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Autore: Spensieratezza    02/08/2018    2 recensioni
Può il potere di una moneta cambiare il corso di una vita? E perchè Jared Padalecki lo permette?
Jared Padalecki e Jensen Ackles si ritroveranno a essere l'uno, l'antitesi dell'altro, senza averlo scelto.
Genere: Angst, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Fiaba oscura/ serie dei gemelli '
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Jared stava avendo un altro dei suoi incubi.
Questa volta riguardava Jensen.

Era completamente nero, come vestito della notte, con un lungo mantello. Jared cercava di avvicinarsi a lui, di raggiungerlo, ma quando ci provava, Jensen lo colpiva duramente sul viso con un lungo pugnale, facendolo gridare.
Il suo grido straziante si perdeva in quella sorta di nulla che c’era attorno a loro.

“Perché mi ha fatto questo, Jensen? Io ti amo!” diceva Jared, tenendosi il viso tra le mani, mentre gocciolava sangue dal viso.

“Ti amo anch’io e vorrei che questo bastasse,ma tu sei il mio peggior nemico, Jared e io devo sconfiggerti, prima che tu sconfigga me.”

“Cosa..cosa stai dicendo! Io non potrei mai farti del male! MAI!” disse Jared gridando e guardando per terra sotto di sé. Era inginocchiato e ora poteva vedere chiaramente che quello che credeva essere sangue, erano pezzi di carne e altri pezzi metallici. Come potevano essere DENTRO la sua faccia?

“Non ancora, ma lo farai, solo che io non te lo permetterò, perché tu, amore mio, tu NON SEI UMANO!”

“NO, NO, NON è VERO!!”

“Sicuro? C’è uno specchio là in fondo, puoi guardarti se non mi credi.” Disse Jensen.

Jared si voltò e notò un grande specchio posato a terra. Era sicuro però che fino a poco fa non c’era!
 
Jared corse trafelato verso lo specchio e quando finalmente si guardò, emise un grido.

“NO, NON è POSSIBILE!” gridò. Mezza parte del suo viso era normale, l’altra metà era orribilmente trasfigurata, come ustionata e orribilmente mutilata.
 
 
Jared si risvegliò da quell’orribile incubo, gridando.
“Un incubo..solo un incubo..Jensen…” disse tra sé, prendendosi la faccia tra le mani.

Fino a che i suoi incubi riguardavano sé stesso e suo fratello era un conto, ma questo era un pessimo scherzo della sua mente includere anche il ragazzo che amava. Perché??

“Jensen non può essere un mio nemico. Non mi ha fatto niente né io gli ho fatto niente. Non può odiarmi. Non ha ragioni..” disse ancora tra sé, mentre si rimetteva a letto, piangendo.
 
 
 

*

Jared nei prossimi giorni non aveva detto niente a Jensen, temeva quasi che se gli avesse raccontato tutto, avrebbe scatenato una specie di sigillo che avrebbe fatto avverare davvero quella sorta di nefasta premonizione, se la ignorava..beh, forse c’era qualche possibilità che sarebbe riuscito a scongiurarla.

Ripensò ai due fratelli del ritratto della moneta. Loro hanno ignorato per tanto tempo..e a distanza di anni..si è dimostrato che non è servito a nulla..questa cosa..non le importa..quanto tempo passa..è capace di lasciar passare ANNI…

Non aiutò neanche il fatto che Jensen sembrava DAVVERO cambiato. Era più sicuro di sé, non che fosse mai stato insicuro, anzi gli era piaciuto proprio per questo, perché era bellissimo, intelligente, sicuro di sé…ma aveva mantenuto anche sempre una certa dose di umilità, ora invece sembrava essere diventato eccessivamente sicuro, a tratti arrogante.
 
“Forse è stata l’esperienza con quei poliziotti ad avermi gasato..o forse è la gioia perché la scuola è FINALMENTE FINITA, o forse sto solo crescendo..” ridacchiò Jensen, camminando assieme a Jared, mentre il suo ragazzo gli esponeva quelle perplessità.

