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Autore: Lightning Plasma    01/08/2018    4 recensioni
Il portone si apre e immediatamente il mormorio smette all'istante, lasciando posto al silenzio. L'attesa è finita! S'intravede una figura dietro la porta in penombra che avanza verso il primo spiraglio di luce. Il cavaliere fa il suo ingresso acclamato e festeggiato dal popolo ateniese.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aries Shion, Gemini Kanon, Gemini Saga, Sagittarius Aiolos
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chi è? 

 

Chi si avvicina al sigillo

posto sotto la nostra tutela?

 

Una divinità sta mettendo piede in questi luoghi…

 

 

Dobbiamo proteggerlo… per il giorno in cui potremmo di nuovo alzarci…

 

…camminando verso la luce!

 

 

Difenderemo le nostre azzurre acque! 

Morte a chi violerà questo sacro luogo… anche se è una divinità!

 

 

Avanzano in quei corridoi lunghi e stretti, con i muri pieni di geroglifici e Alexiel ne accarezza la consistenza ad ogni passo che fa, ogni incisione fu fatta a mano. Miko invece ne è entusiasta e si rammarica di non avere con se la macchina fotografica. Aiolia, invece, cammina davanti alle due ragazze. 

A un certo punto vedono davanti a loro una luce intensa, di colore azzurro, infondo alla scalinata che stavano percorrendo. 

Miko corre avanti ad Aiolia mettendo i piedi a ciò che a lei pare essere acqua ma che in effetti non è. Per essere acqua non bagna i piedi e la sua luce azzurra permette di vedere ogni cosa ad occhio nudo senza l’aiuto della torcia, ciò che hanno usato per scendere. 

Aiolia accorre verso Miko preoccupato, ma per fortuna non è successo nulla e anche lui ha messo i piedi in ciò che sembra lo scorrere dell’acqua. 

Alexiel invece sembra titubare e appena appoggia il piede su quella sorgente una forte energia sente scorrere dentro il suo corpo, portando nuovamente, e solo per qualche secondo, a cambiare colore dei suoi occhi. 

Sente una pressione che la spinge verso il basso, cadendo a terra, sciogliendosi il velo mostrando per la prima volta il viso a Miko che rimane affascinata da tale bellezza. 

I suoi capelli biondi sembrano brillare d’argento con quell’acqua azzurra.

 

Alexiel sussurra delle parole che solo Aiolia comprende;

“Questo è… Ichor!” 

 

Improvvisamente 4 giganti s’innalzano dietro Alexiel, della stessa altezza e corporatura che aveva appena sconfitto Aiolia fuori all’ingresso.

Prima che si potessero scagliare contro la fanciulla Aiolia usa il colpo insegnategli dal fratello maggiore: Lightning Plasma. 

Essi diventano polvere e Alexiel ha raggiunto una roccia per non essere più bagnata dall’Ichor e Aiolia sta con lei vicino, anche lui sopra la roccia, mentre quei mostri svaniscono diventando polvere. 

Miko non si spiega cosa sia nuovamente successo, se non il fatto che quegli esseri sono reali e che in quel posto esistono cose archeologicamente inspiegabili. Inoltre che Aiolia possiede una forza in grado di sconfiggere degli esseri sovrumani. 

 

Miko: “Ma voi… cosa siete?” 

 

Aiolia la guarda un pò perplesso e Alexiel non sa cosa dire a riguardo. 

 

Miko: “Capisco… deve essere un segreto importante per entrambi, vero?” 

 

Aiolia guarda Alexiel per poi rivolgersi a Miko;

“Non saprei spiegartelo, in giapponese… potrei dirtelo in greco o in inglese, ma tanto tu non capiresti!” 

 

Fa spalline e Alexiel gli tira un piccolo pugno sulla testolina senza fargli male, ma per fargli intendere che è stato scortese. 

Miko è rimasta traumatizzata nel sapere che Aiolia, di soli 4 anni, è trilingue. 

 

Alexiel cerca di prendere parola;

“Tutto ciò che possiamo dirti è che questi mostri sono causati da questo liquido! Questa sostanza si chiama Ichor… ed è il sangue degli Dei! Quegli esseri sono a protezione di questi luoghi sacri… noi siamo intrusi!” 

 

Si volta verso la sua destra e alzando il braccio indica a Miko una grandissima bara nera faraonica, davvero imponente per il posto in cui si trova. 

