Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: LorasWeasley    04/08/2018    1 recensioni
SEQUEL di "Mission" e "Ombra"
AU [Solangelo|Caleo|Percabeth|Frazel|Jasper]
"-Ho avvertito tutti, domani saranno qui.
Si rivolse alla ragazza.
-Le consiglio di iniziare a prepararsi, penso che vogliano sapere la verità, tutta la verità. Potrà allenarsi con il ragazzo al suo fianco, magari può iniziare dal raccontargli come mai gli ha sempre tenuto segreta l’esistenza di un fratello. Un fratello che ha giurato di uccidere tutti i suoi amici."
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Frank/Hazel, Jason/Piper, Leo/Calipso, Nico/Will, Percy/Annabeth
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'CIA'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
40.Primo gurppo: salvataggio


Il loro era il gruppo che meno si doveva fare notare.
Tutto era progettato per prendere di sorpresa Eros, ma loro dovevano entrare silenziosi e invisibili e uscire nello stesso identico modo.
Dovevano evitare tutto quello che poteva dare nell’occhio, ma ovviamente gli dei non erano dello stesso parere e riuscirono a scegliere i momenti meno opportuni. Sicuramente si divertivano da la sopra vedendo le disavventure.
L’inizio andò benissimo, incontrarono pochissimi soldati al servizio di Eros lungo la strada e ancora non erano stati scoperti.
Tutto era anche merito di Leo, il ragazzo aveva staccato i sistemi di sicurezza dall’interno.
Sapevano anche in linea teorica dove dovevano andare, i corridoi erano prevalentemente vuoti.
-Sh!- fece a un certo punto Reyna alzando una mano e bloccando l’avanzata dei suoi compagni.
Tutti si immobilizzarono e si strinsero di più contro la parete, le voci che aveva sentito Reyna diventavano sempre più forti, sembravano di due persone e provenivano dal corridoio oltre la svolta che dovevano ancora fare.
Tutti trattennero il fiato e sperarono che non sarebbero venuti nella loro direzione.
-… quindi le avevo detto di non sentirmi bene.
-E ci ha creduto?
-Ovvio, quella donna crede a tutto quello che le dico.
Risata da parte dell’altro uomo.
Nico si sporse in avanti e sbirciò oltre l’angolo, notò che i due uomini stavano andando nella direzione opposta alla quale si trovavano loro, stava per dire ai suoi compagni di aspettare qualche minuto per seminarli e continuare per la loro strada, quando sentì il continuo della loro conversazione.
-Che poi ho fatto bene a scegliermene una stupida. Non fa mai troppe domande.
-L’unica cosa che conta insomma.
-Eh bè, come dovrei spiegargli che sto andando a torturare un ragazzo solo per il piacere del mio capo?
Nico strinse il pugno a quella frase, ma si trattenne, tornò indietro e parlò a voce bassissima ma veloce.
-Seguiamoli, ci porteranno da loro.
-Ne sei sicuro?- domandò Hazel non proprio convinta.
-Sicurissimo, non possiamo perdere altro tempo, potremo anche perderci o trovare le celle quando ormai saranno vuote, perché li avranno spostati. Non possiamo perdere questa opportunità.
Reyna annuì –Sono d’accordo, andiamo.
I quattro ragazzi ripresero la loro strada, rimanendo sempre a distanza di sicurezza ma non perdendo mai il suono delle voci dei due uomini e i loro passi.
Quella volta fu Hazel a fermarli –Si sono fermati- sussurrò.
Sentirono un “bip” automatico di una porta che veniva aperta.
Poi gli uomini fecero una risata e si rivolsero con scherno a qualcuno.
-Adesso- sussurrò Nico e, insieme a Reyna corsero in avanti.
Colsero così di sorpresa i due uomini che questi non ebbero il tempo di reagire o fare qualsiasi altra cosa prima di ritrovarsi tramortiti a terra.
