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Autore: gamberosolitario    21/08/2018    0 recensioni
Akainu, dopo essere diventato Grandeammiraglio, diventa più incisivo e significativo rispetto a quello della storia originale. Il suo obiettivo è superare la crisi della Marina, venutasi a creare dopo i fatti della battaglia di Marineford, e rafforzare quest'ultima come può.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akainu
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il GRANDEAMMIRAGLIO AKAINU
QUELLO CHE POTEVA ESSERE…
 
Dopo la battaglia di Marineford, il Grandeammiraglio Sengoku si dimise dal suo incarico, stanco ed un po’ amareggiato della vita operativa. Al Grandeammiraglio Generale Kong, suo superiore e Capo di tutte le Forze Armate del Governo, Marina inclusa, consigliò la nomina della persona che, secondo lui, avrebbe dovuto sostituirlo, ovvero l’Ammiraglio Aokiji, il più giusto e pietoso dei Tre Ammiragli. Sengoku, per la maggior parte della sua vita, non era mai stato un marine troppo altruista, eppure la vecchiaia lo aveva portato a diventare più sensibile, ed aveva ritrovato in Aokiji il marine più simile a lui in quel momento. Akainu venne a sapere che Aokiji doveva diventare GA e si ribellò a questa decisione. Rispettava quest’ultimo come guerriero, ma non era mai stato d’accordo con i suoi ideali e principi. Secondo lui, un tipo simile, avrebbe portato la Marina alla rovina più totale. La Marina, in questo momento, era in piena crisi; dopo i fatti di MF, aveva perso metà del suo grande esercito. Lui era riuscito a portare quasi in fin di vita l’Imperatore Barbabianca ed ad uccidere il figlio di Gold Roger, nonché sottoposto dello stesso Barbabianca, Ace Pugno di Fuoco. Con la morte di Newgate, anche se provocata da Barbanera, si era tolto di mezzo uno dei più grandi nemici del Governo in assoluto, che aveva imperversato per i mari ed aveva danneggiato quest’ultimo per quasi cinquant’anni. Non era stato né Kizaru, né Aokiji a tener testa al pirata conosciuto come l’uomo più forte del mondo per quasi tutta la battaglia ed a portarlo in fin di vita, ma era stato lui, Akainu, era lui che si meritava il titolo di Comandante della Marina. Tuttavia, dall’altra parte, era pur vero che la ciurma del Bianco si era salvata ed era riuscita a tornare nel Nuovo Mondo; se lui non avesse avuto scocciatori di torno, tra cui Shanks il Rosso, era sicuro che li avrebbe uccisi tutti a costo di combattere per giorni.
Ma la Marina era in crisi anche per altri motivi. Se è vero che a MF, erano tramontate due stelle particolarmente problematiche, era pur vero che n’erano nate altre due: Barbanera e Cappello di Paglia. Nessuno nella storia, da quello che sappiamo, era riuscito mai ad assimilare i poteri dei due frutti; BN c’era riuscito ed aveva anche ottenuto due dei poteri più terribili in assoluto. Cappello di Paglia, anche se era un ragazzino e con un potere nemmeno troppo forte, era il figlio di Dragon, il ricercato numero uno al mondo, e sembrava aver ereditato molto dal genitore; come lui, disponeva di grande forza, volontà e capacità di farsi alleati dovunque andasse; nonostante l’aspetto, quel ragazzino era riuscito a sconfiggere ben due membri della Flotta dei Sette, Crocodile e Moria, e Lucci, l’agente governativo più forte, escludendo il CP0; aveva anche attaccato e fatto danni nei Tre Grandi Centri di Potere del Governo: Enies Lobby, Impel Down e Marineford. Un giorno, sarebbe potuto arrivare pure a Marijoa, se qualcuno non lo avesse fermato prima. Le due nuove stelle, in quanto tali, avevano dimostrato di avere anche delle ciurme davvero eccezionali. In un futuro non troppo lontano, sarebbero potuti diventare Imperatori. Tra i due, Barbanera era il più forte e pericoloso, ed anche quello con maggiori possibilità di diventare Imperatore nell’immediato. Dopo la morte di BB, l’intero suo territorio nel NM era ora senza padrone e ci sarebbero sicuramente molto scontri e guerre per accaparrarsi quelle terre, anche tra gli Imperatori rimanenti. La Morte ed il Caos si sarebbero impossessati di quel Mare maledetto. E la Marina non avrebbe potuto fare niente contro un simile scempio. Senza contare che anche la Flotta dei Sette aveva perso dei membri e che quasi tutti, i cosiddetti, Pirati della Peggior Generazione, di cui facevano parte anche gli stessi Rufy e Teach, erano entrati già nel Nuovo Mondo. Soprattutto per questi motivi, la Marina era in piena crisi, perciò gli serviva un uomo duro, dal polso di ferro e le idee chiare. Il troppo benevolo Aokiji avrebbe gettato la Marina in un pozzo senza fondo.
