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Autore: MaryFangirl    03/08/2018    1 recensioni
La nuova cliente di Ryo e Kaori è apparentemente il solito stereotipo: una bellissima modella che si trova a Tokyo per lavoro e ha bisogno di essere protetta dai fan troppo seccanti. Ma c'è di più e questa volta l'abilità di Ryo Saeba potrebbe non essere sufficiente.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Nuovo personaggio, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Mahoko si lasciò andare ad un sospiro deliziato mentre si asciugava i capelli con un asciugamano pulito e raggiungeva Kaori in camera. Appena erano giunti a casa, tutti e tre si erano rintanati nelle rispettive stanze, per poi alternarsi nell'uso della doccia.
Kaori non era mai stata tanto contenta di infilarsi il suo comodissimo pigiama, leggero e carezzevole, ma si era premurata di riporre con attenzione l'abito nell'armadio, ci avrebbe pensato in seguito a riempire la lavatrice.
La giovane sweeper era ora seduta sul suo letto, a mangiare gelato al cioccolato direttamente dal barattolo. Mahoko sorrise a quella visione, sembrava che Kaori ancora non si fosse resa conto di cos'aveva fatto quella sera. Non era lontana dalla realtà, in quel momento Kaori era come sospesa dagli avvenimenti che avevano preso luogo una manciata di ore prima, e per quanto fosse distrutta non riusciva a dormire.
Quando vide Mahoko, le sorrise.
"Vuoi un po' di gelato?"
In qualsiasi altro momento, Mahoko avrebbe detto di no, ma poi sbuffò divertita.
"Direi che questa sera me lo posso concedere, dopo aver corso per diciotto piani..."
Fece materializzare un cucchiaio nella propria mano, ma anche un altro barattolo di gelato.
"Sono più tipa da pistacchio"
Per un po' rimasero a mangiare in silenzio, godendosi la quiete e la pace in cui era immersa la casa, Mahoko notò come Kaori sembrasse persa nei suoi pensieri, e non poteva biasimarla.
"Quindi...hai scoperto di avere anche tu il dono della magia. Cosa intendi fare a proposito?" chiese Mahoko, trattenendo una risata quando Kaori sollevò gli occhi su di lei, il cucchiaio in bocca e l'espressione di una bambina.
"Eh?"
"Insomma...potresti decidere di imparare a dominare i tuoi poteri, come ho fatto io. Purtroppo non posso rimanere qui a insegnarti e seguirti, ma posso darti questo", Mahoko fece apparire un libro nella propria mano, e Kaori non ci mise molto a capire che conteneva gli incantesimi che aveva perfezionato e appuntato sua nonna.
Con tono basso e appena titubante, la sweeper replicò: "Sono molto indecisa al riguardo. Ho visto con i miei occhi, ho sperimentato su me stessa cosa un tale potere può portare a fare. Stasera stavo per uccidere una persona...non importa quanto fosse orrenda e quanto probabilmente lo meritasse, non ero mai arrivata a questo punto. Hai detto tu stessa che la magia diventa un pesante macigno...da una parte potrebbe sicuramente essere utile, dall'altra temo di non essere in grado di controllarmi"
"È per questo che ti sto offrendo il mio aiuto. Anche se non posso rimanere con te, non è detto che non possiamo sentirci al telefono o scriverci, e ogni volta potrei confidarti i segreti per imparare a dominare la tua potenza. In fondo, fino ad ora non l'hai mai sfruttata...è accaduto stasera, in un posto in cui l'energia magica era ovunque e tu eri spinta dal desiderio impellente di salvare Ryo. Ma per il tipo di lavoro che fai tu, pieno di pericoli, imparare a usare la magia nel modo giusto potrebbe esserti estremamente utile. Posso capire i tuoi dubbi, non so neanch'io come sarei diventata se non avessi avuto il supporto costante di mia nonna, ma non ti lascerei completamente sola di fronte a una cosa così grande. Sono rimasta qui poco, ma...non ho esitazioni nel definirti e considerarti mia amica"
