Film > Star Wars
Ricorda la storia  |      
Autore: EcateC    02/08/2018    4 recensioni
... E se la Forza si risvegliasse anche in piena notte, mentre la Paladina della Resistenza e il Leader Supremo fossero coricati a letto?
Per lei sarebbe uno strazio, per lui... un'occasione.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Kylo Ren, Rey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Ahia! Fatti in là!-

Rey diede una gomitata allo scocciatore, ma invano: costui non se ne accorse nemmeno. Dormiva come un bambino nella sua parte del letto, che aveva invaso con la sua stazza non proprio indifferente. E nel farlo le aveva pure schiacciato tutti i capelli.

-Kylo Ren!?- lo chiamò collerica, resistendo alla tentazione di usare la lightsaber al posto del proprio gomito.

Anche le nottate erano diventate un problema, adesso che gli orari delle loro giornate più o meno coincidevano. Quando era notte per lei, lo era anche per lui e ciò significava solo una cosa, ossia che spesso si ritrovavano a dormire vicini e a condividere gli stessi sogni. All’inizio era stato molto imbarazzante, entrambi si erano alzati di scatto e il legame era subito svanito, ma dopo che la cosa si ripeteva, e ripeteva, e ripeteva praticamente ogni notte, a volte per pochi minuti, altre per ore intere, avevano deciso di ignorarsi vicendevolmente e di stringere una sorta di patto di non aggressione valevole solo per quelle occasioni. Non potevano passare tutte le notti a vegliare come due sentinelle, in fondo… Anche se Rey si portava a letto la propria lightsaber e restava rigorosamente vestita dalla vita in giù, viste le circostanze.

Solo che lui, pur avendo un enorme e comodissimo letto imperiale, finiva sempre per accovacciarsi addosso a Rey e alla sua brandina.

-Fatti in là!- brontolò la ragazza, dandogli una gomitata più incisiva, ma il braccio lungo e muscoloso di Kylo Ren l’avvolse come una spira e la spinse senza fatica contro di sé.

-Hmm… Sei così caldina- borbottò lui nel sonno, godurioso.

Rey arrossì e saltò giù dal letto, veloce come una molla. Adesso basta, non poteva più tollerare una cosa del genere. Prese il suo zaino e glielo gettò addosso.

-Ehi!- esclamò lui, svegliandosi infastidito

-Ora basta! Non ti sopporto più!- sbraitò Rey ma a bassa voce, per non svegliare anche gli altri -Devi sparire!-

Lui sbadigliò e si stiracchiò, voltandosi dall’altra parte -Non è colpa mia se ci capita questo…-

-Ma perché invadi il mio letto? Stai almeno nel tuo!-

-Io non invado il tuo…- Kylo però si accorse che era effettivamente nelle lenzuola di juta e non in quelle di seta. Sollevò gli occhi al cielo e si spostò a sinistra -Va bene così, mercante di rottami!?-

-Bene è una parola grossa- ringhiò lei, sdraiandosi e dandogli le spalle -Starò bene domani mattina, quando mi sveglierò e tu non ci sarai più-

-Condivido- le rispose velenoso, girandosi nel fianco opposto. Kylo chiuse gli occhi e sospirò silenziosamente. Sapeva che in quel lato c’erano i suoi alloggi, il Primo Ordine e la Lightsaber cremisi, appoggiata come sempre sopra il tavolo.

Tutto normale, se non fosse per il fagotto gorgogliante disteso alla sua destra.

-La smetti di russare?- la sgridò Kylo, sempre a voce bassa -Sto cercando di dormire-

-Non sto russando, sto respirando!- fu la risposta piccata di Rey. Il Leader Supremo si sollevò appena per voltarsi verso di lei.

-Cos’hai, il raffreddore?-

-No, sono allergica alla tua presenza-

-Divertente… Vedi di non attaccarmelo- borbottò, poi notò qualcosa che attirò la sua attenzione. La schiena di Rey era fondamentalmente nuda. Aveva solo una doppia… anzi, tripla fasciatura che le copriva il seno e una larga, logora tunica da sopra, scollata sia davanti che dietro; nessuna coperta, solo le sue ginocchia raccolte fino al petto.

Kylo allungò una mano verso di lei, voleva saggiare la morbidezza della sua pelle, ma poi la ritrasse, indeciso.

