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Autore: terryoscar    18/08/2018    6 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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I consigli di nonno Jarjayes


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“Cosa fai Augustin?”
“Come cosa faccio Marguerite, non lo vedi? Entro nel passaggio segreto, a cercare mio nonno!”
“Augustin, e se tu rimanessi nuovamente bloccato lì dentro?Dovrei nuovamente chiedere aiuto a nostra figlia!”
“Non dirlo nemmeno per scherzo, lascerò l’ingresso aperto, in modo che ciò non accada, tu rimani qui di guardia, ed io andrò a cercare nonno Augustin …”
 
Vedo mio marito addentrarsi nei meandri del palazzo, e protesto: “Augustin .. torna indietro non andare! …”
“Marguerite, devo farlo, e poi oltre a chiedergli della scrivania, già che ci sono gli chiederò quanto tempo ancora dovrò aspettare per avere il mio erede.”
“Ma Augustin …”
“Basta, sta zitta Marguerite! Non vedo perché tu debba continuamente protestare,io proprio non ti capisco, possibile che a te non importi della nostra discendenza? Invece a me si e moltissimo, quindi Marguerite, sta zitta e non contraddirmi in continuazione, lo sai che non lo tollero. Bene, ora  io vado … a dopo!”
“Augustin … ti prego …..”
 
Sono davvero sconsolata, mio marito è impazzito! Credere ai fantasmi, è impossibile!!! Ed è entrato senza neppure vestirsi! Ancora in camicia da notte! Santo cielo, mi farà impazzire!
 
Vedo mio marito addentrarsi sempre di più e scomparire, non vedo nemmeno le luci delle candele che ha portato con se, mormoro appena: “Spero solo che Andrè e Oscar abbiano quanto prima questo benedetto nipote, così Augustin si calmerà, almeno non ci renderà ancora la vita impossibile!”
 
Non faccio in tempo a terminare le mie riflessioni quando sento bussare.
 
“Joséphine, come mai non sei ancora a letto, cosa ci fai tu qui a quest’ora?”
“Vedete madre, io sono venuta ad assicurarmi su come sta mio Padre,era così agitato che sono preoccupata per lui.”
“Come vuoi che stia, ormai non pensa ad altro che a trovare il responsabile che ha macchiato la scrivania, e sai che ha fatto?”
 
Guardo la parete spalancate e ribatto: “Il passaggio segreto?! E’ davvero andato a cercare il fantasma di nonno Augustin?!”
“Si cara, adesso ci mancava solo che si mettesse in testa quest’altra follia, e non sai cosa mi ha detto prima di entrare?!”
“Cosa Vi ha detto madre?”
“Che chiederà al nonno, se mai Oscar e Andrè gli daranno il nipote che lui tanto desidera! Capito figlia mia? Tuo Padre ormai è davvero ammattito, ed io non so più cosa fare….. non riesco a farlo ragionare, se mai lo ha fatto!”
“Davvero Madre chiederà al fantasma se avrà il suo erede?”
“Si ….. Joséphine, capisci adesso? Comincio davvero a preoccuparmi per la sua salute mentale.”
“Sentite Madre, mio Padre sta benissimo, lui è fatto così e basta. Lo sappiamo tutti che è sempre stato stravagante, basti pensare che ha allevato Oscar come un maschio! Ditemi Madre, si è mai sentito mai in tutta la Francia che ad una bambina venga impartita un’educazione maschile? … Ve lo dico io madre “MAI” però lui l’ha fatto e comunque non è un folle! Bene Madre, ora che mi sono rassicurata che mio Padre sta bene io posso anche andare! …... A dopo …... cioè a domani.”
“A domani figlia mia, spero che tu abbia ragione riguardo tuo padre!”
“State tranquilla Madre … lui sta benone! …..”
 
Vedo Joséphine allontanarsi in tutta fretta, chissà cosa le avrà preso?! Ormai in questo palazzo non si capisce più nulla,sembrano tutti impazziti!
 
Con il candelabro in mano, percorro in fretta il corridoio che mi porta nello studio, sono dietro la porta, busso, nessuna risposta, entro, scruto attentamente con la luce fioca delle candele, mi rendo conto che non c’è nessuno e che è tutto in ordine: mio Padre non c’è.
Lascio lo studio e,in tutta fretta, torno da mia sorella Oscar.
Nel corridoio, io e Joséphine ci incontriamo.
 
“Marianne, so dov’è nostro Padre …”
“Dove Joséphine?”
“E’ nelle segrete del castello, l’ho appena saputo da nostra madre, è andato a cercare nostro nonno,per chiedergli non soltanto della scrivania, ma anche dell’arrivo dell’erede.”
“Davvero Joséphine? E’ così ossessionato da questa storia che chiederà al … nonno anche dell’erede?”
“Si, hai capito benissimo, e adesso andiamo da Oscar … se il Generale desidera un consulto con il nonno, e sia … lo avrà!”
 
