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Autore: _thantophobia    05/08/2018    1 recensioni
{aka quei tentativi fallimentari di superare il blocco dello scrittore | raccolta nata da una fic che non è riuscita a restare da sola | ship varie e speculazioni | un po' tutti i generi + probabile angst(?) | rating giallo per possibili scaricatori di porto wannabe e discorsi wtf | possibili missing moments | OOC per paranoie}
[Di pensieri sconvenienti, piani geniali e terme improvvisate - Yaoyorozu Momo & Todoroki Shouto] Insomma, è una questione che merita la massima serietà, è l’equivalente di uno dei misteri della Corona inglese o della Casa Bianca.
[Di sogni incomprensibili e spuntini di mezzanotte - Kaminari Denki & Jirou Kyouka] Tuttavia il sogno – sempre lo stesso, sempre uguale, come un film che si ripete a loop nella sua testa – continua a tormentarla.
Genere: Demenziale, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Tutto questo è colpa della Lia.

Lo stesso mio essere qui, dopo avere recuperato le tre stagioni dell’anime in circa una settimana, è da imputare principalmente alla Lia che mi ha definita un’eretica. Per lo shippare questi due e l’aver scritto questa cosa senza senso pure, perché è lei che manda immagini simili.

Insomma: è sempre colpa della Lia.

Quindi per il risarcimento danni, chiedete a lei. Io sono innocente e non ho un soldo.

 

 

 

 

 

Di pensieri sconvenienti, piani geniali e terme improvvisate

[ovvero di Momo che tenta in modo maldestro e fallimentare di non sembrare una stalker pervertita]

 

 

 

 

È un pensiero che definire sconveniente sembrerebbe riduttivo, ma continua a tornarle alla mente con fare perentorio e con sempre più insistenza. Jirou continua a ripeterle che dovrebbe essere imbarazzata (e lo è) e dovrebbe farsi lobotomizzare una parte di sinapsi per eliminare tale tarlo fastidioso e sconveniente (e lo farebbe), ma Momo nonostante tutto sta affrontando la situazione con una strana e innaturale mente scientifica.

Insomma, è una questione che merita la massima serietà, è l’equivalente di uno dei misteri della Corona inglese o della Casa Bianca.

“O magari è solo un modo un po’ atipico del tuo cervello per sbatterti in faccia la tua cotta per lui.”, aveva sibilato ancora Kyouka, ormai stanca di tutto questo.

Fatto rimane che la povera Momo sta perdendo il sonno di notte, e la colpa è tutta da imputare a Todoroki che fortunatamente – per lei, s’intende - rimane ignaro e totalmente all’oscuro di tutto, perché se mai dovesse anche solo sospettare quello che le passa per la testa tutte le volte che si sofferma un millisecondo di troppo a osservare i suoi capelli durante le lezioni l’unica possibile soluzione sarebbe sparire dal Giappone.

…sperando che nel frattempo Shouto non riveli un lato malsano e la uccida, occultando il suo cadavere nel giardino di casa e facendo credere a tutti che invece è in una cittadina sperduta nel Maine o nell’Indiana.

Tuttavia, per quanto Momo possa impegnarsi non riesce proprio a non pensarci. Non quando, dopo un allenamento, Shouto passa le mani trai capelli sudati tirandoli indietro – e lei deve reprimere a forza il desiderio di tuffarci dentro le dita e arruffarglieli senza pietà alcuna – e nemmeno quando, mentre stanno studiando, vorrebbe solo sfiorarglieli piano e… E deve seriamente darsi una regolata, perché Uraraka le sta sorridendo in modo strano e Kyouka sta sogghignando. Ma è davvero tutto così palese?

“Se continui così finirai per sembrare una stalker pervertita e beccarti un ordine restrittivo, Yaomomo.”, sbuffa una Jirou sempre più esasperata. E questo non va affatto bene.

 

Okay. Così non si può più andare avanti. Ne va della sua salute e dei suoi nervi.

