È da poco che mi sono resa conto che esisti, che ci sei: una goccia di vita strappata dal nulla. Si ci sei. Esisti. È stato come ricevere una pugnalata in pieno petto. Il cuore ha smesso di battere e quando ha ripreso con tonfi sordi, mi sono resa conto di precipitare in un pozzo dove tutto era incerto e terrorizzante. Ora eccomi qui, aggrappata ai miei amati mandarini, con una paura che mi bagna il volto, i capelli ... i pensieri. Paura di te, del caso che ti ha strappato dal nulla, per aggancciarti al mio ventre.

Io non sono mai stata pronta ad accoglierti ... Ci sei da così poco.

Ho sottratto una tua fotografia, da un libro di anatomia, dalla libreria nello studio di Chopper. Mentre la guardo tutta la mia paura sta sparendo. In cima si scorgeva una specie di testa con due protuberanze che diverranno il cervello. Più in basso, una specie di cavità che diverrà la bocca. Il libro dice che sei quasi invisibile, eppure cresce in te un accenno di occhi, qualcosa che assomiglia a una spina dorsale, a un sistema nervoso, a uno stomaco, a un fegato, a un intestino. Il tuo cuore è otto volte più volte di te, è già fatto e batte, batte.

Tuo padre non sa che esisti, non gli ho ancora detto niente sai. Lui ha il suo sogno: diventare lo spadaccino più forte del mondo, lo ha promesso alla sua amica Kuina, e io non voglio interferire, se qualcosa andasse diversamente da come lui si è prefissato, non me lo perdonerei mai.

Guardo una tua ultima foto. Hai cinque ettimane ora. Guardandoti bene assomigli ad un pesciolino, grazioso però. Sto iniziando ad avere i sintomi della gravidanza. Vorrei che mi spiegassi il perchè odi così tanto l'odore del tè al mandarino?? Ogni volta che Sanji mi prepara il tè, ho la nausea ... è così rilassante quell'odore, tu invece me lo stai facendo odiare.

Io continuo a palarti ogni giorno, ma credo che tu neanche lo sappia. Potrei anche buttarti via e tu non lo sapresti neanche, non ne verresti MAI a conoscenza.

Sai non mi vedo per niente a navigare con il ventre gonfio, allattarti, allevarti, lavarti, insegnarti a camminare, parlare, usare il vasino, a scrivere e leggere. Io sono una donna con le mia ambizioni, con il mio sogno: DISEGNARE LA CARTA COMPLETA DEL MONDO. Sono sincera, te lo dico, io non ho bisogno di te, ma ti porterò avanti lo stesso, ti farò nascere che ti piaccia oppure no.

Non siamo ancora arrivati a Shining Island, ma siamo approdati su un isola con una piccola città. C'è un ospedale. Approfitterò di questo. Mi farò visitare qui, così nessuno saprà niente e potrò continuare a nasconderti, almeno per un altro po'.

- congratulazioni signora

- signorina, prego!!

Un duro colpo. Indifferenza, questo si può leggere nei suoi occhi, ora, dopo la mia rettifica. Mi ha portato in una stanza bianca, un pò fredda se posso essere sincera, spoglia.

- si spogli in fretta

Fredda come la stanza questa infermiera, e tutto dopo di aver detto di essere una signorina. Questo mondo che si vanta di essere all'avanguardia, ma ancora non accetta che una donna possa allevare un bimbo senza un marito, senza la figura maschile. Ma fanculo tutti, tu nascerai e avrai un padre, che siamo sposati o no.

Ora sono a gambe divaricate su di un lettino. Mi sento oscena, per fortuna che l'infermiera ha avuto il buon gusto di coprirmi con un lenzuolo. Il medico si è infilato un guanto di gomma e ha infilato la mano dentro di me, nel mio utero, ti sta pigiando, sta frugando ovunque, sembra quasi che voglia che tu muoia e che sembri tutto un incidente.

Sono tornata nella stanza, e il dottore mi ha dato qualche consiglio, le cose che devo evitare, mi ha detto che devo stare tranquilla, che non devo fare sforzi, sempre le solite cose. Mentre andavo via sembrava che l'infermiera scuotesse il capo con disapprovazione. Ce l'ha un padre, le avrei voluto urlare a squarciagola. Ma a quale scopo??

