Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: Costulo    20/08/2018    0 recensioni
"O divino Jospeh, perdonami se ti invoco cosi di fretta, ma chiedo il tuo aiuto per raccontare l'ultimo anno di una guerra civile combattuta in una terra lontana. Una ribellione contro uno stato scoppiata per ideologie completamente in antitesi fra loro, ma come il sole e la luna, uno necessitante dell'altro per poter vivere. Chiedo il tuo aiuto per raccontare anche quella storia d'amore fra schieramenti opposti, e le peripezie dell'obiettore e del mercenario ferito.
Illuminami sul modo di raccontare un fatto così complesso, con tutte quelle storie di spionaggio, contro-spionaggio e di passione furente.
Chiedo a te, ai piedi del monte dell'isola sommersa, di guidarmi nella stesura di questo racconto, tu che hai assisto dall'alto, a fianco dell'innominabile. Tu che hai osservato la creazione di Wawatew o di TDKERO, mostrami la via corretta. Aiutami, sono pronto a qualsiasi voto. E sempre sia lodato tu e l'Impronunciabile."
Genere: Avventura, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altro personaggio, B, Beardo, Dakota, Ella, Izzy
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Erano una ventina di minuti che aspettavano lì fuori, in attesa di trovare il momento adatto per fare irruzione. Beardo, camuffato affinché ad una prima vista non potesse essere visto e sdraiato su una collinetta, osservava con in binocolo il perimetro. L'edificio, poco distante e in fondo alla discesa della stessa collinetta, era un parallelepipedo bianco, con una finestra su ogni lato lungo e la porta su uno dei lati corti. Continuavano ad osservarlo da ormai due giorni, quando alla radio l'addetto Noah aveva intercettato delle informazioni dirette alle coordinate dell'edificio.

Come ogni imboscata che si rispetti, Beardo c'era andato con il minor numero di combattenti possibile: aveva lasciato il comando delle operazioni alla base a Tom, portandosi con sé il luogotenente Heather Douvoir, il veterano e cecchino Scott Stukzer e i soldati parigrado Shawn Mihastovic e Devin Collins. Proprio quest'ultimo, seduto ai loro piedi, si lamentò:
-Quando é che ci muoviamo? I miei piedi stanno congelando...-.
La risposta, da parte di Scott, fu immeditata e scazzata:-Quando Beardo vorrà, attaccheremo, obiettore dei miei stivali.-
Heather, sentendo vociare, sdraiata al fianco di Beardo per guardare scrupolosamente, si giro in parte su un fianco e zittì minacciosamente i due. Devin e Scott si ammutolirono subito. 
C'era rancore tra i due, soprattutto per un motivo: Devin era un'obiettore di coscienza, mentre Scott era un ex-militare che aveva combattutto e ucciso ribelli prima di essere congedato con disonore e unirsi per orgoglio alla causa. Devin si era unito da poco, era un'intelletuale convinto delle sue idee, con conoscenze di base sul pronto soccorso. Scott, suo coetaneo, non aveva studiato e andava dove i suoi istinti lo portavano, ma davvero abile a colpire dalla distanza con fucili a lunga gittata. Scott aveva avuto risentimento sin da subito nei confronti di Devin e i sei mesi passati a lavorare insieme all'interno nella base non avevano giovato ai rapporti.
I due si scambiarono occhiatacce furtive, prima che Beardo parlasse: -Alzatevi, andiamo.-
Tutti imbracciarono il loro equipaggiamento e scesero lungo la collina, avvicinandosi all'edificio.