 
In poco tempo Marianne e Joséphine tornano in camera mia, e quest’ultima ci dice: “Andrè, Oscar, è come pensavo, il Generale nostro Padre, è nelle segrete a cercare nonno Augustin! Oscar, vedo che hai aperto il passaggio, bene io entro …”
Oscar mormora appena: “Ma Joséphine cosa pensi di dirgli?”
“Diciamo che un po’ voglio divertirmi, e un po’ lo voglio tranquillizzare”
“Tranquillizzarlo riguardo a cosa?”
“Ah Ah Pensate che ho appena saputo da nostra madre, che oltre a chiedergli della scrivania, chiederà al nonno ragguagli circa il suo benedetto erede che non arriva!”
“Cosa?!”
“Avete capito bene, si… mi sa che lui ha più premura di sapere dell’erede che della scrivania, quindi a me non resta che tranquillizzarlo ah ahah! …”
“Non è possibile!! …”
“E invece si Oscar, cosa possiamo farci? … Su, Marianne, Oscar venite con me … tu Andrè sta di guardia e sorveglia il passaggio, noi andiamo in missione … vado a tranquillizzare il vecchio Generale …..”
Andrè mi domanda: “Ma Joséphine cosa pensi di dirgli?”
“Semplice Andrè, lorassicurerò circa la sua discendenza  ah ahah! ….Aspettate però, prendo prima una candela.”
“Joséphine, e se veniste scoperte?”
“Tranquillo André, mio padre si è talmente convinto, che non si accorgerà di nulla, quindi .. stasera stesso gli darò la bella notizia che tra non molto arriverà il suo erede ah ahah! Su sorella andiamo!”
 
“Sono costernato, Joséphine è davvero incredibile! … A me non resta che aspettarle .. spero che non vengano scoperte, altrimenti si scatenerebbe l’ennesimo putiferio al palazzo Jarjayes!
 
Nuovamente, tutte e tre, entriamo nel passaggio, percorriamo in silenzio i corridoi che ci portano verso la camera di nostro Padre, è sicuro che lo troveremo là.
Continuiamo a percorrere le segrete, quando udiamo da lontano lo scalpitio dei passi. Marianne fa cenno a Joséphine di spegnere la candela, ma lei con la testa fa cenno di diniego, e  invita noi altre a rimanere dietro l’angolo.
Vediamo Joséphine avanzare di qualche passo, e rimanere nascosta in modo tale che la sua ombra allungata, possa essere osservata da mio Padre, che certamente rimarrà a distanza.
 
Eccolo sta arrivando, sentiamo i suoi passi sempre più vicini.
 
 
Sono arrivato al punto dell’altra volta, è qui che l’ho incontrato, forse mi ha visto e sta aspettando che lo invochi, adesso lo faccio …..
 
“AUGUSTINNN …..”
“No … nonno … se … sei tu? …”
“CERTO CHE SONO IO NIPOTEEEE …. SEI VENUTO A CERCARMI … LO SOOOO ….”
“N … nonno .. co .. come fa .. fate a saperlo?”
“DIMENTICHI CHE ANCH’ IO VIVO QUI  NEL PALAZZO CON VOI … AUGUSTINN, O FORSE L’HAI DIMENTICATO?”
“No .. certo che … no, nonno … a .. anzi … mi  fa .. pia ..piacere che Voi stiate in nostra co .. compagnia.”
“AUGUSTINN ….”
“Ssi nonno … cosa .. c’è?”
“TU QUESTA NOTTE HAI PORTATO SCOMPIGLIO ALLA TUA FAMIGLIA … NON HAI LASCIATO DORMIRE NESSUNO …. VERO AUGUSTINNN? …”
“Si .. si .. nonno … pe … però vedete io …”
“SO TUTTO DELLA MACCHIA SULLA SCRIVANIA …”
“Voi lo .. sapete? … Allora sapete anche di me e di Marguerite? ….”
“CERTO CHE SI .. PERO’ VOGLIO SENTIRLO DA TE … DEVI ESSERE TU A RACCONTARMI TUTTO … ALTRIMENTI … DA ME NON TI DIRO’  NULLA DI QUELLO CHE VUOI SAPERE … CAPITO AUGUSTINNN?”
“Sssi certo nonno …. Anche  … sse ..per me è .. im …imbarazzante … Ve lo racconterò comunque …”
“TI HO GIA’ DETTO CHE PER ME NON CI SONO SEGRETI ALL’INTERNO DEL MIO CASTELLO, QUINDI NON MENTIRE, CHE NON SEVIREBBE A NULLA … PARLA E SBRIGATIIII …. AUGUSTINNN!”
“Cccerto nonno .. ora pa .. parlerò.  Vvvedete nonno io … sono preoccupato pe.. per la nostra discendenza e così … così stanotte ho de .. deciso di pro .. provarci io …. Sperando che … si insomma .. Vo .. voi mi capite, non è vero nonno? ”
 
