Libri > Eragon
Segui la storia  |       
Autore: PrincessintheNorth    27/08/2018    1 recensioni
Prequel di "Family"!
Nel regno del Nord, una principessa e Cavaliere dei Draghi, Katherine, farà conoscenza di Murtagh, il Cavaliere Rosso che si è autoimposto l'esilio ...
In Family abbiamo visto il compimento della loro storia e il loro lieto fine: ma cos'è successo prima?
"-Principessa, per l’amor del cielo … - prese a implorarmi Grasvard. – Spostatevi da lì … non vi rendete conto di chi è?
-È Murtagh figlio di Morzan, ex Cavaliere del Re Nero, erede del ducato di Dras-Leona. – ringhiai. – So benissimo chi è. So anche che è un essere umano come me e come te, a meno che tu non sia un elfo sotto mentite spoglie. È un essere umano ed è vivo per miracolo. Quindi, dato che come me e come te è carne e sangue, gli presteremo le cure che necessita. Sono stata chiara abbastanza?"
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castigo, Eragon, Murtagh, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Selena/Morzan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

KATHERINE

 

 

 

Fin da piccola avevo una lista di cose che odiavo fare. 

Pulire, fare matematica, tagliare le cipolle, pulire il pesce, spennare i polli e lavare i panni erano in cima alla lista. 

In quel momento, però, il titolo se lo stavano contendendo con il parto. 

-        Ma ne è valsa la pena, vero? – chiesi alla piccola perfezione che riposava tranquillamente tra le mie braccia, rilassandosi dopo quasi tre giorni di sforzi per venire al mondo. – Sì che ne è valsa la pena, amore. Certo che sì … 

Il dolore non era ancora passato completamente, lo sentivo eccome, ma … beh, diciamo che non era la cosa su cui mi stavo concentrando di più in quel momento. 

Stavo cercando di capire a chi somigliasse di più la mia bambina, se a me o a Murtagh. 

Per questo, dato che da almeno mezz’ora non riuscivo a decidermi, avevo chiesto a mamma. 

-        Mmh … è una bella domanda. – fece, sfiorando con l’indice la guancia morbida e paffuta della cucciola. – Ad entrambi, direi. Gli occhi penso proprio li abbia presi da Murtagh, anche se non è il suo colore esatto, ma magari cambieranno. La forma è sicuramente quella. I capelli sono i tuoi, da neonata eri bionda così. – anche perché aveva il classico ciuffo di famiglia. – Il resto … beh, entrambi. Vi somiglia in egual modo, ma c’è una grande differenza. Lei è più bella. 

-        Questo era scontato. – commentai, coccolando la piccoletta. – O no, cucciola? È ovvio che sei più bella della mamma e del papà. Sei la più bella di tutto il reame, tu. Anzi, di tutto il mondo. Sei la mia bimba speciale … 

Non avevo mai creduto di poter amare qualcuno più di Murtagh o della mia famiglia. 

Ma non appena Jasper mi aveva messo tra le braccia quella cuccioletta urlante, che non appena avevo avuto in braccio si era calmata … tutto era cambiato. Nel momento esatto in cui l’avevo toccata, in cui i nostri occhi si erano incontrati, avevo capito che lei era il centro del mio mondo, il mio tutto. Lei era la mia vita, era il mio amore. 

Era mia figlia. 

Sentivo come se le dimensioni del mio cuore fossero aumentate a dismisura, per accogliere l’amore per la mia bimba, quel piccolo cucciolo tra le mie braccia che mi guardava con un’espressione che, lo sapevo, era d’affetto. 

-        … la bambina? 

Quasi non mi accorsi che Sienna stava parlando. 

-        Cosa? 

-        Come si chiama la bambina? – ripeté, ridacchiando. 

Fu in quel momento che me ne resi conto: io e Murtagh avevamo pensato a qualunque possibile cosa potesse servirle, meno che a quella.

Un nome. 

-        Merda … 

-        Ne dubito. – commentò Sìgurd, divertito. – Non le si addice proprio, vero, principessa? Eh, no … perdona la tua mamma, è un po’ stupida … 

-        No, è che … - al pensiero mi venne da ridere. – Era da un bel po’ che sia a me che a Murtagh sembrava che mancasse qualcosa, ma non riuscivamo a capire cosa! 

