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Autore: blackjack0999    28/08/2018    4 recensioni
Per Isaac Celere. Trasferitosi da poco nella Kouh City con la sua famiglia. Iniziare ad adattarsi mentre inizierà l'anno scolastico alla Accademy Kouh. Conosce una graziosa, misteriosa ragazza di nome Yuuma e organizzano un'appuntamento normale. Sfortunatamente per Isaac, quel semplice 'appuntamento', sarà solo il preludio di un'altro stile di vita, alla quale lui non vuole averci nulla a che fare e non gli riguardava a suo malgrado. E' quando essa avrà inizio, si renderà conto di essere il nuovo Sekiryutei. Nonostante l'inizio incerto non si tirerà indietro, e proseguirà nel suo destino, ma ha modo suo ovviamente.
[Pezzo estratto dal Cap. 10]
Lei mi appoggio la sua mano destra sulla mia rispettiva guancia, la fissai negli occhi. «Oh, Io so la verità Isaac. L'avevo già capito che ora sei un diavolo reincarnato.» mi disse.
....L'intero soggiorno era svanito, le pareti erano diventate una landa cupa con aloni dorati vorticanti come fossero state brezze, persino i tatami del pavimento in alcune parti sembravano svaniti, poi l'avvertii, un'aura sconosciuta ed era alle mie spalle!.
[Isaac...Lei e una Yokai.. Una Kyùbi!.]
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asia Argento, Nuovo personaggio, Rias Gremory
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Una Sfida è l'incontro con un Drago.

Che notte di merda!. Non ho chiuso per quasi tutta la notte, sono fortunato di aver fatto almeno quattro ore di sonno, tuttavia mi sento come se mi avesse investito un tir diverse volte. Come se non bastasse, scopro che sono stato reincarnato come demone e che i ragazzi più popolari dell'Accademy Kouh, sono altrettanto dei demoni. Lasciamo perdere. Devo andare a scuola per incontrare quella che si definisce la mia padrona Rias Gremory. Si come no, nei suoi sogni rossa.

Scendo dal letto, lo rifaccio alla belle e meglio, prima di dirigermi in bagno e farmi una corroborante doccia, questa volta fredda, magari mi farà stare un po' meglio del mio stato attuale.

Infatti sotto il getto d'acqua fredda, mi sto iniziando a sentirmi un po' meglio adesso, finita la doccia, mi asciugò, indossai scarpe da ginnastica nere e grigie, jeans neri e una camicia blu a maniche lunghe, i quali, li ho rivoltati sino ai gomiti e ho lasciato aperti i primi tre bottoni del colletto.

Durante la colazione, ho notato che mia sorella Selina, mi stava guardando perplessa, quando mi alzai per riporre il piatto e la tazza da caffè nel lavandino.

«Sei sicuro di stare bene Issac?». Lei mi chiese, era preoccupata lo si poteva capire lontano un miglio soltanto dal suo tono di voce, voltai lo sguardo a guardarla e sfoggiai un migliore sorriso rassicurante che potevo fare.

«Sto bene Selina. Ho soltanto dormito male. Ora scusami devo andare a scuola. Rias-Sempai ha bisogno di me per le attività extrascolastiche». Risposi prima di salutarla e uscì di casa e mi diressi a passo svelto verso la Kouh Accademy.

[***]

Appena raggiunsi ed attraversati i cancelli principali dell'Accademy Kouh, ho proseguito seguendo la stessa strada che avevo fatto con il 'Principe Azzurro' Yuuto Kiba per dirigermi verso il Club di Ricerca sull'Occulto.

Arrivai davanti al vecchio edificio e, senza neppure bussare, la porta d’ingresso mi venne aperta; dietro di essa, Yuuto Kiba e Akeno Himejima mi accolsero con un sorriso cordiale. Oh ma per l'amor... Risparmiatevi i vostri fasulli sorrisi di cortesia almeno.

«Ben arrivato Isaac-Kun. La Buchou ti stava aspettando». Mi disse il primo, spostandosi dalla porta.

Entrai guardando seriamente entrambi «Allora non perdiamo altro tempo inutile». Dissi con gelo nella mia voce, lasciando i due senza parole. Akeno mi osservava accigliata, mentre Yuuto ha solamente sospirato prima di farmi strada verso l'altra stanza.

Appena entrato, come sempre Koneko stava seduta su uno dei divani liberi, intenta a sgranocchiare un dolcetto, mi guardo e fece soltanto un lieve cenno di saluto, «Ehilà» salutai senza troppo entusiasmo, subito dopo ho distolto lo sguardo da lei e guardai la scrivania, dov'era il grande capo. Rias mi stava guardando con un sorriso cordiale sul volto, e ci mancava pure lei.