Oscar, io e Marianne ci guardiamo con incredulità, stentiamo a credere alle nostre orecchie e soprattutto non osiamo immaginare ciò che nostro Padre stia per dire. Marianne e Oscar mi guardano incuriosite, non conosciamo il vero motivo per cui nostro Padre si trovasse nel suo studio questa notte, e allora decido di scoprire e di farlo parlare.
 
 
Io incalzo: “MA COME AUGUSTIN … QUESTO COMPITO NON E’ AFFIDATO ALLA TUA FIGLIA MINORE?”
“Sssi ce.. certo nonno .. ma ve ..vedete .. lei … loro .. sono mesi che si danno da fare .. ma … ma niente ancora, ed io sono davvero preoccupato … ed .. ed  è ..peperquesto che .. che ho deciso di tentare nuovamente co .. con Marguerite, ma ..magari la divina provvidenza ci aiuta a darci l’erede di cui la nostra famiglia  ha tanto  bisogno, ed .. è per questo mo.. motivo che io e Marguerite siamo andati ne .. nello studio stanotte .. ma .. magari lì .. si insomma avete capito, anche Voi siete  stato un uomo di mondo, e poi ho visto quella macchia sulla scrivania ed è andato tutto in malora. A proposito nonno, sapete chi ha macchiato la mia scrivania?”
 
Continuiamo a guardarci con incredulità, vorrei ridere e non so cos’altro, ma non posso, non possiamo farci scoprire da nostro Padre, altrimenti farebbe il  finimondo, meglio continuare a stare al gioco.
 
 
“No ..noonno ci siete … o siete andato via?”
“DOVE VUOI CHE VADA AUGUSTIN? … IO NON TI CAPISCO PIU’ … E’ MAI POSSIBILE CHE TU, ALLA TUA ETA’ CONTINUI A COMPORTARTI ANCORA COME UN RAGAZZINO?”
“Nonno io … ditemi chi è stato a macchiarmi la scrivania ..”
“PERCHE’ DOVREI DIRTELO AUGUSTIN .. PER DARTI L’OCCASIONE DI RIMPROVERARE LE MIE ADORATE NIPOTI? …”
“Allora è stata una di loro .. chi?”
“ABBASSA I TONI NIPOTE, GIAMMAI TE LO DIRO’ … PERO’ UNA COSA VOGLIO CHE TU LA SAPPIA … E’ SUCCESSO QUATTRO GIORNI FA … MENTRE UNA DI LORO … HA AVUTO UN INCONTRO CON IL PROPRIO MARITO …”
“COSA?!!! SULLA MIA SCRIVANIA E NEL MIO STUDIOOO!!!”
“TI ORDINO DI  ZITTIRE AUGUSTINN, NON URLARE, SOLO IO HO IL DIRITTO DI URLARE .. E TU DEVI POTARMI RISPETTO …. HAI CAPITOOO?!!!”
“Si  si nonno certo che si .. sscusatemi .. nnon accadrà più … pe .. però ditemi nonno, quante figlie .. hanno oltraggiato la mia scrivania?”
“TUTTE ….”
“Tu ..tutte?Nooo ci mancava anche questa! Non è possibile, ma la mia casa cosa è diventata? Una casa di piacere?”
“TI ORDINO DI NON DIRE ERESIE  AUGUSTIN, IL MIO CASTELLO NON E’ AFFATTO UNA CASA DI PIACERE, MA UN LUOGO DOVE LA MIA DISCENDENZA SI FA ONORE, E SOPRATTUTTO SI CONCEDE SOLAMENTE AI PROPRI MARITI, INTESI AUGUSTINN!! LE MIE NIPOTI, SONO DONNE ONESTE, NON SCORDARLO , NIPOTE …..”
“Nonno … di ditemi .. proprio tutte, hanno usufruito della mia scrivania?”
“SI TUTTE … TUTTE  TRANNE LUISA .. CON IL MARITO CHE LE HAI RIFILATO COSA MI POTEVO ASPETTARE ….TUTTE HANNO ONORATO LA MIA SCRIVANIA … TUTTE TRANNE LEI …”
“No no no! MALEDIZIONE! IL MIO LUOGO INTIMO E’ STATO PROFANATO DA TUTTE LE MIE FIGLIE? ANCHE DA OSCAR?”
“AUGUSTIN .. TI RICORDO CHE QUELLA SCRIVANIA E’ MIA, E TU NON DEVI REAGIRE IN QUESTO MODO … A ME FA PIACERE CHE LE MIE NIPOTI SI AMINO CON I LORO MARITI … E SE LO FANNO NEL MIO STUDIO,  IO NON POTRO’ CHE BENEDIRE LA LORO UNIONE … HAI CAPITO AUGUSTIN?”
“Sssi certo nonno va .. va bene, non dirò più niente se Voi le benedite, allora dirò a mia figlia Oscar di usare la Vostra scrivania come talamo nuziale, va .. va bene nonno?”
“ORA COMINCI A RAGIONARE NIPOTE …. FINALMENTE …. E ADESSO VA .. E NON VENIRMI A DISTURBARE  PIU’, PERCHE’ NON TI DARO’ PIU’ ALCUNA RISPOSTA … INTESI AUGUSTIN?”
“Ssi certo che si .. no..nonno, però un ultima cosa vorrei chiederVela  .. se permettete ..”
“TU VUOI SAPERE SE TUA FIGLIA TI DARA’ L’EREDE CHE TANTO DESIDERI, VERO AUGUSTIN?”
“Nonno .. perbacco .. ma a Voi non si può nasconderVi proprio nulla!!”
“AUGUSTIN .. MA COSA DICI?! … TU STAI INTERLOQUENDO CON UN’ANIMA CHE TUTTO VEDE E TUTTO SA, POSSIBILE CHE TU NON TE NE RENDA ANCORA CONTO? IO SONO COSTANTEMENTE CON VOI … NULLA MI SFUGGE, CAPITO AUGUSTINN?!!”
“Noo .. cioè … si .. però Voi non avete ancora risposto alla mia domanda, allora avrò il mio erede?”
 