Per questi motivi, arrivò a sfidare apertamente Aokiji. I due avevano già avuto delle scaramucce in passato, ma ora era il momento di fare sul serio. Una vera lotta trai due avrebbe deciso chi sarebbe stato l’uomo della Provvidenza. Kong ne fu messo al corrente e diede il via libera, perché non poteva fare altrimenti. Così si ritirarono sull’isola di Punk Hazard, nel NM. Un’isola disabitata, dove avrebbero potuto scatenare tutta la loro forza, senza limitazione di nessuna sorta, fino a quando non sarebbe rimasto una sola persona in piedi. Per vincere, il Cane Rosso era pronto anche ad uccidere il suo avversario, e pensava che anche il Fagiano Blu fosse della stessa idea. Per ben dieci giorni, combatterono con alcune soste e trasformarono completamente l’aspetto ed il clima dell’isola. Il Cane credeva che avrebbe vinto facilmente, invece, la sua vittoria fu molto più difficile e sofferta di quanto avesse mai potuto credere, Con lui come avversario, Aokiji aveva trovato una forza che non aveva mai tirato fuori, nemmeno a MF; Akainu non l’avrebbe mai immaginato. Entrambi, non solo toccarono i loro limiti… ma li dovettero perfino superare, e persero praticamente la cognizione del tempo e dello spazio. Un giorno, il Cane si accorse che il Fagiano era privo di sensi a terra; con le ferite che gli aveva procurato, sarebbe potuto morire di lì a poco, senza un medico. Aka avrebbe potuto finirlo lì, invece, fu mosso dalla pietà; chiamò una nave da guerra perché arrivasse quanto prima e lo curassero il prima possibile. Il Cane aveva vinto, di poco, ma aveva vinto e si era dimostrato superiore al suo avversario; il Fagiano non era l’uomo della Provvidenza. Il giorno che ebbe la nomina di GA, Aokiji lasciò la Marina; non avrebbe mai preso mai ordini da Akainu; forse, al posto suo, anche Aka avrebbe fatto lo stesso. Anche Garp non voleva sottostare ai suoi ordini, perciò aveva fatto domanda per dimettersi anche lui. Siccome la Marina, stava perdendo troppe pedine importanti, Aka andò a parlare con Kong e trovarono insieme un compromesso per Garp e Sengoku.
Entrambi, anche se erano vecchi, molto stanchi della vita operativa della Marina e decisi a non prendere ordini da Aka, sotto sotto, dispiaceva molto ad entrambi di abbandonare completamente la vita militare e di non potersi rendere più utili in nessun modo, nonostante fossero loro i più forti, dopo gli Ammiragli. Così, furono dismessi dalla Marina, ma gli furono dati dei nuovi ruoli dal Governo. Col grado di Ispettore, i due, con una nave da guerra a disposizione, avrebbero potuto continuare a navigare per i mari ed a partecipare a tutte le operazioni e le assemblee della Marina, ma sarebbero stati esonerati da ogni tipo di responsabilità. Insomma, avrebbero avuto carta bianca ed, anche se in minima parte, avrebbero potuto continuare a svolgere le loro attività di marine.
