Anime & Manga > Noragami
Segui la storia  |       
Autore: Urom99    08/08/2018    2 recensioni
Sono passati 8 anni dall'inizio della serie.
Yato e Yukine vengono invitati alla festa di Natale e Capodanno più casinista della storia!
Lotte insensate, gente fin troppo ubriaca e "KIUN perché non sei ancora diventato il mio strumento benedetto?!"
Take x Kiun; Kazu x Bisha; accenni a Yato x Hyori
Molto angst e rivelazioni e ANGST
Capitoli in rivisitazione...
Genere: Angst, Comico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti, Yato, Yukine
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'I'm not a Pokemon'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dopo una decina di secondi che correvano per il corridoio, Kunimi arrivò a destinazione.
“Mio dio eri davvero così vicino?” commentò Mayu, fermandosi solo per guardarlo male, per poi ricominciare a correre.
“A che piano è la vostra camera?” le chiese Kiun rallentando il passo per adattarsi al suo.
“Al secondo, aspetta… mi stai dando del lei?” chiese la ragazza sconcertata.
“Mi pare ovvio Milady, essendo senza scorta potrebbe sentirsi offesa, mi permetta di accompagnarla”
“Mi stai prendendo in giro?” chiese Mayu salendo la prima rampa di scale.
“In realtà si” ridacchiò Kiun superandola.
“Credi di essere divertente? Non lo sei”
“Invece lo sono, trovo spassoso sbeffeggiare le traditrici”
“Oh, traditrice eh? Ma se poco fa mi hai difeso!”
“L’ho fatto per insegnare una lezione al ragazzo” affermò Kiun fermandosi a metà corridoio
“Sei un ipocrita” lo accusò Mayu fermandosi a sua volta
“Può darsi, ma almeno io non abbandono il mio padrone appena c’è un momento di difficoltà” rispose il biondo sicuro fissandola,
“Oh, giusto. Tu lo uccidi direttamente, il tuo padrone” a quelle parole Kiun spalancò gli occhi e venne pervaso da un guizzo d’ira, che durò solo una frazione di secondo. Ben presto, infatti, arrivò il panico.
“Nonnetto, le nostre camere sono sullo stesso piano, chi se lo aspettava”
“L’età sta nel cuore, non nel fisico” disse saggiamente Tenjin appena le porte dell’ascensore si aprirono.
“Einstain era un buon fisico” ridacchiò il dio del tuono.
“Vergognati solo per averla pensata”
Mayu guardava il corridoio ad angolo alla stregua di quello di Shining, solo che non sarebbero spuntate due bambine inquietanti, ma molto peggio.
Kiun valutò l’idea di trasformarsi in un micro drago portatile e infilarsi nella spina della corrente, ma i suoi propositi furono resi vani da Mayu che lo spinse contro il muro e si impossessò delle sue labbra.
Kiun lanciò un’occhiata al corridoio e vide spuntare le due divinità, tanto valeva darci dentro, non aveva 1200 anni per niente.
Andarono avanti un bel po’, almeno finché un ventaglio, con sommo dispiacere di Mayu, non li divise, costringendoli a staccarsi. E mentre Tenjin sprofondava nella depressione, Takemikazuchi si rivolse a Mayu, ignorando Kiun come non ci fosse un domani.
“Sei consenziente?” Mayu sbatté le palpebre una decina di volte per poi guardare Kiun, molto confusa e accaldata, ci sapeva decisamente fare quel biondino.
“Non guardare lui, guarda me. Sei consenziente?”
“Le pare che io le metta le mani addosso?” domandò Kiun scuotendo la testa.
“Beh, due secondi fa ho sentito una frustata di collera abbattersi sul mio povero collo, quindi sì, Kiun, lo penso”
“Non lo farei mai! E poi ha 42 shinki oltre a me, perché proprio io?” pretese di sapere il biondo, quasi offeso da quell’accusa.
“So riconoscere quando è un anziano a pungermi, e tu, caro mio, sei quello che mi punge più spesso! Quindi per il dannatissimo paradiso, sei consenziente?”
“C-certo, l’ho baciato io” a quelle parole Takemikazuchi non sembrò affatto sorpreso, forse solo un po’ rassicurato. Raccolse Tenjin che sembrava quasi parte dell’arredamento, un arredamento molto deprimente, e lanciò le chiavi a Kiun. Cioè quella stupida carta da bancomat.
“Ti lascio la camera, trattala bene” sospirò il dio riavviandosi lungo il corridoio, con un Tenjin-zombie che lo seguiva passivamente. I due ragazzi si fissarono per un lungo momento, imbarazzatissimi.
“Non offenderti, ma sarebbe meglio che io vada” provò Kiun,
“Decisamente” affermò Mayu voltandosi girandosi verso la sua camera, non si aspettava che Kiun se ne andasse davvero, non che ci tenesse, ma appena voltò la testa lo vide già a fianco di Takemikazuchi ci rimase parecchio male.
L’aveva praticamente rifiutata.
 
