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Autore: GabBeauv    20/08/2018    2 recensioni
Non hai trovato te stessa tra formule e antiche rune; la tua pelle è consunta come le rilegature dei libri a cui hai chiesto di battezzarti con uno scopo.
Genere: Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Il delirio dell'una del mattino lo dedico a chi tra i doveri quotidiani lascia parte di se stesso dimenticandosi, ogni tanto, di vivere.
Più comunemente: lo dedico a chi, come me, ha rinunciato all'estate e detto sì alla sessione autunnale - non demordete: le ferie arriveranno anche per noi (che vada bene o ad annegare, sigh).
A chi ancora deve iniziare: ricordatevi, ogni tanto, di respirare.
Ps. La sessione mi sta divorando impedendomi di dormire serenamente e non pubblicavo una one-shot da eoni; ecco: combo da cui è nato questo - come già definito - delirio della tarda notte. 

TUTTO QUESTO PER COSA?

I’m not alone, I’m just focused in my zone
 
 
Cerchi te stessa in pagine sterili e interloquisci con quieti tomi a cui hai regalato il cuore; trovi il tuo posto tra le parole di un manuale che nulla ti dirà quanto la fine arte di stare al mondo anche se impari ad illuderti del contrario.
Vesti di polvere e profumo di carta antica e agli altri dici che è la tua armatura.
La tua mano svetta per prima perché conosci tutte le domande, anche quelle che risposte non si aspettano: per gli altri, sei competitiva; a te dici che è vero ed è quella lotta a consumarti  e a decretare il crollo definitivo: è facile superare un tuo pari; ma come superi te stessa?
E inseguendo te stessa ti perdi in parole che erano tesoro ed ora sono cenere.
Il tempo scorre più veloce delle pagine sotto le dita e della carta conserva il pungente attrito contro quella pelle chiamata vita: tutto questo per cosa?
Non hai trovato te stessa tra formule e antiche rune; la tua pelle è consunta come le rilegature dei libri a cui hai chiesto di battezzarti con uno scopo.
Nel frattempo la gente passa e tu la guardi passare: nasce una vita ed un’altra si spegne; un amore sboccia all’alba e letargico cala con il tramonto - e di quella vorticosa esperienza chiamata vita, tu rimani solo spettatrice in attesa: di cosa, non lo ricordi nemmeno più.
 
Abiuri i vezzi di un’età che non ti saranno più concessi.
Tanto vale: l’unica coccola di cui hai bisogno è quella che un numero decide di concederti.
Che ti sei guadagnata.
Credi.
 
 
The world is at my feet and I am standing on the ceiling
And I fall, fall, fall, when it all comes down
And I won't be crushed by the weight of this town
 
 
Vivi una bugia e sei vittima del controllo: dacché hai capito di non poter anticipare il mondo, speri di poter decidere almeno per te stessa.
La sfida contro Hermione ti mette alla prova: ci sono limiti che con terrore esplori ma ogni volta espugni. Balle: sai che non stai tessendo le tue lodi ma rifuggendo in te stessa.
Credi di vincerti - ma perdi, perdi ogni volta: lo capisci solo quando un numero in meno segna la tua dipartita.
Ti avessero sussurrato, quei libri, quale cura usare contro il fallimento non ti troveresti ora a biasimare te stessa; nessuna calamità si sarebbe abbattuta sul tuo mondo.
Ti avessero insegnato che la vita non è una linea retta e che è curioso a volte anche curvarsi, ora non inveiresti contro il cielo chiedendogli per quale ragione ti permetta di respirare. Se non riesco nemmeno a fare quel che ci si aspetta da me…
La proverbialità di un naufragio: il tracollo altisonante di un mondo costruito in cartongesso.
Cominci a chiederti chi sei.
Mettere in discussione la tua strada: dov’è che stai andando? Avevi tessuto un destino di canditi e zucchero filato e ti eri detta che la solitudine e il sudore e le lacrime che sui libri hai versato sarebbero trasmutati in un mondo di opportunità; già, ma quali?
Perdi la luce alla prima tempesta.
 
Poi qualcosa accade: ti costringono a vivere per la prima volta.
E la vita è il paragrafo che hai saltato perché credevi che nessuno lo avrebbe chiesto.
 
