ONE SHOT
WIZENGAMOT
Quel giorno pioveva sul Ministero della Magia. La sala dove si riuniva il Wizengamot era piena di gente che attendeva il processo di tre maghi e una strega, accusati di essere Mangiamorte.
Al centro della stanza, quattro sedie dotate di catene, incupivano l'atmosfera.
L'intera giuria era in religioso silenzio, fatta eccezione per alcuni maghi che bisbigliavano tra di loro e una strega sulla cinquantina che si dondolava sulla sua sedia alla sinistra di un uomo alto con dei grossi baffi vestito in uniforme, singhiozzando.
L'uomo seduto accanto alla donna parlò, cercando di accumulare il maggior disprezzo possibile in quelle parole:
  - Fateli entrare -
Gli accusati entrarono, scortati da sei dissennatori. Si sedettero nelle quattro sedie con le catene, che si incatenarono alle braccia dei presunti Mangiamorte, imprigionandoli.
L'uomo più a destra sedeva storto sulla sedia. Sembrava trasandato, come se non avesse dormito per una settimana.
Suo fratello, seduto subito vicino, era leggermente più grosso e si guardava i pollici.
La strega, con lunghi capelli fluenti, era seduta su quella sedia come una regina sul proprio trono e guardava il giudice con un immenso disprezzo.
L'ultimo mago, seduto più a sinistra di tutti, si guardava intorno con aria smarrita e uno sguardo terrorizzato.
Il giudice iniziò:
  - Bartemius Crouch, giudice di questo processo - si annunciò.
  - Amelia Bones, avvocato per l'accusa - disse una donna seduta in mezzo alla giuria.
Ci fu un attimo di silenzio, poi Crouch disse, soddisfatto:
  - A quanto pare non ci sono avvocati per la difesa - poi continuò:
  - Voi quattro, Rabastan Lestrange, Rodolphus Lestrange, Bellatrix Black in Lestrange e - si fermò un attimo.
  - Barty Crouch junior - disse fissando il ragazzo con i capelli biondo paglia, ormai disperato. La donna alla sua sinistra ebbe un fremito e cominciò a gemere.
  - Siete accusati di aver provocato l'invalidità permanente dell'Auror Frank Longbottom e sua moglie Alice Longbottom con l'utilizzo della Maledizione Cruciatus per provare ad estorcere informazioni sul vostro Padrone morto, Colui-che-non-deve-essere-nominato - continuò Crouch e molti presenti cominciarono a sussurrare.
  - Detto questo, come vi dichiarate? -
Il ragazzo biondo aprí la bocca per parlare, ma la donna esclamò con un ghigno:
  - Assolutamente colpevoli, vostro Onore-
Suo marito, affianco a lei, le sussurrò:
  - Bella, sei impazzita? -
  - Mh, sì, può essere - si limitò a rispondere lei.
Crouch, visibilmente stupito e irritato dalla confessione, disse:
  - Dato che la signora Lestrange qui ha confessato, io vi... -
  - PADRE! NO, PADRE TI PREGO!!! - esclamò ad un certo punto Barty
  - Padre, sono tuo figlio! Non puoi farmi questo! Io sono innocente!!! -
Bellatrix sogghignò e gli disse:
  - Oh, io non ci giurerei Barty -
Nel frattempo la donna aveva cominciato a piangere forte, dondolandosi più di prima.
Crouch urlò:
  - COSA STAI DICENDO? IO NON HO FIGLI!  -
Detto questo aggiunse in fretta:
  - Io vi condanno all'ergastolo ad Azkaban! -
Il suono di un martello che sbatteva contro una superficie di legno, rimbombò per tutta la sala. I dissennatori si avvicinarono e i prigionieri si alzarono. La donna si voltò verso Crouch e urlò:
  - Gettaci pure ad Azkaban, Crouch, noi aspetteremo. E quando le porte di Azkaban si spalancheranno e il Signore Oscuro tornerà, premierà noi più di ogno altro! Solo noi abbiamo cercato di trovarlo! Solo noi siamo stati fedeli! -
Detto questo, furono spediti in prigione, lasciando la giuria terrorizzata.