 
Qualche giorno dopo, Aka andò dai Cinque Astri. Gli parlò della crisi della Marina, e di come si poteva risolvere.
Parlò l’Astro pelato:
“Sakazuki, anche se la Marina ha perso tantissimi uomini, con gli anni, vedrai che l’esercito si reintegrerà di nuovo. Fino a quel momento, devi avere pazienza e limitare l’uso della Marina alle emergenze più necessarie.”
Akainu: “Io non posso aspettare anni in questo momento. Qualsiasi Imperatore, od anche Dragon, potrebbe attaccarci in questo momento e distruggerci. Se non lo fanno, è perché hanno altro per la testa, per adesso. Per questo, dico che non possiamo aspettare. La Marina deve ricrescere quanto prima… ci serve una nuova coscrizione.”
Parlò l’Astro con la barba lunga:
“Parli della Leva Obbligatoria? Ma è da circa cinquant’anni che non verrà fatta. Obbligare le persone a combattere una guerra che non sentono loro, non è il massimo.”
“Sarò io ed il mio Governo ad edulcherare i neofiti. Se voi pensate che noi siamo in pace, siete in grosso errore. Noi siamo in guerra, ed in guerra ci vogliono decisioni risolutive per sopravvivere. Io dico di obbligare tutti i giovani, sani e forti, che vivono nei Regni che fanno parte del Governo Mondiale, dai 18 anni ai 30, ad entrare in Marina e fare una ferma di dieci anni. Una volta terminata la ferma, i militari potranno decidere se lasciare la Marina o se continuare la carriera al suo interno. Per chi diserterà, ci sarà la pena capitale.”
Parlò l’Astro biondo:
“Così ammazzeremo l’economia di tutti i Regni e li porteremo alla fame.”
“Io vi ripeto che siamo in guerra ed in guerra ci sono sempre scelte difficili da fare. Se la Marina non ritorna forte quanto prima, non potrà proteggere nessun Regno. Quindi, meglio per loro che soffrano la fame, piuttosto che vengano distrutti dai pirati. Inoltre, la Coscrizione è solo temporanea; quando avremo raggiunto i nostri obiettivi, potremo anche abolirla, così da tornare a fare crescere tutti i Regni del Governo Mondiale.”
E coscrizione fu.
 
Un mese dopo, Impel Down.
Il Direttore Hannybal ed il Vicedirettore Magellan, su richiesta del Grandeammiraglio, erano usciti dalla prigione. Erano saliti su delle navi da guerra, così come tutti i loro sottoposti e tutte le loro bestie. Nella prigione erano rimasti solo i prigionieri.
Pochi mesi prima, il Direttore era Magellan e la prigione aveva subito il peggior incidente che la storia ricordasse. Erano scappati centinaia di detenuti, per colpa di due pirati in particolare: Monkey D. Rufy e Marshall D. Teach; le due stelle nascenti. In un primo momento, Magellan aveva eliminato entrambi, ed anche facilmente. Ma qualcosa era andato storto. Cappello di Paglia era stato salvato da Emporio Ivankov, il Rivoluzionario che disponeva di vere e proprie doti miracolose; mentre Barbanera era stato aiutato da Shiryu, ex-Capo Carceriere della stessa prigione. Magellan e Shiryu erano stati i fiori all’occhiello della prigione per ben vent’anni; erano cresciuti insieme e, tra di loro, si era creato un certo rapporto d’amicizia. Tuttavia, Magellan, con gli anni, aveva visto crescere qualcosa di anomalo ed inspiegabile nel compagno, qualcosa di oscuro, che aveva iniziato a spaventarlo letteralmente. Shiryu iniziò a liberare di sua spontanea volontà molti detenuti, per il gusto di massacrarli con la sua spada, e col passare del tempo, divenne sempre peggio. Un giorno, ci fu la rottura, accadde, che i due si dovettero scontrare; Magellan, infatti, non poteva accettare oltre il comportamento sadico e scellerato del suo compagno; i due combatterono e Magellan riuscì a vincere. Rinchiuse il suo ex-amico nel livello più basso della prigione senza informare nessuna autorità, con la speranza che, un po’ di prigionia, sarebbe bastata a farlo rinsavire; mai avrebbe immaginato che quest’ultimo si sarebbe alleato a Barbanera.
