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Autore: acqua_di_luce    05/08/2018    2 recensioni
''Caleb Stonewall'' quando sentii per la prima volta quel nome
avevo paura; era il bulletto del quartiere, il ragazzino abbandonato
dai genitori che portava solo guai.
Avevo paura di lui, come tutti del resto.
Genere: Avventura, Erotico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Altri, Caleb/Akio, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Otherverse, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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''Caleb Stonewall'' quando sentii per la prima volta quel nome avevo paura; era il bulletto del quartiere, il ragazzino abbandonato dai genitori che portava solo guai.
Avevo paura di lui, come tutti del resto; poi però un giorno lo conobbi.
Successe circa tre mesi fa quando era il mio turno di andare a fare la spesa (già all'orfanotrofio in cui vivevo facevamo turni per tutto, era il modo più semplice per riuscire a completare in nostri impegni bene senza esserne sovraccaricati).
Quella volta avevo studiato fino a tardi per la verifica di matematica del giorno dopo (anche perchè dovevo recuperare le insufficienze.
Già, matematica alle medie era la mia materia preferita, di fatto avevo scelto il liceo scientifico, ma ora a due mesi dall' inizio della scuola i miei voti sono pessimi un ammasso di 4 e 5 e anche un paio di 3).
Ma ritorniamo alla storia, quella sera ero uscita tardi di casa erano già le 19:30 e i miei ''fratelli'' avevano fame, così presi una scorciatoia.
Sapevo bene che era molto pericolosa, ma così sarei riuscita a tornare per le 20 e avremmo cenato per le 20:30.
Aimè che brutta idea; avevo percorso il vialetto fino a metà circa quando mi fermarono tre ragazzi che cominciarono a spintonarmi.
Ero messa molto male dato che non sapevo difendermi e continuavo a sbattera la testa e il busto conto il muro, nel mentre pensavo a un modo per scappare, anche se ero parecchio rassegnata. Fui certa di non poter più far nulla quando udii il nome ''Caleb Stonewall'',lui era proprio lì, in piedi in fondo al vialetto. Si avvicinava lentamente e la mia paura cresceva sempre di più, finché ad un tratto me lo ritrovai solo a pochi metri da noi, stringevo gli occhi dalla paura già pronta a chissà quale tortura, ma invece di iniziare a colpirmi o a farmi chissà cos’altro cominciò ad urlare ai ragazzi di fronte a me di spostarsi; non potei fare a meno di notare quel suo strano tono di voce, era un tono quasi nasale, tipico di una persona ammalata o appena sveglia, notai anche quel suo modo di fare stanco e spento, ma siamo sicuri che sia proprio lui il tanto odiato e temuto Caleb Stonewal?

“SPOSTATEVI” ripetee lui con un tono un po più autoritario, i due lo fissarono e scoppiarono in una sonora risata “ma stai scherzando” disse uno “ahhh ho capito, te la vuoi fare tu eh, spiacenti le trovi sempre tu le più belle, sta volta questa qui la lasci a noi” concluse il secondo “forse non sono stato abbastanza chiaro,… VI DOVETE LEVARE” urlò Stonewall

Angolo me+

Il primo capitolo di una fic scritta durante le interminabili ore di fisica.

Spero che vi piaccia, appena torno a casa dal mare scrivo la seconda parte,

se vi và recensite la storia che sono curiosa. Ah e comunque ''ancora" del titolo è quella del mare delle barche l'ancora non ancora come ripetizione(spero si sia capito)

Baci baci

Tecla

   
 
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