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Autore: sissy05    11/08/2018    3 recensioni
Una sera come tante il famoso eroe parigino si aggireva tra i tetti della città quando i suoi ricordi lo portarono vicino casa di Marinette.
Dopo aver notato la luce accesa, decide di avvicinarsi ad una delle finestre della sua stanza e guardando al suo interno fa una scoperta sconvolgente.
Se siete curiosi di sapere cosa ha visto chat seguite la mia storia.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Con un ultimo salto rientrai nella mia stanza sciolsi immediatamente la trasformazione e mi buttai sul letto poggiando un braccio sugli occhi. stranamente non sentii la lamentele di Plagg che fastidioso mi chiedeva il suo formaggio e lo ringraziai mentalmente per questo, la mia testa  affollata da mille pensieri non mi permetteva di pensare a niente altro che a quello che avevo appena visto.

Il kwami della coccinella nella camera di Marinette.

La mia compagna di classe non che una delle mie migliori amiche parlava tranquillamente con Tikki il kwami della coccinella.

Nella mia mente continuavano a ripetersi in maniera scomposta le parole kwami, coccinella e Marinette.

Vorticavano frettolosamente frammenti di ricordi alla ricerca di indizi segni o somiglianze non notati prima.

Ma un istante dopo tutto si fermò come congelato e un'unica consapevolezza ancora non espressa si compose tra i miei pensieri “Marinette è ladybug” senza rendermene conto la forza di quella riflessione mi portò a sussurrare quella frase che diventò ancora più reale quando quelle parole raggiunsero le mie orecchie, incontrollato un sorriso si aprì sulle mie labbra.

Avevo appena scoperto la vera identità di ladybug e la persona che si era rivelata nascondersi sotto la maschera era una delle persone a cui volevo più bene, una di quelle persone incredibili, capaci di trovare il buono in tutti, capaci di creare legami e essere amate da tutti.

Sono sempre state così simili, entrambe forti coraggiose pronte a proteggere tutti. Dove avevo guardato per tutto il tempo? come avevo fatto a ad non accorgermi di tutte le palesi somiglianze tra le due? Così concentrato a cercare tra la folla senza riuscire a guardare ciò che si trovava al mio fianco ogni singolo giorno.

Io amavo ladybug per il suo coraggio per la sua forza per i suoi sorrisi, in realtà amavo tutto di lei ma adesso che il volto di Marinette si sovrapponeva a quello di ladybug le cose che amavo di lei si erano moltiplicate la sua dolcezza, la sua sbadataggine, i suoi continui ritardi tutto in un istante era diventato bellissimo.

Così concentrato su ladybug non ero riuscito a vedere appieno quello che mi circondava ma ora più passavano i minuti e le cose che amavo in Marinette diventavano più numerose di quelle che amavo in ladybug, in quell'istante sorpresi me stesso a quella scioccante rivelazione, io avevo sempre amato Marinette ma non me ne ero mai reso conto incastrato in un'illusione che io stesso avevo creato.

Mi alzai di colpo dal letto felice come non lo ero mai stato e senza accorgermi di Plagg che si era avvicinato a me silenziosamente per studiare con attenzione la mia reazione, senza volerlo a causa del movimento brusco e inaspettato sbalzai Plagg sul pavimento vicino al letto.

“Umano volevi forse uccidermi?”

Mi avvicinai immediatamente a lui per controllare se si fosse fatto male.

“ Scusa Plagg non volevo”

“Si,si. Per questo mi devi una razione extra di camembert, chiaro umano!”

Lo guardai sorridendo stava più che bene e il fatto che stesse approfittando della situazione per ottenere altrocamembert ne era la conferma.

“Ora che sai chi è la tua “bellissima lady” cosa hai intenzione di fare?”

“Io sono così sorpreso, non avevo mai considerato l'idea che Marinette potesse essere lei.”

Iniziai a camminare per la stanza ero così emozionato e non riuscivo proprio a stare fermo.

“Ma ora più ci penso e più riesco a notare tutte le somiglianze, i suoi gesti, il suo aspetto, il suo bellissimo sorriso…”

Mi persi nei miei ricordi ogni istante iniziò a scorrere come un film ero felice così felice che non riuscivo più a ragionare, mi parve di sentire Plagg farfugliare qualcosa come.

“ Ecco come il suo cervello da umano smette definitivamente di funzionare”

Mi risvegliai solo quando il tono di Plagg si fece più alto.

“ Vabbene, vabbene ma non puoi di certo presentarti davanti a lei domani e dirle "my lady sono io Chat Noir è sono follemente innamorato del tuo sorriso, sai ieri sera ti ho spiata e così ho scoperto per puro caso che tu sei ladybug, perché non ci facciamo una romantica passeggiata tra i tetti

Per enfatizzare il discorso aveva aveva gesticolato tutto il tempo e usato una fastidiosa vocina stridula. Lo guardai di traverso aggrottando le sopracciglia.