«Salve Issac-Kun. Come ti senti?». Mi chiese appoggiata alla scrivania, continuando a sorridere.

«Non credo che t'interessi». Risposi solamente, guardandola seriamente, e Rias aveva perso il sorriso e mi stava guardando severamente, ma con mia sorpresa non ci diede troppo peso.

«Cambiando argomento. Ieri mi hai detto che oggi avremmo parlato sui Sacred Gear e sui demoni se ben ricordo». Le dissi, visto che la mia vita per colpa loro, aveva preso un'altra strada, tanto valeva saperne qualcosa di più.

Rias ha sospirato rumorosamente, spostandosi dalla scrivania e camminare verso di me, la guardai seriamente, ma quando la guardai negli occhi, deglutì a mio malgrado.

Non era incazzata, ma sicuramente era irritata dal mio comportamento, sento qualcosa nell'aria, una percezione del tutto nuova, questo allora è il potere demoniaco?., la vidi avvolta da un sottile strato di aura cremisi.

«Sei un tipo alquanto scorbutico e insolente. Quindi non ti fa piacere essere un mio servitore?». Mi chiese facendo un'altro passo avanti guardandomi dritto negli occhi, ho arretrato di un passo intimorito, la sensazione nell'aria era indescrivibile, sentivo dentro di me che era meglio non prenderla alla leggera.

Tuttavia, lei aveva ragione. Non mi fa alcun piacere essere il suo servitore, diedi un'occhiata di sfuggita agli altri membri, anch'essi sembravano piuttosto nervosi.

Nonostante fossi intimorito e sentivo il sudore colarmi giù dalla fronte, sino alla punta del naso e giù lungo le tempie, la guardai dritto nei suoi occhi oltremare, che ora essi avevano una sfumatura rossastra, strinsi i denti e le dissi in tono glaciale: «Te l'avevo già detto questo l'altra volta. Io non sono il tuo servitore Rias Gremory!».

Improvvisamente la vedo sorridere, e la sua strana aura svanisce improvvisamente, fa un passo indietro, incrociando le braccia sotto al formoso seno, guardandomi con un sorrisetto divertito ed enigmatico.

«Molto bene allora. Voglio essere misericordiosa con te Issac-kun, nonostante la tua insolenza. Ti propongo una sfida. Un duello amichevole. Tu contro Kiba».

Sono sorpreso e guardai immediatamente guardai Kiba, il biondino ha annuito facendo un passo avanti, facendo intendere di essere pronto allo scontro, spostai lo sguardo su Rias ed essa ha continuato a parlare.

«Sarà una normalissima sfida alla pari. Se vincerai Tu Issac-kun. Sarai libero di andartene». Mi disse con calma, prima di poggiarsi le mani sui fianchi e guardarmi seriamente.

«Tuttavia. Se sarà Kiba a vincere. Continuerai a essere il mio servitore. Allora la tua decisione Issac-Kun?». Mi chiese con uno sguardo di sfida.

Sono rimasto in silenzio. Spostando lo sguardo da Rias a Kiba, valutando attentamente la situazione attuale: Sono un demone come loro, dovrei possedere abbastanza forza per potermela cavare. Se rifiutassi questa sfida, e scommetto che è proprio quello che la rossa vorrebbe. Cadrei in ridicolo e loro si farebbero beffe di me.

Non voglio tirarmi indietro. Se questa e la possibilità di andarmene e guadagnarmi la libertà, perché non provarci?.

Osservai l'espressione dei presenti, eccetto quella imperscrutabile di Koneko. E' il sorriso radioso di Akeno. Rias era visibilmente impaziente di sentire la mia risposta. D' altro canto Yuuto era tranquillo.

«Davvero sarà una normalissima sfida Rias Gremory?. uno contro uno. Niente trucchi?». Chiesi seriamente e Rias per tutta risposta ha annuito mantenendo la sua espressione seria, sorridendo subito dopo.

«Hai la mia parola. Nessun trucco. Soltanto un normale scontro uno contro uno. Allora la tua decisione?».

D'accordo allora. Non mi tirerò indietro, guardai loro in cagnesco. «Molto bene. Accetto la sfida».

Rias ha sorriso e ha annuito e mi ha fatto cenno di seguirlo, ma io aspettai che anche gli altri la seguissero, giusto per precauzione prima di seguirli. Uscimmo all'esterno, nel giardino vicino.

Guardai Yuuto che aveva appena preso una spada di legno Bokken, si volto a guardarmi é si mise nella tipica posizione di guardia del Kendo..