Il sorriso che Kaori le rivolse era splendente e assolutamente sincero. "Lo stesso vale per me. Mi hai aiutata così tanto, stasera...non ti ho ancora ringraziato"
"Ci mancherebbe, sono stata benissimo qui, non mi era mai capitato di sentirmi così a mio agio con persone con cui avrei dovuto soltanto stringere un rapporto professionale. Tu e Ryo siete speciali"
Kaori arrossì appena, per poi intristirsi leggermente. "Mi dispiace davvero che tu debba andare"
Mahoko la pensava ugualmente, ma cercò comunque di tirarle su il morale. "Beh, domani il mio aereo partirà in tarda serata...abbiamo tutta la giornata da trascorrere insieme. Vorrei salutare anche gli altri tuoi amici...formate un bel gruppo"
Kaori annuì, su quello non aveva dubbi. Amava le loro amicizie, a prescindere da dove e come avessero avuto inizio. Quando guardò Mahoko, vide che stavolta aveva una luce maliziosa nello sguardo ed ebbe la sensazione che si sarebbe messa a parlare di cose che per lei erano motivo di grande imbarazzo...infatti, Mahoko buttò lì: "Ma come mai stasera non sei andata in camera con Ryo? Voglio dire, dopo quello che è successo prima, non credo ci sia più altro da chiarire, no?"
Naturalmente, Kaori avvampò. "Ehm...ma sai, non è così semplice..." cercava in tutti i modi di trovare un altro argomento per sviare la conversazione.
"Mmh...forse Ryo mi vuole fuori dai piedi prima di rendere ufficiale la cosa...sono sicura che c'è un sacco di passione accumulata che aspetta solo di esplodere" continuò Mahoko, divertandosi tantissimo nel guardare Kaori che muoveva gli occhi ovunque tranne che su di lei, era assurdamente adorabile.
"Ma no, non credo..." riuscì solo a biascicare, nascondendosi dietro il barattolo del gelato. Era inutile, quel tipo di conversazione l'avrebbe sempre fatta sentire un pesce fuor d'acqua! Poteva parlare tranquillamente di come costruire trappole mortali o martelli micidiali, ma quando si passava sul sentimentale/sessuale tornava una ragazzina di dodici anni.
Mahoko si stese sul cuscino, ridacchiando. "Sappi che non devi preoccuparti per me. Se questa notte vuoi sgattaiolare da lui, non farti problemi."
Kaori gemette, cascando a sua volta sul cuscino, arrendendosi all'idea di rispondere, non sarebbe comunque suonata convincente! Non poté però fare a meno di domandarsi come stesse Ryo.
 
 
Ryo si era dato una veloce sciacquata, non è che quella serata avesse fatto poi molto, per cui si era giusto rinfrescato. Era sdraiato sul suo letto, sveglio, dopo quello che aveva passato l'idea di dormire non gli risultava poi così allettante. Aveva lasciato la porta aperta, e poteva udire vagamente le voci di Mahoko e Kaori che chiacchieravano animatamente...era più Mahoko a parlare, le risposte di Kaori erano più flebili e brevi, ma Ryo non poté impedirsi di sorridere. Era genuinamente contento che quelle due avessero fatto amicizia, di norma le clienti si appiccicavano a lui dando ben poca attenzione a Kaori. Come la sua partner, anche lui non sembrava essersi ancora reso pienamente conto delle implicazioni di ciò che era accaduto quella sera. Eppure, si trattava di roba pesante. Ancora più della promessa di trascorrere ogni compleanno insieme. Ancora più dell'averle chiesto di rimanere accanto a lui per sempre. Ancora più della dichiarazione indiretta nella radura.
Il bacio di Kaori gli aveva letteralmente ridato la vita. Perché, anche se era 'solo' addormentato', se non fosse stato per lei sarebbe rimasto così per i secoli a venire, addormentato e imprigionato in quell'incantesimo. Peggio che essere morto, aveva ragione Redford, perché il suo cervello invece era rimasto sveglio, smanioso di aiutare Kaori...invece, il Bell'addormentato era stato lui, e la sua coraggiosa eroina lo aveva destato.