Faccio cenno alle mie sorelle di tornare indietro.
 
“………”
 
Vedo l’ombra di mio nonno andare via.
 
“Nonno Vi prego non andate via rispondete .. Vi prego per me è importante saperlo …”
 
 
“AUGUSTIN DEVI IMPARARE AD ATTENDERE … E  DOVRAI LASCIARE VIVERE IN PACE MIA NIPOTE E SUO MARITO, SOLO COSI’ … AVRAI IL NOSTRO AGONIATO EREDE …. E SE NON DOVESSE ARRIVARE SAPPI CHE TI RITERRO’ RESPONSABILE DELLA SUA MANCATA PRESENZA ……. AUGUSTIN … RICORDATI CHE ANCHE NOI ANTENATI LO ATTENDIAMO  CON TREPIDAZIONE …. MA  QUESTO DIPENDE SOLO DA TE E NESSUN ALTRO ….”
“Da me nonno? Cosa centro io? Se mai da Andrè!”
“AUGUSTINNN!! TI RIFIUTI DI CAPIREEE?!!”
“Sssi nonno … cioè ..no nonno …”
“ALLORA NON HAI CAPITO UN BEL NIENTE!! SE L’EREDE JARJAYES NON È ANCORA ARRIVATO, NON DIPENDE DA ANDRE’ … L’HO VISTO CON TUA FIGLIA …  LUI E’ FUNZIONATE … E FA IL SUO DOVERE PERFETTAMENTE … L’UNICO LORO PROBLEMA SEI TU E NESSUN ALTRO ….. CAPITO ADESSO?”
“Ssi si nonno ho capito ……. Nonno ve ne andate? Aspettate … ditemi almeno tra quanto tempo dovrò aspettare?!”
“BASTA, ADESSO NON TORMENTARMI PIU’ ALTRIMENTI … LA MIA COLLERA’ TI RANGIUNGERA’ .. E  TORNA IMMEDIATAMENTE  DA TUA MOGLIE … IL MIO E’ UN ORDINEEE!”
“Si si nonno vado! … Però .. Vi prego non lasciatemi così … ditemi tra quanto tempo arriverà, io lo voglio adesso … non vorrei passare prima a miglior vita e magari vederlo da fantasma, no questo no!… Vi prego tornate indietro e rispondetemi … Vi prego nonno!!”
 
Sento mio nonno alterarsi ancora di più e prima di andare via, lo sento urlare ancora  di più, forse sarà la mia impressione o forse la sua voce fa eco, non lo so ,ma mi dice: “TORNA DA MARGUERITE .. QUESTO E’ UN ORDINEEE!!”
“Sssi nonno .. agli ordini nonno!”
 
 
 
Sentiamo allontanarsi nostro Padre a passo marziale, ed io e le mie sorelle facciamo altrettanto.
 
