Scott aveva smesso di provare paura da diversi anni ormai.
Non negava, e di certo non si vergognava a dirlo in giro, che da bambino era emotivamente instabile e ogni cosa poteva terrorizzarlo a morte.
Il buio era stato sconfitto solo quando aveva sei anni e solo quando aveva compreso che non c’era nulla da temere in un lungo e tetro corridoio senza illuminazione. Poteva sussultare se sua sorella si metteva in un angolo per qualche stupido scherzo con cui farlo schizzare nella sua stanza, ma a vivere lontano miglia e miglia da quella disgraziata sentiva di non correre seri rischi.