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Autore: hogvwartss    18/08/2018    0 recensioni
Questa storia descrive la vita di Hermione Granger da quando riceve la sua lettera per Hogwarts fino a quanto viene smistata - con sua grande sorpresa - in Grifondoro e fa la conoscenza di Harry e Ron.
Inizialmente, ricevendo la lettera, la ragazzina è spaventata e felice, non sa cosa fare, non sa cosa sarà della sua vita; i suoi genitori non reagiscono altrettanto bene.
Al Paiolo Magico, fa nuove conoscenze e da lì, la sua storia comincia...
I personaggi potrebbero sembrare OOC.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Neville Paciock, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Da quando Hermione e Neville se ne erano andati dallo scompartimento dei due ragazzi, la prima non aveva fatto altro che pensare all'incontro appena fatto mentre il secondo era ancora preoccupato per il suo povero rospo. Per la ragazzina, l'incontro con il famoso Harry Potter era stato qualcosa di straordinario: non solo lui era il bambino che è sopravvissuto, chiamato così poiché era riuscito a sottrarsi alla Maledizione mortale, ma era addirittura nello stesso anno della ragazza. Probabilmente, avrebbero partecipato a delle lezioni insieme e lei non vedeva l'ora: non che lo avrebbe trattato con favoritismo rispetto ai suoi altri compagni, ma era bello sapere di avere qualcuno tanto preparato quanto lei.

"Siamo quasi arrivati, Hermione, non so quanto bisogno ci sia di cercarlo ancora..." Disse rassegnato Neville quando la ragazza uscì da un scompartimento senza soluzioni. Hermione non ebbe neanche il tempo di ribattere quando una voce risuonò per tutto il treno dicendo "Tra cinque minuti arriveremo ad Hogwarts. Siete pregati di lasciare il bagaglio sul treno; verrà portato negli edifici della scuola separatamente"

A sentire quelle parole, Neville fece spallucce e si ridiresse verso lo scompartimento con Hannah e Susan, il viso arrossato e una certa preoccupazione negli occhi. Hermione avrebbe voluto dirgli qualcosa per consolarlo ma non aveva nessuna idea: tutti i suoi pensieri erano ora diretti sul luogo dove in pochi minuti sarebbero arrivati. Non erano neanche arrivati al loro posto quando videro molti studenti uscire dai loro scompartimenti; tra loro c'erano anche Hannah e Susan che parlavano con altri ragazzini, probabilmente appena conosciuti, così anche Hermione e Neville stettero fermi, ascoltando il treno prima rallentare e poi fermarsi. 

I passeggeri procedettero a spintoni verso lo sportello più vicino e scesero accalcati su un marciapiede stretto e buio: l'aria era gelida, molto più di quanto poteva esserlo a Londra, e fuori era notte. Hermione si strinse nella sua divisa e sorrise a Neville, cercando di dargli un po' di conforto per Trevor, ma improvvisamente sopra le teste degli studenti apparve la luce sobbalzante di una lanterna e una voce profonda che diceva: "Primo anno! Primo anno da questa parte!"

Prendendo per la manica il suo nuovo amico, Hermione si diresse verso la voce e si ritrovò davanti un faccione irsuto che sorrideva radioso sopra il mare di teste: la prima cosa che venne in mente alla ragazzina fu il libro di Roald Dahl chiamato "Il GGG". Ovviamente quell'uomo non aveva le orecchie a sventola come il personaggio descritto nel libro, ma era molto più alto delle persone normali, con una barba incolta e folta e cappelli più arruffati dei suoi.

"Coraggio, seguitemi..." Disse di nuovo l'uomo invitando i ragazzini più piccoli ad avvicinarsi: come poteva pretendere che non fossero un poco spaventati? L'uomo non dava segno di essere cattivo o di voler infliggere dolore a qualcuno, ma la sua statuaria figura non era rassicurante. "Qualcuno del primo anno? E ora attenti a dove mettete i piedi. Quelli del primo anno mi seguano!"

Scivolando e incespicando, tutti i ragazzi del primo anno seguirono l'uomo: Hermione era poco distante, mentre notò la massa di capelli aranciati di Ron Weasley poco più avanti; vicino a lei, Neville si guardava intorno, tirava su con il naso, cercando disperatamente il suo rospo anche se era impossibile vedere qualcosa in quel buio. Da entrambi i lati, il buio era così fitto che Hermione ricordò dalle foto viste su qualche libro che il sentiero era fiancheggiato da boschi, come si ricordò anche come funzionava l'iniziazione al castello per quelli del primo anno. Era una cosa che l'aveva un poco preoccupata: era già salita in una barca prima d'ora, ma sapeva che suo padre era lì con lei e lui era decisamente bravo in quel che faceva. Non era certa che quell'uomo davanti a lei fosse in grado di guidare una barca.

