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Autore: Lady Neko Kadar    14/08/2018    3 recensioni
Su instagram è partito un evento chiamato "Our Two Weeks of Positivity", ossia due settimane di prompt per postare qualsiasi cosa ci renda felici riguardo Voltron e contrastare il caos e la negatività che si è creata dopo la S7.
Ora, ho amato questa idea e anche se non posso partecipare ufficialmente ho deciso di approfittarne e riprendere a scrivere.
Sarà quindi una raccolta di storie brevi e senza troppe pretese, forse scritte più per motivi personali che altro. Spero comunque possano piacere anche ad altri.
[Probabilmente ci saranno SPOILER, principalmente saranno storie sulla KLANCE ma ci saranno anche altre ship, credo... Devo ancora scriverle ma l'intenzione c'è.]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri, Garrison Hunk, Kogane Keith, McClain Lance, Takashi Shirogane
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao Sogno

Day 2
Prompt: Pick up lines
PG o Ship: KLANCE


« Ciao Sogno, come va? »
Lance stava uscendo dalla mensa in quel momento quando Keith, completamente rosso in viso, gli rivolse la parola. Lance guardò il ragazzo con espressione confusa, convinto di aver sentito male.
« Come scusa? » chiese Lance, ma Keith sembrò non ascoltarlo e il viso del ragazzo diventava man mano più rosso della sua divisa da paladino.
«Nel cielo manca un angelo. » dichiarò Keith con determinazione.
« Eh? » Lance invece sembrò più confuso di prima. Allora Keith si mosse verso l’altro e gli toccò le spalle.
« M-ma queste sono scapole. Pensavo fossero ali. » rispose Keith. Sembrava si stesse sforzando tantissimo a dire quelle cose insensate per un qualche ignoto motivo. Lance indietreggiò, scostandosi dal tocco di Keith.
« Ma che quiznack stai dicendo, Keith? » chiese il Paladino, sconvolto da quello strano atteggiamento del suo team leader. Avevano avuto tutti delle belle botte durante l’ultimo scontro con quel robot venuto da chissà dove, erano stati costretti ad almeno una settimana di riposo ma oramai sembravano stare tutti bene e Keith non aveva dato prima di quel momento segni di traumi che potessero farlo delirare in quel modo.
Il viso di Keith assunse un’espressione buffa, tra il determinato e l’imbarazzato.
« Te lo… te lo hanno mai dato il porto d‘armi per quegli occhi? »
Lance li spalancò gli occhi appena nominati da Keith, allibito e in un certo senso orripilato. Dove diavolo aveva sentito tutte quelle frasi Keith? Cosa gli era successo per uscirsene in quel modo proprio con lui? Lance stava per rispondere ma il repertorio del team leader non sembrava concluso, nonostante avesse ormai l'aria di rischiare di implodere da un momento all'altro.
« Hai un corpo bellissimo. Sai cosa ci starebbe bene sopra? Me.» disse quasi tutto d'un fiato, urlando l'ultima parola e facendo saltare Lance. Keith faceva concorrenza a Red per la tonalità delle sue guance e stava trattenendo il respiro, sforzandosi di guardare l'altro ragazzo nonostante si capisse quanto fosse imbarazzato, mentre Lance continuava a fissare Keith a bocca aperta, confuso e spaesato. Il Paladino del Leone nero stava per riprendere la parola ma Lance lo  bloccò subito, portando una mano sulla bocca del ragazzo.
« Mi stai prendendo in giro!? Non so dove tu abbia trovato queste frasi da rimorchio, ma davvero, io non ne uso di così terribili. E poi non è affatto carino Keith. Per niente carino! » Lance alzò la voce all'ultima frase, incrociò le braccia e si allontanò, lasciandosi un inebetito Keith alle spalle.
 
L'unica spiegazione logica che Lance aveva trovato a quello strano atteggiamento di Keith fu la presa in giro, probabilmente in combutta con Pidge ed Hunk che magari avevano assistito a tutta la scena. Lance era solito usare quel tipo di frasi con le belle ragazze e gli altri Paladini lo sapevano bene, quante volte ci avevano scherzato su... Ma questo era davvero troppo! Poi da Keith non se lo sarebbe mai aspettato. Era caduto davvero in basso! Lance aveva iniziato a rispettarlo e a fidarsi del suo ex rivale, ma dopo ciò che era appena accaduto il Paladino aveva capito che Keith non si meritava nulla di tutto questo.
 