La delusione ed il senso di colpa per non essere stato in grado di proteggere e salvaguardare la prigione, avevano portato Magellan, in un primo momento, a volversi suicidare. Fortunatamente, Hannybal era riuscito ad impedire al suo capo di buttarsi in mare in tempo. Dopo essersi ripreso, Magellan si era fatto degradare dalle alte sfere, ed era tornato ad essere il Vicedirettore, l’incarico che aveva ricoperto fino a dieci anni prima.
Akainu arrivò con la sua nave da guerra.
Megallan: “Grandeammiraglio, perché ci ha fatti uscire tutti fuori dalla prigione?”
Aka: “Per portarvi a conoscenza, di alcune novità… prima novità… non si fanno più prigionieri…” – il GA lanciò un enorme pugno di magma, che distrusse completamente la parte superiore della prigione. A breve, l’oceano circostante si sarebbe rinchiuso su quello che rimaneva della parte superiore e tutti i detenuti sarebbero morti affogati.
Hannybal: “Come non si fanno prigionieri?”
Aka: “La Marina è in procinto di fare dei piccoli cambiamenti…”
Hannybal non ebbe modo di parlare.
Magellan guardò il GA e rimase folgorato. Dai suoi occhi, traspariva una forza ed un fuoco tali che avrebbe potuto incendiare il mondo intero con il suo sguardo. Aveva sentito parlare per anni dei metodi di Akainu, ma mai avrebbe potuto immaginato che sarebbe potuto arrivare a tali livelli. Se, in un primo momento, come tipo, Aka poteva sembrare molto simile a Shiryu, guardandolo bene, si poteva capire che, invece, gli era molto differente. Aka non era mosso da un insensato sadismo, ma piuttosto dalla fredda logica; tutto quello che faceva e diceva aveva sempre un perché.
Aka: “Ora, dato che non c’è più una prigione, voi tutti passerete in Marina…” -  si girò verso Magellan – “… e mi servi soprattutto tu.”
 
Un mese dopo, erano stati sostituiti i Corsari che avevano lasciato la Flotta dei Sette. Erano entrati, per la precisione: Buggy il Clown, Trafalgar il Chirurgo della Morte e Weeble il Figlio di Barbabianca. Aka sperava di poter uccidere, un giorno, tutti i Corsari, con le sue mani; ma il momento ancora non era arrivato ed alla Marina faceva ancora molto comodo tale gruppo. Nello stesso momento, Zephyr, l’uomo che era stato Ammiraglio ai tempi di Roger insieme a Sengoku e che poteva vantare di aver allenato diverse generazioni di marine, aveva lasciato il suo posto di istruttore per scomparire nel nulla. Zephyr, tempo fa, aveva perso un braccio; glielo aveva tagliato via Weeble, l’ultimo pirata ad essere reclutato come Corsaro; quindi, Zephyr non aveva preso bene questa decisione, probabilmente si era arrabbiato molto, anche perché era risaputo che la sua famiglia fossero stati uccisi da dei pirati. E perciò aveva deciso di lasciare tutto. Aka lo compativa e gli dispiaceva veramente molto che fosse scomparso, anche perché il vecchio istruttore aveva allenato anche lui.
Intanto, Aka cercava di reclutare quanta più gente possibile. Era riuscito, da poco, a far entrare in Marina anche Sentomaru, la Guardia del Corpo di Vegapunk. Sentomaru aveva svolto tale ruolo per anni, ma ora, secondo Aka, non serviva più. Vegapunk non si muoveva più dall’isola che gli era stata concessa dal Governo, e su di essa, vi erano tante di quelle armi e trappole, che sarebbe stato altamente difficoltoso per chiunque attaccare lo scienziato. Senza contare che era risaputo, già da un anno, che Vega stava lavorando ad un’arma di tale potenza che avrebbe potuto sostituire l’intera Flotta dei Sette.
