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Autore: sissy05    18/08/2018    2 recensioni
Una sera come tante il famoso eroe parigino si aggireva tra i tetti della città quando i suoi ricordi lo portarono vicino casa di Marinette.
Dopo aver notato la luce accesa, decide di avvicinarsi ad una delle finestre della sua stanza e guardando al suo interno fa una scoperta sconvolgente.
Se siete curiosi di sapere cosa ha visto chat seguite la mia storia.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avevo passato tutta la notte a pensare e ripensare a quella carrellata di informazioni che avevo raccolto ieri. Erano davvero troppe da assimilare tutte insieme!

Mi guardai attorno e notai che il sole era sorto più o meno da un'ora. Nathalie sarebbe venuta a svegliarmi da un momento all’altro. Anche se la scuola era finalmente finita, la mia agenda era piena di impegni; essere figlio dello stilista più importante di Parigi e modello di punta del marchio non mi lasciava un secondo libero, erano troppi gli impegni da gestire. Seppur con grande sforzo, qualche giorno prima ero riuscito a convincere mio padre a concedermi un intero pomeriggio in compagnia dei miei amici, era sabato, e se prima non stavo più nella pelle, ora ero sia emozionato che terrorizzato al tempo stesso.

Da quel momento i giorni passarono velocemente, oggi si era già fatto mercoledì e ciò significava che avevo solo tre giorni per schiarirmi le idee. Mi voltai verso la scrivania guardando con attenzione Plagg che sorrideva e borbottava nel sonno, chissà cosa stava sognando. Io, a differenza sua, rimasi a guardare il soffitto tutta la notte immerso nei miei pensieri. Proprio come avevo immaginato la segretaria di mio padre bussò alla porta per svegliarmi avvisandomi che la colazione era già pronta. Trovai difficoltà a scendere dal letto, i miei occhi si sentivano ancora pesanti per la notte insonne ed i miei muscoli non volevano collaborare. Dopo un po’ presi coraggio e iniziai a prepararmi.

Riuscito nel mio intento, tutto soddisfatto scesi a fare colazione (da solo come sempre) prima di uscire di casa e iniziare la mia lunga lista di impegni giornalieri.

Passai tutta la giornata correndo di qua e di là tra set fotografici, lezioni di cinese, scherma e molto altro. Aiutai persino una vecchietta a far scendere il suo amato gatto Romeo dall’albero!

Rientrai a casa verso sera, ormai stanco e provato da quella faticosa giornata che era finalmente giunta al termine e, dopo aver cenato, mi ritirai in camera.

“ Sono stanchissimo ” mi buttai sul letto stremato.

“ Si! Anche io. ” Alzai lo sguardo su Plagg inarcando un sopracciglio.

“ Ma se non hai fatto altro che mangiare camembert tutto il giorno! ”

“ Forse non lo sai,ma degustare appropriatamente il mio fantastico camembert, richiede un grande sforzo mentale e fisico. ” Accentuò lui quasi indignato dalla mia affermazione!

“ Preferisco non sapere altro.” Sospirai rassegnato. Era mai possibile che l'unica cosa a cui pensava era il suo adorato formaggio?!

“ Plagg come faccio adesso con Marinette? ”

“ Che vuoi che ne sappia io. ” Iniziò ad esclamare posizioni sulla scrivania e iniziando a divorare un pezzo di formaggio.

“ Grazie Plagg mi sei di molto aiuto. ” Commentai sarcastico guardandolo di traverso.

“ Sempre pronto ad aiutarti umano!.” Ignorai il commento del tutto fuori luogo di Plagg e continuai ad esporgli i miei pensieri.

“ Devo trovare una soluzione. Mi sono accorto di provare qualcosa per Marinette e ora che so che lei è Ladybug non credo di riuscire a far finta di niente quando la incontrerò sabato. ” Plagg inghiottì in un solo boccone il pezzo che stringeva tra le mani e iniziò a volere verso di me fermandosi proprio di fronte al mio volto con sguardo serio.

“ Allora va da lei e dichiarati! ”

“ Non posso Plagg !! hai dimenticato che lei è già innamorata di qualcuno? se mi dichiararsi mi rifiuterebbe subito. Vorrei tanto sapere chi è il ragazzo che è riuscito a rubarle il cuore. Ma come posso fare? Forse Alya lo sa, dopotutto è la sua migliore amica. Ma come faccio poi a spiegargli perché sono tanto interessato a saperlo? ”

“ Semplice no? Le dici che ti piace Marinette ! ”

“ Ma sei impazzito! così poi lei glielo dice subito. No, non posso chiedere ad Alya. Ahh!Sono al punto di partenza. ”

“ Secondo me ti fai troppi problemi. La soluzione a tutte le tue paranoie è proprio sotto i tuoi occhi ma, sei troppo cieco per accorgertene. ”

“ Plagg, non capisco di cosa stai parlando. Quale sarebbe la soluzione per scoprire il nome del misterioso rivale? ”

“ Non è proprio quello a cui mi riferivo. ”

“ Cosa? Plagg ma si può sapere di cosa parli? ”

“ Adrian, niente di importante. Non ci pensare ”

“ Riesci solo a confondermi più di prima. Non posso chiederglielo direttamente, non mi risponderebbe mai considerando che ci sono buone probabilità che mi odi. ” La situazione era frustrante, mi sentivo intrappolato e non potevo dichiararmi. Se solo avessi saputo il nome di quel tizio, mi sarei inventato qualcosa per screditarlo agli occhi di Marinette ed avere una possibilità.