“ Non lo farei mai!”

“Bene almeno non hai perso del tutto la ragione”

“Heii cosa pensi veramente di me?”

“ Niente umano, assolutamente niente”

Il suo sguardo diceva tutt'altro ma in quel momento preferì non indagare.

Sospirai sconcertato non avevo idea di come mi sarei dovuto comportare con lei da quel momento in poi.

“Riesco a sentire gli ingranaggi del tuo cervello muoversi troppo rumorosamente e prima che esploda io come tuo kwami ho deciso di darti una mano.”

Lo guardai aggrottando nuovamente le sopracciglia.

“ Vediamo.. ricordi il giorno che hai preparato quella sorpresa per ladybug su quel tetto vicino casa di Marinette?”

Lo guardai annoiato era ovvio che me lo ricordavo, prima mi trovavo lì proprio per quello.

“ Bene dal tuo sguardo penso si possa dire che sia un si. Ecco quella sera ladybug a rifiutato Chat Noir mentre Marinette ha detto che era innamorata di qualcuno e che quel pomeriggio le era stato spezzato il cuore. Ricordi?”

Mi guardò con intensità come se volesse suggerirmi qualcosa mentre io sconcertato da quella rivelazione lo guardavo a bocca aperta, Plagg aveva ragione.

“ Lo ricordo perfettamente Plagg ma la cosa più che aiutarmi peggiora solo la situazione”

Tornai a sedermi sul letto portandomi le mani davanti agli occhi disperato.

Chat veniva continuamente respinto perché Marinette era innamorata di un'idiota che non riusciva a capire quanto incredibile fosse.

“Ok forse le mie parole erano ancora un po' vaghe perciò mi spiego meglio, Marinette era triste perché quel pomeriggio era successo qualcosa che l'aveva ferita, infatti a causa di questo il gelataio degli innamorati è stato akumizato giusto? Bene questo significa che deve essere successo qualcosa in quel contesto. Non eri forse stato invitato anche tu a prendere il gelato con loro ma non sei potuto più andare?”

Mi guardò speranzoso come se mi avesse appena fatto la rivelazione del secolo.

“ Hai ragione deve essere successo qualcosa quella volta devo assolutamente sapere chi è stato quel deficiente che l’ha ferita. forse è un nostro compagno di classe, Nino mi aveva detto che oltre a noi sarebbero venuti alcuni dei nostri compagni.”  

Sentii Plagg sospirare e un velo di delusione apparirgli negli occhi.

“ A quanto pare sarà più complicato del previsto.”

Sospirò più rumorosamente e scosse la testa prima di ricominciare.

“ Allora Adrian ascolta con attenzione. Mi sai spiegare perché Marinette balbetta solo con te?”

Marcó l'ultima parte della frase è punto i suoi occhi che parevano infuocati nei miei.

Distolsi lo sguardo e mi ritrovai a riflettere con attenzione sulle sue parole. Era vero lei balbettava solo con me ma perché, con gli altri era allegra e spigliata allora perché solo con me si comportava in maniera diversa. La intimorito o forse covava ancora risentimento nei miei confronti, ora ero più confuso di prima la situazione era snervante e io non ci capivo più niente.

Mi stesi di nuovo sul letto e afferai il cuscino e lo poggiai sulla faccia per reprime un urlo di frustrazione. Spostato il cuscino dalla faccia e guardi Plagg disperato.

“È ora cosa faccio Plagg lei forse mi odia”

In risposta lui spalancò la bocca scosse la testa e si voltò volando verso la scrivania urlando.

“Basta io ci rinuncio. Il suo cervello da umano non è in grado di elaborare troppe informazioni insieme. Mi dispiace per quella povere ragazza ma se non fa la prima mossa lui non lo capirà mai.”

Affero un'altro pezzo di camembert è inizio a mangiarlo continuando a farfugliare cose che non riuscivo a capire, finito di mangiare si voltò verso di me che ero rimasto a guardarlo sconcertato prima di dire.

“ Va a dormire Adrian si è fatto tardi e non credo riuscirai a risolvere niente.” Rimase a fissarmi ancora e poi sorrise.

“ Però devo ammettere che la cosa si sta facendo interessante, so già che mi divertirò molto. Bene io vado a dormire buonanotte. Non dimenticarti la porzione extra di camembert che mi devi per l'immenso aiuto che ti ho dato.”

Poi si voltò di spalle prima di sussurrare.

“Anche se a quanto pare non sei stato in grado di capire il mio prezioso aiuto”

Sempre più confuso rimasi immobile per qualche secondo, ma di cosa stava parlando Plagg.


 

 
Grazie a tutti quelli che leggono la mia storia.
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