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Autore: blackjack0999    20/08/2018    4 recensioni
Per Isaac Celere. Trasferitosi da poco nella Kouh City con la sua famiglia. Iniziare ad adattarsi mentre inizierà l'anno scolastico alla Accademy Kouh. Conosce una graziosa, misteriosa ragazza di nome Yuuma e organizzano un'appuntamento normale. Sfortunatamente per Isaac, quel semplice 'appuntamento', sarà solo il preludio di un'altro stile di vita, alla quale lui non vuole averci nulla a che fare e non gli riguardava a suo malgrado. E' quando essa avrà inizio, si renderà conto di essere il nuovo Sekiryutei. Nonostante l'inizio incerto non si tirerà indietro, e proseguirà nel suo destino, ma ha modo suo ovviamente.
[Pezzo estratto dal Cap. 10]
Lei mi appoggio la sua mano destra sulla mia rispettiva guancia, la fissai negli occhi. «Oh, Io so la verità Isaac. L'avevo già capito che ora sei un diavolo reincarnato.» mi disse.
....L'intero soggiorno era svanito, le pareti erano diventate una landa cupa con aloni dorati vorticanti come fossero state brezze, persino i tatami del pavimento in alcune parti sembravano svaniti, poi l'avvertii, un'aura sconosciuta ed era alle mie spalle!.
[Isaac...Lei e una Yokai.. Una Kyùbi!.]
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asia Argento, Nuovo personaggio, Rias Gremory
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza
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Una vita che non T'Aspetti.

Mi svegliai di soprassalto, sudato mentre mi guardavo intorno, ero. Ero nella mia stanza?. Ma com'era possibile. Ultima cosa che ricordo, era il mio appuntamento con Yuuma è che lei, gli si sono spuntare delle ali come quelle di un'angelo ma nere e ha cercato, riuscendoci di uccidermi.

Mi guardai e tastai l'addome e sollevai la maglietta grigia sbiadita che usavo come pigiama e fatta eccezione del mio addome piatto, non vi era alcuna traccia della ferita mortale che Yuuma mi aveva inflitto con quella specie di lancia, come anche, non vi era traccia sul fianco dov'ero stato colpito la prima volta, sollevai il risvolto dei pantaloni della vecchia tuta nera, che usavo anch'esso come pigiama, per controllare il polpaccio destro, anch'esso era normale.

Credevo di essere morto, ma sono vivo. Quindi come sono tornato a casa mia?. Che mi sia sognato tutto?. Di essere uscito con una ragazza che alla fine ella mi ha ucciso?.

Può essere così. Ma ha dire la verità, sono piuttosto scettico su questo mio pensiero. Tutto il dolore che ho patito allora, era reale come io che respiro. Sono morto ma ora sono vivo. Come era possibile?. E' questo mi chiedo.

Scesi dal letto, l'avrei rifatto più tardi, in questo momento sentivo il gran bisogno di farmi una doccia calda. Forse mi avrebbe schiarito le idee e avrei fatto meglio il quadro della situazione.
Successivamente dopo esseri rifatto accuratamente il letto ed essermi vestito, mi sono diretto verso la Kouh Accademy.

 

 
Quando entrai in classe. diverse cose attiravano la mia attenzione: Di solito quando rientravo in classe assieme a Yuuma Amano dopo l'intervallo e la pausa pranzo. Allora le ragazze e i ragazzi ci guardavano con mal celata invidia. Adesso sembrava che tutti si comportassero con me come se non fosse successo nulla, poiché le ragazze mi guardavano di nuovo bramose, lo si poteva notare da certi tipi di sguardi che mi lanciavano, alcuni ragazzi un po' invidiosi di come ero spesso circondato dalle ragazze che mi facevano domande, altri cortesi, e tutti. Docenti compresi. 

Quando mi diressi al mio banco e presi posto, mi appoggiai allo schienale e incrociai le braccia al petto, ripensando a quello che era successo durante il mio appuntamento con Yuuma e di come si era concluso. Eppure per quanto provassi a non pensarci, qualcosa dentro di me era alquanto scettico a riguardo, provai a fare un tentativo e chiesi ai miei compagni di classe se conoscessero una studentessa col suo nome, essi risposero negativamente.