“Forse..o forse ti è venuto il complesso dell’eroe..” disse Jared perplesso. “Jensen, mi dici dove stiamo andando?” stavano camminando ormai da un bel po’ e non gli piaceva questa cosa, sembravano in un posto molto isolato da tutti. Ripensò ai suoi sogni e all’improvviso l’idea di restare in un posto deserto con Jensen dopo quello che sapeva, lo riempiva di paura. Dopo qualche attimo tuttavia, si vergognò egli stesso di questi pensieri.
 
Jensen ribattè pronto. “Senti chi parla. Quello che è sceso da una giostra per giocare a fare il pompiere.”
“Non stavo giocando.” Disse Jared con tono più acido di quanto avesse voluto.

“Scusami, hai ragione, amore..” disse Jensen, sbaciucchiandolo e allentando un po’ quella morsa nel suo cuore.

“Credi davvero che io sia un eroe? Cioè, credi che potrei diventarlo? Non ci ho mai pensato..ma con mia grande sorpresa mi sono accorto che..da un po di tempo non riesco a pensare ad altro..come vedresti la cosa?”

“Penso che..” disse Jared, scegliendo con cura le parole da dire. “Mi farebbe paura, ecco..gli eroi sono sempre a rischio pericolo e conoscendomi, mi preoccuperei sempre per te..”
Jensen sorrise. Un sorriso meraviglioso.

“Io cercherei sempre di non farti preoccupare, non salverei solo i deboli e gli oppressi, ma salverei anche te dalla paura..”

Jensen si sentì quasi felice di quella frase, ma subito dopo si incupì.

Chi crede di essere più forte della paura, finisce per precipitare in nuove e più terribili angosce.” (citazione tratta da un fumetto di dylan dog ) L’aveva detta così a bassa voce che credette di averla detta solo a mente, ma sentiva lo sguardo di Jensen su do sé e si maledì. L’aveva intristito.
“Ascolta, Jens, mi dispiace, io..”

“Siamo arrivati!” disse all’improvviso Jensen.
Jared sollevò lo sguardo sorpreso.
“Una grotta??



“Siiii..piaciuta la sorpresa’?” chiese Jensen euforico.
“Uhhh..non so..cosa dovremmo farci?”
“Entrarci, magari??” lo prese in giro Jensen.

Stai scherzando? Io non entro in quella cosa..è tutto bu…Jensen!! Jensen! Torna indietro! Mannaggia a te e a me!!”
 
Jared era entrato dentro la grotta e rimase meravigliato di quello che vide. Era davvero stupenda! Era piena di cristalli, azzurri e bianchi, appesi al soffitto come stalattiti

La meraviglia dei cristalli donava una luce azzurrina alla grotta.
“è stupenda., Jensen..”
“Sì, è meravigliosa…” disse lui.

Visitarono ancora un po la grotta, fino a quando un pipistrello volò nella direzione di Jensen.

“Jensen!!! Tutto okay??” gli domandò Jared, accorrendo al suo fianco. “Oh mio dio, era un pipistrello, ti ha…fatto del male?” gli domandò subito il moro.
Jensen sembrava sorpreso, un po stranito.

“Tranquillo, amore, è tutto a posto.”
L’urlo di Jared interruppe le sue parole.
Cos’è quello?? Un morso? Ti ha morso??”

Jensen si volse e notò che c’era un piccolo segno rosso sul braccio.

“Niente di cui preoccuparsi..”
“Stai..stai scherzando, vero?? Dobbiamo subito disinfettarti!”

Jensen sospirò con aria delusa.
“E la gita delle grotte è andata a puttane.”
Jared lo guardò come se non lo riconoscesse.

Jensen gli sorrise di rimando.

“Ma se serve per farti star tranquillo, che sia.”
 
Una visione potentissima però, stavolta ad occhi aperti, travolse Jared.


Rivide l’uomo vestito come la notte. Lo vide volare.
Come un pipistrello.

E poi una voce

“Il tuo peggior nemico…il tuo peggior nemico…”
 
 
   
 
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