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Autore: Sherry_4869    29/08/2018    0 recensioni
Ho preso spunto dal video uscito nel 2000 "Garage Kids", ma a differenza di quel video, dove c'erano soltanto Odd, Jeremy, Ulrich e Yumi, inserirò anche Aelita, ma più avanti. Non voglio spoilerarvi nulla. Spero vi piaccia!!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Odd, Un po' tutti, X.A.N.A.
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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PROLOGO
 
Yumi ha trovato Aelita nella torre. Il gruppo esplode di gioia e Aelita è finalmente salva.
Jeremy l’ha rimaterializzata insieme agli altri. Aelita torna da Lyoko un po’ frastornata, ma
contenta. Ringrazia i suoi amici, tra urla e abbracci, e fa conoscenza con Odd.

 
 
 – Piacere Aelita, io sono Odd! – le disse il ragazzo porgendole la mano.
– Piacere! È anche merito tuo se ora sono qui, quindi GRAZIE INFINITE ODD!
Detto questo la ragazza lo abbracciò calorosamente.
– Ora ragazzi conviene tornare a scuola. Aelita, penso che tu dovresti rimanere alla fabbrica ancora per oggi. – disse Yumi.
– Perché? – chiese Ulrich, che non aveva capito.
– Mi sembra chiaro. – rispose lei – Se Aelita tornasse senza preavviso, di colpo, per giunta dal bosco insieme a noi, qualcuno si farebbe qualche domanda. Dobbiamo essere prudenti. La discrezione non è mai troppa. – concluse.
– hai ragione... – disse Jeremy – farò una telefonata al preside da qui, camufferò la voce e andrà tutto bene. – concluse.

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I ragazzi tornarono a scuola, dopo aver salutato Aelita.
La giornata trascorse normalmente, in contrasto con l’euforia e la gioia che in realtà
stavano provando i ragazzi.

 
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In classe...

– Ehi Odd!! – sussurra Ulrich all’amico, mentre la professoressa spiega.
– Dimmi Ulrich! – risponde sempre a bassa voce il biondo.
– Sono troppo felice!!! Finalmente Aelita tornerà a combattere con noi!
A Odd qualcosa non tornava.
– Ma... Se Aelita è salva, non dovremmo spegnere il supercomputer? – chiese al ragazzo.
Egli abbassò leggermente lo sguordo.
– Vedi Odd, non è così semplice. X.A.N.A. voleva qualcosa da Aelita, qualcosa che la tiene
legata a lui e, quindi, anche al supercomputer. In pratica, se si spegnesse il supercomputer,
si spegnerebbe anche Aelita, e Jeremy da ormai molto tempo lavora giorno e notte per
cercare un antivirus che la liberi. – spiegò.
Odd assunse un’espressione preoccupata. – Oh, cavoli. Brutta storia.
– MA INSOMMA!!! SE NON VI INTERESSA LA MIA LEZIONE ALLORA FUORI DI QUI!!! SUBITO!!! – gridò la professoressa Hertz, particolarmente alterata e infastidita.
I due sobbalzarono, ricevendo gli sguardi del resto della classe. Si guardarlo, poi si alzarono
e camminarono in silenzio verso la porta.
Quando stavano per uscire, Sissi, dal primo banco, sussurrò a Ulrich.
– Eeeeehi, di cosa parlavate di così interessante? – Non sono affari tuoi! – le rispose Ulrich,
facendola infuriare.
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Una volta fuori...
 
Odd mise le mani in tasca.
– comunque sono felice che ora Aelita sia di nuovo nel mondo reale. – già, domani tornerà a
scuola e  nessuno sospetterà niente.

