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Autore: RosaRossa_99_    27/08/2018    0 recensioni
“Lasciami andare ho detto”
dissi con più convinzione provando a liberare i polsi, ottenni solo che la sua stretta aumentò, scavandomi la pelle e facendo pulsare il sangue sotto di essa. Il mio corpo tremò sotto quel tocco così rude e il suo respiro aumentò lasciandomi andare e allontanandosi, mi diede le spalle e si incamminò verso la strada da cui era venuto.
Non vedevo Seth da così tanto che se non fosse stato per quegli occhi non lo avrei riconosciuto.
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza | Contesto: Universitario
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Stavo camminando di ritorno dal lavoro ma ero talmente stanca che decisi di prendere una scorciatoia, era tardi e ancora non avevo cenato così che in quel momento il mio pensiero era solo rivolto al mio frigorifero e al mio letto. I lampioni erano per la maggior parte spenti e alcuni emanavano una luce flebile rendendo l’atmosfera lugubre, la luna si vedeva in lontananza coperta da una coltre di nuvole ed era tutto così silenzioso... C'era talmente tanto silenzio che riuscivo a sentire l’accelerare dei battiti del mio cuore. 
“Pessima idea” pensai tra me e me, “Sai benissimo che questa strada è tra le più desolate di Londra” mi ripeteva la vocina nella mia testa. 
Camminavo velocemente con il respiro mozzato in gola,  quasi correvo: mancava ancora poco all’incrocio della strada illuminata e a casa. 
“Mi sei mancata” 
mi bloccai di colpo, non udivo quella voce da troppo tempo e avrei voluto non sentirla per ancora molto. Il respiro mi si spezzò in gola e pensai anche di aver perso qualche battito per la paura. Sentì dei passi avvicinarsi prima lentamente poi sempre più velocemente, ma prima di poter riuscire a sbloccarmi dallo shock e a muovere un solo piede, il mio polso era stretto nella morsa di una mano maschile. Sapevo chi era, ero in grado di riconoscere quella voce e quelle mani tra mille altre. In un secondo la mia schiena era schiacciata contro il muro sporco di un qualche edificio della periferia di Londra, le sue forzute braccia ora mi imprigionavano e il suo petto ora era premuto contro il mio, non lasciandomi via di scampo. I nostri sguardi si incrociarono per una frazione di secondo, sufficiente affinché potessi vedere quella scintilla che era in grado di scatenarmi mille emozioni 
“Mi sei mancata” 
disse quella frase, quella stessa frase che avrei tanto voluto sentire, ma che ora non aveva più valore.
“Lasciami andare” 
sussurrai con gli occhi sbarrati mentre alzavo lo sguardo sul suo viso, illuminato a tratti da quella flebile luce che, seppur prima mi terrorizzava invece ora invece era diventata il mio unico conforto. Da quel ciuffo corvino spuntavano i suoi occhi blu ghiaccio in cui prima mi perdevo e che ora invece mi procuravano brividi lungo tutta la schiena. Ghignò.
“Lasciami andare ho detto” 
dissi con più convinzione provando a liberare i polsi, da cui ottenni solo l'aumentare della sua stretta, che mi scavò la pelle e face pulsare il sangue sotto di essa. Il mio corpo tremò sotto quel tocco così rude e il suo respiro aumentò. Mi lanciò un ultimo sguardo indecifrabile prima di lasciarmi e allontanarsi, mi diede le spalle e si incamminò verso la strada da cui era venuto. 
Non vedevo Seth da così tanto che avevo quasi dimenticato il suo tocco, la sua voce, il suo viso.
   
 
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