Mi misi in posizione di guardia, anche se era apparso il guanto rosso del mio Sacred Gear, potevo sempre usarlo come guanto da combattimento, guardai Yuuto e serrai i pugni. ero pronto.

[Boost]

Kiba con mio grande stupore svanì, per poi apparirmi di fronte con guardo determinato e il Bokken sollevato in un fendente. Sollevai prontamente il guanto ad altezza del volto, per parare il colpo, l'impatto fu davvero molto duro, sento tutto l'arto intorpidito dal colpo parato.

Istintivamente arretrai di un passo svelto, tenendo alta la guardia e sferrai subito un jab diretto al volto di Kiba, questo riuscì a schivarlo e sferrare un'altro fendente. Riuscì ad evitarlo tirando indietro il busto, ritornai in posizione di guardia.

[Boost]

Kiba svanì nuovamente, ma questa volta, sentì il sangue defluirmi verso il basso,sopratutto dalla faccia, quando sentii la punta del Bokken appoggiato sulla mia spalla.

«Il prossimo non sarà come se facessimo allenamento. Sei pronto?». Mi schernì il principino.

Ora ne avevo abbastanza. Ritornai in posizione di guardia alta, molleggiando sulle punta dei piedi, attaccai subito Kiba, il 'principe azzurro' stavolta si era messo sulla difensiva, schivando i miei colpi con movimenti del corpo, quando non colpivo con il Sacred Gear, e se colpivo con esso usava la spada per pararsi.

Piegai il braccio e feci un rapido montante, ma era i realtà stavo facevo una finta, quando Kiba tirò indietro il busto, gli sferrai un calcio al suo ginocchio destro, facendolo barcollare vistosamente e gli sferrai un montante dritto al volto con il guanto armato.

Kiba arretrò di un passo toccandosi il mento con aria sorpresa, un rivolo di sangue gli uscì dal labbro. Ghignai ma non mi facevo illusioni, era stato un colpo fortunato, non devo darmi per vinto, non essere avventato. Ripetei a me stesso.

[Boost]

Schivai e parai i suoi colpi per quanto potevo, ma alcuni ne avevo incassati, odio dirlo, ma Kiba non stava scherzando. I colpi che mi sono preso non erano certo leggeri, la mia spalla destra mi fa un male cane, come il fianco destro.

Ma quando guardo Kiba, beh eppur sono riuscito a colpirlo solo due volte al volto, devo dire che e un modesto passo avanti, il sopracciglio destro del biondo sanguinava ancora.

Per qualche ragione, mi sentivo che ora mi muovevo più agilmente i prima, mah, sarà l'effetto dell'adrenalina nel sangue, ma stavo iniziando ad essere affaticato,.slittai in avanti e mi spostai di lato, sferrai un pugno diretto al suo volto, ma anche Kiba era riuscito a schivare il mio pugno e con la coda dell'occhio lo vidi di fianco, pronto a colpire, ma non gli diedi il tempo, mi lanciai contro di lui, con una spallata, la mia azione deve averlo preso di sorpresa, perché ero riuscito a colpirlo facendolo arretrare e gli sferrai un pugno al torace con il guanto, lo senti gemere, gli sferrai un montante sinistro al mento con tutta la mia forza, facendogli sollevare i piedi da terra. Un colpo del genere sarebbe andato sicuramente in knock-out.

Mi resi conto troppo tardi di essermi sbagliato.

Con un movimento agile a mezz'aria Kiba, atterrò in piedi e scattò in avanti, fui troppo sorpreso e sono stato lento a reagire, mi ha colpito con tre colpì tanto rapidi e violenti, e li ho sentiti tutte e tre.

Il primo sull'addome, il successivo sulla parte alta della schiena e ultimo sulla testa.

Nonostante cercassi di resistere a non cadere a terra, barcollai mentre tutto si oscurava e crollai a terra.

Ultima cosa che senti era la voce di Rias che diceva: «Hai vinto Kiba».

[***]

Quando ripresi conoscenza, la mia testa mi pulsava come un nido di calabroni infuriati, gemetti mentre mi tirai su a sedermi con cautela, trattenendo un gemito di dolore proveniente dall'addome e dalla mia schiena, mi guardai intorno, ero all'interno del Club di Ricerca sull'Occulto, e pensavo che i divani fossero più comodi quando ci si stava seduti sopra, come sono sdraiato mi sembrava di aver dormito direttamente sul pavimento..

Ah già ora ricordo, sono stato sconfitto da Kiba. Di conseguenza ho perso la sfida, sospirai rassegnato.