Allora era davvero che mi ero sognato tutto. Sospirai e provai a non pensarci più, attesi che iniziassero le lezioni e le segui.

Quando trillò la campana dell'intervallo, tirai fuori dalla tasca del blazer, il mio Ipod, l'accessi e indossai le cuffie, feci partire la musica. 'Monster' degli Skillet, una delle canzoni che preferisco per il ritmo e il testo che mi si a dice alcune volte. Mentre sto ascoltando la musica. Riesco a sentire da sopra il volume alto della musica, le gride entusiastiche delle mie compagne di classe.

Metto in pausa la canzone e voltai lo sguardo verso nella medesima direzione in cui stavano guardando le mie compagne di classe.

Successivamente tutte le mie compagne di classe si sono spostate come una marea umana verso lo stipite della porta, dove stava entrando un ragazzo.




«Aww non ci credo!. Kiba-Kun qui nella nostra classe in visita. Che bello!»

Ah, cosi lui é il famoso Yuto Kiba, l'idol di tutte le ragazze della Kouh Accademy, quello che lo chiamano 'Il Principe Azzurro' della scuola e di conseguenza il nemico giurato di tutti i ragazzi, almeno cosi ho sentito vociferare dal resto dei ragazzi dell'Istituto a suo riguardo.

Lo osservai con circospezione, mentre si stava guardando intorno prima di guardare improvvisamente verso la mia direzione, per poi congedare educatamente le ragazze che lo stavano guardando con gli occhi luccicanti, e si stava avvicinandosi al mio banco. 

«Salve. Tu sei Isaac-Kun vero?» Mi salutò con un sorriso gentile prima di fermarsi ad un metro da me.

Guardandolo potevo constatare che il titolo di 'Principe Azzurro' non gli era stato affibbiatogli così a caso. 

Era certo un bel ragazzo: Biondo, occhi grigi con un piccolo neo sotto il sinistro, un fisico molto asciutto ma comunque tonico di chi si tiene in forma, molto garbato e rispettoso, esattamente com'erano i principi del passato.

Tuttavia, mi chiesi perché uno studente del secondo anno come lui viene nella mia classe a cercarmi, qui gatta ci cova.

«Dipende da chi mi cerca». Gli ho detto in modo glaciale e scoccandogli un'occhiata altrettanto seria.

Yuto mi ha guardato un po' sorpreso, ma non ha battuto ciglio da come mi sono rivolto a lui.

«Perdona il disturbo. Isaac-Kun. Ma sono qui a nome di Rias-Buchou. Vorrebbe parlarti e mi ha chiesto di accompagnarti. Vorresti seguirmi?». Mi ha chiesto mantenendo il suo sorriso gentile.

D'accordo, ora si la cosa si fa sempre più strana. Perché mai, Rias Gremory, una delle ragazze più popolare dell'Istituto, vorrebbe parlarmi?. E' ha chiesto a Kiba, anch'esso popolare a chiedermi di seguirlo?. E' una strana coincidenza e per la cronaca. Ha me non mi sono mai piaciute le coincidenze. Nulla accade per caso. Perciò qual'è il reale motivo di quella conversazione?. Starò al gioco e scopriamolo.

Accennai ad un sorriso: «Certamente Kiba-Kun. Mi piacerebbe sapere cosa vuole parlarmi Rias-Sempai»

Raccolsi la cartella e la misi oltre la spalla e lo seguì fuori dalla classe e lungo il corridoio, ignorai come le ragazze di passaggio salutavano Kiba e io accennai solamente ad un sorriso e un cenno di saluto alle ragazze. Ma quando siamo usciti dalla scuola, lo guardai seriamente.

«Dove stiamo andando esattamente?». Chiesi.seriamente.