 

Miko ammira un simile sarcofago che non aveva mai visto in vita sua; 

“Per quanto ne sappia, non è mai stato rinvenuto niente di simile nella storia dell’archeologia egiziana! 

 

Alexiel lo guarda dall’alto; 

“Questo sangue ha un potere immortale… perché contiene la forza di un Dio Greco!” 

 

Miko lo fissa estasiata;

“Perché il potere di un Dio Greco…trabocca da una bara dell’Antico Egitto?” 

 

Aiolia: “Forse vi fu imprigionato un Dio antico…Forse un Dio molto cattivo!” 

 

Miko non riesce a comprendere una simile spiegazione ma Alexiel lo avvertiva molto bene che non si trattava di un Dio Egizio e improvvisamente dal sottosuolo fuoriuscirono dei cobra, anche egli giganteschi e pronti ad affilare i loro denti appuntiti sulla carne dei visitatori. 

Tutti gli esseri che furono li seppelliti sono tornati a nuova vita grazie al potere dell’Ichor assorbito. 

Adesso cercano di proteggerlo a tutti i costi per non dover tornare mai più nel mondo dei morti, impauriti dall’esperienza della loro stessa morte. 

Aiolia si lancia ad ognuno di loro usando il suo colpo disintegrandoli nuovamente e tornando accanto ad Alexiel. 

 

Aiolia: “Nonostante lo abbia respinto… questo cosmo potente e oscuro… non sparisce!” 

Alexiel: “Fai attenzione…” 

 

Alexiel cerca di trattenere la paura e sembra che quel Ichor possa assorbire la sua anima non spiegandosi perché i suoi capelli abbiano riflessi argentei. 

Miko era sempre più stupita da ciò che vedeva, perché nulla aveva di scientifico e non si poteva spiegare in alcun modo quegli avvenimenti che stavano succedendo. 

Un altro attacco e stavolta erano come soldati egiziani, con sembianze umane, e occhi neri, arti almeno tre metri. 

Nonostante sia piccolo e continui a distruggerli uno dopo l’altro, comprende dagli insegnamenti che gli ha imposto in precedenza il fratello maggiore, che essendo essi a contatto diretto con l’Ichor, non è in grado di danneggiarli, ne tanto meno sconfiggerli. 

Aiolia comincia ad essere stanco ma non può arrendersi avvertendo la paura di Alexiel e il dovere di proteggere Miko. 

 

Ad un certo punto Alexiel si vede avvolgere da una presa forte e sicura e con entrambe le mani afferra quel braccio riconoscendone l’armatura, sorridendo. Esso prende anche Aiolia avvicinandolo a se. 

 

Con un gesto deciso scaglia delle frecce dal suo pugno dissolvendo interamente i nemici; 

“Hai fatto un ottimo lavoro, Aiolia! Al resto… ci penso io!” 

 

Aiolia e Alexiel riconoscono la voce e vedono Aiolos.

Aiolos lascia abbracciati Aiolia e Alexiel avvicinandosi ai nemici che stanno risorgendo davanti lui inarcando le sue ali dorate che risplendono in quello azzurro che invade la grotta.

 

Aiolos avanza deciso; 

“Illuminerò questo cosmo oscuro con la mia luce aurea! Mi chiamo Aiolos, e sono il Cavaliere d’Oro del Sagittario! Fatevi sotto!” 

 

Prima che i suoi nemici si possono ricomporre, Aiolos concentra il suo potere, il suo cosmo, in un unico punto. Miko non può far altro che ammirare le sue ali che brillano all’inverosimile e che il suo aspetto splendente d’oro ha un che di soprannaturale. Avendo sconfitto con un solo colpo antichi esseri dovrebbe suscitare terrore, ma la sua impressionante bellezza sovrasta ogni sentimento. 

Dal braccio destro di Aiolos scaturisce una gran quantità di cosmo e lo scaglia contro il suo nemico: Infinity Break. 

Stavolta vengono completamente annientati.

 

Miko: “Incredibile… Con un sol colpo li ha battuti!”

Aiolia: “Mio fratello è bravissimo! Ne esistono solo dodici come lui in tutto il mondo!”

Miko: “Dodici cavalieri d’oro…” 

 

Aiolos si volta verso Alexiel, che ha ripreso il naturale colore dei suoi capelli, e i due si scambiano un dolce sorriso. 

 

Poi va verso Aiolia e gli spettina i capelli orgoglioso di lui; 

“Sei stato bravissimo, Aiolia! Sei riuscito a proteggere sia Alexiel che Miko! Come sempre sono fiero di te, piccolo mio!” 