«Ara, Ara. Ti sei svegliato Isaac-kun». Ha detto Akeno, voltai lo sguardo e vidi lei seduta sul divano, assieme a Kiba e sull'altro divano c'era Koneko-chan, tutti stavano sorseggiando tranquillamente il tè.

Guardai i presenti uno per uno. Akeno mi stava sorridendo con cordialità, sicuramente apparente. Subito dopo guardai Kiba, vederlo con le due abrasioni sul volto guariti, mi fece montare l'irritazione, non solo ho perso ma a vederlo sembrava che non l'avessi neppure colpito, peccato che con la rabbia in crescita, anche il mio mal di testa era aumentato. Gemetti toccandomi la testa e recuperai gli occhiali da vista sul tavolo basso.

«E' stata una sfida interessante Issac-Kun». Mi disse Kiba con un sorriso.

Vaffanculo 'principe azzurro'. Pensai guardando Kiba con veleno, chiusi gli occhi, massaggiandomi dov'ero stato colpito proprio da Kiba.

Koneko mi guardò con espressione imperscrutabile, accennando ad un lieve sorrisino.

«Come ti senti?». Chiese Rias Gremory entrando in quel momento, mentre si strofinava energicamente la sua folta chioma cremisi con un'asciugamano, doveva essere uscita dalla doccia da poco.

La guardai e abbassai lo sguardo, non voglio darle la soddisfazione di dirmi che avevo perso, l'avevo già capito all'istante.

«Come se avessi un nido di calabroni infuriati all'interno della testa. E' prima che tu me lo dica: ho già capito di aver perso la sfida. Accetto la mia sconfitta».Ammisi sospirando prima di prendere la tazza di tè ancora fumante davanti al mio posto e fissai la mia immagine riflessa sul liquido caldo, prima di sorseggiare, era davvero buono questo tè.

«Secondo le condizioni della sfida. Adesso sei ufficialmente a tutti gli effetti un mio servitore. Ma sono orgogliosa di come te la sei cavata, spero di vedere altro impegno simile in futuro». Mi ha detto, sollevai lo sguardo dalla tazza e la guardai. Lei stava sorridendo, ma non di quelli da arroganti che non sopporto, un sorriso genuino che mi lasciò sorpreso e anche meno umiliato.

Sarà genuino, ma non cambia il fatto che ora sono condannato ad essere suo servitore in eterno.

Sorriso di Rias-Sempai più, che ho fatto due abrasioni sul volto di Kiba e un bel livido, uguale: magra consolazione.

«E' il tuo modo di addolcirmi la pillola Rias Gremory». Risposi in tono pacato e sarcastico.

La vidi sbuffare, evidente sperava che avessi perso il mio atteggiamento, prima di sedersi sul divano vicino a Koneko, continuando a guardarmi

«Sarebbe meglio che mi chiami solamente Rias-Buchou o solamente Buchou, anche gli altri mi chiamano cosi.. Bene ora dobbiamo parlare dei tuoi doveri di Demone. Dovrai stringere contratti con gli esseri umani. Ti ricordi quando ti avevo parlato della distinzione fra le tre fazioni vero?». Mi chiese mentre sorseggiava il suo tè, ho solamente annuito, afferrando la mia tazza e bevendo un lungo sorso.

«Si me lo ricordo Buchou». Ho detto, anche se quando usai il suo appellativo di 'presidentessa' lo dissi come se avessi appena mangiato qualcosa di amaro. Lei ha annuito e ha continuato a parlare.

«Allora per cominciare dei conseguire dei risultati. Noi demoni stringiamo patti con gli esseri umani e otteniamo un compenso. E' questo a darci potere, continuando ad avere risultati potrai anche guadagnare un'ascesa sociale. Ma una cosa alla volta. Per questo vorrei che ti mettessi subito al lavoro. Per cominciare dovrai distribuire questi».

Dicendo questo Rias si era alzata in piedi e si mise vicino al divano dov'ero, indicando una decina di scatole di cartone impilate l'una sull'altra, subito dopo mi mostrò un volantino. Lo stesso che avevo in tasca, poco prima che arrivasse Yuuma al nostro appuntamento.

«Sul serio Volantini?» dissi fingendo sorpresa.