Quella sera, Aka era nel suo ufficio e discuteva con Kizaru, che era l’unico Ammiraglio rimasto.
Kizaru: “Servono altri due Ammiragli, non posso fare tutto da solo! È anche un contentino per la popolazione. Il popolo sarebbe più sicuro sapendo che gli Ammiragli sono tornati ad essere tre. Ci sarebbero Gion e Tokikake, sono loro i due Viceammiragli più forti adesso!”
“Conosco bene la loro forza. Entrambi, operano nel Nuovo Mondo da dieci anni, tuttavia, ritengo che debbano crescere ancora e non siano ancora pronti per ricoprire un tale incarico. Mi serve gente ancora più forte.”
“Nell’intero governo, attualmente, non esiste nessuno di così forte.”
“Nel Nuovo Mondo, ci sono due civili che, secondo me, potrebbe ricoprire questa carica. Tuttavia, convincerli non sarà facile. Nel momento in cui dovessero accettare, tengo pronti per loro, i due frutti del diavolo più forti che abbiamo.”
Kizaru stava per chiedere chi fossero i due che Aka voleva reclutare, quando il lumacofano del GA suonò e lui rispose.
“Li avete trovati finalmente… bene, portatemeli adesso.”
Il giorno dopo, arrivò la nave da guerra a Marineford. Sopra di essa, c’erano due Viceammiragli: Onigumo e Doberman. I due VA erano gli uomini più fedeli del GA. La loro nave da guerra attraccò ed Akainu gli andò incontro.
I prigionieri incatenati furono fatti uscire e fatti inginocchiare davanti al GA.
“L’Ex-Cp9… sono felice di rivedervi.” – proprio davanti al GA, era ammanettato Lucci, quello che poco tempo prima era considerato il miglior agente. Il prigioniero guardava impassibile il GA.
“Dopo i fatti di Enies Lobby, siete stati tutti ritenuti colpevoli anche voi della distruzione dell’isola ed ad ognuno di voi è stata messa una taglia.”
Lucci: “Credevo che lei non facesse più prigionieri… perché siamo ancora vivi?”
Aka: “Il Governo ha rivalutato la vostra posizione e vi ha privato nuovamente di ogni colpa. Se, però, vi ho fatto venire qui è per un altro motivo: voi mi servite!”
Lucci lo guardò con uno sguardo misto tra la confusione e la sorpresa.
“Il Governo vuole farvi entrare nel Cp0, ma io non vi voglio alle dipendenze ai quei cumuli d’immondizia dei Draghi Celeste. Voi entrerete in Marina… e forse, quanto prima, potreste vendicarvi anche della ciurma di Cappello di Paglia che vi ha umiliato.”
Negli occhi di Lucci, brillò qualcosa per un attimo.
“Va bene… io accetto!”
 
Due mesi dopo, nell’ufficio del GA bussarono la porta. Dopo aver bussato ed aver ricevuto il permesso, entrò il Capitano T-Bone, un marine riconosciuto per la sua bontà e la sua abilità con la spada, e s’inchinò.
“Che novità porti? Ti vedo agitato…”
“Signore… qui, nella Rotta Maggiore, è arrivato un misterioso individuo dalla forza incalcolabile. Crediamo che venga dal Nuovo Mondo; solo lì si possono trovare mostri simili. Si è posizionato su Long Long Island e tutti i pirati che hanno provato ad attaccarlo sono stati annichiliti con una potenza disarmante.”
“I suoi poteri??”
“Il Rogia del Fulmine.”
Qualche giorno dopo, Aka raggiunse l’isola ed incontrò l’uomo misterioso, che era chiamato Ener.
Ener: “Ho percepito la tua forza da diversi chilometri di distanza… e percepisco che non ho alcuna possibilità contro di te. Non credevo che nel Mare Blu ci fosse gente così forte. Tuttavia, avrei potuto scappare via, ma morivo dalla voglia d’incontrarti.”