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Quando calò la sera, Jeremy non resistette, e, col favore delle tenebre, quando fu sicuro di
non trovare Jim, uscì dalla camera, si chiuse la porta alle spalle e guardò il corridoio.
Prima da una parte, poi dall’altra.
Come quando si attraversa la strada.
Per evitare di essere investiti da qualche macchina, o, come nel suo caso, da un Jim di
passaggio.
Per fortuna non fu così.
Era deserto.
Jeremy non aveva messo neanche le ciabatte, per paura di fare rumore.
Il pavimento era gelido, e il ragazzo rabbrividì.
Camminò in punta di piedi, con la schiena attaccata alla parete.
E raggiunse le scale.
In quel momento si accorse che Jim era in fondo, anche se per fortuna si stava
allontanando.
In quel momento, quando il ragazzo si credeva salvo, gli venne da starnutire.
Fece un sottile verso soffocato, si tappò la bocca con entrambe le mani e si nascose di
nuovo dietro la parete.
Ma Jim se n’era accorto, e stava già salendo le scale.
“è la fine, è la fine, è la fine...” pensava Jeremy, ancora pietrificato e attaccato alla parete.
Per una volta la fortuna gli sorrise: un piccolo topino, dall’altra parte delle scale, squittì e
corse nella direzione di Jim, che rotolò giù dalle scale.
“TORNA QUI, BRUTTA BESTIACCIA!!!” gridò l’uomo, rincorrendo il topino che
raggiungeva velocemente il dormitorio femminile.
Il biondo fece un sospiro di sollievo.
Finalmente la via era libera.
Il ragazzo non ci pensò due volte e corse fuori dal dormitorio.
Fu investito immediatamente dall’aria fredda della notte, ma senza darvi troppo peso, corse
alla fabbrica.
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“AELITA!!!” la chiamò il ragazzo.
“JEREMY!!! CIAO!!!” lo salutò lei.
Era seduta al computer, ma si alzò subito e andò ad abbracciare l’amico, dandogli anche un
bacio sulla guancia, che per un attimo gli fece girare la testa.
“Perché sei sveglia!? Dovresti dormire!” le disse lui, con un filo di rimprovero.
“Lo so Jeremy, ma sono così felice che non ho per niente sonno! E poi su Lyoko non ho
fatto altro che dormire!” lo rassicurò lei con un sorriso.
“Poi tu e gli altri non dovevate venire qui alle cinque?” gli chiese lei.
“Non ce la facevo ad aspettare fino alle cinque.” Le confessò.
La ragazza sorrise, mentre un lieve rossore le tinse le guance per qualche secondo.
Poi gli sussurrò: “Grazie Jeremy.”.
I due passarono tutta la notte a chiacchierare, ridendo e scherzando.
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Nel frattempo, nel dormitorio...

 
Suona una sveglia. 4:25AM.
Odd si rigira nel letto sbuffando e farfugliando qualcosa.
– No... Uff... Ancora cinque... Minuti... Pff... – Ulrich invece si gira verso la sveglia, e la
vista dell’orario gli ricorda la missione.
Il ragazzo si alza di scatto, gettando via le coperte e mettendosi seduto sul letto.
– Eddai... Spegniti... Spegniti maledetto aggeggio... Mh... Oh, okay... Ce l’ho fatta. – il
ragazzo riuscì a spegnere la sveglia dopo qualche tentativo, il sonno non gli aveva fatto
distinguere subito i tastini.
Poi si alzò e andò verso il letto dell’amico, che muoveva stancamente le palpebre, cercando
di mettere a fuoco le immagini.
– Ulrich... Che ore sono? – chiese poi Odd stiracchiandosi.
– è ora di andare. – gli rispose frettolosamente l’altro, per poi girarsi e tirare fuori i vestiti
dall’armadio.
Odd si tirò su, fuori dalle coperte, e con un piede cominciò a cercare le ciabatte.
Trovandone una, scivolò, cadendo giù dal letto di faccia.
Subito scattò sull’attenti.
– EH!? COSA?! MA CHE SUCCEDE!? – disse, quasi gridando.
Ulrich ridacchiò.
– Altro che Subdigitals, questa è la tua sveglia, un bel bernoccolo! – Odd sbuffò,
massaggiandosi il naso, che aveva sbattuto a terra, poi cominciò a vestirsi.
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Nel frattempo, in casa Ishiyama...