«Si ora mai più nessuno evoca un diavolo disegnando cerchi magici sul pavimento o muri. Perciò distribuiamo volantini soltanto ad una particolare cerchia di plausibili contraenti. Quando essi hanno un desiderio da esaudire, ci possono evocare con esso e noi appariamo, esaudiamo la loro richiesta ed elargiamo il compenso. Molte cose sono cambiate nell'inferno dopo la guerra che ti avevo citato l'altra volta. Ora però non perdiamo altro tempo. Su fila a distribuire questi!». Mi ordinò Rias, la guardai mentre mi alzai in piedi aprì una delle scatole presi una grossa risma di volantini, li misi in una sacca che Koneko-chan mi porse, e senza dire una parola uscì dal club, sbattendo con forza la porta alle mie spalle.

[***]

(Rias Gremory POV)

Sospirai quando Issac varcò la soglia senza dire una parola. Anche se non ha detto niente, ho visto nel suo sguardo, nonostante la sconfitta avuta contro Kiba, che ancora non vuole essere un mio servitore.

«Koneko-chan. Tienilo d'occhio. Potrebbe combinare qualcosa mentre è fuori». Dissi.

Koneko ha annuito e uscì dalla stanza, se Issac farà qualcosa di anormale, lo verrò a sapere da lei.

«Ara ara. Certo che Issac-kun ha proprio un bel caratterino» Ha detto Akeno, affiancandosi a me col suo solito sorrisetto.

La guardai sorridendo a mia volta. «Non posso dire di avergli perdonato la scontrosità e l’insolenza di oggi, ma ho il timore che Issac-kun, potrebbe prendere brutte decisioni. Lo ha dimostrato quando mi ha detto che non vuole essere un mio servitore, comprensibile. Per lui essere diventato demone è stato uno choc. Per questo come ho detto a Koneko-chan voglio chiedere a Te e ha Kiba, di tenerlo d'occhio per un paio di giorni almeno, giusto per precauzione. Sono sicura che con il tempo. Cambierà idea»

Guardai Yuuto, volevo sentire assolutamente la sua opinione sulla sfida fra lui e Issac. Veramente Issac non avrebbe ottenuto la libertà. Se fosse fuggito sarebbe stato etichettato come 'demone randagio' e sinceramente non vorrei che succedesse, quella della sfida era stata un'ottima idea per testare delle sue capacità.

«Allora Yuuto. Qual'è la tua impressione su Issac-kun durante la sfida?». Gli chiesi.

«Francamente sono sorpreso che sia riuscito a colpirmi ben tre volte. Si e difeso abbastanza bene per essere agli inizi, per i primi minuti dall'inizio della sfida, ho fatto come mi avevi chiesto; di non usare tutta la velocità innata del 'Cavaliere'. Per poi ho iniziato a fare sul serio. Penso che con il dovuto allenamento, potrà migliorare e tirare fuori le sue capacità»

Ho annuito. «Grazie per la tua impressione Yuuto. Onestamente sono rimasta sorpresa anch'io. Credevo che le sue capacità iniziali fossero alquanto scarse, che avrebbe dovuto sottoporsi ad intensi allenamenti per migliorare. Ha superato le mie aspettative. Ma ho notato che nonostante avesse attivato il suo Sacred Gear, non ha ancora appreso il potere del suo Longinus. Il Booster Gear. Per via del suo carattere non gli ho ancora ritenuto opportuno spiegargli bene il suo Sacred Gear., ma pensò con sicurezza che domani potrei già spiegarglielo».

Yuuto eAkeno annuirono e sono sicura che anche Koneko-chan sarebbe stata d'accordo con questa mia decisione, mi alzai e mi diressi alla finestra, scostai la tenda scura, guardai fuori dalla finestra, guardando ma senza guardare veramente l'orizzonte.

Ho provato un po' d'ammirazione quando Issac nonostante la sua insolenza, abbia avuto il coraggio di sfidare il mio sguardo e la mia aura demoniaca che avevo manifestato per metterlo in riga, odiavo farlo ma mi aveva costretto a farlo. Chiusi gli occhi.

«Dopotutto e un membro della mia famiglia, un caro servitore dei Gremory. Spero che riesca ad accettare la sua nuova vita che gli ho donato».

«Cambiando argomento Buchou. I nostri famigli non hanno più notato movimento nella vecchia chiesa in disuso, fuori ai confini di Kouh. Mi chiedo che cosa avranno in mente gli Angeli Caduti di preciso?».

Guardai Yuuto, mi stavo quasi per dimenticare della presenza degli Angeli Caduti. In effetti e strano. Quell'angelo Caduto che Issac ha chiamata Yuuma, l'aveva ucciso per via del suo Sacred Gear, se quella era stata la sua missione, perché allora sono ancora nei pressi del mio territorio?. Dubito che loro possano aver scoperto che Issac è ancora vivo e che sia diventato un demone. Ma non posso escluderlo per certo. Sicuramente avranno in mente qualcosa.

