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Autore: MaryFangirl    14/08/2018    3 recensioni
La nuova cliente di Ryo e Kaori è apparentemente il solito stereotipo: una bellissima modella che si trova a Tokyo per lavoro e ha bisogno di essere protetta dai fan troppo seccanti. Ma c'è di più e questa volta l'abilità di Ryo Saeba potrebbe non essere sufficiente.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Nuovo personaggio, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Kaori si svegliò, verso le nove – e con un gran dolore al collo – notò che Ryo si era profondamente addormentato. L'aveva aiutato a stendersi e gli aveva messo sopra una coperta, per quel giorno non era importante che si alzasse presto. Gli sfiorò la fronte, desiderando abbassarsi a baciarlo, ma non ne ebbe il coraggio, quindi andò al piano di sopra per vedere se Mahoko fosse già sveglia. La modella era appena uscita dal bagno, e le sorrise maliziosa, anche se Kaori le assicurò che non era successo niente.
"Non ancora..." fece Mahoko sbrigandosi a vestirsi, ormai abituata ai rossori di Kaori.
In seguito, le ragazze uscirono, dirette al Cat's Eye, dove trascorsero tutta la mattinata insieme a Miki che pretese di conoscere ogni dettaglio di quanto accaduto la sera prima. Man mano che il racconto si sbrogliava, le espressioni di Miki cambiavano in rapida successione, lasciandosi ogni tanto ad andare a degli 'Eeh?!" e 'Ooh!" impressionati, e alla fine, quando giunse la parte del bacio, fissò Kaori con l'aria del gatto che aveva preso il topo. 
Trascorsero praticamente tutta la mattinata insieme, offrendosi anche di aiutare Miki quando giunsero i camion con alcune forniture. Man mano che si avvicinava l'ora di pranzo, il locale si riempì e Miki a un certo punto fu costretta a lasciarle per darsi da fare con panini e altre preparazioni, ma Kaori e Mahoko furono contente di rimanere a mangiare, e prima di congedarsi Mahoko salutò calorosamente la proprietaria del locale, senza trascurare Falcon – che replicò burbero – né Kasumi. 
Nel primo pomeriggio, passarono dalla boutique di Eriko, dove si ripeté la stessa solfa: Mahoko e Kaori raccontarono tutto anche alla stilista, che rimase a bocca aperta quasi tutto il tempo – e come Miki, guardò Kaori sorniona al punto del bacio -, poi con orgoglio mostrò loro le pagine della moda di diversi quotidiani, tutti riservati alla sua sfilata. C'era anche qualche trafiletto riguardante l'interruzione di Redford all'albergo, ma Eriko ne sembrava soddisfatta, dicendo che aveva ricevuto ancora più chiamate e ordini. 
Mahoko volle fare un salto anche al commissariato, per ringraziare Saeko di averle consigliato City Hunter, ribadendo che non avrebbe potuto soggiornare meglio.
In seguito, Kaori e Mahoko tornarono a casa per recuperare i bagagli della modella. Stavano cercando di ritardare il più possibile la partenza, ma Mahoko aveva diverse cose da imbarcare e sicuramente in aeroporto sarebbe stata assalita dagli ammiratori. 
Come ultima cosa, Mahoko recuperò dalla borsetta il libretto degli assegni e compilò quello che Ryo e Kaori avrebbero dovuto incassare. 
Quando Kaori vide la cifra, sbiancò.
"Ma...Mahoko, sei sicura che non ci sia un errore? In fondo ti abbiamo soltanto accompagnato al lavoro...e ci hai anche aiutato!" Kaori non era tipo da lamentarsi se riceveva un lauto pagamento, ma quello le sembrava davvero troppo.
"Oh, sciocchezze, vi siete sorbiti tutte quelle mattinate tra servizi fotografici e interviste, era il minimo per la noia mortale che avete sopportato. Ho aggiunto un piccolo extra perché siete persone meravigliose, considerala una specie di mancia!" 
Kaori non era ancora convinta, ma aveva capito che quando Mahoko diceva una cosa, era quella! Sapendo tuttavia che con quei soldi sarebbero stati a posto per un bel po', lo mise nel portafogli. 
Poi, guardò Mahoko e sentì salire le lacrime agli occhi. Cavoli, l'ultima volta che si era sentita così dispiaciuta della partenza di qualcuno era stato con Sayuri...Mahoko non era sua sorella, ma l'aveva aiutata così tanto, e fin dal primo momento era stata completamente a suo agio in sua compagnia, che la considerava quasi tale. Forse solo con Miki ed Eriko si sentiva così. Era un sentimento abbastanza inconsueto per la sweeper, che per evitare di crollare rovinosamente, si azzardò ad abbracciarla.
Mahoko l'accolse senza indugi, stringendola forte. Nel suo ambiente non era facile fare amicizie profonde...Kaori l'aveva sorpresa più di una volta. 
"Grazie di tutto, Kaori. Non posso esprimere a parole quanto mi sia trovata bene qui, davvero. Prometto che tornerò a trovarvi"
Kaori si separò da lei, annuendo, tirando su col naso. Sentendo che si sarebbe messa a piagnucolare a sua volta, Mahoko sorrise e si ricompose subito.
"Il taxi con il mio manager sta per arrivare...se ci salutassimo in aeroporto, allagheremmo tutto! Ma dov'è Ryo?"
In quel momento le due sentirono la porta d'ingresso aprirsi, e l'uomo di casa fece il suo ingresso. Mahoko lo guardò dolcemente, e gli allungò la mano.
"Caro Saeba, è tempo per me di andare. Ho già ringraziato tutte le persone che hanno reso il mio soggiorno in Giappone estremamente piacevole, giustamente mancavi tu!"
Ryo sorrise, le prese la mano e con l'aria più galante di sempre, se la portò alle labbra, lasciandovi un lieve bacio. "È stato un onore, bellezza" disse facendole l'occhiolino, e Mahoko arrossì appena. Sì, decisamente Ryo sapeva cosa fare per conquistare una donna! 
I due sweeper aiutarono la modella a portare le valigie per strada, dove poco dopo giunse il taxi che l'avrebbe portata in aeroporto.
Ancora una volta, Mahoko e Kaori si abbracciarono.
"Buon viaggio. E non ti dimenticare di mantenere la promessa!"
"Sicuro. E voi non dimenticate che non avete più modo per nascondervi!"
Kaori avvampò, ma non fece in tempo a ribattere che Mahoko era già balzata in auto, non voleva assolutamente mettersi a piangere! Ryo, invece, le mise un braccio intorno alle spalle. Kaori lo guardò con la coda dell'occhio. Sembrava sempre scontato con Ryo, ma tutte le volte precedenti le avevano insegnato che anche quando la situazione sembrava farsi definitiva, poi lui riusciva sempre a sgusciare via! 
C'era stato il bacio del vero amore, chiaro e lampante, ed effettivamente Ryo non stava reagendo come aveva fatto le altre volte...ma Kaori sentiva che doveva fare qualcosa per rendere il tutto cristallino, senza più alcuna ombra. Ma cosa? 