Sono risalita sulla nave. Sono giù di morale, non perchè abbia dei dubbi su di te, ormai mi fa piacere che tu, piccolo esserino stia crescendo dentro di me. Sono giù di morale perchè non trovo il coraggio di rivelare la tua esistenza. Tuo padre se ne è accorto, si è accorto che c'è qualcosa che non va. Le senti queste braccia? Senti questo calore, questo senso di protezione? È il tuo papà, angioletto mio, che mi sta, anzi dovrei dire che CI sta abbracciando ... non ho ancora l'abitudine del ci ... può sembrare un duro, un insensibile, ma in fondo, quando vuole è dolce ... penso che sarebbe felice anche lui di sapere che esisti, sarebbe felice di essere il tuo papà ... e poi ne ha tutto il diritto.

Abbiamo appena fatto l'amore, penso che tu te ne sia accorto. Mi ha imbarazzato tanto, sapere che tu eri lì, che tu sentivi tutti gli ansimi, che hai vissuto tutto con me. Spero che non abbia sentito dolore, ho avuto questo dubbio prima, spero sinceramente che tu non abbia sentito nulla, ma che anzi sia stato bene come lo sono stata io. Volevo evitare, volevo dire di no al tuo papà ... papà, mi fa sorridere questa parola, mi fa un certo effetto dirla ... ma non ci sono riuscita, non riuscita a dirgli di no. Questo è il suo modo per farsi sentire vicino. E sinceramente ne avevo bisogno anch'io.

Sono passati dei giorni dalla visita. La mia idea è sempre più forte, ora ne sono sempre più sicura e certa: ti tengo. Sei troppo importante per me. Certo siamo una ben strana coppia tutti e due, ma tu sei parte di me. NASCERAI. Devo darti una buona notizia. Domani arriveremo a Shining Island. Domani tuo padre saprà di te. Domani tutta la ciurma saprà di te ... già immagino la reazione di Sanji: "Nami amore mio com'è successo, tu con il marimo"; Rufy invece inizirà a saltare di gioia e poi farà la domanda : "Nami come nascono i bambini?" sarà inevitabile; Chopper inizierà a subbisarmi di domande; Robin mi abbraccierà forte forte, la mia sorellona. Non vedo l'ora ...

Sono passati dei giorni dall'ultima volta che ti ho parlato. Non è andato niente come avevo immaginato. Tuo padre giace in un letto inerme, addormentato, ormai da una settimana intera, non da nessun cenno di ripresa. Ti ho già raccontato il sogno del tuo papà, e lui ha affrontato Mihawk, ricordi, l'uomo dagli occhi di falco?? Lo scontro è finito in parità, ma lui è stato ferito gravemente. Sta male, ma per fortuna è fuori pericolo ... ma ... non sa ancora niente di te.

Stranamente stamattina ho fame. Ho voglia di tè al mandarino, per favore questa mattina ho voglia di berlo non di rimetterlo, per favore. È meglio che vada in cucina, ora.

Ahia! Piccolo cos'hai? Stai facendo male alla tua mamma, piano, mi stai facendo veramente male.

Ma quello è sangue. Che ti succede?? SANJI AIUTAMI!!

Sono passati tre giorni da allora. È inutile che parli, tu non mi ascolti più ... tu ... tu sei MORTO.

Quando Chopper me lo ha detto, non ho risposto. Non ho fatto alcun gesto. Non ho battuto ciglio. Sono rimasta lì, con un corpo che era di pietra e silenzio. Poi ho pianto tanto, tanto davvero. Ma ora basta piangere. Ormai non ci sei più ... QUESTA E' TUTTA COLPA DI TUO PADRE, DI QUELL'UOMO. Lo odio. Non lo voglio più vedere.

Ora ti do l'addio. Sei qui in questo bicchiere ... Chopper non voleva ma io ho insistito, hai diritto anche tu ad essere seppellito, non ad essere gettato via. Ti lascio al mare ... all'acqua, la tua culla. Che possa cullarti, come avrei voluto fare io. Ti voglio bene, piccolo mio, ti accarezzo da sopra il vetro e ti lascio cadere nell'acqua ... addio ....