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Autore: Ivy001    04/08/2018    1 recensioni
Anna ed Elsa sono due sorelle che vivranno degli amori difficili. Fortuna che il loro affetto le aiuterà a venire fuori da momenti bui.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Hans, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Vedere Anna e Kristoff incamminarsi verso casa, abbracciati, assieme alla piccola Fate, è una scena commovente che lascia Idunn, Elsa e Jack senza parole.

“Finalmente di nuovo insieme” - esulta la sorella maggiore, avanzando verso la coppia.

In pochi minuti la rabbia e la tensione che la minore delle Froze ha mostrato, si è dissolta.

Ora i suoi occhi luminosi e il sorriso splendente sono tornati quelli di un tempo.

“Mi sei mancata, tesoro mio” - afferma la madre, stringendola a sé.

“Non avrei mai dovuto lasciare questa casa e voi” - aggiunge Anna.

“Le porte sono sempre aperte. Per noi potresti tornare anche adesso” - commenta Elsa, asciugandosi il viso bagnato di lacrime.

“Ho spiegato a Kristoff le ragioni che mi spingono a rimanere a villa Westergard...per un altro pò”

così dicendo, Anna rivela alla famiglia le sue idee e il piano orchestrato con l'appoggio delle domestiche, ormai sue amiche.

“Credi davvero che sia diventato un criminale?” - chiede Idunn, scioccata.

“Non ho delle prove certe. Però il suo modo di fare è cambiato e per di più frequenta gente losca. Stamattina l'ho beccato con un tipo poco rassicurante. Sembravano confabulare qualcosa” - spiega la ragazza.

“Cara, so che Hans non è un santo, però alludere addirittura che sia un impostore, sembra esagerato” - aggiunge la signora Froze.

“Mamma, io e Elsa ci siamo passate. Sappiamo di che pasta è fatto. Personalmente mi sono resa conto che non è la persona che ho conosciuto un anno fa” - racconta Anna, abbassando lo sguardo.

Mai avrebbe pensato di dover subire da parte dell'imprenditore delle forzature nel rapporto fisico.

Notando il silenzio e la inquietudine della sorella minore, la grande delle due cambia discorso per alleggerire la tensione - “Che ne dite di tagliare la torta?”

“Non aspettiamo papà?” - domanda Anna.

“Gli ho mandato un sms. Spero lo legga e corra il prima possibile. Vederti di nuovo a casa, lo riempirebbe di gioia e rinuncerebbe addirittura ad una giornata di lavoro ricca e proficua”- spiega Idunn.

Così Anna, Elsa e la madre raggiungono la cucina per prendere il dolce e portarlo in salone, dove avrebbero poi festeggiato.

Sono rimasti soli Jack e Kristoff quando il primo afferma - “Dobbiamo aiutare Annie. Il capo ha sicuramente dei segreti oscuri e se è davvero un criminale non esiterebbe a fare del male alla fidanzata o alla bambina”

“Non glielo permetterò. Agiremo noi due per smascherare quel bastardo. Anna mi ha raccontato di alcune foto che potrebbero esserci utile. Bisogna impossessarsene e cercare la verità partendo da queste” - riflette Bjorgman.

“Conta su di me, amico” - Frost accetta senza esitare, dando una pacca sulla spalla al compagno.

Idunn arriva con una torta al cioccolato, comperata quella mattina, prima di recarsi a villa Westergard per prelevare la secondogenita.

Il gruppo intona la canzoncina classica, mentre Elsa si posiziona davanti al dolce.

Davanti ai suoi occhi la scena è commovente.

C'è perfino Fate a festeggiarla. Non può desiderare di meglio.

Agnarr compare proprio allora, correndo rapido verso Anna e la bambina e abbracciandole entrambe.

“Tesoro, appena ho letto il messaggio sono corso qui” - afferma emozionato l'uomo.

Ora la famiglia è al completo.

“Esaudisci un desiderio, Elsa” - esclama Jack.

Ce ne sono molti che la neo ventiduenne avrebbe voluto si realizzassero.

Uno in particolare sovrasta gli altri, di secondaria importanza.

E in due secondi, la giovane spegne le candeline e riceve gli applausi e le congratulazioni di tutti.

Mentre a casa Froze si gioisce, Hans inizia ad agitarsi per l'assenza prolungata della fidanzata.

Telefona più e più volte ad Anna che non risponde e questo lo preoccupa.

“Ti ha detto dove voleva andare?” - interroga Mary per saperne di più.

“E' la quarta volta che me lo chiedete, signore. No, non mi ha detto nulla. Forse è rimasta al parco con la bambina” - spiega la domestica.

“Non credo. Non vorrei che avesse fatto cattivi incontri” - si agita l'uomo.

“Ad Arendelle vive brava gente” - commenta Amy.

“Non tutti sono cordiali e gentili. Chi è al corrente del legame tra me e lei, potrebbe servirsene per ottenere denaro” - ipotizza l'imprenditore.