Mi alzai in piedi ed iniziai a camminare su e giù per la stanza mentre Plagg mi guardava sospeso in aria scuotendo la testa.

Se ero a conoscenza della cotta della mia lady era solo grazie al fatto che lei si era confidata con Chat Noir, il formidabile eroe parigino.

Dopo quella riflessione fui colto da un lampo di genio. Ecco la soluzione!

“ Ho trovato! ecco come farò! ”

Mi guardò annoiato continuando a rimanere nella stessa posizione.

“ Sentiamo, illuminami. ”

“ Marinette non si confiderà mai con Adrian ma, con chat noir si. Quindi, andrò a trovarla nelle vesti del bellissimo eroe e riuscirò a farmi dire tutto. Non pensi sia un'idea geniale? ”

“ Se ne sei convinto non sarò di certo io a smentirti.”

“ Bene allora inizieremo ad indagare oggi stesso.”

“ Cosa vuoi dire con "oggi stesso"? ”

“ Intendo dire che oggi una bellissima principessa riceverà una visita da uno stupendo gatto nero. "

“ Oh no! Vuoi dire che...”

“ Plagg trasformami! “

Non appena la trasformazione fu conclusa mi lasnciai tra i tetti di Parigi diretto a casa della bellissima principessa che mi aveva rubato il cuore.

Arrivai in poco tempo e con grande sorpresa la trovai lì sul suo terrazzino appoggiata alla ringhiera intenta a guardare le stelle.

Poteva mai esistere una creatura più bella di lei? La luce della luna le accarezzava il volto e le stelle si perdevano nei suoi occhi, era bellissima e perfetta come nessun'altra, unica, la sola capace di intrappolarmi per sempre.

Mi svegliai dai miei pensieri e con un abile salto atterrai silenziosamente sulla ringhiera proprio come un gatto.

“Buonasera principessa ”

Sobbalzò spaventata per poi voltarsi verso di me e sospirare rassicurata.

“ Chat sei tu! Mi hai fatto prendere un colpo. Non arrivare mai più così alle mie spalle. ”

Scesi dalla ringhiera e facendo un profondo inchino, le sorrisi e le risposi.

“ Mi dispiace principessa non intendevo spaventarla. ”

Sospirò esasperata.

“ Sai chat ho un nome io, mi piacerebbe che usassi quello. ”

Mi avvicinai a lei in silenzio guardandola negli occhi con uno sguardo intenso e carico dei miei sentimenti. Le afferrai una mano e ci poggiai con delicatezza le mie labbra senza distogliere mai lo sguardo dal suo. La vidi arrossire lievemente prima di ritirare la mano con velocità, era confusa e sorpresa, riuscivo benissimo a leggero nei suoi occhi che sgranati mi fissavano; era abituata a questo tipo di gesti da parte mia quando era nella sua forma da eroina ma questa era la prima volta che quel gesto nei suoi confronti era carico di sentimenti e emozioni, il mio corpo si era mosso da solo e aveva agito d'istinto con l'intento di conquistare il suo cuore.

Sorrisi guardandola ritraendomi appena per riacquistare quella distanza che era venuta meno con il mio gesto.

“ Conosco il tuo nome, ma penso che "principessa" sia il soprannome perfetto per te.”

le sorrisi nuovamente in modo malizioso facendogli un occhiolino.

Mi guardò sorpresa, aggrottò la fronte incrociando le braccia al petto.

“Cosa ci fa qui il più famoso eroe di Parigi?”

“ Niente, facevo un giretto tra i tetti e ti ho vista, così ho pensato di venire a salutare la mia principessa pensierosa. ”

mi guardò divertita.

“ La tua principessa?? ma davvero? Non ricordo di essere diventata la TUA principessa. ”

“ Dettagli. Soltanto degli inutili dettagli. ”

“ Dettagli, davvero? ”

“ Si, cose di poco conto. Cambiando argomento, prima sembravi così pensierosa, stavi forse pensando al ragazzo di cui mi hai parlato l'altra volta, quello che ti ha spezzato il cuore? ”

Se fino a quel momento era rimasta immobile nella stessa posizione di prima ora al solo nominare il ragazzo di cui era innamorata era arrossita e si era letteralmente congelata sul posto.