«Alla Sede del Club di Ricerca Dell' Occulto. Rias-Buchou e lì che ci aspetta». Mi ha risposto continuando a camminare e continuai a seguirlo. 
Ho seguito Kiba sino davanti ad un vecchio edificio. Mi sono fermato ad osservarlo.

Il vecchio edificio scolastico era uno stabile della scuola staccato dal complesso principale, consisteva in una grande costruzione a tre piani, il cui terzo piano fungeva da torre dell’orologio, bianca con tetto nero e diversi rampicanti che ricoprivano le pareti fino al secondo piano. 

«Così, questo è il Club di Ricerca dell'Occulto?». Chiesi.

«Esattamente Isaac-Kun Parecchio tempo fa, era un dormitorio, Ma non fu mai usato ed e caduto in disuso e abbandonato. Sarebbe probabilmente andato incontro alla demolizione se non fosse stato per Rias-Sempai, la quale, dopo averne ottenuto la gestione dalle autorità scolastiche, lo rese nell'attuale Club di Ricerca dell'Occulto». Mi ha spiegato

Scossi la testa, che club alquanto stravagante e singolare, pensai continuando ad osservare l'edificio, quando scorsi un movimento alla finestra del secondo piano, una delle tende si era spostato, qualcuno all'interno ci aveva visto entrare. 

Sentì Kiba chiamarmi e lo guardai, mi stava aspettando davanti alla porta d'ingresso, lo raggiunsi a passo svelto.

Kiba aprì la porta d'ingresso e mi fece un galante, cordiale cenno di entrare, a cui risposi solamente con un brusco cenno del capo. Quando il 'principe azzurro' era entrato, entrai e mi spostai dalla porta, mentre lo chiudeva dietro di sé. E mi fece cenno di seguirlo.

L'illuminazione dell'ingresso era scarsa, sembrava come se l'esterno fosse diventato buio improvvisamente, posai la cartella nel ripiano dello scaffale vicino all'ingresso e lo seguì fino alla sala principale dell'edificio.

Essa era una grande stanza rettangolare, le pareti rivestite in legno di betulla con inserti romboidali di legno, il pavimento anch'esso rivestito in parquet di legno di mogano, un tappetto viola scuro, con divani stile vittoriano nero e un basso tavolo al centro con sopra un candelabro a tre bracci d'ottone. Spostai lo sguardo continuando ad osservare la stanza, alcune sedie e mobili lungo le mura, diversi quadri appesi e un’illuminazione data da molte candele accese su tutto il perimetro, sicuramente per enfatizzare sull'atmosfera della natura del Club di ricerca sull'Occulto.
All'altra estremità della sala vi era una grande scrivania di legno massiccio di quercia.

Vidi su uno dei divani centrali stava seduta una ragazzina minuta dai capelli bianchi con un fermaglio nero a forma di testa di gatto sul suo lato destro, gli occhi nocciola-ambrati che sgranocchiava tranquillamente dei dolcetti.
Restai fermo dov'ero, mentre Yuuto Kiba si avvicino ai divani guardando la ragazzina e fece le presentazioni:



«Koneko-Chan, questo e Isaac Celere. Celere-Sempai, lei e Koneko Toujou»

«Salve». Salutai in modo accennato ma educato. Lei rispose soltanto con un cenno del capo, continuando a sgranocchiare il dolcetto. Uhm. Ragazzina di poche parole o parecchio riservata a quanto pare.

Sento lo scatto della serratura e mi volto verso la porta alla destra della scrivania e vedo entrare un'altra ragazza, che avevo vista un paio di giorni fa, attraversare il campo, assieme a Rias Gremory. Akeno Hinejima.



«Ara ara. Tu sei il nuovo membro del club. Piacere di fare la tua conoscenza. Sono la vicepresidentessa del Club di Ricerca dell'Occulto. Akeno Hinejima» ha detto sfoggiando un sorriso radioso.