Deve davvero togliersi quel dubbio, o finirà per dover lavare sul serio il cervello nella candeggina. Ormai nemmeno l’acqua tiepida della vasca grande del dormitorio riesce a calmare i suoi pensieri che, di nuovo, definire sconvenienti sarebbe riduttivo.

-Devo agire, non posso più rimandare! - sbuffa Momo, galvanizzata, sollevando i pugni in aria. Ora, serve solo un piano.

-Rimandare cosa?- quasi lancia un acuto assordante per lo spavento, ma si rilassa quando riconosce la voce un po’ assonnata di Todoroki. Presa dal panico, Momo liquida la domanda iniziando a balbettare e a gesticolare qualcosa che sicuramente il ragazzo non ha compreso, perché si limita a sollevare le spalle e svestirsi velocemente per entrare nella vasca. È a debita distanza da Momo, la schiena appoggiata al bordo della vasca e la testa piegata all’indietro, sembra quasi stia dormendo… Oh.

Oh, ma allora il piano non servirà. Per una volta la fortuna le sorride, pensa mentre trattiene a stento un versetto vittorioso.

Prende un profondo respiro e: -Todoroki?-

Il ragazzo socchiude appena un occhio – quello grigio, ah… no, Momo, a cuccia, resta concentrata – e la osserva curioso. –Mh?-

-È un dubbio che ho da qualche tempo… -balbetta appena, preferendo osservare le piccole increspature dell’acqua. –E non riesco a non pensarci.-

-Yaoyorozu, mi devo preoccupare?-

Okay, Momo, schietta e diretta. Uno, due, tre: -Anche i tuoi peli pubici sono metà rossi e metà bianchi?-

Schietta e diretta, senza giri di parole. È così fiera di sé.

…ma ora Todoroki la sta fissando ad occhi sgranati, in silenzio, forse processando la domanda – e più prende consapevolezza di quello che gli è stato chiesto, più il suo viso diventa un tutt’uno con il rosso dei suoi capelli.

Momo non capisce che cosa stia succedendo. Sente solo che improvvisamente fa troppo caldo.

-…Todoroki, l’acqua sta iniziando a scaldarsi.- mormora preoccupata, giusto un momento prima che inizi a raggiungere temperature umanamente insostenibili. -Ah, scotta, scotta!-

-E secondo te di chi è la colpa?!-

 

 

Il giorno dopo, in classe, tutta la 1-A può notare l’evidente situazione d’imbarazzo tra Todoroki e Yaoyorozu – e quando Kaminari sta per dare voce al pensiero che probabilmente hanno fatto tutti, Jirou decide che quello è un buon momento per tentare di deformargli la testa con il libro di algebra. Chissà, magari diventa meno scemo.

Poi Kyouka si volta verso i due, osservandoli ignorarsi a vicenda. Non ci vuole molto per capire quello che è successo e le scappa uno sbuffo a metà tra una risata divertita e un sospiro rassegnato.

Yaomomo, la tua audacia non smetterà mai di stupirmi.”

 

 

 

 

D.P.D.: Deliri Post Delirio

sgrat.

Lo so cosa state per chiedermi, percepisco i vostri sguardi indagatori. Proverò a rispondervi.

E tu chi sei? Call me Maki, hello! Non mangiatemi, sono vecchia e stoppacciosa.

Che ci fai qui? Fucked if I know :”D No, non è vero: come ho già detto è tutta colpa della Lia.

E SOPRATTUTTO, CHE DIAVOLO È QUESTA COSA?! NON LO SOOOORGH. Again, è tutta colpa della Lia!

Io sono innocente no, sei una scaricabarile

Detto questo, spero che nonostante tutto vi sia piaciuta! Io personalmente mi sono divertita tantissimo a scriverla, spero di non aver reso i personaggi troppo ooc *ansia*

Se sono riuscita a farvi arrivare fino al fondo della fic senza volermi tirare pomodori addosso e senza avervi causato un embolo, fatemelo sapere! Vi regalo un biscotto.

 

Maki

 

  
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