Ogni base scientifica militare era identica una dall'altra: colpiva subito che la porta si potesse aprire attraverso un pannello che eseguiva il riconoscimento vocale e della mano. Non era la prima base in cui si addentravano e Beardo si era portato dietro uno specialista: Shawn ci mise tempo zero a staccare il pannello e ad aprire la porta staccando e collegando fili.
-Fatto, capo. Più facile che aprire un vasetto di nutella.- e trattandosi di Shawn, nessuno era così sicuro che si trattasse di una battuta, soprattutto perché lo avevano visto in azione per una trentina di minuti che faceva strane movenze che lo facevano assomigliare ad un macaco cercando di aprire un barattolo, prima che la veterana Gwendolyn Haissin, mossa per pietà glielo aprisse.
I cinque entrarono dentro. La struttura, come tutte le altre, era divisa in due parti. Al piano principale c'erano un banco di lavoro e vari armadietti chiusi e poi una botola verso il piano sotterraneo. Beardo diede l'ordine di dividersi: mandò in avanscoperta Scott, poi una volta che il rosso comunicò che fosse tutto a posto, si diresse al piano di sotto con Heather. Devin ebbe il compito di controllare ogni singolo armadio al piano superiore, in cerca di qualsiasi cosa di utile, e Shawn di assicurarsi che non arrivassero soldati di regime.

Beardo era molto tranquillo, per via dell'esperienza accumulata tra esercito e ribellione. Il piano inferiore era composto da altre due stanze nella stessa maniera di quella al piano superiore: Scott controllò quella più lontana dalle scale, mentre Heather quella più vicino. Beardo invece cercava se non ci fossero stanze nascoste: gli era venuto il dubbio per via dei numerosi fallimenti nelle precedenti incursioni, quasi come se Ella se lo aspettasse. Tutto in ordine, ma nessuna informazione utile. Anche questa volta sembrava essere come quella precedente: Devin scese al piano sotto, facendo intendere di non aver trovato nulla. Neppure Scott trovò qualcosa. Tutto sembrava come le volte scorse.
Beardo iniziava ad essere sconsolato e a guardare la botola dal piano inferiore quando la sua attenzione venne richiamata da Heather: -Signori, credo di aver trovato qualcosa.-

Tutti tranne Shawn, ancora a fare la guardia, si avvicinarono ad Heather, la quale estrasse dal terzo cassetto di un mobile una ventiquattrore.
Heather la posò subito sul banco di lavoro, accese una luce e scassinò la valigetta. All'interno si trovavano alcuni fascioli ordinati ed Heather capì immediatamente di cosa si trattasse.
-Beardo, abbiamo un problema.-
Il tono di voce di Heather mise in allarme Beardo: -Di cosa si tratta, luogotenente?-
Heather prese un fascicolo in mano e lo aprì:
-Pare che Ella abbia assunto un equipe di scienziati per progettare un rivelatore di calore che possa scovarci comodamente dal suo palazzo. Questo le permetterebbe di sapere dove siamo e di colpirci in assoluta tranquillità.-
Heather porse poi il fascicolo a Devin, che lo mise nello zaino, e ne prese un altro. -E qua invece, un'arma dalla grande portata e potenzialmente devastante. Metterebbe fine non solo a questa guerra, ma a tutte le future. Ella avrebbe un potere incredibile.-
Heather aveva studiato ingegneria meccanica fino a quando non era scoppiata la guerra civile, poi si era unita immediatamente alla causa dei ribelli, in una banda che fu sterminata. La sua importanza era duplice: poteva comprendere al volo tutti i disegni degli ingegneri elliani, ma riusciva anche a progettare armi da commisionare all'estero. Quindi sapevano benissimo che quella fosse la sua materia e tutto questo alimentò la tensione generale.
Beardo guardò preoccupato l'ultimo fascicolo, poi lo infilò nello zaino di Scott.
-È veramente uscita di senno.- disse quasi sottovoce Beardo, con un misto di dubbio sul futuro e apprensione per le persone a cui teneva.
-Motivo in più per sbrigarci a sconfiggerla.- fu l'affermazione del contadino, girato di schiena per permettere al suo capo di mettere i fogli al suo interno.
Beardo annuì, ma la sua preoccupazione era ben visibile dagli altri membri della squadra.
-Dobbiamo andare, prima che venga qualcuno.- consigliò la ragazza del gruppo, a cui tutti diedero subito retta.
I quattro stavano per salire le scale della botola quando Shawn scese di corsa:
-Signori, abbiamo visite.-
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Costulo