Leo era all’interno della cella, li guardava con un sorriso quasi sadico in volto, fissò Nico e disse semplicemente –Sapevo di potermi fidare di te.
Nico sorrise, poi Will lo sorpassò e si avvicinò a Leo, iniziando a controllare tutti i suoi parametri vitali.
Leo lo scacciò via, ma senza essere brusco –Sto benissimo- disse in fretta –Sono tutte ferite superficiali. Devi occuparti di Calypso, non di me.
-Ragazzi- la voce di Hazel proveniva da fuori la stanza, l’unica che non era entrata –Per aprire quest’altra cella mi serve l’impronta digitale di uno dei due, ma non riesco a trascinarli sono troppo pesanti, mi date una mano?
Fu Leo a reagire veloce, l’avevano tenuto in quella stanza per così tanto tempo che aveva l’adrenalina a mille e l’iperattività inutilizzata per tanto tempo incamerata nei suoi muscoli.
Strappò dalla cintura di Nico un piccolo coltellino, raggiunse Hazel e prima di poter anche solo pensare a un’altra soluzione, staccò il dito al primo uomo stordito che si trovò di fronte.
Hazel storse il naso mentre Leo poggiava il polpastrello contro lo schermo che lo avrebbe scannerizzato.
-Era proprio necessario?- domandò Will.
Leo si girò a fissarlo con uno sguardo tagliente –Lo era.
Poi la porta fece il comune “bip” mentre si apriva e lo sguardo di Leo cambiò del tutto, venne solcato da mille emozioni differenti mentre tremando si dirigeva verso la sua ragazza, seduta a terra che lo guardava come se non fosse reale.
-Leo?- domandò incredula, con un filo di voce.
-Amore mio- sussurrò il ragazzo gettandosi ai suoi piedi e stringendola in un abbraccio che avrebbe voluto non finisse mai.
Si estraniarono dal mondo esterno, niente esisteva più, Calypso pianse tantissimo, aveva sempre sperato in una svolta del genere ma non ci aveva mai creduto, non davvero.
-Scusate- decise di interromperli dopo qualche secondo Reyna facendo anche un colpo di tosse –Ma se non andiamo via subito ci uccidono tutti e sarà stato tutto inutile.
Leo baciò Calypso, poi annuì e si alzò, sapevano entrambi che la ragazza aveva ragione.
Mentre Will prendeva il suo posto, chinandosi e facendole tutte le domande di rito per capire se stesse davvero bene, Leo si avvicinò a Nico –Allora? Qual è il piano? Come lo uccidiamo quello stronzo.
Nico lanciò uno sguardo incerto ad Hazel, la ragazza si avvicinò e rispose al suo posto –Il piano è scappare via, ci pensano Percy, Jason e gli altri ad Eros.
-Cosa!? No! Dopo quello che…
La ragazza sapeva che sarebbe esploso in quel modo, era preparata.
Gli mise entrambe le mani sulle spalle e gli parlò con uno sguardo serio e affilato –Leo. Non ti costringeremo a fare nulla. Ma Calypso non può fare altro in quelle condizioni, okay?
Il messicano non sembrava tanto convinto, aveva lo sguardo disperato di chi era stato messo all’angolo, ma non disse nulla, così Hazel ne approfittò per continuare e convincerlo del tutto.
-Puoi andare con loro e cercare la tua vendetta. O puoi restare con noi e proteggere la tua ragazza e tua figlia. A te la scelta.
Leo si morse il labbro, non che avesse davvero bisogno di pensare, sapeva già che non si sarebbe più allontanato dalla sua ragazza –Spero che gli facciano davvero male allora.
Calypso fece un piccolo lamento trattenuto per metà mordendosi il labbro inferiore, mentre Will l’aiutava ad alzarsi, le aveva circondato i fianchi con una mano, mentre il braccio della ragazza si aggrappava al suo collo.