Per la Forza, non poteva farlo. Lei non glielo avrebbe mai permesso, avrebbe preso la lightsaber e si sarebbe scagliata contro di lui, inferocita. Ormai la conosceva, però… Però gli venne un’idea geniale.

-Hai freddo?- le domandò, cercando di risultare il più indifferente e casuale possibile.

-Te ne importa?- fu la risposta di lei, gelida,

-Sì, perché se prendi un virus, dopo lo attacchi direttamente anche a me- precisò lui -Dormite all’addiaccio, non è vero?-

-Fatti gli affari tuoi-

-Siete un branco di selvaggi- esclamò sprezzante.

-E voi un covo di serpenti-

Kylo ci rinunciò, scosse la testa e si girò nuovamente nel fianco opposto. Se era difficile parlare civilmente con lei, figuriamoci provarci…

Ma sentiva il freddo pungente che proveniva dal versante opposto, e se lo sentiva lui, voleva dire che Rey stava come minimo per congelare.

-Dalla mia parte ci sono almeno venti gradi più- soggiunse atono, certo che fosse ancora sveglia.

-Buon per te-

-Se vuoi… Puoi avvicinarti, se vuoi-

-Sicuro- ribatté ironica, senza muoversi di un millimetro.

-Fa' come vuoi-

“Ecco, bravo” pensò la ragazza, chiudendo gli occhi. Sarebbe morta ibernata piuttosto che avvicinarsi a lui. Poi non faceva così freddo, in fondo… In confronto alle notti veramente gelide che aveva passato nei deserti di Jakku, quella era una sciocchezza. Cercò pertanto di rilassarsi e di quietare il respiro, con il manico della lightsaber sempre stretto in mano. Era così esausta che gradualmente iniziò a perdere coscienza, il suo corpo si rilassò e il ritmo del suo respiro divenne lentamente regolare…

-Dormi?-

Rey aprì gli occhi, infastidita -Secondo te? Ci sto provando-

-Ah… Anch’io- lo sentì rispondere, esitante -Buonanotte, comunque-

Lei scosse la testa e chiuse gli occhi, di nuovo. Cercò di rilassarsi, di svuotare la mente, di calmare il respiro…

-Ho detto buonanotte!-

La ragazza fece una smorfia insofferente.

-Ma che problemi hai, si può sapere?- gli chiese spazientita, voltandosi dalla sua parte.

-Io!?- domandò Kylo, incredulo -Tu semmai-

-Ascolta, sta zitto, okay? Non rendere le cose più complicate di come lo sono già-

-Va bene… Isterica-

-Serpente a sonagli-

-Inutile Padawan-

-Mostro assassino- 

-Mercante di rottami-

La ragazza fece finta di non sentirlo e si girò sul fianco, a pelo del letto, e per l’ennesima volta cercò di riprendere sonno. Si sentiva innervosita e tesa, ma cercò comunque di calmarsi, di trovare la pace interiore e meditare, come le aveva ripetuto tanto Luke.

“Medita, Rey. Calma. Respira… Calma e medita… Vedrai che scomparirà…”

 

-Hai poi trovato un maestro, tappino?-

 

Rey a quel punto sbottò. Si coprì la testa con quella sorta di sacco imbottito che usava come cuscino e si girò assetata di vendetta verso il suo scocciatore, che a differenza di lei pareva molto divertito.

-Tu…-

-Io-

La giovane capì che da quella notte non ne sarebbe uscita viva. Ne andava della sua sanità mentale, doveva fare qualcosa.

-Se mi avvicino, smetterai di parlare?- gli propose, sfinita.

Kylo rimase sorpreso ma accennò ugualmente un sorrisetto vizioso -Forse…- buttò lì.

Rey si appoggiò su un gomito e si voltò a guardarlo, indecisa. Non si sentiva bene, vero. Aveva freddo, dannatamente vero anche questo. E le uniche volte in cui riusciva a stendere e rilassare le gambe erano quando lui le si attaccava addosso come una cozza marina.

-Tieni le mani a posto- decise.