Arrossì osservandola. Valutarla solamente come 'bellissima' non renderebbe appropriata: i suoi lunghi capelli neri raccolti in una coda di cavallo da un fiocco arancione, occhi viola come un'ametista, un fisico molto formoso e tonico, i lineamenti del suo viso delicati che nessun scultore o pittore artistico, sarebbe riuscito a replicarla alla perfezione. Non c'era da sorprendersi se lei era considerata una delle due ragazze più belle e popolari dell'intero Istituto.
Indossava l’uniforme femminile scolastica, che consisteva in una camicetta bianca con sopra una giacca nera chiusa sotto il seno, una minigonna fucsia e un nastro avvolto a fiocco sul petto, oltre a delle calze nere lunghe fino alle ginocchia e delle scarpe marroni. 

«Piacere mio Akeno-san» Ho detto con un sorriso accennato, con le guance arrossate.

Ma subito dopo, sbatto le palpebre, riguardo a quello che Akeno aveva detto 'nuovo membro del club'?, pensò che ci sia un grosso errore. Prima che potessi replicare. 

«Direi che ci siamo tutti»

Voltai lo sguardo in tempo per vedere colei alla quale apparteneva quella voce, entrare nella stanza e  venirmi incontro. Rias Gremory. Studentessa modello e la ragazza più popolare della Kouh Accademy. Presidentessa del Club di Ricerca dell' Occulto.



Se dovessi dare un voto fra la bellezza di Akeno Himejima e quella di Rias Gremory. Senza dubbio sarebbe stato alquanto difficile votare. 
Akeno- San senza dubbio era affascinante, ma lei..non avevo mai visto una ragazza più bella. I lunghi e fluenti capelli cremisi le arrivavano fino a poco sopra il bacino, gli occhi blu mare emanavano nobiltà e pacatezza, come l'oceano cambiava dall'essere calmo a diventare mosso in un secondo. Il suo corpo aveva le forme più seducenti che avessi mai visto. Indossava anche lei l’uniforme scolastica, ma questa non faceva che rafforzare ancora di più il suo fascino, esaltando il suo fisico formoso e perfetto e dandole nel contempo un tocco di semplicità. Il giusto equilibrio fra bellezza e formalità.

Guardandomi Rias, si sedette sul divano imitata da Yuuto Kiba, mentre Akeno Himejima, uscita e rientrata rapidamente da un’altra porta nella parte sinistra della sala, poggiava sul tavolino un vassoio con alcune tazze piene di tè fumante. Con un gesto, mi fece cenno di accomodarmi a mia volta, ho accennato un sorriso e presi a sedermi sull'altro divano libero, ringraziai Akeno-San per il tè. ma non lo presi, mi limitai a guardare i membri del club, curioso di sapere il motivo della mia presenza qui. Se volevano che io facessi parte del loro club di ricerca, beh la mia risposta era ovviamente: No.

«Allora Rias-sempai. Potrei sapere il motivo perché stranamente una delle ragazze più popolari della scuola voleva parlarmi cosi di punto in bianco?». Le chiesi con tono glaciale, incrociando le braccia al petto, osservai la sua e la reazione degli altri.

Esattamente com'era successo prima con Kiba, anche Rias sembrò sorpresa dal mio tono cosi serio. Veramente di solito sono più tranquillo ed educato a parlare con le ragazze o con le persone in generale. Fatta eccezione agli inizi e quando c'è qualcosa che non mi convince divento alquanto diffidente. 

Ma Rias prese e sorseggiò tranquillamente il suo tè, sollevando lo sguardo a guardarmi, prima di sorridere leggermente, ma mi accorsi che i suoi occhi, il riferimento mentale all'oceano, c'avevo azzeccato, infatti mi stava dando un'occhiata severa, ma di breve durata.

«Sei un tipo che non gli piace aspettare Issac». Disse con calma. 

Sorrisi in modo accennato, ma continuai a guardarla seriamente e gli dissi: «Non sempre, dipende dalle situazioni»

Rias-Buchou mi guardò chiudendo gli occhi per un secondo prima di aprirli e guardarmi.

«Benvenuto nel Club di Ricerca dell'Occulto Isaac. Taglierò subito corto: Tutti i membri qui presenti, sono tutti demoni». Ha detto.