Leo andò nella loro direzione e le diede supporto dall’altro lato.
Reyna prese in mano la situazione –Io ed Hazel andiamo avanti, voi tre ci seguirete, Nico chiude il gruppo. Uccidete le persone a vista e fate in modo che nessuno faccia scattare l’allarme. Dobbiamo solo uscire di qui e lo faremo tutti insieme.
Ovviamente incontrarono qualcuno lungo il tragitto, ma nulla di cui preoccuparsi, era andato tutto così liscio che a metà strada credettero davvero di poter far andare quella loro parte di missione bene.
Poi Calypso si bloccò, si chinò in avanti e lanciò un urlo.
A tutti gelò il sangue nelle vene non appena videro la chiazza d’acqua che stava ai suoi piedi.
-Oh no…- mormorò Will.
-Cal! Cal stai bene??- Leo era preoccupatissimo mentre le passava le mani sul viso.
Calypso urlava a tratti per le fitte, respirava velocemente e non era del tutto cosciente di quello che le stava dicendo Leo o che comunque le capitava intorno.
-Dobbiamo andare! Non possiamo stare ancora qui dentro!- Questa era Reyna.
-Ma non possiamo spostarla fuori in queste condizioni! Giusto Will?- Si intromise Hazel
-Io…- Il ragazzo non si era mai trovato in una situazione del genere, non era preparato, non a quello.
-E poi, sarebbe solo più esposta!- continuò Hazel.
Si sentì il fracasso di una porta che veniva aperta con un calcio –Qui dentro!- Urlò Nico nella loro direzione.
Era una specie di magazzino, pieno di scartoffie e cose varie, polveroso, molto probabilmente nessuno andava li dentro da molto tempo.
Leo ed Hazel ci portarono dentro Calypso quasi di peso, Will li seguì, la sua faccia non aveva più neanche un po' di colore.
Reyna afferrò Nico per una spalla e si chinò leggermente verso di lui –Io sto qui fuori a fare la guardia, se mi serve il tuo aiuto ti busso. Cerca di gestirli bene, un passo falso e ci uccidono tutti. Vedo anche di contattare gli altri per spiegare loro la situazione e vedere a che punto sono, abbiamo decisamente bisogno di aiuto.
Nico annuì, stava per seguire gli altri dentro e chiudersi la porta alle spalle, quando ci ripensò e, guardandola di sottecchi, mormorò –Sta attenta.
Reyna gli sorrise.
Dentro avevano sistemato Calypso a terra, sopra dei pezzi di cartone, non la cosa più igienica che ci fosse, ma non c’erano altre scelte.
Will era nel panico, nessuno l’aveva mai visto in quello stato, in qualsiasi situazione era sempre rimasto lucido e aveva svolto con precisione il suo lavoro.
Nico corse da lui, gli afferrò il  volto con entrambe le mani e lo costrinse a guardarlo –Will, ehy, mi devi ascoltare okay?
Il biondo sembrò riprendere un po' di lucidità, Nico continuò stringendo ancora di più il suo viso.
-Tu puoi farcela, okay? So che ce la farai, lo so. Perché ho fiducia in te e so che ne sei totalmente capace, anche se è qualcosa che non hai mai fatto.
-Io…
-Ce la farai.- Nico lo scosse –Farai nascere questa bambina, va bene?
Will annuì, Nico gli regalò un sorriso, poi lo baciò in fretta e lo lasciò andare per fargli prendere in mano la situazione, come aveva sempre fatto.
A Nico toccò anche riscuotere Leo che era quasi svenuto per tre volte alla vista del sangue, dei liquidi e della vagina della sua ragazza così dilatata.
Ma il moro non usò la stessa tecnica che aveva usato con Will, semplicemente, ogni volta che vedeva in Leo un minimo segno di tentennamento lo prendeva a schiaffi. Ed era anche un metodo efficace.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: LorasWeasley