«Ottima domanda Yuuto. Per il momento, lasceremo i nostri famigli a sorvegliarli a distanza. Agiremo al momento opportuno, non possiamo violare il territorio degli Angeli Caduti, senza un valido pretesto». Dissi dopodiché mi diressi verso il bagno. Avevo il gran bisogno di farmi una doccia.

[***]

(Issac POV).

Infilai ultimo volantino nella cassetta della posta in una delle case scelte, sospirai. Ha dire la verità avevo pensato di allontanarmi quanto bastava e poi distruggere questi volantini, per rompere un po' le palle a loro, e le loro idee da demoni. Ma ho cambiato idea. Avevo sempre la strana sensazione che qualcuno mi stesse osservando. come tutt'ora. Forse qualcuno di Rias mi stava sorvegliando?. Forse no, ma era sempre meglio correre ai ripari. Per cui ho continuato il mio volantinaggio come se nulla fosse.

Guardai l'ora e decisi di tornare a casa, mentre m'incammino, fissai la mia mano destra, ora senza il mio Sacred Gear. Chissà perché questo Sacred Gear diceva spesso 'Boost'?. Mi piacerebbe saperne qualcosa di più in merito.

Raggiunsi casa mia, entrai salutando i miei genitori e salì su per le scale e raggiunsi la mia camera, dopodiché usci e andai subito in bagno a farmi una doccia e una volta finita, indossai una maglietta grigia e dei pantaloni di una tuta e andai a dare una mano a mia madre e mia sorella a preparare la cena, mentre mio padre era andato a farsi una doccia.

Durante la cena, mia madre ha detto che aveva trovato un negozio che importava e vendita di generi alimentale direttamente dall' Italia, confermati anche ad un esame visivo non era una bufala, per tanto avremmo avuto molte più possibilità di cucinare all' Italiana. Ottimo!

Quando tocco a me parlare i miei genitori volevano sapere qualcosa di più su queste attività extrascolastiche, ho parlato che facevo del volantinaggio a promozione di alcune attività extra scolastiche future e sui vari club della scuola. In breve ho dovuto inventarmi qualcosa di sana pianta. Per fortuna che i miei genitori l'hanno bevuta, mi dispiace mentire a loro ma è meglio per loro che non scoprano mai la verità.

Ha cena conclusa, andai in camera mia, mi diressi alla scrivania e finì di mettere a posto il resto delle mie cose ancora inscatolate. Ovvero la mia PS4 e i vari videogiochi impilandoli sulla mensola.

Dopodiché accessi il portatile e mi guardai la saga di RWBY sino al volume 3.

Successivamente mi sdraiai sul letto e mi misi a dormire, augurandomi di poter farmi una buona dormita.

[***]

Mi svegliai con una sensazione famigliare, guardandomi intorno, c'era soltanto oscurità, come se mi trovassi in uno spazio al buio, l'unica fonte di tenue luminosità ero io stesso. «Dov'è mi trovo?».

[Finalmente avremmo la possibilità di parlare ragazzo. L'altra volta, la nostra conversazione si era conclusa prima ancora di cominciare]

Ebbi un sussulto dallo spavento, ha causa di quella voce che mi stava parlando dal nulla, ma lo riconoscevo quella voce, la stessa che sentivo in quelli che pensavo o credessi fossero sogni quasi tutte le notti, fatta eccezione di due giorni prima, dov'ero riuscito a rispondere. Sorrisi. E' vero, l'altra volta il trillare della sveglia aveva bruscamente disturbato l'inizio della nostra conversazione. Ho chiuso gli occhi e sospirai, prima di aprirli nuovamente, vediamo finalmente di scoprire il nome e un viso a questa voce una volta per tutte.

Scrollai le spalle. «Si scusa. tutta colpa della sveglia. Quella ha una suoneria che sveglierebbe persino i morti. Adesso potresti farti finalmente vedere». Ho detto guardandomi intorno aspettando che il proprietario di quella voce si mostrasse. «Dove sei?».

[Qui... accanto a te] Ha detto

Immediatamente mi voltai ma fui accolto da un'improvviso flash di varie sfumature di rosso intenso, sollevai il braccio destro, distolsi lo sguardo per non restarne abbagliato, socchiudendo gli occhi, mi avvicinai un passo alla volta.

Quando ebbi l'impressione di stare fluttuando nell'aria, abbassai il braccio è ci mancò poco che non ebbi un'infarto. Al posto dell'oscurità, tutto l'immenso spazio adesso era dominato dalle fiamme ardenti e lingue di fuoco come se fossi all'interno di una fornace. Provai timore e stupore in equa misura. «Wow...»

