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Autore: Spensieratezza    25/08/2018    4 recensioni
Sam Winchester è adorabile, sveglio e magico. è il fratellino minore di Dean, che il maggiore non sapeva di avere. Capirà ben presto che il suo fratellino è speciale, è magico e deve essere protetto da forze oscure che vogliono fargli del male.
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sam, Dean e gli Dei '
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I giorni passavano e tutti i ragazzi coinvolti erano sempre più stressati riguardo a questa storia. L’idea di poter essere persone provenienti da un altro mondo, unito al fatto che avevano dei poteri magici e doverlo nascondere alle loro famiglie, doversi preoccupare di indagare sulla faccenda e dover anche studiare, era troppo per degli adolescenti e lo stress si ripercuoteva anche sul loro fisico.
Sam stranamente, sembrava il più calmo e sereno del gruppo e faceva in modo di rilassare la mente anche del suo fratellone, si preoccupava molto della sua salute.
Per esempio in quel momento, Dean era sdraiato sul pavimento, a pancia in giù, mentre Sam gli stava facendo un massaggio alla schiena, con l’olio. Erano nel salone della loro casa.

“Sei fantastico con i massaggi, Sammy…” sospirava Dean.

Sam sorrise timido e un po compiaciuto.
“Avevo notato che eri un po stressato..”

“Abbiamo un bel po di peso sulle spalle…senza contare che..ouff..non sappiamo ancora che fine ha fatto nostro padre…”
Un’ombra aleggiò sul volto di Sam.

“il preside dice che potrebbe essere coinvolto anche lui..è scomparso all’improvviso..”

“Speriamo che non l’abbiano rapito quelli dell’organizzazione..”
Sam smise di massaggiarlo.

“Off..scusa..dovrei liberarti i pensieri..non aumentarteli..”
“Sei..soltanto realistico..non preoccuparti.”

“E tu sei così positivo..” disse Dean, tirandolo giù e facendolo finire addossato contro il suo petto.

La testa di Sam finì sul petto nudo di Dean e cercò di divincolarsi.
“Andiamo, Dean, è imbarazzante!” si alzò su, tutto rosso.

“Oh, sei adorabile.” Lo schernì Dean, cercando di trattenerlo per le braccia.

“Piuttosto, perché non prendiamo la cosa dell’appartamento, più seriamente?” chiese Sam.
“Tutto quello che vuoi.”

“Solo che..dobbiamo prendere una scusa per la mamma, se dovessimo tentare durante gli orari di cena..” disse Sam, rimuginandoci su.
“Mmm..non credo ce ne sarà bisogno..”
“Perché?” chiese Sam stranito.

“è sempre con quell’Alastair, ultimamente..ha sempre la testa tra le nuvole e non è mai a casa..lo sai..”

“Mmm..hai ragione..beh, probabilmente meglio per noi, non dovremo dare troppe spiegazioni.”
 
 

*

Ultimamente, Dean era diventato più geloso nei confronti del suo fratellino, soprattutto vedendo che i suoi rapporti, sia con Alisea, sia con Castiel, erano rafforzati tantissimo.

Un pomeriggio di novembre, beccò Sam ed Alisea, alla sala giochi, che giocavano insieme.

“Sammy, dovremmo indagare, invece di perdere tempo qui.” disse Dean a braccia incrociate.
Sam gli era saltato subito addosso, facendolo cadere.

Easy tiger.” Disse perplesso della sua forza.
“Dean! Mi hai fatto una sorpresa!”
“Lo so, sono un tipo sorprendente. “

Alisea li guardò con un mezzo sorriso un po forzato.
 
Pochi minuti dopo, Sam e Dean stavano passeggiando per la città con un grosso cono gelato in mano.

“Hai scaricato subito la tua amichetta.” Diceva Dean.
“Credo che la cosa non ti renda molto scontento.” Disse Sam, scoppiando a ridere e facendo ridere anche lui.

“è solo che…credo di trovarla un po appiccicosa..” disse il biondo.
“Sto solo cercando di rafforzare i legami con gli altri della nostra cerchia..”

“Non sappiamo se sia una cerchia..” disse Dean contrariato.
“Penso che passare più tempo con loro, possa favorire i ricordi del passato..Alisea è convinta che eravamo amicissimi in questa vita e…”

“L’ha presa molto bene tutta la faccenda di Albert e Black e Marika..”

“Sì..lei sembra una tosta..sembra che niente la scalfisce..Dean scusa se insisto, ma credo dovresti conoscerla un po meglio..”
“Sì, sì, lo farò..e che mi dici di Castiel?”

Sam si fermò per leccare il cono di suo fratello, al gusto di cioccolato.
Dean fissò quel gesto.
“è carinissimo..è adorabile..”

“Senti, non è che hai una cotta per lui, vero? Non sei stato mai molto chiaro su che genere ti piacesse e..”
“Sarebbe un problema per te?”
Dean lo fissò sospettoso.

