Punto, Vedo, Rilancio
L’aria notturna di Tampa riempie i polmoni di Clarence. I suoni della città ancora sveglia bombardano le sue orecchie di note di musica dal dubbio gusto, clacson di automobili, grida di tassisti e delle risate dei turisti che affollano i bar ed i pub di Downtown.
Indugiando ancora un po’ sulla bella ragazza seduta da sola, Clarence prendo un respiro profondo e si dirige con passo sicuro verso il tavolo occupato dai tre uomini. << Vi dispiace se mi siedo qui con voi? >> esordisce, stupendo l’uomo magro quando Clarence si siede al tavolo.
Un altro momento di silenzio cala sul quartetto, solo che questa volta Clarence inizia a spazientirsi. Ma ci sono o ci fanno? si domanda. Gli sguardi imbarazzati che gli uomini si rivolgono fra loro confermano il fatto che Clarence probabilmente non è al tavolo giusto. Fa quasi per alzarsi e scappare a rotta di collo quando l’uomo magro prende la parola << Siamo qua per il plico che lei dovrebbe venderci. Abbiamo parlato con Javier Gomez che ci ha dato il suo nome >>. L’hipster rivolge uno sguardo furioso verso il suo compagno che ha appena parlato, ma non dice nulla.
<< Quanto vuole? >> dice il nero, con voce poco ferma.
Sorridendo, Clarence risponde << Quanto siete disposti ad offrire? >>
<< Abbiamo a disposizione una discreta somma. Lei aveva già in mente una cifra? >>
<< Non è una questione di soldi. Non lo è mai stata >> Gli sguardi dei tre uomini tradiscono un certo disagio quando Beeks pronuncia la frase << Sono interessato ad altro e, spero, che voi mi comprendiate se vi dico che i soldi sono solo una questione secondaria >>
<< Oh, io capisco benissimo >> sussurra una voce femminile accanto a loro.
<< Lavoro per una persona che avrebbe grande interesse nell’ottenere le informazioni che stai vendendo Clarence. Posso chiamarti Clarence, vero? >> sussurra civettuola.
L’uomo sposta rapidamente lo sguardo dalla donna verso i tre uomini seduti con lui. Poi di nuovo alla donna. Poi, dopo un po’, di nuovo verso gli uomini.
Schiarendosi un po’ la voce, Beeks domanda incerto << Ehm, e lei cosa offrirebbe in cambio? >>
Mettendo in bella mostra i suoi occhi scuri << A parte una discreta somma di denaro, penso che potremmo raggiungere un accomodamento privato >> risponde la donna con tono seducente.
<< Penso che dovreste ascoltare la nostra controproposta signor Beeks >> dice l’hipster, interrompendo le civetterie e facendo un cenno d’intesa ai suoi due amici << Anche noi lavoriamo per una certa persona. Una persona che, oltre ad avere grande interesse per le informazioni che sta vendendo, è un individuo piuttosto importante >>
Strappato allo sguardo carico di promesse di piacere della donna, Clarence rivolge un’occhiata all’hipster, al nero ed al loro magro compagno che, in questo momento, sembra piuttosto nervoso. I suoi occhi passano dalla donna a Clarence e poi alla strada, in un ciclo continuo.
