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Autore: Spensieratezza    26/08/2018    4 recensioni
Sam Winchester è adorabile, sveglio e magico. è il fratellino minore di Dean, che il maggiore non sapeva di avere. Capirà ben presto che il suo fratellino è speciale, è magico e deve essere protetto da forze oscure che vogliono fargli del male.
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Sam, Dean e gli Dei '
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Avviso: onde evitare panico da crossover , avviso già tutti che non c'è nessun crossover in atto e che soprattutto questa storia non si collegherà al telefilm, non importa cosa dice Dean xd





Sam aspettò, aspettò tantissimo dietro la porta.

Ad un certo punto gli venne il sospetto che Robert avesse in qualche modo messo qualche sorta di strano incantesimo alla porta, che gli impediva di cogliere qualsiasi cosa stesse succedendo dall’altra parte. Non li sentiva neanche parlare.

Infatti, subito dopo che Dean si allontanò, dopo che gli aveva parlato, la saracinesca era tornata a essere una vera porta, aveva cercato di sporgersi più che poteva, per cogliere qualcosa, qualsiasi cosa, ma era stato tutto inutile!

Si accasciò alla porta, dando ad essa le spalle e si coprì la faccia con le mani, cercando di trattenere le lacrime.

Non si era mai sentito così angosciato, così…disperato. Non si era mai sentito così estromesso da suo fratello maggiore, tanto quanto in quel momento.

Si era sempre sentito connesso a lui in qualche modo..era stata la prima persona che aveva incrociato quel giorno di quell’estate, quando John era scomparso. Dean era andato addirittura a cercarlo, senza neanche sapere chi fosse. Senza neanche conoscere la sua vera identità, l’aveva preso, l’aveva protetto.
Poi avevano scoperto che avevano dei poteri e che in qualche maniera, essi funzionavano bene anche grazie alla presenza dell’altro, anzi, in molte occasioni, i poteri di Dean si erano svegliati solo per proteggere lui.

Era quasi sempre sicuro di sapere, conoscere i suoi sentimenti, almeno a livello umorale, sapeva sempre quando stava bene o male.
E adesso si sentiva tagliato fuori. Magari Dean stava subendo chissà quali cose angosciose e lui non era lì per aiutarlo, per sostenerlo
Peggio: magari stava avendo delle brutte visioni su di lui.

Perché questo? Perché Robert non aveva chiamato lui, invece, nel suo studio? Perché non aveva lasciato Dean in pace? Era tutta colpa sua, se tutti stavano soffrendo, non avrebbe mai dovuto entrare così nella vita di Dean, sconvolgergli la vita, non avrebbe dovuto essere mai nato…
 
 
Dopo un tempo indefinibile, la porta si aprì e Dean aveva una faccia atona, priva di espressione, indecifrabile.
“Dean.”
“Andiamo, Sam, usciamo da qui.” disse il maggiore.

Sam rimase scioccato. Dean non lo guardava neanche in faccia.

“Dean, aspetta!” lo richiamò, fermandolo con il braccio e costringendolo a voltarsi.

Dean parve scocciato di essere costretto a farlo, ma appena vide il viso di Sam, parve sconvolto di vedere che aveva gli occhi completamente rossi, talmente rossi da apparire socchiusi.
“Sam..hai pianto..cosa..?” gli chiese, allungandogli una mano sul viso.

“Dean..dimmi che va tutto bene..va bene?” chiese ancora, riferito a Robert.

Robert fece un accenno. “Spetta a Dean, decidere se parlartene o meno.”

“Guarda come ti sei ridotto..” continuava a dire Dean come in trance, toccandogli il viso e poi abbracciandolo di slancio.

Sam non sapeva cosa dire, tutti quegli sbalzi di umore di Dean lo confondevano.

“Andiamo, Sam..”
 
 
Sam cercò invano di farsi dire da Dean cos’era accaduto, ma il maggiore era irremovibile.
All’inizio abbozzava frasi di circostanza.

“C’erano un sacco di mostri..combattevo..non ricordo..” poi “Basta farmi domande, Sammy..quando mi sentirò pronto, ne parlerò!” per finire con “scusami, non volevo essere sgarbato, Sammy..è stato sconvolgente..” e “promettimi che non ci andrai anche tu..”
 
Sam non riusciva proprio a capire perché una seduta di ipnosi sconvolgesse Dean così tanto. Anche Marika l’aveva fatta, forse anche lei aveva reagito così la prima volta?

Quella notte, Sammy non dormì.
 


Nei prossimi giorni, Dean era sempre più distante. Decise di parlare soltanto con il preside, di quello che aveva visto, con nessun altro e per questo motivo, lui e Sammy litigarono.

Però Dean non era sempre scorbutico. C’erano giorni in cui coglieva Sam di sorpresa, cingendolo in vita con un abbraccio mozzafiato, mentre girava per la casa, come a non volerlo lasciare mai andare.
E allora a Sammy veniva la paura e gli chiedeva:

“Sono in pericolo, Dean? Hai visto che sono in pericolo?”
“Sciocchino..no..te lo direi, no?”
Ma poi chiudeva lì l’argomento.
 
Un giorno di questi, erano entrambi sdraiati sul letto di Dean.

Dean lo abbracciava, o per meglio dire, gli cingeva la vita con una mano  e l’altra mano era poggiata sul suo ginocchio.

Di tanto in tanto, sentiva le dita delle sue mani muoversi, in accennate carezze, che facevano venire a Sam la pelle d’oca.

Erano in qualche modo diverse dalle carezze che gli aveva sempre fatto.

Avevano un che di strano. C’era un che di trattenuto, ma allo stesso tempo di più possessivo.
Di più eccitante.
 
Sam si sentì ad un cero punto portare da Dean verso di lui, invitandolo con la mano a sporgersi verso di lui. Il minore credeva che volesse che mettesse la testa sul suo petto, ma non era l’intenzione di Dean, che lo invitò con la mano, ad abbracciarlo, facendosi più vicino.

Sam, era a pancia in sopra e si voltò, andando incontro all’abbraccio di Dean.

Finirono abbracciati stretti. Una presa disperata, bisognosa. Sam capiva che c’era qualcosa di più in quell’abbraccio che non riusciva a definire.
Le loro gambe finirono intrecciate a causa dell’abbraccio e Sam avvampò.

Voleva quasi levarsi, ma era combattuto. Dean non era mai stato così fisico con lui e una parte del minore sapeva che un contatto così, era quello che aveva sempre voluto.

Sapeva anche che quello che era successo in quello studio, era qualcosa che riguardava LUI e che qualunque cosa fosse, Dean non voleva dirglielo.






















Note dell'autrice: il capitolo corto dipende dal fatto che la notte scorsa non ho chiuso occhio xd

Daisy non ti sei mai espressa al riguardo, ma sono davvero curiosa di sapere se anche tu vuoi vedere il bacio come tutti qui xd e se ti piace o no tutta questa tensione sessuale! xd
   
 
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