Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Ivy001    19/08/2018    1 recensioni
Anna ed Elsa sono due sorelle che vivranno degli amori difficili. Fortuna che il loro affetto le aiuterà a venire fuori da momenti bui.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Hans, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Passano due giorni durante i quali Anna si tiene in contatto segretamente con i Froze e con Kristoff.

Lui vuole sapere ogni dettaglio della vita della ragazza, preoccupato per quanto potrebbe subìre da Hans Westergard.

La cosa strana che racconta la diciannovenne è il comportamento insolito del promesso sposo. Si mostra, infatti, amorevole e delicato.

Dopo la serata a lume di candele, dove si prospettava una litigata tra i due dovuta all'assenza di Anna dalla villa, l'imprenditore ha invece cambiato atteggiamento. Non è più misterioso né possessivo. Ha addirittura nominato più volte il nome della madre ricordandola con nostalgia e amore. Il particolare che Anna ha colto è stata la reazione alquanto infastidita di Victoria quando ha sentito nominare Sara. Mostrò molto disgusto verso la defunta zia.

Chissà perché..beh dopotutto non c'è da meravigliarsi.

Victoria disprezza tutti quelli che non portano il suo cognome.

Hans dopo aver creduto di aver fatto l'amore con Anna è sereno e felice. Crede di averla ormai in suo possesso. Potrà sposarla ed averla ogni notte; basta solo mostrarsi buono e docile e lei cede ai suoi piedi.

È questa la ragione del suo mutamento radicale. Ha compreso che con la Froze servono i modi gentili. La brutalità e la rabbia sono adatti unicamente al suo nemico.

Ma Westergard ignora che Kristoff è appena andato in carcere, accompagnato da Jack ed Elsa per parlare con Arthur Bjorgman.

“Odio i posti cupi. Questo supera di gran lunga quelli che venivano descritti nei romanzi che ho letto” - precisa la ragazza, tenendosi per mano al fidanzato.

“Amore, se non te la senti andiamo solo noi” - propone Frost.

“No, sono forte e devo farlo per mia sorella” - afferma la ventunenne, dandosi la carica giusta per affrontare un ex criminale.

Una volta condotti in una stanza senza finestre, ecco comparire un uomo ammanettato.

È taciturno e tiene gli occhi bassi.

Lo stesso si può dire di Kristoff che non è affatto tranquilli nel vedere il padre.

“Ehm...” - rompe il silenzio Elsa notando il disagio.

“Chi siete? Cosa volete da me?”- domanda Bjorgman senior.

“Non mi riconosci neppure” - commenta irritato il figlio.

A quel punto Arthur alza lo sguardo e scruta la persona che ha appena parlato.

“Siete due gocce d'acqua!”- esclama Frost notando la somiglianza e attirando l'attenzione del detenuto che, sentendolo parlare, alza il capo e riconosce il figlio.

“Kris, sei davvero tu?” - domanda “Come mai sei venuto qui?”

“Non sono qui per te ma soltanto per delle prove utili a sbattere in galera Hans Westergard” - lo zittisce subito. Non vuole toccare argomenti del passato visto il rancore che nutre verso un genitore totalmente assente.

“Hans?” - ripete confuso Arthur.

È allora che interviene Elsa - “Il proprietario della grande impresa navale dei Westergard. Sospettiamo che abbia contatti con il tuo clan”

“Non può essere, siamo stati tutti catturati anni fa. La banda dei Bjorgmann non esiste più” - commenta l'uomo.

“Come? No! Non può essere” - esclama la giovane, vedendo così crollare le sue speranze di vittoria.

“Ne sei sicuro?” - insiste Jack.

“Perchè vi dovrei mentire?” - replica Arthur.

Kristoff inizia a ridacchiare, beffeggiandolo - “Tu menti perché è nella tua indole. Sei o non sei un criminale? Ragazzi abbiamo sbagliato a venire qui. Non ci dirà niente. Come ho potuto pensare che il tuo aiuto sarebbe stato risolutivo. Andiamo via” - Kristoff fa per andarsene, rassegnato al silenzio del padre.

“Ma così non riusciremo mai a sbarazzarci di Hans e neanche di Victoria” - sostiene amareggiata Elsa.

