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Autore: gclifford    07/08/2018    0 recensioni
Nella mitologia greca Nemesi era la dea della vendetta, riparava ai torti mediante la punizione dei colpevoli.
Era particolarmente interessata ai torti d'amore.
E lei che di quella dea portava il nome era stata tradita e la sua vendetta sarebbe stata spietata.
Nessuno poteva ferirla senza pagarne le conseguenze.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Nems che voleva da te Laocoonte?" era stata Aurora a parlare. "Mi ha affidato una Missione " disse la rossa iniziando a saltellare. Era così contenta che il suo capo l'avesse ritenuta idonea per sconfiggere un mostro, finalmente qualcuno credeva in lei. "Non ci posso credere, sono così contenta per te!" disse Selene. Le tre migliori amiche si abbracciarono calorosamente. "Ragazze io dovrei dirvi una cosa, stamattina quando Sel mi ha chiamata stava allo Starbucks vicino alla scuola e per sbaglio mi sono scontrata con un ragazzo...e beh...abbiamo iniziato a parlare" "E beh ti piace? Come si chiama? Quanti anni ha? Lo conosco? è un mago?" Selene si stava toccando nervosamente i capelli biondi, caratteristica fisica che condivideva con i suoi fratelli. "Ecco c'è un piccolo problema, lui si chiama Teseo e fa parte dell'Harpya." Le due sorelle non furono molto contente della sua risposta, persone di diverse sette non potevano assolutamente stare insieme. Queste era la legge e anche se severa e ingiusta , secondo molti, andava comunque seguita. Chi non rispettava le regole veniva punito, e le punizioni era molto dure. Quel ragazzo non le piaceva ancora dato che non lo conosceva bene ma la intrigava, diamine se la intrigava! "Oh questa non è una bella notizia" disse Aurora. "Che hai intenzione di fare?" aggiunse l'altra. Nemesi non lo sapeva, non sapeva proprio come comportarsi, non ne aveva la più pallida idea. Non si era mai sentita così. Non sapeva neanche cosa rispondere alle gemelle perché si Cyrus, Selene e Aurora erano gemelli. Si sentiva così sbagliata. "Io...beh...non saprei" disse agitandosi. "Vediamo come si evolverà la situazione." le rispose Selene. Successivamente la ragazza tornò a casa, salutò la madre con un bacio sulla guancia e corse per le lignee scale perché aveva fretta di andare in camera per cambiarsi. Quella sera ci sarebbe stato un incontro con tutte e le streghe e gli stregoni implicati nella famosa missione. Appena entrò nella sua stanza corse verso l'armadio e cominciò a selezionare i vestiti. avrebbe dovuto vestirsi in modo elegante visto che i quattro capi delle sette coinvolte avevano avuto la brillante idea di prenotare in un lussuoso ristorante nella sua New Orleans. Dopo aver messo sotto sopra l'abitacolo optò per un vestito nero lungo. Decise inoltre di raccogliere i capelli in uno chignon, lasciando fuori le due ciocche davanti. Sì truccò in modo leggero, fatta la base, applicò solo l'eye-liner, il mascara e un po' di lucidalabbra. Si sentiva agitata e non sapeva il perché, oppure lo sapeva ma non voleva ammetterlo a se stessa. Si convinse del fatto che era preoccupata perché avrebbe incontrato gli altri capi. La verità era che non vedeva l'ora di rivedere Teseo anche se quello sbruffone la metteva dannatamente in imbarazzo. Quando le parlava diventata tutta rossa e se ne vergognava da morire. Cercava di mascherare il tutto facendo la cinica e la stronza. Visto che era pronte scese di nuovo le scale, salutò la madre e si teletrasportò alla Ruis Sphingis, lì avrebbe incontrato Laocoonte e insieme avrebbe raggiunto il famoso ristorante di lusso. "Nemesi dai andiamo, raggiungeremo il posto con la macchina poprio come tutti i comuni mortali!" il boss, come lo aveva definito Cyrius, aveva estremamente enfatizzato sulle ultime due parole. "Si eccomi, scusa il ritardo." "Sei agitata?" "Dovrei?" non voleva assolutamente rispondere a quella domanda. "No, non devi preoccuparti, sei una delle streghe più brave che io conosca, andrai alla grande." Per il resto del viaggio, che durò circa un'ora, non parlarono molto. Lei era troppo nervosa per dire qualcosa ma il suo orgoglio le impediva di ammetterlo, non voleva in alcun modo dimostrarsi debole. Appena entrarono nel ristorante furono accolti da un cameriere che li condusse fino al tavolo prenotato dove li stavano aspettando gli altri tre ragazzi con i rispetevi capi delle sette. "Mancavate solo voi Sphinx" era stato Tifone, capo del Cerberus a parlare. "Ora che siamo qui possiamo iniziare a discutere del piano" gli rispose Laocoonte. Mentre si mettevano a sedere Teseo, che lei aveva cercato di evitare in tutti i modi, si sedette accanto a lei. "Hey Rossa, mi perseguiti per caso?" detto questo scoppiò a ridere fragorosamente. Lei pensò che l'appellativo "rossa" le si addicesse particolarmente ma non per il suo colore di capelli, piuttosto per il colore che avevano assunto le sue gote. Il ragazzo era così dannatamente bello nel suo completo elegante. "Non è colpa mia se sono una delle migliori." forse l'aveva detto con fin troppo convinzione. "Miaooo! A qualcuno è venuto il ciclo, graffi anche per caso?" mentre lo diceva aveva mimato un gatto che tira fuori gli artigli , risultando più buffo che pericoloso. Lei lo guardò annoiata, la infastidiva troppo! "Oh andiamo stavo scherzando Nems!" sorrise e la strega si sciolse. "Allora ragazzi vogliamo discutere della missione?”
   
 
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