 

Aiolia si fa spettinare dal fartelo un po seccato;

“Ma… non dovevamo usare degli pseudonimi?” 

 

Miko non sa cosa fare se non pensare che Aiolos l’ha totalmente ignorata. 

 

Aiolos: “Bhe… Ormai non importa! Miko! In realtà io mi chiamo Aiolos e lui è Aiolia!” 

Miko: “P…piacere!” 

 

Aiolos si volta verso Alexiel che si è avvicinata al cavaliere e al piccolo fratellino; 

“Lei è… è Alexiel!” 

 

Miko fa un leggero inchino di saluto e si avvicina alla tomba del faraone senza toccarlo. 

 

Aiolos: “Non posso spiegarti nei dettagli, ma questi antichi resti che hai trovato sono un pò speciali! Non puoi far sapere al mondo che esistono! Le profondità della terra sono quiete! Alcune antiche rovine ospitano spiriti… che spinti dalla vendetta cercano di nuocere agli uomini! La nostra missione segreta è anche quella di imprigionare… o in caso di necessità distruggere… tutto ciò che potrebbe minacciare la pace sulla terra! Probabilmente non riuscirai a crederci subito, ma quando hai trovato questi resti e mi hai chiesto il permesso di effettuare degli scavi… eravamo già stati informati dal governo Egizio! Volevo fare prima delle indagini, ma sono stato attaccato qui fuori… e per ciò sono arrivato in ritardo! Perdonami! Ma grazie a ciò ho compreso … che questo posto va distrutto!” 

 

Una creatura risorge dalle ceneri, pronto a colpire Alexiel per prima. Alexiel non si muove dalla paura. 

 

Aiolos si rende conto che i numerosi morti seppelliti nell’antichità e ormai divenuti sabbia risorgono all’infinito grazie alla forza dell’Ichor racchiuso in quel posto. 

 

I lavori della diga di Assuan hanno forse spezzato l’equilibrio della tomba che quei luoghi ospitano? 

 

Si avvicina alla fanciulla mostrando tutto il suo essere mostruoso, la testa di un serpente con corpo di sembianze umane e una coda. Alexiel non riesce a distogliere lo sguardo da una simile creatura senza emettere nessun suono e i suoi muscoli appaiono rigidi come roccia. 

 

Miko urla; 

“Ma quello è… Apopi il Nero! Il tenebroso Dio del Caos!” 

 

Il Dio sembra riconosce il potere che si cela nella fanciulla che ha davanti, osservandola. 

Aiolos nota lo strano comportamento di quell’essere. 

 

Miko: “Apopi è un antica divinità della mitologia Egizia! Si dice che fu il conquistatore del buio e del caos!Nato dalle acque primordiali, fu il Dio del Sole Amon-Ra, ma privato di quell’incarico, diventò il nemico più terribile del nuovo Dio del Sole, Apollo!” 

Aiolos: “Una divintà del buio e del caos… Probabilmente è stato richiamato dall’Ichor, ovvero dalle acque primordiali! Non ho idea di chi sia questo Ichor… ma suppongo che sia di una persona molto vicina al tartaro!” 

 

Aiolos lo tiene sotto tiro non essendosi ancora avvicinato del tutto ad Alexiel e pensa che sapendo usare la forza del sole, perché un tempo ne era il dio, non potendo eliminare l’Ichor, non può farlo uscire da quel luogo. 

 

Aiolos: “Dimmi, Miko… Apopi non ha punti deboli? “ 

 

Miko rimane stupita da una simile domanda quando invece dovrebbe agire nel salvare la ‘sorella’; 

“Non saprei… Ma il rivale di Apopi è Apollo, l’attuale Dio del sole! Quindi è probabile che il sole, fonte della forza di Apollo, riesca a respingerlo! Ma… i raggi solari non arriveranno mai in questo sotterraneo!” 

 

Aiolos sfodera il suo arco con la mano sinistra inarcando una freccia. La sacra armatura d’oro del Sagittario appartiene a una costellazione sita sullo zodiaco. Essendo poste sul cammino del sole, le dodici sacre armature d’oro ne contemplano la forza. 

 

Punta il nemico tendendo l’arco al massimo. 

 

Miko rimane sorpresa da un simile attacco e pensa che non potrà mai andare a segno. 