“Che ti piacciono i maschi, no. Che ti piaccia qualcuno, sì.”
Sam arrossì vistosamente, Dean rendendosi conto di quello che aveva appena detto, avvampò anche lui.
“Scusami, la sindrome del fratello protettivo, sai..”

“Ad ogni modo..non mi piace Castiel..lo vedo un po come una figura eterea, sai..siamo molto complici..e credo mi faccia tenerezza, sai..è il fratello di Marika..credo che mi preoccupo solo per lui..voglio dire..cosa gli succederà se Marika dovesse ricordare tutto e per assurdo trovare un modo per raggiungere quel mondo e andarsene via? Che ne sarà di lui?”

Dean rimase fermo a pensare, turbato.
“Credi sia quello che è successo a papà?”
Sam alzò le spalle.
“Forse.”

“E tu? Anche tu pensi di andartene un giorno? Di lasciare tutti quelli che ci sono qui?”

Sam lo fissò in maniera penetrante.
“Io non potrei lasciarti..” disse Sam, abbassando lo sguardo.

“Ma se decidessi di lasciar tutto..potresti non esser costretto a prendere una decisione simile..”
“Che cosa vuoi dire?” chiese Sam.
“Io potrei venire con te..” disse Dean.

Sam lo guardò e ci fu un silenzio carico di imbarazzi, poi il minore gli diede un pugnetto sul braccio.

“Dai..andiamo a vedere se questa volta riusciamo ad entrare attraverso quella diavoleria.”
“Okk, kiddo.”
 



Forse erano le emozioni intense che stavano provando quel giorno, i fratelli non lo sapevano, ma finalmente dopo SETTIMANE di tentativi andati a vuoto, il portale si aprì,permettendo loro di passarci attraverso.

“Oh, mio dio, Dean, mi tremano le gambe.” Disse Sam, trovandosi davanti al portone.
“Sostieniti a me, Sam, ce l’abbiamo fatta finalmente.”
Sam girò la chiave nella toppa. Per fortuna Marika era stata così gentile da prestarla a loro.
 
Salirono le scalinate come al solito, fino ad arrivare alla famosa porta sempre circondata dal nero.

Sam sentì il cuore battere forte e per la prima volta, non per la vicinanza di Dean.

Attraversarono insieme la porta e percorsero il corridoio.

“Siete cocciuti e ostinati, ragazzi.” Li salutò una voce maschile.
Sam e Dean si paralizzarono.

“R-Robert?” chiese Dean, mettendosi davanti per proteggere Sam.
“Venite avanti, così parliamo.”

Dean fece vari passi in avanti, entrando nello studio di Robert, ma quando anche Sam cercò di entrarci, quasi gli prese un infarto, visto che davanti a sé, un’improvvisa saracinesca si abbassò con un gran clamore davanti alla porta, impedendogli di passare oltre.
 
“SAMMY!!”

“DEAN!! CHE SUCCEDE? SONO RIMASTO FUORI!!!” gridò Sam, picchiando pugni contro la saracinesca.

Dean si voltò bruscamente contro l’uomo.

“Che significa questo? Siamo venuti qui, ci siamo fidati.”

“Se vuoi avere le risposte che cerchi, tuo fratello deve restare fuori.” Disse l’uomo.

“Perché??” chiese Dean disperato. Non sapeva perché, ma l’idea di non averlo vicino, lo faceva star male.

“Perché ti condiziona troppo e la tua mente non riesce a essere libera, quando lui è vicino a te, ho bisogno invece che la tua mente resti calma..”

Dean appoggiò la testa alla saracinesca, parlando a Sam con voce calma.
“Sam, mi senti?”
“Dean! Che stai succedendo?”

“Ascoltami..Robert ha detto che parlerà con me e solo con me..ha deciso così, tu sta tranquillo, io tornerò presto da te, ma per farlo, ho bisogno che tu resti tranquillo, altrimenti non potrò concentrarmi se dovrà ipnotizzarmi..hai capito? Puoi farlo per me?”
“Sì..” disse Sam.

Il biondo sentì la voce del suo fratellino e gli parve incrinata, dall’altro lato della saracinesca. Mai come in quel momento, avrebbe voluto farla esplodere e stringerlo tra le braccia, ma avevano una missione da compiere.

“Grazie, Sammy.”

“Io..ti aspetto qui..” disse Sam, con le lacrime agli occhi, sorridendo.
 
Dean si volse verso Robert, facendo un passo in avanti.

“Sono pronto. Che devo fare?”
Robert gli indicò il lettino.






















Note dell'autrice: ciao ragazzi!

Come notate dal capitolo, ho cercato di riprendere certe questioni lasciate in sospeso, Alisea sa già tutto, ho voluto evitare di ammorbarvi con la scenetta del confronto/chiarimento, non è importante ai fini della trama xd 
Ho messo anche un po di leggera wincest, tranquilli che prima o poi succederà qualcosa, ma prima li faccio cuocere a fuoco lento! aahah xd

ps da questo momento in poi cercherò di accelerare con la trama, tranquilli che non assisteremo alla stessa scenetta di Marika con il psicologo/psicanalista
   
 
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