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Autore: Evola Who    09/08/2018    2 recensioni
Mentre me ne stavo immobile senza dire niente, il piccolo pubblico sotto di me iniziò a bisbigliare, confuso dal mio inaspettato silenzio, ma non mi importava.
“Leia” dissi a voce bassissima. Quasi un sussurro...
[Star Wars AU]
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Han Solo, Principessa Leia Organa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6
Quarrels
 


“Leia, aspetta! Dove stai andando?”
 
“A new York! A casa mia, probabilmente il mio posto! In fondo è quello il mio posto da ricca ragazzina viziata!”
 
“Andiamo, Leia! Da quando ti interessa quello che pensa la gente di te?” la presi per il braccio, fermandoci in mezzo al marciapiede.
 
 “So che le parole di Sana sono state orribili. Ma questo non vuol dire che abbia ragione! Quindi, fregatene!”
 
“Fregatene? Dovrei fregarmene?!” si liberà dalla mia presa, guardandomi con aria irritata. “Proprio tu parli? Quello che si vergogna di me”
 
Ero confuso e stranio da quelle parole.
 
“Cosa? Io non mi vergono di te.”
 
“Certo, come quando sono entrata dentro al locale.”
 
Non volevo credere a quello che aveva detto. Allora aveva capito.

“Come puoi dirlo?” chiesi duro.
 
“Beh, da come ti sei comportato con Sana davanti a me e i sorrisi scherzosi tra te e Lando!”
 
Guardai in basso con aria colpevole, con la mano dietro la testa. Ora mi sentivo veramente un pezzo di merda.
 
“Ma soprattutto dalla fretta con cui volevi andare via” mi disse con tono tagliente.
 
Alzai lo sguardo e vidi la sua espressione arrabbiata. Leia stava davanti a me con le braccia conserte e lo sguardo duro. Sentivo che mi stava odiando.

“Leia, mi dispiace. Io non mi vergono di te e sai che non mi importa di quello che pensano gli altri di te. Ma non ero pronto a presentarti i miei amici, non volevo che tu facessi una brutta figura.”
 
E ora mi sentivo ancora la persona più stronza dell’universo. Leia aveva ancora l’espressione arrabbiata ma con gli occhi pieni di pietà.
 
“Quindi, il grande Han Solo, il più duro dei duri, quando si stratta della sua stupida reputazione, si vergona delle persone che posso rovinarla? I miei complimenti!”
 
“Grandioso! Adesso mi sento anche uno stupido, bugiardo e ipocrita” pensai con amarezza.
 
“Okay, ho sbagliato e non avrei dovuto farlo. Ma la mia intenzione non era quella di offendenti”. Volevo dimostrarle che ero veramente dispiaciuto.
 
“Davvero? Non volevi ferirmi? E dirmi, non volevi nemmeno ferirmi quando non hai detto niente a Sana dopo la sua sfuriata nei miei confronti?”
 
Rimasi muto, pensai a quella scena di prima. Se fosse stato qualcun altro che avesse mancato di rispetto a me l’avrei preso a pungi. Ma perché con lei non lo avevo fatto?
 
“Andiamo, Leia. Non volevo peggiorare le cose!” cercai di trovare una scusa, ma senza pensare alle mie parole. “In fondo, se avessi detto qualcosa in più, si sarebbe incavolata molto di più. Se la vedi veramente incazzata, è la fine di tutto! E sappiamo entrambi che saresti stata più brava di me a tenere testa a lei!”
 
“Quindi, hai preferito stare zitto e muto, mentre io subivo i maggiori insulti!”
 
“Volevi che ti difendessi e prendessi la tua parte?! È per questo che sei così arrabbiata?!” la mia voce cominciava a essere più altra e furiosa, mentre la mia mente diventava sempre più offuscata dalla rabbia.
 
“No! volevo almeno che sapere che per te non è così!”
 
Ci fissammo arrabbiati, pronti per riprendere a darci contro l’un l’altra.

“Mi sarei aspettata almeno un minino di reazione da parte tua! Per farmi capire che eri dalla mia parte! O che almeno le dicessi qualcosa! Qualsiasi cosa! Ma hai deciso di fare scena muta, perché?”
 
“Vuoi sapere perché? Perché Sana ha ragione!”
 
Ero davvero furioso. Ero stanco di essere attaccato da lei, ero stanco di quella discussione, ero stanco del suo sguardo arrabbiato verso di me, ero stanco di litigare, ero stanco di tutto questo! Volevo solo rilassami un attimo e suonare e bere con gli amici. Perché lei era venuta qui senza prima avvertirmi delle sue intenzioni?
 
Lo sguardo di Leia era stupito, mi guardava con gli occhi spalancati e la bocca semi aperta.
 
E da lì in poi iniziai a tirare fuori il lato peggiore di me…


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Note:
Lo so, lo so. Ho pubblicato l'utimo capitolo 
solo ieri. Ma visto che il 14 devo andare via,
in vacanza in montagna senza wi-fie. E visto
che io e il tempisto siamo come, io e la
sintesi... potete capirle.
Ma, siamo quasi metè della storia!
E questa storia mi sono ispirata
molto alla vita economica del'epoca,
ovvero i ricchi definiti "coletti bianchi" o "Huppi"
e quelli della "media" i "coletti blue"
Ma il prossimo capitolo inizerano i feels!
Grazie a tutti quelli che hanno letto!
Evola 

 
   
 
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