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Autore: fa_ty    23/08/2018    1 recensioni
Certi amori ci segnano irrimediabilmente. Elena lo sa bene, Maeva ha sconvolto la sua vita senza chiederle il permesso, lasciandola distrutta e sola, senza preavviso. Alcuni anni dopo, seduta ad un Bar, Elena rivede Maeva,qualche tavolino più in là, riportandola indietro nel tempo quando i loro occhi danzavano insieme, la metro correva veloce come in una canzone indie e Frida Kahlo incantava Milano. Passato e presente si mescolano come la cioccolata con la panna, lasciando in bocca un aroma di Futuro.... incerto, ma dolcissimo
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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MAEVA OGGI 
 
L’ho guardata tutto il giorno scrivere quell’articolo, si è sporcata la faccia con la maionese del panino, ha risposto incazzata ad un paio di messaggi. Mi ha scaldato le mani, fatto impazzire gli ormoni, impedito di finire di leggere la versione in norvegese di Harry Potter e la Pietra Filosofale. Mi ha fatto ridere. Innamorare di nuovo, di quel broncio, dei suoi occhi neri come la cioccolata fondente.
La neve sta invadendo le strade. Domani quasi sicuramente ci sveglieremo con la neve alta due metri. Sono anni che non nevica così tanto qui, ai piedi della Madonnina.
Il telefono si illumina. 
 
@frelena ha cominciato a seguirti.
 
 Instagram. Scoppio a ridere. Non ha mai cambiato il suo nickname che le avevo impostato io per scherzo. Frelena, un po’ Frida, un po’ Elena.
Scorro le foto, lei al lavoro. Lei con una tipa dai capelli blu. Lei al suo compleanno con addosso un vestito rosso... una marea di Elena. Non c’è Frida, niente più foto da Frida.
 
Dove sei finita Frida? Perché non ridi più con la bocca aperta?  Perché non osi più? 
 
Tiro fuori la sua scatola dall’armadio. Quella che parlava di lei, dove avevo cercato di raccogliere tutte le sue cose, per poi spedirgliele un giorno o l’altro. Non l’ho fatto mai.
 
 La felpa con il pelo, una maglietta del campus universitario, una penna senza tappo, i biglietti del concerto di Calcutta, i biglietti della mostra di Frida, un elastico troppo fucsia evidenziatore, le calze antiscivolo perché le ciabatte le odia…. Poi sul fondo, una marea di foto scattate con la Polaroid, che non ho mai voluto portare in Norvegia.
 
Lei che ride, lei che mi manda un bacio, io e lei dopo aver fatto l’amore, lei che dorme, lei, lei, lei….
 
La seguo a mia volta. 
 
Apro la chat.   @frelena è nella chat.Le invio la foto di qualche foto. Mi manda un cuore. Poi di improvviso come se avesse realizzato, mi scrive…. “NOOOO DOVE LE HAI TROVATE!!!!!” tutto in maiuscolo, con una decina di faccine.
 
Le tiro qualche battuta sul fatto che è diventata vecchia dentro. Non se la prende, ci scherza su. 
<< hai perso Frida>> le scrivo. 
il silenzio. 
Ho fatto una minchiata a scriverle questo. 
Chiudo la chat. 
 
Solamente quando riprendo a leggere il libro suona il telefono. Elena. Rispondo.
<< non c’è Frida senza Diego >> 
Nessun << Ciao sei una stronza>>, oppure << vaffanculo, mi hai mollata tu >> 
Solo questo.
Come uccidermi. 
<< si sono persi e ritrovati un sacco di volte>> dico, sperando che mi mandi affanculo.
<< Diego è uno stronzo >> Secca. 
Lo so, sono stata una stronza.
 
<< Diego ama Frida, sempre, nonostante tutto>> mi esce così, di botto. 
Noi e loro. Confusi, in una sola cosa. Il nostro amore, il loro amore. Il tormento.
 
Andiamo avanti, parlando di noi, tramite loro. Alziamo un po’ la voce.
Ha il fiatone. 
Poi mette giù, senza diritto di replica.
Piango. 
 
La guardo ridere nelle foto, la mia Frele, mentre ride.
I ricordi mi fanno tremare un po’.
 
Suona il campanello. Asciugo gli occhi. 
Lo specchio nel corridoio, rimanda un riflesso orribile.
Apro la porta.
 
<< anche Frida ha sempre amato Diego, nonostante sia uno stronzo>> gli occhi rossi, le labbra screpolate. I capelli che scappano dal cappello. 
 
Assaggio le sue labbra che sanno di neve. 
Ci chiudiamo la porta alle spalle.
Il cappotto finisce sul pavimento. I capelli si sciolgono.
 
 A Parco Sempione, La neve si sta cominciando già a depositare.   
 
 
 
   
 
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