«Ma non credo proprio!»
Sanae inarcò un sopracciglio e incrociò le braccia al petto. Per dare ancora più enfasi al suo rifiuto, spostò tutto il peso del corpo sulla gamba destra, e assunse una posizione alla ghetto girl.
«Ma è bellissima! Ed estremamente adatta.»
Tsubasa, di fronte a lei, cercava di convincerla in tutti i modi a lui conosciuti. Occhi dolci, moine, carezze, ma niente sembrava far breccia sulla ragazza.
«Non metto in dubbio che sia una bella canzone, orecchiabile se vuoi… ma non credo che sia definibile “la nostra canzone”.»
«Ah, andiamo! – il ragazzo la prese per i gomiti e la avvicinò a sé, cingendola - When I need motivation…»
«Non ricominciare!» cercò di divincolarsi, ma lui seppe far presa e a nulla valsero le proteste.
«My one solution is my queen - 'Cause she' stay strong yeah yeah - She is always in my corner  - Right there when I want her…»
Continuò a canticchiare, sempre stringendo la donna, che ormai aveva abbandonato ogni tentativo di risultare minacciosa e anzi, lo osservava divertita; si avvicinò al PC e cliccò su un punto indefinito dello schermo.
 
Oh I think that I found myself a cheerleader
She is always right there when I need her
Oh I think that I found myself a cheerleader
She is always right there when I need her
 
Adesso rideva, mentre il ragazzo la faceva volteggiare qua e là per la stanza, al ritmo della canzone. Che non fosse l’uomo più intonato del pianeta, lo sapeva, eppure a lei non importava, adorava sentirlo cantare; normalmente solo sotto la doccia si lanciava in improbabili canti di quelle che dovevano essere canzoni popolari brasiliane.
«Quindi la canterai?» lo canzonò.
«Perché no? – rispose lui, posandola a terra dopo averla fatta volteggiare un’altra volta – Potrebbe essere un buon metodo per far scappare tutti gli invitati, e rimanere da soli.»
 
All these other girls are tempting
But I'm empty when you're gone
 
La attirò nuovamente a sé, stavolta più vicino, naso contro naso. Sanae arrossì appena, ma non si sottrasse: quanto aveva sofferto, quanto aveva aspettato, rinchiusa nella sua Itaca personale, come una Penelope che invece che fare e disfare la tela, contava i giorni e le notti che la separavano dal ritorno del suo Ulisse.  
«Ma non mi sembra molto indicata per il nostro primo ballo…» sussurrò ancora lei, nel vano tentativo di fargli cambiare idea.
«Dici?»
«Pensavo a qualcosa di più romantico… per stare più vicini e stretti possibile…»
Tsubasa la strinse forte tra le braccia, e socchiuse gli occhi appena, beandosi del profumo della sua ragazza. Futura moglie.
«Qualunque cosa per farti felice, oh mia cheerleader.»
Sanae scoppiò a ridere prima di posare le proprie labbra su quelle di Tsubasa: probabilmente quel pomeriggio non avrebbero scelto la playlist per il matrimonio, ma almeno sarebbero stati stretti l’un l’altra nel reciproco abbraccio. 
 
She gives me love and affection
Baby did I mention, you're the only girl for me
No I don't need the next one
Mama loves you too, she thinks I made the right selection
Now all that's left to do
Is just for me to pop the question


Questa flash-song-fic è nata veramente per caso mentre, appoggiata al bancone di un bar, riflettevo su quanto fosse difficile per me scrivere di questi due. Mentre mi dilungavo in lunghi monologhi interiori, alla radio hanno passato la canzone Questa!. E mi sono detta “Ma certo, Sanae è la personalissima cheerleader di Tsubasa! È sempre lì, quando ne ha bisogno!” (sì, ho parafrasato le parole xD)
E così sono tornata in ufficio canticchiando il motivetto e in pochi minuti ho creato. Mai successo, la fanfiction più veloce che mi sia mai capitata.
Spero vi piaccia quanto è piaciuto a me scriverla!
Un bacione e buon Agosto
Sakura chan