparire l’elmo e facendola cadere la suolo. Poi le diede un calcio al petto, allontanandola da lui. Malachite si rialzò, massaggiandosi il petto e osservando Godzilla con occhi furibondi.

 

Godzilla doveva ammetterlo. La fusione era più forte di quanto si aspettasse, con poteri che non immaginava possedesse. Ma anche lui aveva qualche asso nella manica. Ed era pronto ad usarlo.

 

Malachite sbarrò tutti e quattro i suoi occhi, quando vide gli spuntoni ossei di Godzilla cominciare ad illuminarsi di blu. Cosa stava facendo? Qualunque cosa volesse fare… non glielo avrebbe permesso. Malachite si lanciò all’attacco e facendo apparire il suo elmo, pronta a colpire il nemico. Ma non ci riuscì. Infatti, Godzilla spalancò le fauci e sparò dalla bocca un raggio di energia blu che colpì in pieno la fusione, che urlò dal dolore cadendo al suolo con varie bruciature. Quello era il potente raggio atomico di Godzilla. I Cocomeri Steven, avevano visto la scena con occhi sbarrati, ma alcuni di loro avevano avuto la sfortuna di trovarsi nello stesso punto in cui cadde Malachite, venendo schiacciati. “Che… che razza di attacco era quello?!” pensò Malachite tentando di rialzarsi. Ma il dinosauro non glielo permise: infatti sparò nuovamente dalla bocca il suo raggio atomico, e colpendo nuovamente Malachite facendola crollare nuovamente al suolo. Godzilla allora prese Malachite per una delle sue quattro gambe, per poi lanciarla verso la spiaggia. Malachite cadde al suolo creando un grosso scossone, e si rialzò mentre Godzilla avanzava verso di lei.

 

Steven si era addormentato proprio mentre Peridot stava spiegando cosa sarebbe accaduto non appena il Grappolo avrebbe cominciato ad emergere, e si era risvegliato nel corpo di un Cocomero Steven. Aveva visto con i suoi occhi il villaggio costruito dai Cocomeri Steven, ed era molto contento per loro. Poi tutto d’un tratto erano cominciati gli scossoni, e tutti si erano riuniti davanti a una grossa statua al centro del villaggio. Finché lui e gli altri non avevano visto precipitare nella foresta un rettile gigantesco. Steven era rimasto lì con gli occhi sbarrati a vedere il gigantesco rettile, mentre gli altri Cocomeri erano fuggiti via. Cos’era quella creatura? E da dove spuntava?! Inoltre, come se non fosse stato abbastanza, aveva visto anche Malachite, libera e intenta ad affrontare la creatura. Tutto questo era… troppo. Il combattimento tra i due titani era alla pari, nonostante Malachite fosse più piccola del rettile gigante. Steven sussultò, quando vide il dinosauro sparare dalla sua bocca un raggio di energia blu che colpì in pieno Malachite, facendola cadere… proprio nel punto in cui si trovavano Steven ed altri Cocomeri.

 

Steven si svegliò di soprassalto respirando a fatica, mentre le gemme lo guardavano stranite. “Steven tutto bene?” chiese Perla preoccupata. “Lo avete sentito?” chiese Peridot. “Che cosa?” chiese Ametista. “Lo scossone di alcuni minuti fa! Sta iniziando l’emergenza Grappolo!” e ricominciò a spiegare le varie fasi che sarebbero seguite. “No era Malachite!” “Malachite?!” dissero in coro Garnet, Perla e Ametista. “… cosa?” chiese Peridot confusa. “Ero sull’Isola Maschera” continuò a spiegare Steven “Ero un Cocomero Steven! Vivevo in una bella comunità, ma c’era lei, Malachite! È riuscita a liberarsi!” “Ciò significa… che Lapis ha perso il controllo” disse Garnet con tono serio. “Sì ma non è finita qui!” disse Steven con sguardo ancor più preoccupato “C’era… un’altra creatura sull’isola… stava affrontando Malachite!” “Un’altra creatura?” chiese Perla inarcando un sopracciglio. “Sì… era… una sottospecie di dinosauro. Era molto più grosso di Malachite, aveva… degli spuntoni ossei sulla schiena e ho visto che sparava dalla bocca… uno strano raggio di energia blu, o qualcosa del genere…”. Garnet e Perla, a sentire la descrizione della creatura, sbarrarono gli occhi e si guardarono in faccia. “Garnet… che sia…” “Credo proprio di sì Perla… è lui!” “Di che state parlando? Sapete chi è quella sottospecie di dinosauro?” chiese Steven per poi guardare Ametista “Tu nei sai qualcosa?” “No Steven. Credimi, sono confusa quanto te” rispose Ametista. “Allora mi volete rispondere sì o no?!” chiese nuovamente Steven. Garnet guardò il ragazzo dicendo “Steven… quel dinosauro… io, Perla, tua madre e il resto della ribellione… lo abbiamo già incontrato” “Che?!” “Milioni di anni fa, venimmo a sapere da alcuni indigeni una leggenda… una leggenda riguardo una creatura dall’immenso potere, che riposava nelle profondità degli abissi. All’inizio non credemmo a queste leggende… ma in seguito vedemmo quella creatura con i nostri stessi occhi. Infatti, tempo dopo ci ritrovammo in completo svantaggio contro le gemme del Pianeta Natale… tutto sembrava perduto. Finché dall’oceano non è apparsa quella stessa creatura leggendaria di cui avevamo sentito parlare, e che tu hai visto sull’Isola Maschera. Quell’essere, spazzò via le gemme del Pianeta Natale senza alcuno sforzo… le loro armi non gli facevano assolutamente niente. Le gemme del Pianeta Natale allora furono costrette a ritirarsi, e la creatura ritornò nell’oceano… senza farsi più vedere”. Steven, Ametista e Peridot erano rimasti in silenzio ad ascoltare… possibile che questo mostro fosse così forte da spazzare via senza alcun problema le gemme del Pianeta Natale?! “E… come si chiama questo mostro?” chiese Steven dopo qualche secondo di silenzio. “Il suo nome… è Godzilla il Re dei Mostri!”. La fusione di Rubino e Zaffiro dopo aver detto ciò guardò i presenti dicendo “Va bene gemme: Perla, Ametista ed io ci dirigeremo sull’isola” guardò Steven “Steven è troppo pericoloso per te. Resta qui e sorveglia la trivella con Peridot”. Guardò Ametista e Perla dicendo “Presto, non abbiamo tempo! Al teletrasporto più vicino!” e detto ciò, le tre Crystal Gems corsero verso il teletrasporto che si trovava a pochi metri da loro, teletrasportandosi verso l’Isola Maschera.

   
 
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