Fu allora che intravidi una figura in mezzo a esse, si ergeva improvvisamente: un'immenso drago occidentale cremisi, con le ali spiegate altrettanto enormi quanto il suo corpo, il collo lungo lo rendeva ancora più imponente, denti e artigli affilati, mentre mi stava fissando con i suoi occhi verdi intensi come smeraldi con particolare interesse e sono quasi certo di averlo visto sogghignare.


 

Le mie gambe mi cedettero all'istante, non m'accorsi nemmeno di essere seduto a terra, guardandolo. Non sapevo se essere spaventato o sbalordito, entrambe le cose a dire la verità.

«S-Sei un drago?»

Da dove diamine era spuntata questa creatura mitologica?!

[Esatto. I tuoi occhi non t'ingannano ragazzo]

«C-Chi sei tu?»

[Sono uno dei due Draghi Celesti, Il Welsh Dragon o Drago Rosso Imperatore. Il mio nome e Ddraig]

«V-vuoi m-mangiarmi?» dissi in iperventilazione.

[Mangiarti?] Ha detto Ddraig prima di ridere rumorosamente, chiudendo le ali hai lati del suo corpo immenso.

[Non hai un'aria appetitosa... Ah, voi umani siete davvero esilaranti con il solito ridicolo preconcetto… Non preoccuparti: non posso e non ho alcuna intenzione] disse ridacchiando.

Tirai un profondo respiro di sollievo prima di alzarmi in piedi e guardarlo. Sono sollevato dal fatto che non abbia cattive intenzioni. Dunque era sua la voce che mi parlava ma ora devo scoprire il perché.

«A-Allora. C-che cosa vuoi da me Ddraig?» Gli chiesi.

[In realtà volevo fare un salutino e conoscere il guerriero al cui fianco combatterò d'innanzi. Hai finalmente evocato e usato il mio potere. Tuttavia ammetto che sono rimasto sorpreso che riuscivi a sentirmi ancora prima di riuscire ad usarlo. Di solito mi risveglio quando il mio possessore riesce a evocare la prima volta il mio potere, intenzionalmente o meno. Evidentemente non riuscivi a focalizzarlo ed attivarlo, fino ad ora almeno].

Mi guardai la mano destra, sicuramente si starà riferendo al mio Sacred Gear. Mi piacerebbe saperne qualcosa di più, ma prima vorrei sapere esattamente dove ci troviamo. Spostai lo sguardo su Ddraig e gli chiesi: «Dove ci troviamo esattamente?»

[Ci troviamo all'interno del Sacred Gear, il Booster Gear. Dove io risiedo, le nostre anime sono venute in contatto nel momento esatto che hai usato il mio potere]

Incredibile pensai, spostando lo sguardo nuovamente sulla mano destra, chiusi le dita a pugno e ora era apparso il Booster Gear, osservai a lungo non posso negare di essere affascinato e sembra che Ddraig se ne sia accorto.

[Da quando sei riuscito a evocarlo che ti ho osservato come lo guardavi affascinato. Ma non è lo sguardo tipico di chi brama il potere e scatenarlo. Ma il tuo è di quello, dì chi vuole comprenderlo bene a fondo prima di usarlo].

Lo guardai e annuì. «Parlarmi di più su questo Booster Gear.».

Ddraig ha annuito sfoggiando quello che credo sia una parvenza di sorriso.

[Mi piace il tuo interesse. Te la farò breve visto che sai già cosa è un Sacred Gear, vedi tra questi c'è ne sono tredici molto più potenti degli altri chiamati Longinus. E' il Booster Gear é uno di questi. Ogni dieci secondi del tempo umano, esso raddoppia la forza del suo possessore e ti informo che, se sviluppata al massimo. La mia forza è in grado di uccidere Dio e i Maou!]

Ero rimasto di stucco. Davvero incredibile pensai, guardai il Booster Gear fissandolo a lungo, un pensiero mi attraversò la mente. Chiusi la mano a pugno, facendo stridere le squame metalliche del guanto. Ci sarebbe voluto del tempo certo, ma sono paziente, voglio apprendere ogni oncia di questo potere, comprenderlo prima di usarlo. Guadagnerò la mia libertà per non essere più al servizio di Rias Gremory.. Ma proteggerò i miei cari. Non solo me stesso,da chi altri di queste creature sovrannaturali oseranno attaccarci.

Spostai lo sguardo verso Ddraig e sogghignai.

«Ddraig. Voglio imparare ad usare il tuo potere. Vorresti addestrarmi ad usarlo?». Gli chiesi.