Sorridendo, divertito da questo scambio che da unilaterale è diventato a due parti, Beeks domanda << E chi sarebbe questa persona così importante? >>
Pacatamente l’hipster risponde << Questo non possiamo dirlo. Ma siamo disposti ad offrire 100.000 dollari per il plico >>
Clarence inarca le sopracciglia, stupito dalla frase. La donna invece coglie l’occasione per alzare la posta e, spostando una mano sulla coscia di Beeks replica sicura << Bene, direi che allora potremmo andare a parlare da soli io e te Clarence. Se questi signori non vogliono, o non possono, offrire altro credo proprio che il mio cliente possa pagare 125.000 dollari >> Poi aggiunge con voce suadente << Poi io e te potremmo proseguire il nostro negoziato in un ambiente più… appartato >>
Rosso in volto, Beeks non può
fare a meno di sorridere stupidamente mentre balbetta <
<< Tanja Valşenka >> dice d’improvviso l’uomo magro e nervoso << Tanja Valşenka ci ha mandato per acquistare il plico di documenti >>
Clarence si ferma a metà mentre si alza dalla sedia, poi si risiede con un tonfo << Ho capito bene? >>
L’hipster, visibilmente seccato per quello che l’amico ha appena detto, replica piccato << Sì. Ha capito bene. Ed il nostro capo può arrivare anche ad offrire 150.000 dollari >>
<< Bene >> sentenzia nonostante la sua bocca sia diventata improvvisamente secca ed asciutta << Posso quindi pensare che oltre al denaro la signorina Valşenka potrebbe garantirmi… altri vantaggi >>. L’hipster, che evidentemente deve essere il capo del trio, mantiene una faccia indescrivibile.
Approfittando della pausa, la donna passa nuovamente all’attacco << Clarence, sei davvero sicuro di non preferire la mia offerta? Il mio principale può offrirti quello che vuoi. E se tu mi aiutassi a concludere l’affare >> aggiunge iniziando a giocare con i bottoni della camicia << te ne sarei davvero molto grata >>
Ancora un po’ imbarazzato, Beeks guarda il volto attraente e leggermente ovale della donna, incorniciato da una cascata di capelli neri e mossi. Nonostante il gonfiore nei suoi pantaloni gridi disperato di accettare l’offerta della bellezza bruna accanto a lui, il suo cervello lo mette a tacere quando i suoi occhi incontrano gli sguardi eloquenti dei tre uomini. Sicuramente anche se accettasse le offerte della donna, il trio non gli permetterebbe di allontanarsi per più di un isolato primo di prenderli alle spalle e foderare le loro schiene di piombo.
Con un triste sorriso, a malincuore Clarence prende la mano della donna e la sposta dal suo petto al tavolino in metallo del bar. << Le sue argomentazioni sono… irresistibili, ma l’offerta dei signori mi sembra più vantaggiosa. Sono davvero dispiaciuto ma mi trovo costretto a rinunciare alla sua proposta >>. Non posso credere di averlo detto pensa dentro di se, mentre il suo secondo cervello dentro i pantaloni prende atto della sconfitta ed abbassa la testa.
<< Come preferisci Clarence. Fai come vuoi, ma non aspettarti di avere una seconda opportunità >>
Correrò il rischio dice dentro di sé, nonostante le grida del suo io inferiore mentre la vede allontanarsi tutta curve ancheggianti e scalpiccio di tacchi.
Girandosi verso i tre uomini e sospirando, dice << Abbiamo un accordo? >>
Nonostante il tentennamento dell’uomo dalla giacca verde e dal mingherlino, l’hipster annuisce con la testa.
<< Ottimo. Quando pensate di potermi dare i miei 150.000 dollari? Spero subito perché non ho intenzione di andarmene più leggero di un plico e senza i miei soldi >>
La normale espressione impassibile dell’hipster tremola un momento mentre pensa Abbiamo solo 100.000 dollari. Come diavolo li recuperiamo gli altri 50.000? A quest’ora le banche sono chiuse ed il bancomat ha una disponibilità limitata.