“ Cosa??? no non stavo pensano a lui io...io ecco stavo pensano ad altro. ”

“ Davvero? Dalla tua reazione non si direbbe. ”

“ No, ecco... io... non stavo...aaaaa. Basta! perché la cosa ti interessa tanto? ”

Si girò di spalle per non farmi notare il suo imbarazzo.

“Niente di particolare, stavo ripensando a quella sera, ed ero solo un po’ curioso, visto che anche io ho problemi con la mia lady. ”

Si voltò verso di me con sguardo triste, forse si sentiva in colpa nei miei confronti?

“ Mi dispiace chat. ”

Il tono dispiaciuto e il fatto che avesse istintivamente abbassato lo sguardo, diedero conferma alle mie supposizioni.

“ Non ci si può far niente, comunque non è colpa tua e nemmeno di Ladybug. Dovrò solo aspettare che si innamori follemente di me. ”

le feci l'occhiolino e lei mi sorrise divertita.

“ sei molto sicuro di te, credi davvero che lei si innamorerà di te? ”

“ Ma certo! Chi non si innamorerebbe di me, il più bello, incredibile e perfetto gatto di Parigi?!. ”

la sentii ridere allegramente, era così bella quando rideva.

“ Davvero chat, sei troppo sicuro di te, di questo passo non riuscirai mai a conquistare Ladybug. ”

“ Sta a guardare, ti farò vedere come cadrà ai miei piedi. ”

“ Io dico che non ci riuscirai ”

“ Vedremo. ”

gli sorrisi furbamente. Era una promessa, l'avrei fatta innamorare di me a qualunque costo, ora dovevo solo capire contro chi combattevo per avere il suo cuore.

“ Tornando al discorso di prima, perché non mi dici chi è il ragazzo del tuo cuore? ”

“ Sentiamo, perché dovrei dirlo proprio a te? ”

“ Forse perché tu sai di chi sono innamorato ma io non so di chi sei innamorata tu, non mi sembra giusto ”

“ Anche se dici così, non posso dirtelo ”

“ Non lo dirò a nessuno ”

La guardai con lo sguardo più supplichevole che sapevo fare nel tentativo di farla parlare.

“ Ti prego non guardarmi così,non te lo dirò."

“ Principessa non credi di essere ingiusta? "

“ No per niente "

“ Dai sarà il nostro segreto "

Mi guardò studiandomi con attenzione valutando se fidarsi o meno di quello che stavo dicendo. Stava cedendo! lo capivo dal suo sguardo. Ancora un poco e avrei saputo il nome del mio rivale.

“ Va bene ma promettimi di non dirlo a nessuno, chiaro?! ”

Annuì velocemente portandomi una mano al petto in segno di giuramento.

“ Tranquilla principessa nessuno lo saprà. ”

Sospirò e mi guardò imbarazzata con le guance leggermente arrossate.

“ La persona di cui sono innamorata è .... ”

“ Marinette dove sei? ”

La voce della madre di Marinette interruppe il momento proprio quando stava per pronunciare quel nome. Lei sobbalzò per lo spavento mentre io sospirai rassegnato.

“ Sono qui mamma, sul balcone. ”

Urlò lei in risposta ancora rossa in viso. Sentii i passi della madre sulle scale che portavano al soppalco dove si trovavano il letto e la botola che portava al balcone dove stavano chiacchierando.

A quel punto Marinette spaventata dall'imminente arrivo si fiondò su di me spingendomi contro la ringhiera nel tentativo di mandarmi via.

“ Chat mia madre sarà presto qui quindi va via, altrimenti non ho idea di come fare a spiegarle la tua presenza qui. ” Sussurrò in modo che la madre non potesse sentirla continuando a spingermi.

“ Va bene principessa vado via ma sappi che il nostro discorso non finisce qui. ” Saltai sulla ringhiera per poi voltarmi verso di lei e sussurrarle ancora.

“ Ci vediamo presto. Buonanotte principessa. ”

Con questa ultima frase mi lanciai tra i tetti per poi restare nascosto a guardarla.

“ Marinette ma cosa fai a quest'ora qui fuori? ”

“ Niente mamma, guardavo il paesaggio, Parigi è così bella di notte. ”

La mamma la raggiunse e sorridendole, iniziò a guardare anche lei la splendida vista di cui si poteva godere da quella posizione.

“ Hai ragione è proprio bella. Ma è già molto tardi perciò è ora di andare a dormire. Forza, rientriamo in casa. ”

“ Va bene mamma. ”

Entrambe si avvicinarono alla botola per poi sparirvi al suo interno. Rimasi ancora qualche minuto ad osservare la casa prima di girarmi e iniziare a saltare tra i tetti pronto a tornare nella mia stanza.

Non temere principessa, presto tornerò e allora mi dirai tutto.



Ecco il terzo capitolo fatemi sapere cosa ne pensate.
Potete trovarla anche su wattpad. 
  
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