“Aspetta, hai detto Victoria?” - a quel punto il carcerato, seppure scosso e ferito dalla rabbia manifestata dal figlio, inizia a ricordare qualcosa di utile.

“Si, la conosci?” - chiede Jack speranzoso.

“E' una donna dal cuore di ghiaccio. Vive di lussuria e di avidità. Immagino che tu conosca gente così” - ennesima frecciata che Bjorgman lancia al padre.

È stavolta Elsa a rimproverare il cognato e a dirgli di fare silenzio ed ascoltare.

“Odiami se ti fa stare bene, Kris. Non sono stato un padre esemplare, lo riconosco. Però adesso voglio darvi una mano. Lo farò se mi spiegherete perché volete i Westergard in galera e come credete che il mio sostegno possa essere utile”

“Si tratta di mia sorella” - e così la Froze racconta la situazione, spiegando il tutto nei dettagli.

Arthur ascolta in silenzio e sembra molto pensieroso.

“Che pensi?” - domanda Kristoff al genitore.

“Victoria... io la conosco” - risponde l'adulto.

“Ha tentato di sedurre anche te?” - chiede Elsa, abituatasi all'inclinazione della darklady a flirtare con tutti gli esponenti di sesso maschile.

“Quando io l'ho incontrata, era ancora controllata da sua madre. Lei sì che era una donna crudele che ha modellato la figlia a sua immagine e somiglianza. Si chiamava Queen e si riteneva davvero una regina. Il suo atteggiamento e le pretese rispecchiavano il suo nome”

“Hans ha raccontato ad Anna di essere stato cresciuto da questa zia” - aggiunge Elsa, al corrente delle confidenze della sorella.

“Ecco spiegato il comportamento del giovane Westergard. Quando noi agivamo contro la sua famiglia, fu per il coinvolgimento di Queen nel nostro clan”

“CHE?” - esclamano in tre in coro.

“Lei era una di voi?”

“Lei ci ha promesso guadagni alle stelle e ha giocato lo stesso trucco con i Westergard” - spiega Arthur.

“Vuoi dire che giocava sia con i parenti che con voi?” - la Froze è scioccata.

“Esatto. Era diventata la carta vincente. Grazie al suo intervento ottenemmo molto denaro e nel frattempo lei ne sottraeva ai familiari intascandoli e tenendo segreto il nostro complotto”

“Fu la vostra garanzia di successo” - commenta Kristoff.

“E fu anche la nostra rovina. Quando stava rischiando di essere scoperta dal cognato e da Hans ci ha smascherati, ideando il piano per sbatterci tutti in galera”

“Adesso che fine ha fatto?” - chiede Jack.

“Non lo so. Sono anni che sono chiuso qui. Sarà lontana, chissà dove. Oppure...”

“Oppure?”

“Oppure adesso ha creato un nuovo clan dando potere a Hans nelle mansioni tipicamente maschili”

Quella ipotesi piace ai tre ragazzi che vedono riaccendersi la speranza di incastrare i Westergard.

In un momento Kristoff sente un senso di ringraziamento verso il padre e gli regala un dolce sorriso.

Una volta pronti per lasciare il carcere, Bjorgman junior si avvicina al genitore e gli sussurra - “Dobbiamo parlare di tante cose. Tornerò a trovarti quando questa storia sarà finita”

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“Eccovi, finalmente! Come è andata? Avete ottenuto qualcosa di utile?” - domanda Idunn, vedendo i tre rincasare.

I Froze siedono in soggiorno e così Elsa spiega quanto saputo.

“Ho parlato con Anna e mi ha detto che ieri Victoria ha mostrato disgusto al ricordo di Sara. Sapete come mai?” - aggiunge la signora Froze.

“Evidentemente Sara sapeva troppo abitando nella stessa villa” - ipotizza Kristoff.

“Povera donna! A questo punto dubito che sia morta di malattia” - aggiunge Frost.

“Oh mio Dio. Amore, non dire queste cose. Mi spaventa l'idea che possano fare del male anche alla nostra Annie” - si spaventa Elsa.

“Non lo faranno, Hans è stato manipolato per anni. Forse con l'aiuto di Anna può invece riacquistare un po' di umanità” - aggiunge Agnarr.

   
 
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