<< Certamente >> risponde lui tranquillo << Ovviamente non ci siamo portati dietro i soldi per ragioni di sicurezza. Posso però andare a prelevarli lasciandola in compagnia dei miei due soci >>
<< Un momento >> lo interrompe Clarence << Non sono uno stupido. Non ho intenzione di rimanere qui mentre magari lei va a chiamare gli sbirri o chissà chi. Se lei se ne va l’affare salta ed ognuno per la sua strada >>
L’uomo magro ed il nero guardano il loro amico con aria interdetta, ma senza fare una piega l’hipster ribatte tranquillo << Certo. Non c’è problema. Abbiamo una parte dei soldi in macchina ma per l’altra parte, i 50.000 dollari, posso provare a fare un deposito sul suo conto >>
<< È una buona idea. Ma non voglio che il governo inizi a farsi delle domande sulle mie entrate. Penso che le darò il numero di un mio conto estero che ho aperto per l’occorrenza, mentre per quanto riguarda i soldi nella macchina potete dare le chiavi al mio amico >> dice Beeks indicando l’uomo dalla barba incolta che ora ha alzato lo sguardo verso il quartetto e li saluta con un cenno della mano << Dite a Jacob dove avete messo l’auto e dove sono i soldi, poi lui li conterà per sicurezza e li porterà qui. Intanto voi potete trasferire i soldi, poi chiudiamo l’affare e dite a Tanja Valşenka che ho fatto la mia parte e che mi aspetto una sua chiamata entro i prossimi giorni >>
Il trio si scambia delle occhiate sospettose e Clarence aggiunge << Non lo sto dicendo per minacciarvi, ma se non ricevo la telefonata potrei sempre decidere di aggiungere le vostre facce all’elenco dei ricercati dei servizi Federali >> . Sentendo queste parole l’hipster accenna ad un sorriso mostrando una faccia beffarda. Per niente intimorito Beeks aggiunge << Può non sembrare, ma sono venuto preparato >>
<< Bene, sono felice che tutto sia andato per il meglio >> dice Clarence mentre passa la borsa a tracolla verso l’hipster << Là dentro c’è una copia in bianco e nero del plico. Come pattuito >>
L’uomo dalla barba lunga afferra la borsa con una mano, dà una rapida occhiata all’interno senza estrarre il voluminoso faldone e la passa al nero accanto a lui.
Siccome nessuno dei tre uomini davanti a lui profferisce alcuna parola, Clarence si schiarisce la voce e sussurra << Direi che abbiamo finito. Ora possiamo anche lasciarci. Ricordatevi che aspetto quella telefonata >> aggiunge mentre si alza e si allontana con la valigetta sottomano.
I tre uomini rimangono silenziosi a guardarlo mentre si allontana, scomparendo nel via vai di persone che popolano i marciapiedi affollati di Tampa. Poi ad un certo punto, l’uomo nero dalla giacca verde smeraldo si rivolge ai suoi due soci e dice:
<< Non male come primo lavoro fuori città. Ma la prossima volta cerchiamo di essere un po’ più professionali, eh? >>
L’hipster gli rivolge un’eloquente occhiata glaciale.
I piedi lo conducono automaticamente fino alla sua auto. Guardandola ora, Clarence non vede l’ora di poter cambiare quel catorcio comprato a metà prezzo in un autosalone che stava per chiudere. Ancora sorridente, cerca le chiavi dell’auto in tasca, le infila nella toppa e le gira.
<< Buonasera Clarence >>
Il clack della serratura della portiera copre il suono di Clarence che deglutisce. Lentamente si gira per vedere di fronte a se un uomo alto, dalle pelle scura, occhi leggermente a mandorla, senza capelli ma con un rado pizzetto che gli incornicia la bocca. Il suo volto è allungato, probabilmente la fronte alta inganna l’occhio ma anche il collo un po’ più lungo della media rende la figura decisamente slanciata.
<< … buonasera Mister Dreyfus >> risponde tentennando Clarence.
La valigetta gli cade dalla mano quando Dreyfus gli lancia un’occhiata penetrante che lo porta ad immobilizzarsi, come un topo di fronte al serpente.
<< Ora io e te ci andremo a fare una chiacchierata >> dice pacato l’uomo. Le parole gli escono dalla bocca lentamente, aggrappandosi alle labbra prima di volare fino alle orecchie di Clarence.
Poi il buio.