Lui fece un sorriso trionfante, girandosi subito dalla sua parte -Ho mai allungato le mani, per caso?-

-Tieni.le mani.a posto- ripeté lei, sillabando ogni lettera mentre si avvicinava guardinga verso il fronte nemico. Il tepore di quel lato subito l’accolse gradevolmente, era come entrare nella centrale di una nave ma senza la puzza e i fastidiosi rumori meccanici. Ma il massimo, l’apice del piacere, fu quando Kylo la sovrastò con la grandezza e il calore del suo corpo. La indusse a stendersi sotto di lui su quel materasso che era la fine del mondo e, non contento, Kylo sollevò pure le coperte e coprì entrambi.

Un gemito di piacere le sfuggì dalle labbra, la sua schiena e le sue giunture stavano letteralmente gridando di gioia.

-Ti piace?-  lo sentì sussurrare equivocamente -Te lo rendo ancora più godibile?-

La ragazza gli diede l’ennesima gomitata.

-Ahi! Le costole!-

-Avevi detto che stavi zitto, Kylo Ren- si difese Rey, sorridendo. Anche lui le sorrise di rimando, ma lei non poté vederlo perché aveva già chiuso gli occhi.

Quel letto era così maledettamente comodo e caldo, pensò Rey, e lui per quanto fosse insopportabile, emanava tanto di quel calore umano che sembrava una stufa. Rey non poté farne a meno: crollò addormentata come un sasso nel giro di pochi minuti, con la lightsaber nella fodera dei pantaloni.

-Rey? Dormi?- le chiese, sventolando una mano di fronte ai suoi occhi. La ragazza non reagì allo stimolo: dormiva profondamente.

Kylo la guardò bene nel viso e le accarezzò con la massima cautela la pelle del braccio destro, e poi la spalla… Era davvero di velluto. E se erano di velluto le braccia, non osava immaginare quanto morbide potevano essere le parti più intime e nascoste.

“Tieni le mani a posto” gli ritornò in mente il suo ammonimento. Già. Non voleva cadere così in basso e dimostrarsi così vile, tuttavia un piccolo bacio della buonanotte non aveva mai fatto del male a nessuno, no?

Le sfiorò le labbra con le dita e gliele dischiuse per baciarle più avidamente. Il cuore iniziò a battergli forte, le guance di Rey erano inspiegabilmente arrossite e lui si chiese se poteva baciare quelle labbra con la lingua o se questo l’avrebbe svegliata. Forse era meglio non rischiare, sarebbe stato terribile tentare di giustificarsi, dopo.

Solo che intanto le parti basse del suo corpo si erano già preparate per una corsa che non sarebbe mai nemmeno cominciata… Almeno le teneva premute sulle sue cosce, almeno.

-Rey?- sussurrò piano piano alla dormiente, con la voce impastata -Sono pazzo di te, lo sai? Mi hai stravolto, non riesco neanche a stare mezz’ora senza pensarti… Può essere amore?- le sfiorò il viso, ma questo parve svegliarla. La ragazza mimò un gemito e volto la testa di lato, ma non aprì gli occhi… Kylo Ren fece un sospiro di sollievo.

-Va bene, ti lascio stare- le disse in ultima battuta -Ma non mi arrendo. Ti porterò via e costruirò con te un nuovo Ordine… Fosse l’ultima cosa che faccio-

                                                           

        ***


Quando l’indomani mattina Rey si svegliò, si sentì fresca come una rosa e rinfrancata più che mai. A differenza dei suoi compagni, che si erano alzati indolenziti, massaggiandosi la schiena o cercando di far scrocchiare il collo, lei si diresse energica e riposata in bagno.

Si specchiò velocemente in un vetro, era tutto nella norma… Solo che… notò qualcosa di strano nel suo riflesso. Si avvicinò al vetro per guardarsi meglio, ma subito dopo trasalì: cos’era quel segno violaceo che le era spuntato nel collo?

“KYLO REN!” gridò mentalmente, di nuovo.

 

 

Note

Ok, probabilmente tutto questo non ha senso ma io non posso farci niente, questi due mi piacciono troppo <3
Questo loro legame incontrollabile stimola troppo la mia fantasia… Me ne vengono in mente di tutti i colori, poi ora che ho finalmente rivisto il film sono proprio in modalità 'ciaone', come si dice dalle mie parti.
Grazie per essere arrivati fin qua e spero che la storia vi sia piaciuta almeno un po' :)

 

 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Star Wars / Vai alla pagina dell'autore: EcateC