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Autore: lmpaoli94    11/08/2018    1 recensioni
Sei donne.
Tutte diverse tra loro.
Ma c’è una cosa che unisce la loro amicizia: l’amore per i libri e per la lettura.
Ogni domenica si riuniscono nella biblioteca di una loro amica per discutere sul prossimo libro da leggere.
Ma in quei momenti, non perderanno occasione di parlare della loro vita e dei loro problemi di donne.
Genere: Commedia, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Le sei ragazze si riunirono in cerchio con in mezzo un tavolo ovale mentre stavano sorseggiando una tazza di thè.
«Sembriamo le cavaliere della tavola rotonda» fece Michela sghignazzando.
«È un tavolo che ho avuto in dotazione quando ho aperto questa libreria.»
«Una libreria di successo» fece Stefania.
«Sembrerebbe di sì… I clienti che entrano qua dentro sono molto contenti per tutti i libri che dispongo e per il loro prezzo. Infatti ogni cliente che entra, compra sempre qualcosa. Anche una piccola stupidaggine.»
«Siamo molto contente per te, Anita.»
«Grazie, Simona» replicò la donna stringendogli le spalle in segno di affetto.
«Allora, chi vuole mostrare il proprio libro?»
«Io! Io!» esclamò Michela alzando la mano.
«Vai, Michela.»
«Ecco il mio libro che ho scelto per questa settimana: After.»
«Non lo conosco…» ribatté Lucia seria.
«Come? È il fenomeno del momento dopo la trilogia di “Cinquanta sfumature.”»
«Ne ho sentito parlare… Praticamente nasce come fanfiction sulla band degli One Direction.»
«Brava, Sandra.»
«Fanfiction? Ma che roba è?»
«Sono delle storie che alcune persone pubblicano su un forum su internet tra cui Wattpad o EFP.»
Simona ci fissava come le sue amiche stessero parlando arabo.
«Si vede che sei una vecchietta, Simona» la prese in giro Michela.
«Cosa?!»
«Stavo solo scherzando, Simona. Non te la prendere.»
«Anche se sono la più anziana del gruppo, questo non vuol dire che sono vecchia» ribatté risoluta la donna.
«Ahahah lo so… Tornando a noi, io vi consiglio di leggerlo. Sono solo cinque libri… Vedrete che vi appassionerete come è successo a me.»
«Ma questo è un libro troppo giovanile…»
«Tranquilla, Simona. È anche adatto per la tua età.»
«Tu Stefania cosa hai portato?»
«Anche se è un libro enigmatico e molto difficile da capire, è uno dei libri più famosi e interessanti che io abbia mai letto: Il nome della rosa.»
«Il libro italiano più venduto al mondo?»
«Proprio quello, Lucia.»
«Sinceramente non l’ho mai preso in considerazione… Anche se è un libro famoso.»
«È davvero molto intrigante. Vi consiglio di leggerlo.»
«Bene. A questo punto manco solo io…»
Anita si assentò un attimo per andare a prendere il suo libro.
«Per questa settimana ho scelto Hunger Games.»
«Bello!» esclamò entusiasta Michela.
«Ti piace? Da quando sono usciti il film, questo libro è andato letteralmente a ruba. Ha spinto la mia curiosità nel leggerlo. E dico a gran voce di essere rimasta molto soddisfatta.»
«Uccelli di Rovo, Il libro della giungla, Il signore degli anelli, Il nome della rosa, After e infine Hunger Games… Accidenti! Questa settimana è molto difficile da scegliere.»
«Hai ragione, Sandra… Non so perché, però credo che vincerà il Libro della giungla.»
«Mi prendi in giro, Michela?»
«Non sia mai, Simona.»
Le cinque ragazze misero i loro rispettivi libri sul tavolo.
«È giunto il momento dei voti, ragazze.»
Ma prima che andassero alle votazioni, un giovane ragazzo entrò in biblioteca interrompendo le sei ragazze.
«Mi scusi, ma siamo chiusi.»
«Mi dispiace. Ho visto la porta aperta e… Avrei bisogno di un libro che non riesco a trovare da nessuna parte.»
«OK. Come si chiama il libro?»
«Il naufragio del Titan di Morgan Robertson.»
Anita fissava il ragazzo con sguardo confuso.
«Non ho mai sentito questo libro…»
«Quindi vuol dire che non ce l’ha?»
«Vado a vedere in archivio. Aspetti un attimo qui, va bene?»
«Certo. Grazie mille e mi scusi per l’interruzione» fece il ragazzo vedendo le cinque donne radunate intorno a confabulare tra di loro.
«Nessun problema» rispose Anita sorridente.
Mentre il giovane ragazzo attendeva, il suo sguardo incrociò quello di Michela.
La ragazza, arrossendo al suo sguardo, tornò a concentrarsi sul libro che doveva scegliere e sulle sue amiche.
«Mi dispiace, ma non ho trovato niente sul libro che sta cercando. Ho altri libri sul Titanic, se vuole.»
«No, la ringrazio infinitamente. Vedrò dove posso trovarlo.»
«Su internet non c’è?»
«Purtroppo no. Grazie ancora lo stesso.»
«Prego. Arrivederci.»
Dopo aver richiuso la porta, Anita tornò verso le sue amiche.
«Perché hai chiuso la porta?» domandò Stefania.
«Perché così nessuno ci potrà disturbare… Allora? Avete scelto?»
«Non ancora.»
«Chi è stato l’ultima volta a scegliere?»
«Ha vinto il libro “Piccole donne”.»
«Che ne dite se scegliamo tra un racconto fantasy?» propose Sandra.