 
 
 
“Suvvia, Kiun, io ti do la possibilità di farti una bella ragazza e tu la rendi vana?” ridacchiò Take una volta che furono abbastanza lontani.
“È colpa sua, ha infranto la magia” fece presente Kiun.
“Ma davvero? Forse sei tu che sei un pessimo mago”
“In ogni caso la pregherei di non dire fandonie in pubblico sul mio conto” disse Kiun, molto contrariato da come si erano svolti i fatti.
“Solo perché ho fatto intendere che sei etero?”
“Sono più di cento anni che non vengo corrotto e- Aspetti, cosa?”
“Mi hai sentito, limonarti una ragazza in mezzo al corridoio non di salverà da me, se fosse stato un ragazzo avrei potuto crederci, ti ho dato una possibilità di dimostrarmi che sei bisessuale, ma l’hai rifiutata. Quindi caro mio, che hai fatto di bello questa sera?”
Ci fu un attimo di pausa in cui i due si guardarono senza dire nulla.
“Cosa sta insinuando? È stato lei il primo a lasciare la stanza”
“E con questo? Io sono un dio, non ho bisogno del tuo permesso, tu hai bisogno del mio”
“Oh, ho bisogno del suo permesso? Mi scusi Takemikazuchi-sama, ho il permesso di preoccuparmi se il mio padrone esce in piena notte in una forma che non sa affatto controllare, oltretutto in centro città?”
“So controllarmi benissimo!”
“Infatti, questo pomeriggio non ha affatto perso il controllo finendo quasi col schiantarsi sul tetto di un’abitazione”
“Di chi è la colpa se non sono pratico della mia vera forma, Kiun?” volle sapere Take in preda all’esasperazione
“Se non l’avessi fermata avrebbe ucciso delle persone”
“Quanto sei noioso, le persone muoiono da sempre, tu ne sei la prova”
“La sua sensibilità mi dona un calore immenso”
“Quindi mi stai dicendo che eri fuori per causa mia?” riassunse il dio, tagliando corto.
“Esattamente”
“Non so se sentirmi più offeso da tutte le bugie che mi sai dicendo o dal fatto che tu non mi corrompa per questo, ma li hai i sensi di colpa?”
“Non mi metta in bocca parole che non ho mai pronunciato, grazie. Soprattutto se non ha prove” lo superò Kiun, rientrando in camera per primo.
Quello shinki sapeva atteggiarsi bene, non vacillava nelle parole, rispondeva con sicurezza anche se sapeva di non avere il coltello dalla parte del manico.
Il dio del tuono lo guardò allontanarsi, quei vestiti stretti che indossava lasciavano ben poco spazio all’immaginazione, gli occhi vagarono senza timore lungo il suo corpo. Il dio si leccò le labbra compiaciuto con un pensiero fisso che gli occupava la mente…
“Se continui a mancarmi di rispetto in questo modo, ti ficcherò ben altro in bocca…”
 
                                                         … … …
Nora si soffermò più volte al pensiero del volto di Yukine che si tingeva di rosso al suo arrivo, non altrettanto piacevole era stato l’incontro con Kazuma. Tuttavia, nessuno aveva mosso un dito, fino all’arrivo di Yato che l’aveva praticamente cacciata dalla camera. Che fratello scortese che si ritrovava.
Lo stregone si trovava sul tetto dell’hotel, circondato da spettri a forma di lupo, ognuno dei quali aveva su di sé una maschera.
“Padre intendi davvero allearti con quelle stupide divinità per andare contro il paradiso?”
L’incantatore sorrise, accarezzando la testa della piccola randagia.
“Non essere sciocca Mizuchi, dobbiamo toglierci Kazuma di dosso per estirpare quella maledizione. Yukine è ancora nella mia lista dei desideri e poi, credi davvero che quel dio burbero abbia bisogno di uno splendido Shinki come Kiun?”
“Vuoi anche Kiun?”
“Un soldato addestrato alla vecchia maniera con una conoscenza mastodontica del Takamahara, non ti sembra perfetto?”
“Avrò dei nuovi fratelli, quindi?”
“Esatto, degli splendidi randagi, solo così avremo una possibilità contro Amaterasu.”
“E per quanto riguarda Yabuko?” chiese nuovamente Nora, sempre più curiosa. Il padre sorrise, allargando un inquietante sorriso.
“Sarebbe anche ora che nascesse una nuova luna”
 
… … …
Koffku andò ad aprire la porta tutta contenta, anche se era piena notte era felice che fossero venuti a sorpresa tutti quanti. Sarebbero dovuti arrivare il pomeriggio successivo, ma nell’immaginario di Koffku era inconcepibile immaginare Yato che pagava una stanza dove dormire, invece che andare a scrocco in casa altrui.
Quindi quando spalancò la porta di casa, di certo non si aspettava una Hyori ben più adulta di quella che ricordava, mostrarsi ai suoi occhi con tanto di coda. Sembrava agitata, ma in ogni caso non avrebbe dovuto essere lì.
“Koffku-san, Yato sta tornando a casa, non è così?”
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Noragami / Vai alla pagina dell'autore: Urom99