 
I'm not defeated, I believe that I can turn this ship around
Destroy the status quo until I know I found a common ground
 
 
Decidi che non troverai barlume nei libri ma nei capelli di grano e in pelle di latte.
Non puoi leggere i suoi occhi e non puoi sfogliare la sua mente: credi sia tutto quel che ti serve - ossigeno in un’adolescenza claustrofobica.
Avvicina a te la carne e ti distoglie dalla quotidianità che comunque ti reclama: questa volta, però, non rispondi.
Quando per la prima volta hai posato i piedi nudi fuori di casa, ti è stato chiesto di scegliere tra i pascoli verdi di brulicanti campagne e l’immensità dell’oceano: tu hai scelto le sue braccia e un salto nel vuoto.
Non c’è mappa che ti insegni a scoprirne la pelle; non c’è formula che in tuo aiuto accorre quando il calore del suo corpo vorresti investigare; non c’è saggio che ti spieghi la volatilità dei suoi occhi.
Eppure lo sai - ed è per questo che lo hai scelto: è una macchia di inchiostro scivolata prepotentemente sulla tua linda pergamena. Di quel candore intendevi però disfarti: questa, la soluzione che ti sei offerta per trovare un nuovo giorno, nuove forze, nuovo scopo.
Hai intuito di aver bisogno dello sperequarsi dei colori affinché il tuo cuore avvizzito torni a battere: tu però di colore ne hai scelto solo uno; quello dei suoi occhi.
Draco ha iridi metalliche in cui è facile perdersi - così rare che nessun luminare si è ancora preso la briga di scriverne un trattato.
La sua pelle sa di cipresso e pepe nero - non di chiuso: all’essenza di una virilità che sa di primavera e di scoperta ti appoggi nella speranza che sostituisca l’inchiostro di un calamaio con l’umidità di notti fatte di baci e pelle nuda.
 
 
Believe me when I say I'm gonna be
Big explosions crack through thunderous mountains
Hearts exploding, minds, volcanoes pop and blow
I'm not alone, I'm not alone
 
 
L’impeto della sua lingua è una corsa contro mille venti e il traguardo è l’orgasmo che cancella le lacrime vane buttate su libri che non hanno mai emesso respiro, né tantomeno un ansito spossato e mascolino che così bene suona nella sua gola e che nella tua accogli.
La sua bocca è il calice da cui bevi e che ristora una passione logora e incolore. Credi ti abbia restituito una nuova vita - un nuovo motivo, un nuovo scopo.
Ma ricordi? Alla vita non eri pronta.
Hai scelto occhi rodati di un ragazzo iniziatico e hai dimenticato che l’ermeneutica non ti avrebbe aiutata a decifrarne la volontà.
Cosa succede quando un amore sboccia all’alba e cala al tramonto - e questa volta, non sei più spettatrice ma romantica commediante? Succede che ti trasformi in tragedia.
La mistica dei corpi ti è preclusa; la sua lingua ti sbarra la via e le sue braccia ti impediscono di respirare.
Poi ti lascia andare.
Crolli di nuovo.
Di nuovo, nessuno ti salverà da te stessa.
 
 
Who am I kidding? I'm sad, no ideas coming
It's driving me mad and I'm fighting it
It's turning me bad, I'm loaded, pages taking me over
I just wanna be home with all my friends and family
Mum and dad, it's closing in on me, I need recovery, coming home
I'm coming home and I need closure, I need closure
 
 
La propulsione di colori che ti eri promessa arriva dipingendo la tua passione dei colori sbagliati. Il tuo cuore batte di nuovo di una determinazione svettante il dolore più nero.
Dici che il tuo nemico è il mondo: crudo ti ha concesso un amore come stoffa e dalle mani te lo ha sfilato; ancora ne senti la freschezza al tatto: freddo, sì, perché la memoria tattile ti ricorda di quel sesto senso che avevi scoperto e che mai più avvertirai.
Quel dolore usi per tornare a rivolgerti con nuovo vigore ai tuoi libri: il tuo cuore pompa come non mai - è più vivo ora che sei morta, che prima quand’eri viva: sa, ora, che l’obiettivo è la sopravvivenza; che il suo posto nel mondo deve riguardagnarselo.
I numeri tornano a riempire le tue giornate: è la tua rivincita contro il mondo che ti ha sbattuto sonoramente la porta in faccia.
 
E il ciclo ricomincia.





 
*Raleigh Ritchie - Stronger than ever
  
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