-        Ma non l’avevate scelto? 

-        Solo a metà! – spiegai. – L’avevamo trovato da maschio, era Killian, solo che poi era tardi e allora abbiamo pensato di trovare quello da femmina un’altra volta … 

-        Beh, ora è la volta. – rise Jasper. – Dobbiamo compilare i registri. Data e ora di nascita, caratteristiche fisiche, genealogia, tutto fatto. Manca il nome. Oh, e a proposito dell’ora di nascita, è piuttosto particolare. – ridacchiò. – è nata a cavallo della mezzanotte, quindi, volendo … sia il dodici che il tredici di settembre. Tu, lei e Murtagh fate il compleanno insieme. Beh, direi che vi siete fatti un bel regalo. 

-        Direi proprio di sì. – ridacchiai, mentre la piccola agitava un piedino. – E adesso che ne facciamo del regalo del papà, piccola? Lo buttiamo via? Fai tu il regalo? No, gli diamo anche il suo regalo. 

-        Perché mi aspetto che lei e Murtagh litigheranno per chi fa il compleanno con la bimba? – ridacchiò mamma. 

-        Non c’è nessun motivo di litigio, è nata il dodici, quindi lo fa con me. 

-        Beh, in realtà era più il tredici che il dodici … - fece Jasper. 

-        Non c’è bisogno che Murtagh sappia tutto. O no, cucciola? Con chi lo vuoi fare il compleanno? Con-la-mamma. 

-        Katie, insistono per il nome. – mi fece presente la zia. 

-        Ma io non ci ho pensato! 

-        Guardala. – mi suggerì mamma. – Cosa ti viene in mente guardandola? 

Di nuovo, mi persi ad ammirare la mia cucciola: gli occhietti grigio scuro, la pelle ancora arrossata per via del parto, i capelli biondi. 

Era indubbiamente bellissima. 

Era perfetta. 

-        Belle … - mormorai tra me e me, l’unico nome che mi fosse venuto in mente. 

Le stava bene. 

Beh, in realtà la descriveva appieno. Racchiudeva tutta la tenerezza, la dolcezza e la bellezza che la mia piccola emanava. 

-        Belle? Si chiama così? – fece mamma, eccitata.

Sì. 

Quello era il nome perfetto. 

-        Belle Selena. – decisi. Ecco, così era ancora meglio. – Si chiama Belle Selena. Sia messo agli atti. 

-        Sua Altezza Reale, la Principessa Belle Selena Kirk Shepherd, principessa di Winterhaal e duchessina di Lionsgate e del Tridente. – compilò Jasper sul registro. 

-        Oppure piccola Belle … - commentai tra me e me. 

-        Oh, no, no, no. – rise Sìgurd. – Lei è BabyBelle, senz’ombra di dubbio. 

-        Assolutamente no. Non condannerete anche lei a patire un simile soprannome! – protestai. 

-        Troppo tardi. BabyBelle. 

Subito dopo, dalla più assoluta tranquillità l’espressione di Belle passò a qualcosa di molto simile alla rabbia, e iniziò a piangere. 

Merda. Adesso cosa dovrei fare?!

-        Ehi … guarda che non succede niente, amore … 

Ma la signorina non accennava a smettere di urlare come un aquilotto. 

-        Ah, io penso proprio di sapere qual è il problema. – ridacchiò mamma. – Per me ha fame. 

-        E come fai a dirlo?! 

-        Tu piangevi esattamente nello stesso modo quando volevi mangiare.

-        Vuoi che chiami una balia? – chiese Jasper. 

-        No … ci penso io. – risposi, anche perché non mi piaceva l’idea che fosse un’altra ad offrire il primo pasto alla mia bimba. 

La teoria di mamma, secondo cui Belle aveva fame, trovò conferma non appena la piccola appoggiò le manine sul mio seno. 

Non appena me l’avvicinai al petto, smise immediatamente di piangere e iniziò a succhiare tutta contenta. 