 

Aiolia: “Miko, non temere e resta a guardare! Mio fratello non sarà mai sconfitto! …quando vuole proteggere qualcuno, diventa invincibile! In lui ripongo la massima fiducia! “ 

 

La punta della freccia di Aiolos comincia a brillare di luce propria e lui stesso ne conferisce il suo Cosmo.

Apopi si decide a scagliarsi contro Alexiel ammaliato da tale bellezza e dal sapore che emana il suo Cosmo, così che Aiolos scocca definitivamente la sua freccia che ne diventa infuocata e la luce sprigionata è come quella del sole. 

Apopi svanisce definitivamente e Aiolos si avvicina ad Alexiel abbracciandola. Lei si sente riscaldare il cuore, che un attimo prima pareva fermo, da quel confortevole abbraccio del giovane cavaliere. 

 

I ragazzi escono dalla grotta e ad attenderli fuori c’è Galan che immediatamente si preoccupa per Alexiel vedendola senza il velo. 

La fanciulla lo rassicura immediatamente. 

 

Ecco che sorge il sole ed è un nuovo giorno. 

 

Miko sospira nel vedere l’entrata di quella grotta antica venir distrutta da Galan; 

“Ancora non riesco a crederci ma non posso far altro che arrendermi all’evidenza! Peccato non poterne parlare…”

 

Aiolos: “Ti garantisco che è tutto reale! La cosa che mi rammarica di più è che la tua scoperta non verrà mai ufficializzata! Sono davvero spiacente!” 

 

Miko si volta verso di lui sorridendogli;

“Non importa! Anzi, ho visto cose grandiose! E poi… io… ne troverò altri di siti! E se troverò delle rovine che dovranno rimanere segrete… significa che ti rivedrò!” 

 

Aiolos: “E’ vero! Ci rivedremo senz’altro!”

 

Aiolos guarda cadere in rovina nell’entrata di quel sotterraneo e non può far altro che domandarsi a chi apparteneva quell’Ichor. 

 

Si mettono in cammino con il proprio cammello, facendo salire sopra Alexiel con Aiolia che si è addormentato fra le braccia di lei e salutano definitivamente Miko. 

 

Non possono immaginare cosa stia succedendo in quel momento dentro a quel sotterranei, ma l’Ichor comincia a muoversi e inondando il sarcofago lo rompe facendone uscire chi vi era rinchiuso da secoli. 

 

“Le acque nere primordiali,

l’oscurità del mare, il buio e il caos sono miei amici! 

Mi chiamo Ponto! Sono tornato a calcare il mondo!”

 

 

Appena arrivati in Hotel Galan si prende cura di una lieve ferita al braccio di Alexiel che si è scorticata salendo sulla roccia del sotterraneo. 

Aiolos prende in braccio Aiolia addormentato adagiandolo sul letto senza svegliarlo accarezzandogli i capelli.  

 

Galan guarda Alexiel sospirando; 

“Milady… ce qualcosa che vi turba?” 

 

Alexiel lo guarda per alcuni secondi;

“Sono solo un po stanca… grazie, per la tua preoccupazione!”

 

Si alza dalla sedia e si chiude in bagno e Galan non riesce a smettere di essere preoccupato per lei. 

Anche i due ragazzi sono stanchi per la nottata passata buttandosi entrambi sul letto che condividono. 

 

Dopo un oretta Aiolos si sveglia per colpa di un raggio di sole che filtra dalla finestra e voltandosi sulla sua destra vede che Galan sta ancora dormendo e decide di alzarsi dal letto, controllando anche la camera dove riposano Aiolia e Alexiel. Aprendo la porta vede i vestiti della ragazza adagiati sul letto, ma lei no, e il piccolo Aiolia che ancora sta dormendo serenamente.. 

 

Aiolos si domanda dove può essere andata, non pensando che sia uscita dalla struttura dell’Hotel ,cosi decide di mettersi un paio di pantaloni fino al ginocchio e una maglietta uscendo dalla camera senza far rumore. 

 

Dopo una mezz’ora abbondante riesce a trovarla grazie ai dipendenti dell’Hotel che l’hanno vista. 

La trova in piscina accovacciata sul bordo con addosso solo una giacchetta estiva con sotto il costume. 

A ripensarci lui, come gli altri, non l’hanno più vista in costume da bagno da quando erano più piccoli, e forse è un bene, e non si avvicinava più all’acqua da quel giorno che kaone tentò di farle del male. 