La guardai di sorpresa, misto all'incredulità e allo scetticismo. Infine con serietà. Questa poi, i ragazzi più popolari dell'Istituto Kouh, si sono talmente rimbambiti dal loro club, da auto-considerarsi dei demoni. Così mi alzai dal divano e girai i tacchi e mi diressi verso la porta. Come se non avessi già il pensiero di Yuuma con quelle ali da angelo nero che continua a passarmi in testa, nonostante sto rivalutando l'idea di aver sognato. Ora cosa mi tocca sentire.

«Dove stai andando?» Ha detto la voce di Rias Gremory, mi voltai a guardare lei e i presenti, mettendomi le mani nelle tasche dei jeans.

«Che domande. Me ne vado, ho molto di meglio da fare, che starmene qui ad ascoltare assurdità. Grazie per invito, ma non ho intenzione di far parte del vostro Club. Con questo vi saluto». Dissi schietto scoccandogli un'occhiata a loro.

L'espressione sui loro volti era da immortalare. Erano sorpresi, ma Rias si alzò in piedi, mentre dalla sua schiena e di tutti i presenti si aprivano un paio di grandi ali nere da pipistrello. In un secondo pensai, guardandoli indifferente, che erano palesemente finte, ma quando vacillai a causa di un improvviso peso sulla mia schiena, mi guardai e sgranai gli occhi. 

Dalla mia schiena erano spuntate un paio di grandi ali nere da pipistrello, identiche a quelle dei presenti che avevo di fronte. Pensai che fosse impossibile ma quando mi accorsi che le stavo muovendo, emettendo un flebile gemito roco di sorpresa.

«Sorpreso?. Rinnovo il tuo benvenuto Isaac come demone». Disse Rias con un sorriso, incrociando le braccia sotto al suo formoso seno.

S-Sono un demone?, pensai continuando a guardarmi le ali, sfiorai la membrana, rabbrividì, prima di guardare Rias e i presenti che mi stavano sorridendo, eccetto Koneko che aveva ancora la sua espressione stoica.

«Come e quando sono diventato un demone?». Chiesi fra tensione e rabbia che non riuscì a celare, guardando seriamente i presenti, mentre serravo i pugni per celare che mi stavano tremando. 

Rias si avvicino, io arretrai per tutta risposta, ma lei tirò fuori dalla tasca una foto e me la mostrò.
Guardai la foto e sussultai. Era Yuuma chan con le ali da Angelo nere.

«Yuuma-Chan?». Esclamai dallo stupore stupore

Nella mia testa come in un film, ricordai il mio appuntamento con lei e la sua conclusione, quando le sono spuntare delle ali nere, che mi stavo cercando di fuggire, e che lei mi ha ucciso con una lancia di energia.

«Quella che tu chiami 'Yuuma-Chan' in realtà è: Un angelo caduto» 

«Gli Angeli Caduti. Un tempo erano servitori di Dio, ma sono sprofondati all'inferno Poiché nutrivano e provavano emozioni malvagi. Sin dall'antichità, noi demoni ci scontriamo con loro per il dominio assoluto degli inferi. Noi demoni stipuliamo contratti con gli esseri umani, esigiamo il pagamento di un prezzo, che ci consente di guadagnare potere. Dal canto loro, gli Angeli Caduti cercano di eliminare i demoni, servendosi degli esseri umani. Infine ci sono gli angeli veri e proprio che hanno ricevuto l'ordine per conto di dio di eliminare sia gli Angeli Caduti che i demoni. Cosi da tempo innemore si e verificata una questione di stallo fra le tre fazioni» Rias mi ha spiegato. Ma non era quello che volevo sentire in realtà.

«Non voglio sapere la storia. Voglio sapere il perché Yuma mi ha ucciso e come sono diventato un demone?» Domandai innervosito.

«Per il Sacred Gear in tuo possesso»

Sacred Gear?. Un momento.Poco prima che mi accasciai a terra. Yuuma aveva detto una cosa del genere.