"Fra un attimo: prima vista panoramica su Hogwarts!" Annunciò l'uomo barbuto, ancora con la lanterna luccicante in mano e probabilmente sorridendo. "Ecco, dopo questa curva..."

Improvvisamente, ci fu un coro di voci che sospirò un 'ohhh!' alla vista del castello: lo stretto sentiero si era spalancato all'improvviso sul bordo del Lago Nero, mentre appollaiato sul dorso di una montagna sullo sfondo, con la luce delle mille finestre illuminate contro la superficie del lago, c'era un grande castello con molte torri e torrette. Al suo fianco, Neville aveva gli occhi luccicanti, quasi si fosse dimenticato di Trevor; Hermione osservava quello spettacolo: come poteva non aver conosciuto quella meraviglia, anche solo di nome, per tutti quegli anni?

"Non più di quattro su un battello." Avvertì l'uomo indicando una flotta di piccole imbarcazioni in acqua. La ragazza sentì la schiena tremare: erano davvero piccole e ci stavano a malapena quattro persone: ovviamente sarebbero partite con la magia, ma non era certa che fossero totalmente sicure. Avvicinandosi, Hermione e Neville si sedettero su una barca già occupata e solo pochi secondi dopo essersi seduti si resero conto di essere in compagnia di Harry e Ron. La ragazza cercò di sorridere fiera ai due, ma loro non la guardarono neanche, ancora concentrati sullo spettacolo che avevano davanti.

"Tutti a bordo?" Urlò l'uomo dalla sua imbarcazione personale. "Si parte!"

Tutte le barche si staccarono contemporaneamente dalla riva, scivolando sul lago liscio come vetro: nessuno parlava, nemmeno Hermione, ora concentrata sullo spettacolare castello che piano piano si avvicinava, cosciente che in pochi minuti sarebbe entrate ad Hogwarts e la sua vita sarebbe cambiata totalmente. Avrebbe avuto una nuova famiglia, dei nuovi amici, avrebbe imparato delle cose totalmente nuove e già si immaginava il suo futuro, a lavorare nel mondo magico. Tutto questo sarebbe stato possibile solo se lei si fosse impegnata al massimo, lavorando sodo, studiando il più possibile e apprendendo ogni nozione che i professori le avrebbero impartito. 

Il castello si avvicinava sempre di più a loro e sembrava sempre più enorme. La ragazza si chiese ancora una volta in quale Casa sarebbe finita e anche se la sua mente voleva dire Corvonero, il suo cuore puntava sulla casa del leone: il Cappello, però, avrebbe avuto l'ultima parola.

"Giù la testa!" Gridò l'uomo barbuto quando le prime barche raggiunsero la scogliera, tra le quali quella di Hermione, Neville, Ron e Harry; tutti i ragazzi obbedirono e i battelli li trasportarono attraverso una cortina d'edera che nascondeva una grande apertura davanti alla scogliera stessa. Attraversando un tunnel buio - "Hermione, dove siamo?" Aveva sussurrato Neville preoccupato dalla più emergente oscurità - raggiunsero una sorta di porto sotterraneo dove si arrampicarono tra scogli e sassi.

"Ehi tu!" Disse la voce profonda dell'uomo con la lanterna che stava controllando le barche via via che tutti gli altri studenti scendevano. "E' tuo questo rospo?"

Gli occhi di Neville si illuminarono di gioia alla vista del suo rospo e lo prese tra le mani urlando il suo nome. "Hai visto, Hermione?" Aveva detto poi alla ragazza. "Mia nonna non mi ucciderà, almeno per adesso!"

Hermione sorrise mentre si arrampicava lungo il passaggio nella roccia, preceduta dalla lanterna che dava una luce parziale per finalmente emergere sull'erba umida e morbida proprio sotto il castello di Hogwarts. Da sotto era imponente e le luci illuminavano il prato; guardandosi intorno, Hermione contò una cinquantina di ragazzini, tutti un poco sudati ma emozionati per l'inizio della loro nuova vita. Hannah e Susan si avvicinarono ad Hermione insieme a una ragazzina dai capelli neri con un sorriso saccente che non si presentò neanche.

I ragazzi salirono su una scalinata di pietra e si affollarono davanti all'immenso portone di pietra.

"Ci siamo tutti? E tu, ce l'hai ancora il tuo rospo?" Chiese l'uomo, prima di alzare il gigantesco pugno e di bussare tre volte.

  
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