I.6
Heero
stappa una bottiglia di vino, che ha per caso – cortesia di
Quatre per
costringerlo a scrivere o a chiamare, forse anche per
ricordargli di qualche
anniversario. Non ha badato affatto all'etichetta: Milliardo
sarà pure partito
soltanto con quel che aveva indosso, con Noin a seguito come
compagna o cane da
guardia, e un pezzo di sapone in tasca, per lavarsi l'anima; ma,
ancora adesso
che ormai è ritornato, quel rosso rubino gli ricorda la sua
uniforme ai tempi della
guerra – e questo a Heero basta.
Almeno
Zechs ha abbastanza rispetto da risparmiargli predica e movenze:
che le cose
stanno migliorando; che Relena è la stessa ed il potere non la
sta corrompendo;
che così è la vita; che i suoi compagni certo capiranno; che la
guerra è
finita... Neanche lui ci crede.
E
allora si sorvegliano in silenzio, una bottiglia di vino ed un
bicchiere in
mezzo, da un lato a quello opposto della barricata.