Kaori salì in camera sua per indossare una delle comode tute che metteva quando stava in casa, per poi andare a preparare la cena. Ryo non aveva ancora detto niente, ma non era nemmeno uscito, se ne stava in salotto a guardare la televisione. 
Non appena si avvicinò al letto, Kaori notò una bella confezione rosa chiaro, che era sicura di non aver mai visto. Che Mahoko se la fosse dimenticata? Eppure era in bella vista, piazzata proprio in mezzo al materasso...
Sollevò il coperchio, il contenuto era celato da un biglietto. Kaori lo lesse rapidamente.

'Cara Kaori, 
questo è un piccolo dono per te. In realtà, è anche per Ryo. Spero che possiate apprezzarlo. È per darvi un'ulteriore spintarella...mi auguro che tu ne sappia fare buon uso. Inoltre, ho lasciato il libro degli incantesimi sul tuo comodino. So che non sei sicura di voler sfruttare i tuoi poteri, ma se decidessi di farlo, lì dentro c'è scritto tutto quello che ti serve sapere. Era il mio, e oltre agli incantesimi della nonna, ci sono anche tutte le mie annotazioni. Hai anche il mio numero di telefono, per cui se avessi qualsiasi dubbio o se semplicemente volessi fare due chiacchiere, potrai chiamarmi. Come ultima cosa, ti scrivo qui sotto l'indirizzo a cui potrai mandarmi delle lettere, se mai ti andasse di farlo. Non preoccuparti se non risponderò spesso o velocemente, purtroppo come hai visto il mio lavoro mi fa sempre correre, ma stai tranquilla che leggerò ogni parola che vorrai scrivermi. 
Grazie per aver reso queste due settimane davvero magiche.
Con affetto,
Mahoko'

Kaori si ritrovò a sorridere, commossa, sollevò lo sguardo verso il comodino e vi vide il libro. Era vero, ancora non sapeva fare con quanto aveva appena scoperto. Inutile starci a rimuginare sopra adesso, prima o poi avrebbe deciso. Perciò, aprì il libro e vi infilò il biglietto di Mahoko, poi lo ripose in un cassetto, non avrebbe più preso in mano quel volume finché non si fosse schiarita le idee.
Si concentrò invece su quanto era contenuto nella confezione e si mise quasi a boccheggiare.


Ryo si chiese cosa stesse facendo Kaori in camera sua, si era rinchiusa da almeno mezz'ora, pur avendo annunciato che si sarebbe mossa a preparare una cena veloce.
Ma lui, invece, che diamine stava facendo? Guardava la televisione con aria svogliata invece di darsi una mossa, andare al piano di sopra per poi chiarire la faccenda con Kaori una volta per tutte...e non uscire dalla camera di uno dei due per almeno due giorni.
Era assurdo che uno come lui non trovasse il coraggio di prendere e baciare una donna, ma la sua Kaori era sempre così preziosa e delicata ai suoi occhi, che si chiedeva in che modo avrebbe dovuto agire...
Pochi istanti dopo, avvertì la presenza di Kaori che silenziosamente scendeva giù per le scale e si diresse in cucina. Non si disturbò a guardarla, più che altro perché si sentiva imbarazzato – ma da quando lui provava quel tipo di emozione?! -, ma la sua attenzione venne catturata qualche minuto dopo, quando sentì una musica provenire dalla cucina. Aveva un ritmo deciso, la melodia era sensuale e accattivante. Confuso, visto che non ricordava che Kaori avesse mai cucinato ascoltando musica, Ryo si alzò e seguì la scia delle note, fino a che non varcò la soglia della stanza incriminata. E lì, rimase incantato.
  
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