«Che cos'è effettivamente questo Sacred Gear?

«I Sacred Gear. Oggetti dotati di abilità straordinarie creati dal Dio della Bibbia. Donati solo agli esseri umani possono usarli e li acquisiscono fin dalla nascita, ma solo col tempo apprendono della loro esistenza. Tra questi ve ne sono tredici molto più potenti degli altri chiamati Longinus, che sono una minaccia per le tre fazioni». 

Ha spiegato Akeno guardandomi dopo essersi rimessa seduta sul divano. Guardai lei e voltai lo sguardo verso Rias, essa ha annuito prima di continuare lei la spiegazione

«Ti ha considerato pericoloso e così ti ha ucciso, celando subito dopo ogni sua traccia, per questo sembrava che nessuno conoscesse questa Yuuma, perché aveva eliminato il suo ricordo di tutti con i suoi poteri».

Ecco spiegato perché non vi era più traccia di lei. Non mi ero sognato tutto allora. Era accaduto realmente. Questo risponde alla mia prima domanda, ma come sono diventato demone questo ancora voglio sapere.

«Potresti alzare il tuo braccio destro Isaac-Kun». Mi ha detto Rias.

Le scoccai un'occhiata ma soltanto perché spinto dalla curiosità, esitante sollevai la mano destra.

«Chiudi gli occhi e concentrarti in modo di liberare la tua energia interiore». 

Continuando ad essere spinto dalla curiosità più che altro, obbedì, chiusi gli occhi concentrandomi, serrai la mano a pugno, me lo senti formicolare. Sempre di più, quando vidi un flash rosso e aprì gli occhi. E sulla mia mano.. vi era ora una sorta di guanto rosso che sembrava fatto di squame d’acciaio e presentava un grosso gioiello verde incastonato sul dorso. «Wow. Ma Cosa?».



Osservai ammirato il guanto, esaminandolo con attenzione, sopratutto quel bel gioiello verde sul dorso della mano.

«Quello è il tuo Sacred Gear, per esso che quell'angelo caduto ti ha ucciso». Ha detto Rias avvicinandosi a me, ero cosi intento a guardare il Sacred Gear, che non mi accorsi che stava invadendo il mio spazio personale, arretrai di un paio di passi immediatamente.

«Ma ciò non spiega. Come sono vivo e diventato un demone però?» Le chiesi e lei non esitò a rispondermi.

«Un'istante prima di morire tu mi hai evocata, avevi uno dei nostri volantini in tasca come quello che ti mostrerà Akeno»

Akeno si alzò in piedi e mi mostrò il disegno del cerchio magico, quando lo vidi mi era molto famigliare e compresi. Il volantino che quella ragazza di ieri mi aveva dato.

«Tu in punto di morte hai desiderato di poter fare di più. Cosi mi hai invocata. Quando sono apparsa purtroppo eri moribondo, mi sono accorta della presenza del Sacred Gear cosi ti ho salvato la vita. Trasformandoti in un mio subordinato. Sei un demone servitore della Famiglia Gremory». Ha detto con un sorriso

Allora ecco com'era andata. Dopo che ero morto questa demone, che io stesso ho evocato per colpa di quel maledetto volantino, mi ha riportato in vita. Per giunta come suo servitore!. Oh no!. Non lo posso accettare, non lo voglio accettare. Io non sono il servo di nessuno!.

«Mi rifiuto». Dissi fra i denti guardando Rias.

La sua sorpresa e quella degli altri era ben evidente, scommetto che non si sarebbe mai aspettata che qualcuno si sarebbe rifiutato di essere il suo servitore. «Come hai detto?». Ha chiesto la maggior interessata sconvolta.

«Ho detto che mi rifiuto!. Non sono il tuo servo!. Perciò Statemi lontano!». Esclamai alzando la mano destra, dov'è avevo ancora il guanto in posizione di guardia.

[Boost]

Non ho guardato da dove proveniva quel suono, mi sono voltato verso la porta e lo raggiunta, quando. 