Aka: “Interessante! Tu hai le ali, perciò devi essere per forza originario delle isole del cielo. Fai parte, quindi, del Popolo Celeste. Da giovane, ho visto la tua gente. Le cose qui non sono molto diverse da dove viene tu, con la differenza che qui c’è molta, molta più gente. So che hai il Rogia del Fulmine, anche detto il Frutto Supremo, ed adesso so anche che sai utilizzare l’Haki dell’Osservazione.”
“Tu fai parte della Polizia locale, cosa farai ora?”
Ener, da quanto aveva mangiato il Frutto Supremo da ragazzo, si era convinto di essere un Dio. Per quasi dieci anni, aveva distrutto facilmente tutti gli eserciti che contro cui aveva combattuto nel Mare Bianco. Ener, perciò, era finito col convincersi che tutto gli fosse dovuto e non accettava i no. Poi, aveva incontrato Rufy, un ragazzino che faceva il pirata nel Mare Blu; questo ragazzetto non era nemmeno tanto forte, eppure aveva finito col sconfiggere il Dio, perché i suoi poteri erano risultati efficaci contro di lui. In quel momento, Ener aveva capito che, per quanto fosse forte, non era veramente un Dio, ma un semplice umano. Per un periodo, era salito sulla Luna, grazie alla sua arca volante; lì aveva scoperto un’altra civiltà ed aveva viaggiato per un po’ nello spazio. Dopo poco, però si era stancato del Mare Nero, ovvero lo spazio, ed aveva deciso di ritornare sulla Terra. Sarebbe potuto ritornare su Skypea e riconquistarla facilmente, ma non lo aveva fatto, gli era venuta piuttosto la curiosità di esplorare il Mare Blu, che sembrava ricco di sorprese. Mentre scendeva nel Mare Blu, la sua arca era finita distrutta e lui era caduto su quell’isola. Da dieci giorni, era sull’isola, e stava esaminando tutte le creature viventi e le piante di quel posto, Aveva avuto modo di incontrare anche diversi umani; alcuni pirati avevano provato ad attaccarlo, ma li aveva uccisi tutti con facilità.
“Per quello che ne so, non hai fatto nessun crimine… su questo Mare, perciò non ti farò niente, tuttavia, credo che tu abbia bisogno di una guida in questo momento. Una persona che t’insegni tutto quello che c’è da sapere su questo mondo, ma che t’insegni anche le sue regole. Io posso essere il tuo Maestro e farti diventare forte come me. Se non vieni con me, allora diventi un mio nemico e non posso lasciare girovagare, per questo mondo, un nemico forte come te.”
“Accetto la tua proposta… verrò con te!”
 
Due anni dopo la battaglia di Marineford, la Marina, non solo era riuscita a reintegrare la sua forza, ma era riuscita perfino a superare il suo limite ed a diventare ancora più forte. Si diceva, infatti, che la Marina di Akainu avesse superato abbondantemente quella di Sengoku, anche come risultati. Il nuovo GA, molte volte, non aveva avuto remori a lasciare la scrivania ed ad occuparsi in prima persona di molte faccende. Un anno prima, erano entrati due nuovi Ammiragli, mentre i Viceammiragli Lucci, Sentomaru, Ener e Magellan erano riusciti a portare a compimento tutte le missioni in cui erano stati impiegati. Recentemente, Aka aveva spostato il QG della Marina nel Nuovo Mondo per mandare un chiaro messaggio agli Imperatori: “Noi non vi temiamo.”
Quella mattina, Aka era nel suo ufficio, quando suonò il lumacafono. Era Sentomaru.
“Signore… Cappello di Paglia e la sua ciurma sono ricomparsi a Sabaody. Non sono riusciti a fermarli. Sono diventati molto più forti rispetto a due anni prima. Ora, si stanno dirigendo nel Nuovo Mondo!”
Gli occhi del GA ci accesero di fuoco.
 
THE END
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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