Nel corridoio dei dormitori Lance si imbatté in Shiro.
« Ehi Lance, tutto bene? » chiese, vedendo il ragazzo imbronciato.
« Sì » mormorò Lance ma Shiro non sembrò convincersi, anzi intuì in qualche modo quale fosse il problema.
« Hai parlato con Keith? »
Lance spalancò gli occhi e guardò finalmente Shiro in faccia.
« Tu sapevi tutto?  » chiese il giovane Paladino, sconvolto.
« Bhè sì, Keith ne ha parlato prima con me.  » ammise genuinamente Shiro.
« E tu non lo hai fermato! » urlò Lance sull'orlo di una crisi.  Shiro rimase scosso dalla reazione del ragazzo.
«Perché avrei dovuto? » chiese dunque Takashi, senza comprendere tanta improvvisa rabbia da parte di Lance e iniziandosi a preoccupare seriamente.
« Quiznak! Pensavo che almeno tu mi rispettassi un minimo. » Lance si portò una mano tra i capelli, stringendoli forte, come sfogo ai suoi sentimenti che purtroppo stavano emergendo. Nasconderli stava diventando quasi impossibile ormai. Shiro posò le sue mani sulle spalle del ragazzo in un gesto di conforto.
« Lance, cosa è successo con Keith? »
Lance sospirò e raccontò delle frasi di rimorchio terribili di Keith e di quanto questo scherzo stavolta lo avesse infastidito. Shiro fu dapprima perplesso ma successivamente non poté fare a meno di ridere.
« Non posso crederci! È davvero impedito in questo! » commentò. Lance lo guardò inarcando un sopracciglio.
« Keith non voleva prenderti in giro. Ecco...  abbiamo parlato un po' degli ultimi eventi, della situazione sulla Terra, del fatto che mentre eravamo nello spazio, io ho perso una persona molto importante... »
Lance abbassò lo sguardo, aveva sentito qualcosa riguardo il fidanzato di  Shiro e su come fosse morto in battaglia, ma nessuno si era azzardato a chiedergli nulla.
« Non sono riuscito a dirgli addio...pensavo questo quando ho suggerito a Keith di non perdere nessuna occasione per vivere, di prendere le persone che ama è dir loro ciò che prova. E così si è deciso a seguire il mio consiglio... o almeno una parte. Gli avevo detto di essere se stesso quando ti avrebbe parlato ma quelle frasi non sono proprio da lui.»
Lance rise per la battuta di Shiro, smorzando la tensione che lo aveva attanagliato fino a quel momento. Era incredulo, Keith stava tentando di confessarsi... E Lance proprio non lo aveva capito.
« No, per niente. È davvero un idiota. » rispose Lance, notevolmente rilassato. Era felice che le cose fossero diverse da come le aveva immaginate e che Keith non fosse uno stronzo, ma semplicemente un idiota che non ha la più pallida idea di come comportarsi con le persone. Per non parlare poi del vero motivo che aveva spinto il leader dei Paladini di Voltron a rendersi totalmente ridicolo, Lance ne era felice, non poteva nasconderlo.
 
Keith era nella sala comune dei cadetti, aveva l'aria delusa ma quando vide Lance, il viso del leader dei Paladini sembrò illuminarsi di colpo, nonostante il dispiacere. Si alzò subito per andare incontro a Lance.
« Lance... » Keith stava per parlare ma l’altro lo bloccò immediatamente.
« Senti, mi dispiace per come ho reagito. Sai... ho usato tante volte quel tipo di frasi... ma sentirsele dire è davvero raccapricciante! Credo che dovrò eliminarle dal mio repertorio di Loverboy. »
Keith accennò un sorriso, Lance non poté fare a meno di ricambiare.
« Dove le hai trovate frasi così brutte? »
Keith arrossì di colpo, questa volta distolse lo sguardo.
« Ho pensato ai modi in cui tu ti rapporti con le ragazze… E ho cercato qualche frase ad effetto in giro… Ho provato anche ad inventarle, ma non chiedermi quale tra quelle era mia! »
Lance scoppiò a ridere, non credeva possibile che Keith, il ragazzo che allontanava sempre chiunque da sé, avesse fatto tanto per lui. La risata si trasformò subito in un sorriso furbetto.
« Allora, cos'è che volevi dirmi con quelle “frasi ad effetto”? »
« Andiamo Lance, credevo lo avessi capito! » brontolò in risposta Keith ma il Paladino del Leone rosso non sembrò volergliela dare vinta e finirono a battibeccare un po' come i vecchi tempi.
Quella sera non ci furono bisogno di frasi fatte per ripetersi "ti amo" molte volte.



Secondo giorno fatto. Spero di non essere andata troppo OOC... Keith che cerca e dicve frasi del genere è inverosimile, lo so. Perdonatemi.
15 e 16 sarò fuori, quindi non credo di riuscire a mantenere il ritmo, sarà un miracolo se riuscirò a scrivere. 
L'invito è sempre quello di seguire l'hashtag #ourtwoweekofpositivity e portare tanta positività e amore nel fandom! 
Alla prossima,

Shasti Kadar
   
 
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