-        Ecco qui, piccola Belle … ma se sei bella, tu … 

Fin da subito, allattarla fu una sensazione al contempo splendida e strana. In qualche modo, mi sembrava di averla ancora dentro di me, come se fossimo ancora unite dal cordone ombelicale, ma tenendola tra le braccia, guardandola, mi resi conto che quel legame fisico, che per nove mesi ci aveva legate, era stato sostituito da uno affettivo, ancora più forte del precedente. 

Si saziò presto, appena dopo dieci minuti, e quando finì fece un sospiro soddisfatto, rigirandosi nella sua copertina e allungando le manine, cercando di prendermi gli occhi. 

-        Bravissima … ma che brava bimba che sei … 

-        Credici! – rise mamma, parlando sottovoce. 

-        Perché non dovrebbe essere brava?! – protestai. – Gioca, no? 

-        Certo, gioca. – ridacchiò. – Ma ha mangiato per dieci minuti. Ti dico solo questo: Belle è grande come te da neonata. La tua prima poppata è durata mezz’ora. Fidati, tra un po’ si lamenterà di nuovo. Se non mi sbaglio, era Murtagh che mangiava spesso. Quando torna chiederemo a papà. 

Non dovemmo attendere molto. 

Dopo neanche cinque minuti, contemporaneamente sentimmo il fragore delle ali di Antares e Castigo e un paggio ci venne a comunicare che l’impresa si era conclusa nel migliore dei modi. 

Non aveva nemmeno finito di parlare, che Alec piombò nella stanza con il fiatone. 

-        IMPRESA LAMPO! – esultò. – SONO IL MIGL … 

La voce gli morì in gola non appena vide che la sua nipotina era, alla fine, nata.

-        Ma … ma … Murtagh ci resterà malissimo … - fu tutto ciò che disse. – Voleva tornare in tempo per esserci … 

-        Qualcuno aveva altri piani. – ridacchiai. 

-        E vediamolo, questo qualcuno … - mi raggiunse, sedendosi sul bordo del letto, e prese Belle tra le braccia. – Ma … ma ciao, bellissima … sei splendida, cucciolina … e ce l’hai già un nome? 

-        Belle Selena. – rispose mamma, orgogliosa. Stranamente, la piccola non si era messa a piangere … con mamma l’aveva fatto, così come con Jasper e Sienna. 

-        Sei una piccola Belle, allora … una piccola peste. Somigli proprio tanto alla tua mamma, e un po’ anche al tuo papà … una bimba un po’ Shepherd e un po’ Kirk … e ti ha già incontrata la zia? 

-        No. – stavolta risposi io. – A un certo punto April e Annabeth si sono messe a far casino, nessuna tata riusciva a calmarle ed è andata lei. 

-        Ma sei un amore, piccola Belle … chissà il tuo papà come sarà contento di conoscerti! 

-        Ecco, a proposito. Dove sono finiti Derek e Murtagh? – chiese Jasper. 

-        Papà sta portando Grasvard nelle segrete, Murtagh lo staranno guarendo. Ovviamente non si è smentito, ha fatto l’idiota e si è beccato una freccia nello stomaco. – rispose, rimettendo la piccola tra le mie braccia. – Nel frattempo, tanti auguri, mammina. – fece, dandomi un bacio sulla fronte. 

Tuttavia, le notizie che aveva appena portato non erano affatto piacevoli. 

Grasvard era vivo e Murtagh ferito?! 

Che diavolo intendeva il paggio dicendo che la battaglia si era conclusa nel migliore dei modi?! 

-        Alec, cosa vorrebbe dire che quel mostro è vivo?! – sibilò mamma. 

-        Vuol dire che l’ha deciso papà. – rispose lui. – Ne so quanto te. Io l’avrei ammazzato seduta stante. Se lui e Murtagh non l’hanno risolta con un duello è solo perché lui è rimasto ferito. 

-        Sta bene? 

-        Sì, non preoccuparti. È vivo e … 

-        SE HA GIA PARTORITO M’INCAZZO! NON HO FATTO TUTTA QUESTA STRADA APPOSTA PER ARRIVARE PRIMA PER POI TROVARMI LA BAMBINA GIA SFORNATA!

Pochi attimi dopo, era anche lui alla porta. 

-        Magari abbiamo preferito farti un bel regalo, papà

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Eragon / Vai alla pagina dell'autore: PrincessintheNorth