 
Sono furioso, esco dalle segrete, sono fuori di me, non capisco più nulla, tutto potevo aspettarmi, tutto, tranne quello che ho appena udito.
Ancora qualche passo e sono fuori. Ecco vedo la luce fioca delle candele sul tavolo, e la mia Marguerite è lì seduta ad aspettarmi.
 
“Augustin cosa ti succede, perché quella faccia, sei arrabbiato, forse non hai incontrato il fantasma? Te l’avevo detto io che era frutto del delirio, della febbre alta che avevi avuto.”
“STA ZITTA MARGUERITE!! …”
“Ma caro, cosa ti prende? Perché urli in questo modo?”
“Si si  scusami Marguerite è solo che … ho saputo delle cose che non mi sono piaciute affatto.”
“Vuoi dire … che davvero tu .. tu hai parlato con il nonno?”
“Ma certo che si Marguerite! .. Ma tu credi davvero che io sia diventato matto? Io  lo so benissimo  che voi  tutti voi  ne siete convinti. Ma io non sono matto … almeno in questo momento, mi sento afflitto e sconsolato.”
“A .. Augustin .. insomma cosa ti ha sconvolto così tanto?”
“Marguerite, il nonno si è rifiutato di dirmi chi è stato a macchiarmi la scrivania, però mi ha fatto una rivelazione incredibilmente …. scioccante …”
“Non ti capisco Augustin, spiegati.”
“Mi ha detto che tutte le nostre figlie, dico tutte, hanno consumato nello studio e per di più sulla mia scrivania … ma ti rendi conto Marguerite?! Lo hanno fatto sulla mia SCRIVANIAAA!!”
“Ho capito Augustin, ma adesso calmati, ti prego! … Ma davvero, proprio tutte? Anche Luisa e Maxim?”
“Quando dico tutte, non mi riferisco certo a … Luisa e quell’ imbecille di Maxim .. no non di certo … loro sono gli unici che si sono astenuti nel farlo, come del resto era prevedibile … però dico io Marguerite, dove hai sbagliato nella loro educazione?!!  … Forse lo so … sei stata troppo tempo alla Reggia,  tralasciando così l’educazione delle nostre figlie .. si è così! .. Oh Dio … sulla mia scrivania .. lo hanno fatto sulla mia scrivania …. NOOOOO! NON VOGLIO, NON L’ACCETTO … DANNAZIONE!!
“Augustin calmati ti prego, non serve a nulla fare così, e poi ….”
“Non ti permettere Marguerite di dirmi che non hanno fatto nulla di male, che non è così, mi sono spiegato?!”
“Se non lo vuoi, allora non  lo dirò, ma calmati! E adesso dimmi, cosa farai domani, anzi stamattina, visto che ormai è l’alba, manderai via anche la tua scrivania oltre al letto?”
Mi siedo sulla poltrona e stancamente rispondo: “No Marguerite, il nonno ha dato la sua benedizione, anzi, ne è compiaciuto ………………”
“Augustin, cosa c’è adesso, perché rimani in silenzio?”
“Marguerite … il nonno mi ha detto che non può che benedire l’unione di chiunque faccia l’incontro nel mio studio … quindi …”
“Quindi Augustin?”
 
Vedo gli occhi di mio marito brillare di una strana luce, un sorriso sornione illumina il suo viso, cosa mai avrà in mente?!
 
“Domani mattina, cioè stamattina, parlerò con Andrè e gli dirò di andare con Oscar nel mio studio e usare la mia scrivania come talamo nuziale e così il nonno Augustin li benedirà ed io avrò finalmente il mio erede! Si si ma perché non ci ho pensato prima! Se il nonno benedice davvero gli incontri amorosi delle mie figlie sulla scrivania, e mi ha detto che tutti i nostri antenati attendono l’erede da Oscar, significa che oltre alla sua approvazione, vuole che venga concepito sulla sua scrivania …. Ed io che non ci avevo pensato! … Adesso andrò  a parlare con da Andrè!”
“Cosa? Ma Augustin!”
 
“Vedo mio marito alzarsi con grinta dalla poltrona e lasciare la nostra stanza, mentre io gli urlo dietro: “AUGUSTINN DOVE VAI? TORNA INDIETROOO!!”
“Vado da Andrè mia cara …… . a ordinargli di andare immediatamente nel mio studio, e a fare il suo dovere con Oscar, così FINALMENTE AVRO’ MIO NIPOTE: IL MIO EREDE MARGUERITE!! E POI A  PENSARCI BENE, SAI CHE BEL NIPOTINO VERRA’ FUORI, SULLA MIA SCRIVANIA!!!!”
“AUGUSTINN NON FARLO TI PREGOOO … TORNA INDIETRO AUGUSTINNNN!!”
“STA ZITTA MARGUERITE, SO PERFETTAMENTE QUELLO CHE FACCIO!”
 