 

 
Una sveglia suonò. Yumi aprì gli occhi, e si alzò di scatto, tirandosi su meccanicamente.
Si era addormentata pensando ad Aelita, e anche durante il sonno non aveva pensato ad
 altro.
In poche mosse piegò le lenzuola, prese dei vestiti che la sera prima aveva lasciato piegati e
pronti appositamente e, in punta di piedi, raggiunse la porta.
Abbassò il saliscendi lentamente, poi tirò verso di sé.
Mise un piede fuori dalla porta.
Poi si affacciò per controllare il corridoio.
Buio.
L’unica illuminazione erano i raggi lunari, che passavano attraverso le finestre delle altre
stanze.
La ragazza camminò silenziosamente verso il bagno e aprì le porte scorrevoli.
Si diede una sciacquata, si lavò frettolosamente viso e denti e si vestì.
Non appena fu pronta, afferrò il cellulare, corse alla porta, si mise le scarpe e uscì di casa.
Faceva freddo.
Molto freddo.
Rabbrividì.
Poi si fece forza, prese un forte e gelido respiro, e cominciò a correre.
Raggiunse il bosco in tempo record.
Incontrò proprio davanti al tombino Odd e Ulrich.
– Ehi ragazzi!! – li salutò lei. – Ma Jeremy non è con voi? – i due si guardarono, e si
capirono al volo.
Yumi a sua volta decifrò i loro sguardi.
– Beh, se non è qui con voi, e se non l’avete incrociato venendo qui... – ragionò la ragazza
ad alta voce – Ci avrà sicuramente preceduti! – dissero in coro tutti e tre.
Ulrich spostò il tombino, lasciando entrare Odd e poi Yumi, poi entrò lui chiudendo il
passaggio.
I tre furono come al solito storditi dal terribile odore delle fogne, presero i loro skate e
raggiunsero il ponte.
Si lanciarono verso le funi e scesero fino al montacarichi.
Una volta nella stanza del super calcolatore, scoppiarono a ridere.
Jeremy e Aelita stavano parlando e ridendo come matti, e non appena si accorsero delle
risate si voltarono imbarazzati.
– Oh... Ma sono già le cinque, ragazzi? – disse Jeremy, rosso come un semaforo, mentre
Aelita si copriva il viso con la maglia.
– Questa domanda mi preoccupa, Einstein! – Ridacchiò Odd.
– Chissà allora da quanto tempo sei qui! – gli disse Ulrich.
– Beh, adesso non perdiamoci in chiacchiere, è ora di preparare il ritorno di Aelita! – i
ragazzi si guardarono l’un l’altro facendosi un occhiolino.
______________________

 
Collegio Kadic, 7:30AM

 
 
Dallo scuolabus che gli studenti esterni che vivevano lontano utilizzavano per venire a
scuola, scese Aelita con un trolley rosa insieme a Yumi, che per quella mattina aveva deciso
di prenderlo per accompagnarla.
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Prima...
 
 
Jeremy spiegò.
– Ora vi illustro il piano. Yumi, porti qui il tuo trolley rosa, lo riempiamo di vestiti e oggetti
a casaccio, poi tu e Aelita andate in città alla stazione, in cui entrerete dal retro, dove ci sono
i bagni del bar al piano di sopra. Lì c’è un passaggio che in genere viene aperto 5 minuti
prima che passi lo scuolabus che porta al Kadic. Arriverete fuori da dentro la stazione e poi
alla fermata che c’è di fronte e quindi nessuno sospetterà nulla. Dovete solo riuscire a non
perdere quel bus. Chiunque vi vedrà penserà che Aelita è appena scesa dal treno e che tu sei
 andata a prenderla. Mi sembra un piano perfetto. – concluse infine il biondo.
 
I ragazzi annuirono e corsero tutti a lavoro.
Odd prese dei vestiti dalla stanza sua e di Ulrich, Yumi corse a prendere il suo trolley rosa,
Ulrich corse a controllare gli orari del bus e li comunicò a Yumi e Aelita, che passarono
attraverso un vicolo buio dove nessuno le avrebbe viste.
Alle 6:15 da dietro la montagna era spuntata una palla di fuoco che coloriva i visi delle due
ragazze, trasmettendo loro calore, in quella fredda notte.
 
...

Ce l’avevano fatta.

...
 
 
ANGOLO DELL’AUTRICE: Ma salve!!! Era un po’ che non aggiornavo questa storia!!!
Ho voluto rimediare così, mi piace far vivere mille avventure ai nostri eroi!!
Sarò breve, spero vi piaccia e vi chiedo di recensire per un prossimo capitolo!!! A prestoooo <3
   
 
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