 

In piscina non cera nessuno, se non lei, che prova ad immergere un piede ritraendolo subito, con un espressione quasi impaurita dall’acqua. Alza lo sguardo vedendo le grandi vetrate che danno sulle piramidi e ripensa a ciò che è appena successo alla notte scorsa. 

 

Aiolos si avvicina mettendosi seduto accanto a lei a bordo piscina e volta il suo sguardo verso Alexiel;

“Hai intenzione di farti un bagno?” 

 

Alexiel lo guarda;

“No… “ 

 

Aiolos: “Credevo… visto che hai il costume e i capelli raccolti… e hai usato il fermaglio che ti regalai io!” 

 

Ad Aiolos fa piacere vedere che tiene il suo regalo. 

 

Alexiel arrossisce e distoglie lo sguardo da lui;

“S…si…” 

 

I due ragazzi stanno in silenzio e ad Aiolos cade l’occhio sulla scollatura della fanciulla, avendo la zip abbassata, intravedendone delle dolci curve, e avverte per la prima volta degli impulsi che non aveva mai sentito prima. 

Sente il cuore battere talmente forte da temere che lei lo percepisce. E’ un vortice improvviso di emozioni. Nessuna ragazza sa dargli quelle sensazioni volendo stringerla a se e per lei lui ce sempre, essendo una persona unica e speciale. 

Sente la sua pelle quasi bruciare da un calore improvviso alzandosi in piedi e si leva la maglietta buttandola a terra. 

 

Alexiel guarda ogni suo movimento non capendo cosa stia facendo e si riaccuccia a bordo piscina buttandosi dentro l’acqua;

“Cosa fai?” 

 

Aiolos si volta dandole le spalle;

“Fa caldo oggi, non è vero?” 

 

Alexiel fissa per qualche istante il suo modo di nuotare e lo invidia che riesce a stare a galla senza alcun problema;

“Non ti piace il caldo?”

 

Aiolos: “Più che il caldo… l’umidità! Tu… Hai paura dell’acqua, vero?”

 

Alexiel rimane stupita dalla domanda;

“Io… non l’ho detto a nessuno! Come lo sai?” 

 

Aiolos si volta verso di lei avvicinandosi nuovamente al bordo piscina e Alexiel avverte un leggero calore sulle guance.

 

Aiolos: “Hai avuto paura stanotte eh…” 

 

La fanciulla non sa come rispondere e all’improvviso le escono senza controllarle delle lacrime, portandosi una mano vicino agli occhi e senza rispondergli, fa per alzarsi in maniera brusca perdendo l’equilibrio cade in acqua. 

Aiolos l’afferra immediatamente ad un braccio riemergendola e lei si tiene stretta a lui, abbracciandolo.

Alexiel nota di essere abbracciata a lui e si scosta immediatamente imbarazzata.  

 

Aiolos la blocca con la schiena  appoggiata al bordo piscina prendendole una mano portandosela vicino alla guancia;

“Non muoverti! Ti ho presa!” 

 

L’abbraccia prendendola alla schiena e la sposta insieme a lui fino ad arrivare al centro della piscina.

 

Alexiel: “E’ la prima volta che arrivo al centro di una piscina…” 

Aiolos: “Le tue gambe… sono paralizzate veramente! Se ti lasciassi andare ora…” 

 

Alexiel lo abbraccia impaurita;

“No… Non mi lasciare!” 

 

Aiolos arrossire nel sentire il suo profumo così vicino a lui e la morbidezza del suo corpo;

“Se lo facessi… ti aggrapperesti a me… ora come ora… Non puoi vivere senza di me!” 

 

Aiolos scosta Alexiel per vederla negli occhi e Alexiel rimane folgorata dallo sguardo di lui sfiorandogli il viso con la mano sinistra.

 

Lui appoggia la fronte a quella di lei;

“Se hai paura… Vuoi uscire dall’acqua?”

 

Alexirl arrossisce e sente il suo cuore accelerare; 

“Con te io… non ho paura…” 

 

Sentono l’acqua che li culla, insieme alla sua freschezza, e le piramidi sono le uniche a essere testimoni di ciò che stanno facendo. 

 

Lui la spinge nuovamente verso di lui avvertendo pienamente i respiri l’uno dell’altro e immergendosi i due si scambiano un bacio dolcissimo e riaffiorando in superficie hanno entrambi il viso arrossato. 

 

Aiolos le accarezza le labbra con il pollice, dolcemente, scambiandosi altri baci. 

 
   
 
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