Capitolo
2
Campo
Mezzosangue
Non
appena sua sorella ebbe messo piede all’interno della
Cabina Tre, Benedict puntò le iridi grigio chiaro su di lei.
-
Eri in infermeria? –
-
Sì, volevo dare un’occhiata alle condizioni in cui
si
trovavano i figli di Ares. –
-
Solo questo? –
Dove
c’era Gabriel finiva inevitabilmente con l’esserci
anche
Jackson Morrow, specialmente se il suddetto figlio di Ares versava in
situazioni che richiedevano un’assistenza medica.
In
un primo momento parecchi lì al Campo, Ben compreso,
avevano ironicamente scherzato su quel loro attaccamento morboso
insinuando che
potesse esserci molto più di un’amicizia ma quando
era diventato evidente che
tra Arianne e il figlio di Zeus stesse nascendo molto più di
una semplice
simpatia … beh, aveva dovuto rassegnarsi
all’evidenza dei fatti.
Gabriel
e Jackson erano solo migliori amici … e sua sorella
aveva cominciato a uscire con quest’ultimo.
Benedict
amava considerarsi una persona molto più ragionevole
di suo fratello Robert, ma quando si trattava della loro sorellina
sentiva di
avere il dovere di assicurarsi che i maschi eterosessuali di entrambi i
campi
si tenessero a una distanza minima di cinque metri da lei. Ricordava
chiaramente la volta in cui, in occasione del loro primo mese insieme,
Arianne
aveva organizzato una romantica uscita sulla spiaggia; per come
l’avevano vista
lui e Robert, che in quel momento si trovava al Campo Mezzosangue in
visita,
quella era stata l’anticamera di una catastrofe di
proporzioni epocali.
Nessuno
dei due aveva mai avuto relazioni durature con la
maggior parte delle ragazze che avevano frequentato, ma sapevano fin
troppo
bene cosa un maschio adolescente potesse desiderare … e la
spiaggia sembrava il
luogo perfetto, appartata e riservata com’era in quel periodo
dell’anno. Così
si era lasciato convincere a spiarla e, insieme al fratello, a
organizzare
un’inondazione controllata della spiaggia mandando a rotoli i
loro programmi
romantici.
Inutile
dire che la reazione di Arianne una volta tornata alla
Cabina era stata a dir poco furibonda.
Represse
un brivido al ricordo di come era apparsa sua
sorella, simile a una Furia assetata di sangue e in cerca di vendetta.
Ora,
dopo la sua frecciatina, aveva assunto un’espressione
omicida che si avvicinava lontanamente a quella stessa di mesi prima.
-
Ben, non iniziare. –
-
Non sto iniziando proprio nulla, ero solo curioso se non ci
fossero altri motivi circa la tua visita in infermeria. –
-
Sono andata a informarmi sulla salute di un amico, questione
chiusa. –
-
E hai incontrato … -
Arianne
gli puntò contro minacciosamente un indice dalle
lunghe unghie smaltate di nero, scandendo lentamente: - Q – u
– e – s – t – i –
o – n – e – c – h – i
– u – s – a. –
Così
non gli restò che alzare le mani in segno di resa e
lasciar perdere l’argomento Jackson Morrow.
-
Va bene, allora preparati e andiamo alla riunione. –
Samantha
fece capolino all’interno della Cabina Dieci,
ignorando palesemente le occhiate che le rivolgevano i figli e le
figlie
d’Afrodite.
Sapeva
benissimo che la mise che aveva per quell’occasione,
una salopette di jeans sopra un semplice crop top bianco e consunte
sneakers,
non era ciò che a loro giudizio andava etichettato sotto
“abbigliamento
adeguato” ma in quel momento c’erano ben altre
emergenze rispetto a quelle
modaiole.
Individuò
all’istante la chioma rossiccia e il fisico a
clessidra dell’amica, seduta davanti allo specchio e intenta
a sistemarsi il
trucco attorno agli occhi.