«Se uscirai dall'edificio, sarai alla merce degli Angeli Caduti, se scopriranno che sei vivo e reincarnato in demone. Non esiteranno ad ucciderti. Attaccherebbero anche chi e più vicino a te e attualmente non avresti alcuna possibilità di sopravvivere ad un loro attacco, in quanto non hai ancora abbastanza potere». Ha detto Rias a quelle parole mi fermai all'istante.

[Boost]

Se avesse ragione, Selina e la mia famiglia sarebbero in pericolo. Ma non voglio essere un suo servitore, nemmeno essere un demone che purtroppo sono, mi voltai a guardarla.

[Reset]

Ignorai ancora quel suono. Rias-Buchou era a meno di un metro da me, guardandomi con tutta l'aria di rimproverarmi, la guardai dritto negli occhi per dimostrarle chiaramente che non avrei chinato la testa davanti a lei.

«E' non solo. Se qualche demone ti vedesse. Saresti considerato un 'randagio' ed verresti eliminato senza esitazioni e mi dispiacerebbe se succedesse». Ha detto con cortesia, ma facendomi capire dal tono della sua voce, che sarei andato contro a orribili conseguenze e quindi, non avevo altra scelta. 
Ho chinato la testa, senza dire una parola.

«Mi ripresento: sono Rias Gremory. Fiera erede del Casato Gremory. Sono contenta di accoglierti tra noi. Isaac». Lei disse, la guardai e spostai lo sguardo sui presenti.

Essi sorrisero, persino Koneko che aveva abbozzato ad un leggero sorriso. Dopodiché Rias-Sempai mi prese la mano, con il palmo rivolto in su, ebbi l'impulso di ritrarla, ma dovetti lasciarla fare, la vidi disegnare uno strano simbolo sul palmo della mano, mentre notai Akeno-San, aprire le braccia e sul pavimento comparve lo stesso cerchio magico che ho visto e fare un cenno.

Successivamente Rias Gremory mi spiego che ora ero considerato a tutti gli effetti un suo servitore, con mio dispiacere aggiungerei e che l'Accademy Kouh era sotto la sua giurisdizione, il suo territorio. 

Volevo tornarmene a casa, così Rias ha acconsentito e sono uscito dalla Club di Ricerca dell'Occulto, prima di andare via però. Sempre la 'Buchou', mi disse di presentarmi domattina che mi avrebbe spiegato altro sui demoni e sul Sacred Gear. Ho soltanto annuito e me ne sono andato.

In che guaio mi sono cacciato, avrei voluto mandarli al diavolo si fa per dire e dimenticare tutto. Ma con il pericolo degli angeli caduti che avrebbero potuto attaccare me e la mia famiglia, ho dovuto accettare al mio malgrado di essere a tutti gli effetti il servitore di Rias. Per colpa loro e di Yuuma sono diventato un demone, una bestia.

Ritornai a casa quando era sera, limitandomi a dire che avevo fatto delle attività extra scolastiche, mi'inventai la scusa che avevo già cenato, ritornai in camera e mi misi subito a dormire. Volevo riposare, solo quello.

Nota dell'Autore: Salve a tutti ragazzi. Allora prima di cominciare ringrazio calorosamente Fenris per il suo consiglio e l'altro suo consiglio sarà usato nel futuro capitolo. Isaac ha incontrato di persona Rias Gremory e il resto del Club di Ricerca dell'Occulto. Scoperto con suo grande dispiacere di essere un demone reincarnato, reagendo in modo che personalmente ritengo piuttosto giusto, appunto non desiderato. E stato definito le tre fazioni. Ed infine scoperto il suo Sacred Gear. Ma per il nostro Isaac la sua nuova situazione e appena iniziata.  Ovviamente ci saranno spero e accetto consigli a riguardo, sul dietro le quinte, oppure sul capitoli futuri in generale. Come discorsi privati fra Rias e il resto del team. Fatemi sapere. Ringrazio i lettori silenziosi e ci sentiamo al prossimo aggiornamento. Alla prossima!.
  
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