 
Sento le voci giungere dal corridoio dei meandri, sono loro, se ridono vuol dire che tutto si è concluso a loro favore.
 
“Andrè cos’è quella faccia, ti vedo preoccupato, cosa ti succede ah ahah!”
“Joséphine vedo che sei di ottimo umore … e non solo tu! … Oscar cosa è successo?”
Joséphine mi si avvicina e sorridendomi mi prende per  il braccio e mi dice: “Ah no André, tocca a me l’onore di raccontare, dunque ascolta cognato:  vedi Andrè da domani, anzi da oggi tu e mia sorella potrete … potrete usufruire dello studio di mio madre, e amarvi lì!”
“Cosa? Ma Josefin cosa dici?”
“Si Andrè,  vedrai se non sarà così! ..E se lo conosco bene, tra non molto verrà a bussare alla vostra porta per darvi la sua benedizione, o meglio la benedizione di Joséphine alias nonno Jarjayes ah ahah!”
“Ma cosa dici Joséphine io …”
“Lo so, lo so, non hai capito un bel niente hai ragione, adesso ti spiego, dunque: mio Padre, come tutti sappiamo, ha chiesto al nonno Jarjayes, chi è stato a macchiare la sua scrivania, e il nonno ovviamente non glielo ha detto, anzi ha confessato a suo nipote che tutte le sue figlie, tranne Luisa, hanno … amato sulla sua scrivania e  ha dato loro, la sua benedizione ah ahah!”
 
Vedo mia sorella divertita e il mio Andrè confuso.
 
Quindi Andrè, mio Padre adesso si  è sicuramente convito che solo lì voi due potreste concepire vostro figlio, ovvero il suo erede ah ahah!”
 
Marianne mi dice: “Scc.. Joséphine, nostro Padre potrebbe arrivare da un momento all’altro,abbassa la voce!”
“Hai ragione sorellina, è meglio andare, e poi comincio a sentirmi stanca, e poi….ecco…avevo un certo discorso in sospeso con mio marito…..ih ih….non abbiamo chiuso occhio per tutta la notte. Noi andiamo, altrimenti stasera i nostri mariti cominceranno a protestare per la nostra assenza e magari ci ripudieranno, a domani. Ma che dico, a stamattina!”
 
Ci accingiamo alla porta quando  riconosciamo il passo marziale di nostro Padre, si è fermato e bussa energicamente.
 
Bisbiglio, e dico: “Cosa facciamo Oscar, non voglio che nostro Padre ci veda qui in camera vostra!”
“Si è meglio che non vi veda, su andate in  bagno, lì non entrerebbe mai!”
“Su Joséphine andiamo a nasconderci, però che divertente, mi sembra di essere tornata bambina, con tutti questi giochetti!”
 