-
Myra? –
-
Sono quasi pronta, Sammy – replicò vagamente,
passando poi a
un veloce strato di rossetto sulle labbra, - Ecco fatto, possiamo
andare. –
La
raggiunse, aggrottando appena la fronte quando si rese
conto dello stato in cui si trovava, e storse il naso definitivamente
quando
notò la macchia di grasso sul ginocchio destro.
-
Capisco lo stato d’emergenza, ma sono certa che Chirone non
ti avrebbe linciata se ti fossi messa addosso qualcosa di pulito.
–
-
Stavo lavorando in officina. –
-
Lo vedo -, sospirò rassegnata, - ma immagino sia inutile
continuare a discutere con te, sei un caso perso, perciò
tanto vale recarci
alla riunione. –
-
Per l’ennesima volta, riesco benissimo a camminare da solo,
non ho bisogno di una maledetta scorta. –
-
Sei paranoico. Non ti stiamo facendo da scorta, ma visto che
andiamo tutti dalla stessa parte è ovvio che percorriamo
questa strada – lo
rimbeccò Jackson, notando con la coda dell’occhio
che Jude sembrava sforzarsi
di non scoppiare a ridere davanti alla sua replica salace.
Era
ovvio che stessero facendo da scorta a Gabriel, dopotutto
era svenuto solo due ore prima, ma il figlio d’Ares non
avrebbe mai accettato
l’idea che i suoi due migliori amici indossassero i panni
degli infermieri e si
prendessero cura di lui; era troppo indipendente e per permetterlo,
perciò
aggirare la sua affermazione era l’unica soluzione che era
rimasta per fare ciò
che volevano.
-
Ti senti particolarmente furbo quest’oggi, Jax? –
-
Sono sempre furbo, ma effettivamente credo che oggi potrei
dare il meglio di me. –
-
Oppure potrei finire con l’appendere sia te che Jude
all’albero più alto del bosco di Didona.
–
Questa
volta fu il figlio di Dioniso a ribattere. – Sai, se
non ci minacciassi di farlo un giorno sì e l’altro
pure prenderemmo molto più
sul serio le tue minacce. –
-
Non è escluso che prima o poi lo faccia davvero. –
Il
sogghigno da lupo di Gabriel avrebbe fatto fuggire a gambe
levate praticamente chiunque all’interno del Campo, ma
sfortunatamente aveva
due fottuti masochisti come amici perciò non batterono
ciglio davanti alla sua
espressione.
Jude
annuì come se avesse previsto quella replica. –
Già,
mandaci un messaggio iride quando hai intenzione di farlo. –
-
Noi nel frattempo non tratterremo il fiato nell’attesa
–
concluse Jax.
Alexìus
corrugò la fronte davanti all’affermazione appena
pronunciata dalla ragazza che camminava al suo fianco.
-
Sei assolutamente sicura di quello che dici? –
Manon
annuì all’indirizzo del suo fratellastro
semidivino.
-
Certo, le mie fonti sono sempre molto accurate. –
-
Che vale a dire che ha spiato Nico e Will con estrema cura
per scoprire qualcosa riguardo quest’emergenza –
chiarì Ruby.
La
più piccola del gruppo non era una figlia di Ade, ma aveva
finito con il passare moltissimo tempo in loro compagnia. Dopotutto
quando
venivi adottata dalla famiglia di Angelo – Solace finivi in
un modo o nell’altro
con l’ereditare i loro legami anche con tutti gli altri figli
di Ade del Campo.
Anche
perché, Ruby lo sapeva bene, il loro genitore divino non
era mai stato particolarmente presente perciò tutti i
ragazzi e le ragazze
della Cabina Tredici avevano eletto Nico come “padre/fratello
maggiore” perciò
venendo adottata aveva automaticamente avuto non solo due
papà ma anche un
fratello e una sorella acquisiti.
Manon
sventolò la mano a mezz’aria.
-
Questo è un modo come un altro per vedere le cose. Diciamo
solo che sono piuttosto attenta alle conversazioni altrui e loro non
hanno
fatto poi molto per essere discreti. –
Ruby
e Alexìus si scambiarono un’occhiata eloquente
prima di
ridacchiare.
