Come ha potuto il grande Megatron, indiscusso leader Decepticon ed ex- gladiatore di Kaon, finire in quello stato?

Facciamo un passo indietro.

Fino ad un attimo prima, il leader Decepticon si trovava ad osservare lo svolgimento dei lavori all'interno di una miniera di energon situata in una caverna.

Dato che in precedenza era una vecchia miniera umana adepta all'estrazione di carbone o altre risorse, di conseguenza, un ambiente molto ristretto, i bot avevano deciso di utilizzare una particolare abilità che consisteva nel ridurre le proprie dimensioni fino a quelle umane.

Inizialmente tutto procedeva a meraviglia ma poi, sorpresa delle sorprese, gli Autobot li hanno scoperti e attaccati per il possesso dei preziosi cristalli.

Come da copione, Megatron aveva iniziato un intenso scontro con Optimus e quest'ultimo aveva deciso di farsi inseguire per allontanarlo dai suoi sottoposti.

Lo scontro era continuato all'interno di una vecchia baracca di legno e lì successe l'impensabile.

Mentre superava quello che doveva essere il soggiorno, Optumus rovesciò involontariamente un barattolo contenente una strana sostanza nera e gelatinosa che si sparse per tutto il pavimento e quando Megatron vi ci passò sopra, si trovò i piedi invischiati in quel liquido appiccicoso.

Ciò gli fece perdere l'equilibrio e sarebbe caduto di faccia se non avesse portato le mani davanti a sé per in modo da frenare la caduta.

-Ma che...-Si trovò a imprecare quando si rese conto di non riuscire a rialzarsi in quanto gambe e mani erano incollate a quella sostanza e a nulla valsero i tentativi di liberarsi.

Maledicendo mentalmente quella stupida colla, fletté il busto all'indietro per scollarsi almeno e mani.

Solo al terzo tentativo riuscì a staccare...le travi del pavimento.

A causa della forza esercitata, il mech se le ritrovò attaccate alla faccia e solo per fortuna, la forma dell'elmo impedì che si attaccassero direttamente al viso.

Ciò non toglie che era uno spettacolo a dir poco ridicolo.

-Mi prendete in giro?-Ringhiò, senza rivolgersi a qualcuno in particolare e continuando a dimenarsi per togliersi da quella situazione imbarazzante.

Per sua fortuna ( o sfortuna), Optimus, resosi conto della sparizione del suo avversario, tornò indietro solo per trovarlo inginocchiato in quella colla, con le travi sulla faccia, che si dimenava.

Gli ci volle tutta la sua buona volontà per non scoppiare a ridere.

-Qualche problema?-Chiese, senza riuscire a trattenere un sorriso quando il mech si fermò e si voltò nella sua direzione, probabilmente seguendo la voce, in quanto non poteva vedere proprio un bel niente.

-NON STARE Lì IMPALATO! AIUTAMI!-Ringhiò.

-Va bene, ma ci lasci la miniera senza porre resistenza e io non dirò niente a nessuno.- Rispose il mech rosso e blu, avvicinandosi con attenzione per non calpestare la sostanza.

-Va bene ma muoviti!

Non ti credevo così approfittatore.-

-Ti chiederei la fine del conflitto, ma sospetto di conoscere già la risposta.- Disse mentre aiutava il mech grigio a scollarsi le travi dalla faccia.

I Decepticon tornarono alla Nemesiss all'ordine di ritirata del loro leader e quando Knockout chiese che cosa era successo e perché sulla sua corazza c'erano residui di una strana colla, Megatron rispose con in ringhio.

Intanto, alla base Autobot, tutti si chiedevano ancora come avessero fatto ad avere la meglio così velocemente.

Ma sopratutto, perché Optimus sorrideva ogni volta che citavano quell'episodio?