Il drago inclinò la testa da un lato, assottigliando gli occhi verdi in espressione seria. [Stai pensando di vendicarti?]

Forse anzi, togliamo pure il 'forse', evidentemente Ddraig ha letto i miei pensieri, tramite la mia anima, sospirai ma continuai a guardarlo.

«Per quanto covo rancore nei confronti di Rias Gremory e la sua banda di leccapiedi. La sola cosa che voglio e guadagnarmi la mia libertà, non sono il servo di nessuno e nemmeno voglio esserlo, non ho scelto io di diventare un demone, se la mia vita e rovinata. pazienza vorrà dire che me ne farò una ragione d'ora in poi Ddraig. Ma vendicarmi certamente non mi farà tornare umano. Ti basta come spiegazione Ddraig?» Gli dissi dimenticando completamente, che lui era un drago e che avrebbe potuto farmi a strisce in un momento.

Lo vidi sogghignare e ridacchiare. [Ammirevole la tua determinazione ragazzo. Sei un tipo interessante fin da quando sei riuscito a sentirmi. La grinta non ti manca di certo e mi piace molto questo tratto nei miei possessori] ha detto.

[Tuttavia sappi che d'ora in avanti ti aspetteranno battaglie nel tuo cammino, ed essere pronto in qualsiasi momento. Perciò dunque sei pronto ad accettare anche quest'altra parte della tua vita attuale?. Per la cronaca t’informo che i possessori di Sacred Gear non hanno mai vissuto una vita particolarmente serena] Mi domandò allungando il collo, la sua testa era alla distanza giusta che se avessi allungato la mano, gli avrei sfiorato con la punta delle dita, l'estremità del suo muso dentato.

Capì che mi voleva mettere alla prova, sentire e valutare se la mia determinazione fosse reale o meno. Me ne rendevo conto. Fissai i suoi occhi verde smeraldo grandi come ruote di un tir, vedevo la mia immagine riflessa sulle sue iridi draconiane.

«Lo so che sarà dura ma sono pronto ad accettare la mia sorte e le conseguenze della mia scelta. Accetto Ddraig» dissi determinato, poggiando il palmo della mano guantata sulla punta del suo muso, il mio gesto lo lasciò sorpreso ma sogghignò. Aveva capito che facevo sul serio, la sua risposta fu soltanto di annuire.

[Mi hai sorpreso ragazzo. Per un secondo ho creduto davvero che ti saresti tirato indietro una volta appreso la vita di battaglie che ti si sarebbero parati davanti. Allora cosi sia. Da oggi siamo compagni. D'accordo allora, ti addestrerò per usare il mio potere e diventare forte. Tuttavia ti avverto: Non sarà affatto facile!. Perciò preparati, ragazzo!]

Sorrisi guardandolo, «Lo sarò puoi starne certo». Gli dissi, però incrociai le braccia al petto. «Diamoci pure del Tu Ddraig. Mi chiamo Issac, piacere di conoscerti e evitiamo di darci del 'Partner' o 'Socio' d'accordo?».

Ddraig annuì nonostante fosse rimasto sorpreso. [In tal caso piacere socio.. anzi... Issac]

La mia vita aveva appena preso una svolta interessante.

Nota dell'Autore: Salve a tutti ragazzi in questo nuovo aggiornamento. Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Dunque Issac, potrà lo so sembrarvi alquanto noioso. Ma il suo comportamento nei confronti di Rias e company e quello che penso sarebbe giusto. Non quello di accettare fin da subito di essere un demone solo per esaudire i suoi desideri malsani come Issei ha fatto fin da subito. Avrete notato che Rias in questa storia, abbia escogitato nonostante il comportamento del protagonista un modo per valutare le sue capacità e ringrazio Fenris che mi ha dato l'idea in merito. Finalmente anche Ddraig ha fatto la sua apparizione effettiva e Issac una volta appreso le capacità del Booster Gear e determinato a imparare ad usarlo, per guardarsi spera una futura libertà e questo pensiero coincide con il pensiero sovrastante che ho scritto. Ma forse alcuni non potrà piacere e comprendo il vostro pensiero. Mi scuso inoltre se il combattimento contro Kiba sia stato un po' fiacco, ma volevo provare a descrivere un combattimento in prima persona, per vedere se girava bene, non ci sarebbero problemi se in quei casi passerei alla terza persona? Se qualcuno ha qualche consiglio in merito mi faccia sapere. Oppure per il futuro capitolo in generale di idee. Ci sentiamo al prossimo aggiornamento alla prossima!.

  
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