Certo,
come diceva lei.
-
Spike, se non ti dai una mossa arriveremo in ritardo e
Chirone ci assegnerà il turno di pulizie della cucina per
l’ennesima volta –
gli fece notare Alexander, sospirando e roteando gli occhi al cielo
davanti all’amico
che continuava imperterrito ad aggirarsi tra le sue invenzioni
all’interno
della Cabina d’Efesto.
-
Un’ultima avvitata qui e possiamo andare. E poi non
preoccuparti per la punizione, male che vada creerò qualche
automa che provveda
al posto nostro. –
Il
figlio d’Ebe rabbrividì ripensando a quegli affari
inumani
che di tanto in tanto si aggiravano attorno alla Cabina degli inventori
del
Campo.
-
Lo sai che quei cosi non li sopporto. –
-
Un giorno ci salveranno sul serio … Guarda Festus.
–
-
Certo, ma di Leo Valdez non ne nascono in ogni generazione …
muoviti, inventore dei miei stivali. –
Spazzolandosi
la polvere di dosso, Spike abbandonò la sua
tenuta e uscì dalla Cabina coprendosi il volto per
proteggersi dai raggi
solari.
Restare
chiuso lì dentro a lungo gli procurava sempre un
bruciore fastidioso quando si trovava ad uscire all’aria
aperta.
-
Va bene, non sia mai che ti assumi nuovamente la colpa del
ritardo, andiamo mr puntualità. –
Miime
prese la parola non appena Chirone ebbe finito di
illustrare il problema che stava divampando all’interno dei
due Campi. Era una
cosa strana sentirla sbilanciarsi in pubblico, visto che difficilmente
si
esponeva e preferiva di gran lunga starsene sulle sue,
perciò l’attenzione dei
suoi compagni fu inevitabile.
-
Siamo sicuri che non ci sia un qualche incantesimo all’opera?
–
-
L’unica maga degna di questo nome è Medea, ma
Piper l’ha
rispedita nel Tartaro durante la guerra contro il Triumvirato
– la rimbeccò una
figlia d’Atena nell’angolo.
-
Già, ma esistono comunque dei manufatti che possono
contenere l’energia di un Dio … mi domando solo
chi possa essere riuscito a
intrappolare il divino Ares -, tamburellò sulle labbra
meditabonda, - Dopotutto
in quanto a forza è uno degli Olimpici maggiori. –
-
È possibile -, convenne Chirone, - e proprio per questo io e
il Senato di Nuova Roma siamo giunti alla conclusione che una stretta
collaborazione sia l’unico modo per fronteggiare la
situazione. I semidei
romani arriveranno al Campo domani in giornata, confido che tutti voi
li
accogliate nel migliore dei modi possibili – concluse.
La
figlia di Ecate vide che Manon dava di gomito al fratello e
a Ruby con l’espressione da “ve l’avevo
detto” prima che tutti i rappresentanti
delle Cabine cominciassero a parlare alla velocità della
luce.
Romani
e greci nuovamente insieme … non prometteva nulla di
buono.
Spazio
autrice:
Salve!
Eccoci
anche con la seconda parte dell’introduzione ovvero quella
riservata ai greci.
Ovviamente non ho approfondito molto i vari pezzi poiché si
tratta di un’introduzione
e non volevo mettere troppa carne al fuoco svelandovi subito tutti i
retroscena
di ognuno … tuttavia mi sono dimenticata di aggiungere una
domanda nella scheda
a cui vorrei che rispondeste (preferibilmente per messaggio privato)
ovvero:
-
il
vostro OC cosa ne pensa dell’idea di collaborare con i
semidei dell’altro
Campo?
Per
ora è
tutto.
Come
sempre prima risponderete alla domanda e prima avrò modo di
aggiornare poiché le
informazioni mi occorrono per la stesura del nuovo capitolo.
A
presto.
Stay
tuned.
XO
XO,
Mary