“Andrè Andrè .. mi senti Andrè?!! Fammi entrare, apri!”
“Arrivo Signore ..un attimo solo.”
“Finalmente hai aperto, ma quanto tempo che ci hai messo….”
Il generale ci scruta  con attenzione e ci dice: “Ma voi due, non siete andati ancora a letto, ma non siete stanchi?”
“Beh veramente Signore  noi …”
“Io al posto vostro non perderei tempo e farei altro, comunque forse è meglio così perché devo parlarvi e non sarebbe stato il caso di disturbarvi … ma non rimaniamo in piedi, su sediamoci che dobbiamo parlare …”
“Di cosa Generale?”
“Andrè, Oscar, se non vi dispiace accomodiamoci prima ……… ecco fatto, dunque Andrè, io stasera ho parlato con mio nonno Augustin …”
“Cosa? ..”
“Andrè per favore non interrompermi e lasciami continuare! .. Dunque dicevo, ho parlato con lui e mi ha detto che l’erede arriverà però dovrete … come dire … ecco .. stare calmi e tranquilli …”
“Ma noi Signore, siamo così tranquilli che nemmeno ci pensiamo …”
“NO NO MA CHE DICI?”  Voi  invece dovete pensarci eccome! E dovete anche darvi da fare più in fretta possibile!! Però figliolo, cerca di non interrompermi altrimenti, mi fai perdere il filo del discorso. Dunque come dicevo… lui, mio nonno, magari adesso ci starà anche ascoltando e sarà ben lieto di sentirmelo  dire che io, vi autorizzo, cioè tu e Oscar soltanto voi due e nessun altro …. Ovviamente   a …. A … ad amarvi nel mio studio … sulla mia scrivania, e lui Vi benedirà mandandovi il tanto sospirato erede, un bel maschietto, il mio piccolo François! Che sia chiaro, si chiamerà François!”
“Ah ah .. No vi prego Signor Generale, ormai è già mattina e siamo tutti stanchi, Vi prego Signore, se non Vi dispiace, rimandiamo la nostra conversazione magari a dopo quando saremo un po’ tutti meno stanchi e meno confusi ah ah!”
“ANDREEE’ … non ridere figliolo, che io sto parlando seriamente e non interrompermi! ….”
Guardo mia figlia e continuo: “E tu, vedi di non guardarmi con quell’aria divertita, che io non sto scherzando affatto, sto  parlando  sul serio! … Dunque Andrè, da questo momento io vi autorizzo, anzi no, vi ordino che da questo momento i vostri incontri amorosi, avvengano nel mio studio! … Tieni.   Questa è la chiave … ricordate che d’ora in avanti,  solo voi potrete accedere. Questo è tutto, adesso posso andare finalmente a riposare anch’io.  Bene, ora non mi resta che lasciarvi  alla buona notte!Anzi, no. Andate nel mio studio…..su!!! Dormirete più tardi! Il mio nipotino è più importante! Veloci, il letto può attendere! E non dimenticate, mio nipote si chiamerà Francois Augustin Rejenier.”
Vedo mio Padre alzarsi dalla poltrona e raggiungere la porta, si ferma e guardando Andrè, dice: “E’ inutile dirvi che nessuno deve sapere di questa faccenda … Oscar, tu non farne parola con le tue sorelle, soprattutto con Joséphine, che lei è sempre pronta a prendere tutti in giro, specialmente me! Sono stato chiaro Oscar?”
“Chiarissimo Padre, statene certo, da me non saprà nulla!”
“Bene, allora posso stare tranquillo,io vado, a domani!”
“A domani Padre!”
“A domani Signore!”
 
 
 
Lascio la camera di Oscar e torno nella mia, lo ammetto mi sento davvero stanco, è meglio che vada immediatamente a dormire. Però che strana che era mia figlia stanotte, non si è arrabbiata e non ha battuto ciglia. Bah, forse adesso anche lei desidera dare l’erede alla famiglia,finalmente avrà capito che è indispensabile per tramandare il nostro nome. Meno male … puff …. Che fatica per avere un erede! …. Ahh .. se solo avessi avuto un figlio maschio, tutto questo non sarebbe successo. E invece no! Marguerite, mi ha saputo dare solo figlie femmine … uff … che problema che sono queste donne, sono il tormento di noi uomini!”
 
 
Appena la porta si chiude e sentiamo mio Padre allontanarsi, Marianne e Joséphine escono dalla stanza da bagno e scoppiano in una risata fragorosa.
 
La prima a parlare è Joséphine:“Ah ahah .. Andrè ti prego ah ahah sbrigati a darci questo erede, perché di questo passo cognato, ci farai morire dal ridere ah ahah! Giuro Andrè che io di qua non me ne andrò tanto presto, mi sto divertendo davvero troppo, sai a casa mia non succedono di cose simili, e in confronto a palazzo Jarjayes, è davvero una vera noia ah ahah!”
Marianne incalza: “ Ah ahah Andrè, Oscar, non vorrei essere al vostro posto ah ahah qui oltre ad essere spiati dal Generale, adesso ci si mette anche il fantasma del nonno ah ahah!”
“Su su Andrè ah ah .. adesso mio Padre ti ha anche dato la chiave del suo studio ih ihih, tu non immagini nemmeno quanto sia geloso di quel posto, quasi quanto la sua camera da letto, no anzi che dico, del suo talamo nuziale ah ah …  e se ti ha dato perfino la chiave, allora deve essere  disperato poverino … desidera davvero il suo piccolo François ah ahah lo abbiamo sentito !”
“Su Marianne lasciamo Andrè e Oscar da soli, torniamo dai nostri mariti, magari stasera ah ah … o meglio stamattina riusciamo a riposare un po’ ah ah! …. Buona notte .. ah ah …. Giuro che non vorrei essere al vostro posto ih ihih ….”
 
Vediamo Marianne e Joséphine lasciare la nostra camera, ridendo a crepapelle, mentre Andrè chiude la porta, e da la chiave.
 