Il forte vento, la luce, i colori...tutte queste cose le aveva sentite anche Ryo, quel bacio aveva propagato in lui un'intensa scossa che era andata a scrollare ogni anfratto del suo corpo e della sua anima. Quando aveva aperto gli occhi, ritrovandovi davanti il viso di lei, che già aveva cominciato a piangere, si era sentito dapprima confuso, poi incredibilmente felice.
Basta, era arrivato al capolinea. Quel bacio era stata la prova del nove, non poteva più tornare indietro. Se a causa di qualche maledizione, la magia poteva forse provare a ingannare la morte, non ne esisteva alcuna in grado di fare lo stesso con l'amore. Anche se non avevano parlato, Ryo concordava con Mahoko: voleva che lui e Kaori fossero soli prima di passare al successivo livello...quello fisico, certo, ma anche quello che li consacrava a compagni in tutto e per tutto. L'unica cosa che lo lasciava perplesso era la scoperta che Kaori avesse in sé la magia: cos'avrebbe deciso di farne? Conoscendola, probabilmente avrebbe optato per il non volerla esercitare, per paura di potersi ritrovare a gestire qualcosa di troppo grosso e pericoloso...ma sapendo anche quanto fosse buona e onesta, avrebbe anche potuto decidere di servirsene esclusivamente a scopo benigno, come aveva detto Mahoko.
Insomma, anche se avesse voluto dormire, Ryo non ci sarebbe riuscito. Si sentiva invece elettrizzato, anche se un po' timoroso.
Si girò e rigirò, nell'inutile tentativo di farsi rapire dal sonno in qualche modo, ma era più sveglio che mai. Circa un paio d'ore dopo, guardò in direzione della radiosveglia e vide che erano le due di notte. Stufo di rimanere lì, decise di scendere al piano di sotto, magari se avesse acceso la televisione e si fosse spaparanzato sul divano, prima o poi sarebbe riuscito almeno ad assopirsi.
Quando giunse in salotto, però, notò che il divano era già occupato. Da Kaori, che in silenzio sorseggiava da una tazza, probabilmente latte caldo con un po' di cacao e miele, toccasana nelle notti insonni. Ryo scosse la testa, ma sentendosi sollevato. Era lieto di non essere l'unico ad avere pensieri così rumorosi che impedivano di dormire.
Avanzò con calma, dandole modo di avvertire la sua presenza, e infatti la vide sollevare appena il capo, ma rimase ferma a dedicarsi alla sua bevanda calda.
Quando le si sedette accanto, si rese conto che non aveva idea di cosa dirle. E per Kaori doveva essere lo stesso, il che era strano visto che lei era sempre così parlantina...e, anche se timida, in certi momenti aveva saputo dire esattamente le parole giuste, quelle che avevano convinto Ryo che loro due erano fatti per rimanere insieme.
Poi, sempre in silenzio, Kaori fece una cosa che lo sorprese molto. Con lentezza, abbassò il capo fino a posarlo sulla sua spalla. Ryo sentiva di doverle parlare, di doverle dire tante di quelle cose...ma quel semplice gesto lo spiazzò, per poi tranquillizzarlo subito. Lei aveva capito. Come sempre, lei gli aveva letto dentro. Aveva capito che per quella sera, per quella notte, di emozioni ed eventi ne erano stati vissuti in abbondanza. Avrebbero avuto tempo di parlare. Tanto, lei non lo lasciava di certo.
Ryo trovò il telecomando e accese il televisore, lasciandolo a volume basso, facendo zapping senza una meta. Con l'altra mano, cercò quella di Kaori, intrecciò le dita con le sue e appoggiò i piedi sul tavolino. Rimasero fermi così, insieme, riuscendo ad addormentarsi solo quando era quasi l'alba.
  
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