«Allora i casi sarebbe due: Hunger Games o Il Signore Degli Anelli.»
«Andiamo alle votazioni: chi vorrebbe leggere Hunger Games?»
Le ragazze che alzarono la mano furono Anita, Simona e Michela.
«Tre contro tre. Siamo in perfetta parità» fece Lucia.
«E quindi? Cosa facciamo? Li leggiamo tutte e due?»
«Leggere questi due mattoni? Ci vorranno settimane, ve lo garantisco.»
«Cosa credete di fare?»
«Perché non facciamo pari o dispari?» propose Anita.
«Mica siamo dei bambini!»
«Che cosa vuol dire? Almeno prenderemo una decisione giusta, non trovate?»
«Va bene. Propongo che siano Lucia e Anita a giocarsi in tutto e per tutto visto che sono state loro a scegliere questi due libri.»
Dopo essersi squadrati con occhi pieni di sfida, le due ragazze iniziarono a giocare.
«Io dico pari» fece Anita.
«Ed io dispari.»
«Bene!»
Dopo aver fatto la conta, la vincitrice risultava essere Lucia.
«E vai! Ho vinto!»
«Solamente fortuna» ribatté sconsolata Anita.
«Quindi vada per Il Signore Degli Anelli.»
«Spero che sia un libro interessante, altrimenti avremmo solo perso del tempo» fece Simona.
«Non sia mai per la nostra vecchietta» replicò sorridente Michela.
«A proposito, credi che non me ne sia reso conto di come guardavi quel ragazzo che è entrato in biblioteca? Ho visto come lo mangiavi con gli occhi.»
«Da quando in qua si mangia qualcuno con gli occhi?»
«E’ solo un paragone, stupida.»
«Lo so, sciocchina… E comunque ti sbagli di grosso. Io non fissavo proprio nessuno.»
«Di’ la verità: ti piace?»
«Ma se non lo conosco nemmeno!»
«Non ti capirò mai…» fece sconsolata Simona.
Mentre le due ragazze stavano scherzando tra di loro, Simona ebbe una chiamata dal suo compagno.
«Che succede?»
«Dove sei?»
«Con le mie amiche in biblioteca, perché?»
«La mi auto ha avuto un problema e non riparte più. Dovresti venirmi a prendere.»
«Per andare dove?»
«Ricordi che oggi è il compleanno di mia madre? Dobbiamo andare a casa sua.»
«Certo… Vengo subito» disse infine la donna riattaccando il cellulare sbuffando seccata.
«Che succede?»
«Devo andare. Mio marito ha un problema.»
«E non può risolverselo da solo?»
«Purtroppo no, Lucia. E come se non bastasse, mi sono pure dimenticata che devo andare a pranzo dalla mia suocera.»
«Capisco…»
«Accidenti! Perché quando siamo insieme succede sempre qualcosa?»
Mentre Simona stava imprecando per la sua vita insoddisfacente, anche Sandra ricevette una telefonata.
«Ciao, Renzo. Che succede?»
«Mi dispiace disturbarti con le tue amiche Sandra, ma purtroppo mancano i pannolini per il bimbo.»
«Cosa? Oh no.»
«Vorrei poterci andare io, ma non ho l’auto. E non posso lasciare nostro figlio da solo.»
«Va bene. Vado subito a prenderli.»
«Grazie. Sei un angelo. A più tardi.»
«Ciao» fece Sandra riattaccando il suo cellulare.
«Non dirmi che anche tu hai dei problemi…»
«Devo andare a comprare i pannolini per il bimbo. Siamo rimasti senza.»
«Molto bene. Quindi rimaniamo solo noi quattro?»
«Mi dispiace tanto, ragazze.»
«Non vi preoccupate. Può succedere.»
«Se ce la faccio torno più tardi, altrimenti ci riaggiorniamo per il prossimo incontro» fece Sandra mettendosi il giacchetto e salutando di fretta e furia le sue amiche.
«Io vi dico subito che ci rivediamo la prossima domenica. Sperando che non ci siano altri contrattempi.»
«Ok. A presto, Simona.»
«Buona giornata a tutte voi.»
«Grazie. Speriamo.»
Erano rimaste Lucia, Anita, Stefania e Michela.
«Ecco che le nostre due donne impegnate ci hanno lasciate sole…»
«E’ davvero uno strazio la loro vita» fece Michela sbuffando «Non vorrei mai avere una vita così.»
«Eppure a loro piace…»
«Solo a Sandra… Ma a Simona…»
«Quando la capisco. Secondo me ha un vuoto che non riesce a colmare.»
«E sarebbe?»
«Potrebbe essere dato dalla mancanza di un figlio… O dalla freddezza di suo marito… In questi giorni mi ha spiegato che il rapporto tra lei e Giacomo non è più lo stesso» spettegolò Anita.
«Ma perché non lo lascia? Sarebbe molto più facile.»
«Ti sembra facile, Michela… Ma la nostra amica ha dei doveri precisi di cui non può sottrarsi.»
«Comunque spero vivamente di non fare la loro fine…»
«Sei ancora molto giovane, Michela. Hai ancora tutta una vita davanti.»
«Puoi dirlo forte, Stefania… Visto che siamo rimaste solo noi, che cosa facciamo?»
«Che ne dite di lasciare da parte i pettegolezzi e di iniziare a leggere il libro che abbiamo appena scelto?»
«Credo che saremmo le uniche ragazze che preferiscono leggere che spettegolare, sai?»
«E quindi? Almeno facciamo qualcosa di utile, no?»
«Ahahah. Hai ragione, Stefania.»
   
 
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