“Andrè, tu non chiudi mai a chiave la porta a chiave, se non quando facciamo l’amore, anzi qualche volta è capitato anche di averlo dimenticato.”
“E’ vero Oscar, ma da questo momento, qui cambia tutto, darò la  chiave anche quando andremo semplicemente a dormire, sperando di riuscire almeno a riposare.”
“Hai ragione Andrè, ormai è diventato tutto così assurdo, che nemmeno io riesco più a ribattere a tutte queste assurdità!”
“Oscar, tuo Padre, ormai sragiona, ma Joséphine ci ha preso gusto con lui, nemmeno lei si ferma più, e se tuo Padre adesso ci ha affidato il suo studio, è tutto merito di Joséphine, non credi? Non so se arrabbiarmi con lei, o ringraziala.”
Mi stringo ad Andrè e gli dico: “Hai perfettamente ragione Andrè, però dobbiamo riconoscere che è stato bellissimo … sinceramente non mi dispiacerebbe ripete nuovamente quella magnifica esperienza.”
“Ma sentitela! .. Madame Grandier, Voi mi sorprendete sempre di più, siete … siete ormai diventata così … sfacciata … piacevolmente …... sfacciata!”
 
Andrè mi abbraccia ed io mi faccio cullare dal suo corpo, scambiandoci un tenero e appassionato bacio.
 
 
Vedo entrare Augustin soddisfatto, mi guarda, mi sorride e mi dice: “Visto Marguerite, che è andato tutto per il meglio? Ho dato l’autorizzazione ad Andrè e a Oscar di usufruire del  mio studio, della mia scrivania, gli ho dato per fino la chiave, così possono stare tranquilli, nessuno potrà entrare o spiarli … e così anche il nonno ne sarà felice e li benedirà, dando loro un figlio! … Oh finalmente ce l’ho fatta! .. E tu Marguerite che ti preoccupavi per niente, visto che è stato tutto così semplice?”
“Ah se lo dici tu! .. Ma i ragazzi, come l’hanno presa … non si sono arrabbiati?”
“E perché mai  dovevano  arrabbiarsi?! Infondo io gli ho fatto un favore, e che favore, altro che arrabbiarsi, dovrebbero ringraziarmi! Marguerite .. a volte sinceramente non ti capisco .. mi meraviglio di te, possibile che tu sia così prevenuta nei miei confronti, e abbia continuamente da ridire? … Bah! … Adesso è meglio che mi metta a letto, mi sento davvero stanco … che nottataccia, e pensare che era cominciata con i migliori propositi  di questo mondo .. io e te nello studio, solo all’idea .. uhmm … giuro che mi sale nuovamente l’emozione, se non fosse che mi sento davvero stanco, altro che andare a dormire, ti farei vedere io Marguerite, ti avrei portata ancora nello studio e questa volta niente mi avrebbe distratto
“Ma come Augustin, non mi hai appena detto che lo studio e la scrivania li a i riservati ad Andrè e Oscar?”
“Si è vero! E solo che in certi momenti … la passione mi fa dimenticare ogni cosa e così …. Pazienza, sarà per domani, certo non sarà sulla scrivania, magari lo faremo sul sofà come lo abbiamo sempre fatto  ….. no no! Ma cosa dico?! Sul sofà mai più, visto che l’hanno fatto quei … zozzoni  dei nostri generi .. e delle nostre figlie, meglio di no. Però tranquilla Marguerite penserò ad altro, poi  domani andrò da Lassonne …”
“A fare cosa Augustin? Non mi pare che tu stia ancora male, anzi meglio di così!”
“Certo che no! Sto bene, anzi sto benissimo, grazie a quell’intruglio che mi ha prescritto, è solo che voglio parlare con lui di una  certa una questione intima.”
“Quale questione intima? Cosa ti sei messo in testa adesso?”
“Vedi Marguerite, vorrei chiedergli ….. non che io ne abbia bisogno si intende, però, vorrei che mi desse qualcosa .. magari una polverina .. per aumentare il vigore di un tempo così ….”
“Oh Santo cielo Augustin! Ma tu allora stai davvero diventando matto, non ci posso credere! Senti Augustin, cerca di dormire, chissà, magari  quando ti sveglierai domani mattina, la tua testa cominci a funzionare meglio e rinsavisca del tutto … ma guarda che mi tocca sentire, una polverina che ti restituisca il vigore di un tempo … Oh Signore ti prego dammi la forza di non urlare! Questo è davvero troppo per chiunque Augustin!”
“Ma come, ti arrabbi pure? Io lo faccio per te, per noi, e tu ti arrabbi in questo modo? E’ proprio vero, va a capire le donne! E’ meglio dormire,così almeno non discutiamo in piena notte!”
!Ma quale notte Augustin, se ormai è l’alba!
“Si l’alba ….. Alba, notte, non fa alcuna differenza  .. Buona notte Marguerite!”
“Si è meglio dormire, finalmente è giunta l’ora di riposarsi, e Buongiorno a te mio caro Augustinn!! ….. Santa pazienza che giornata!"



 
   
 
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