Quella bizzarra idea stupisce Mary che indaga - “Perché siete così drastico, signore? Siete un uomo esemplare. Nessuno penserebbe di fare del male a voi o a chi vi è vicino”

“Ti sbagli di grosso” - risponde nervoso Hans.

Amy e Mary si scambiano un'occhiata, sentendolo parlare così.

“Conoscete qualcuno che potrebbe rapirla?” - chiede la domestica più giovane.

“Certo che no! Le mie sono teorie e basta” - replica lui, teso come una corda di violino.

“Cugino ti consiglio di calmarti. Stai davvero esagerando. Forse le nostre sguattere hanno ragione. A breve tornerà a casa. Sa quale è il suo posto”- si intromette Victoria, con fare altezzoso, definendo con termini poco eleganti le donne al loro servizio.

Infatti le affermazioni della darklady infastidiscono le due.

È Mary a frenare la linguaccia di Amy, salvandola dal licenziamento.

Fosse stato per l'aiutante, ne avrebbe cantate quattro alla snob tutta protesi.

I minuti passano e di Anna nessuna traccia.

“Basta! Io chiamo la polizia” - comunica Hans.

“Sei impazzito? La polizia?” - esclama esterrefatta Victoria.

“Signore, mi sembrate davvero sotto shock, sicuro di stare bene? Vi porto della camomilla?” - chiede Mary.

Un uomo che giunge a conclusioni drastiche solo per un ritardo della compagna, nasconde sicuramente qualcosa che potrebbe indurlo a pensare al peggio.

E la domestica anziana vuole scoprire tutto.

“Sparisci, vecchia. Ci penso io a mio cugino” - con fare prepotente, la Westergard la scaccia.

A quanto pare neppure Vicky vuole che suo cugino parli più del dovuto.

Allontanatasi con Amy, Mary confida alla collega le sue perplessità.

“Deve esserci un motivo che ha spinto il capo ad ipotizzare un rapimento”

“Se fosse davvero ricattato come pensavamo all'inizio?” - ipotizza la più giovane.

“Tutto può essere. Dobbiamo indagare, amica mia. Forse so chi potrebbe esserci d'aiuto” - riflette l'anziana.

“Chi?” - domanda confusa la seconda.

“Non farò nomi. Qui ci sono orecchie dappertutto. Bisogna avvisare Anna. Prepararla a quello che l'aspetterà. Se dovesse rincasare, Hans diventerà una bestia perché saprà di essersi preoccupato oltremisura senza ragioni”

“Dobbiamo tutelarla. La telefono subito” - Amy afferra il cellulare e compone il numero - “Speriamo che stavolta risponda”

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La fortuna gira a loro favore.

Anna sta per lasciare casa Froze quando sente il telefonino vibrare.

“Amy? Dimmi tutto...” - risponde e dall'altro lato della cornetta, la domestica racconta , in tutta agitazione, la situazione di villa Westergard.

Le sue parole terrorizzano la ragazza che impallidisce sotto lo sguardo impensierito di Kristoff.

Una volta chiusa la conversazione, la giovane si sfoga con Bjorgman.

“Amore, cosa è successo?” - chiede lui.

Anna si getta tra le sue braccia ed inizia a piangere.

“Ho paura, Kris! Ho paura che possa farmi del male...di nuovo”

Quelle parole spiazzano Kristoff - “Quel bastardo ti ha fatto del male?”

La diciannovenne non riesce più a nasconderlo. Gli mostra alcuni lividi sul suo corpo, sorti dopo il rapporto sessuale che ha tentato di respingere e che ha dovuto purtroppo subire.

“Io lo ammazzo” - il biondo cambia espressione e diventa una furia.

“Aspetta, dove vai?” - lo trattiene lei.

Impossibile frenare la rabbia del suo innamorato.

Hans Westergard ha superato ogni limite.

“Ascoltami...prima di fare una pazzia... dobbiamo parlare con qualcuno che può darci una mano” - lo blocca, ponendosi da scudo tra il compagno e l'automobile sulla quale lui vuole salire.

“Ti ha toccata e usata contro la tua volontà. Deve pagarla”

Kristoff è davvero fuori controllo, pronto ad uccidere con le sue stesse mani la persona che più odia al mondo.

“Se vogliamo che paghi, andare lì e farti rivedere non è la soluzione migliore” - tenta di farlo ragionare.

“Toglierlo dalla faccia della terra sarebbe la punizione che merita”

“Ti rendi conto che per anni hai fatto di tutto pur di non essere come tuo padre e adesso vuoi seguire le sue orme?”

Quelle parole sono lame al petto per Bjorgman che torna, fortunatamente, in sé.

Anna approfitta della quiete per farlo ragionare con lucidità.

“Tu non sei così. Sei buono, non macchiarti le mani di sangue. Non ne varrebbe la pena. Un modo per metterlo nei guai possiamo trovarlo e ,secondo Mary ed Amy, la soluzione potrebbe essere parlare con Arthur”

“COSA?” - esclama lui.

“Hai capito bene. Tuo padre potrà essere la chiave vincente”

   
 
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