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Autore: merryghostround    29/08/2018    1 recensioni
E in quel frangente gli passò per la testa una domanda ben più importante: "che fine fanno i miei bambini quando gli adulti li sostituiscono?".
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'eco di quella risata gli tormentava le orecchie, preferiva quasi i suoni ovattati dei gargarismi che quel pugno di morti morenti emetteva fino a poco prima agonizzando sott'acqua, mentre altri di loro restavano a guardare il vuoto. Se quel sottofondo non era meno fastidioso del silenzio tetro che vigeva ora nella stanza, lo era senz'altro del risolino infantile che ogni tanto ne causava la rottura.
Come se non bastasse, guardarsi intorno era inutile: la stanza non aveva porte, le finestre sbarrate erano impossibili da aprire, i mobili sembravano quasi di plastica, finti. Di minimamente rilevante c'era solo quello stupido lampadario rotto, ed essendo l'unica cosa sulla quale valesse un po' la pena interrogarsi, Fantasia si chiese se perlomeno avesse un interruttore. La risposta gli arrivò subito: come in anticipo sui pensieri del gatto, l'interruttore iniziò ad emettere un ronzio, suscitando una reazione istantanea da parte di Fantasia, che roteò il viso a mo' di gufo e lo puntò con un movimento meccanico.
Bzzz, bzzzz.
E Fantasia lì, immobile, a fissarlo. Le sue orecchie rizzate così come i suoi peli, e lo sguardo insospettito, carico di una furia omicida volta a un qualcosa che non era neanche umano, ma sembrava esserlo.
Dannazione, era solo uno stupidissimo interruttore, cosa aspettava a premerlo? Cosa c'era che non andava? Perché più passava il tempo più gli sembrava singhiozzasse?
Perché ora anche a lui veniva da piangere?
Non ne poteva più, andò a schiacciare quel maledetto pulsante.

Dapprima gli sembrò che non fosse accaduto niente, poi si voltò e la vide. La bambina con il costume da spiaggia era dietro di lui, non annegava più, lo guardava con gli occhi lucidi e gonfi di lacrime.
"Fantasia, perché mi hai lasciato annegare? Avevi detto che non mi avresti lasciato mai." gli disse.
Nella stanza non ronzava più niente, non rideva più nessuno.
Fantasia rimase sbigottito per un momento, guardò la bambina negli occhi e vide interminabili pomeriggi passati al suo fianco, a parlare dei rospi, del cioccolato bianco, delle nuvole, dei fumetti.
E in quel frangente gli passò per la testa una domanda ben più importante: "che fine fanno i miei bambini quando gli adulti li sostituiscono?".
Non riuscì a rispondere alla domanda della piccola.
"Perché non mi ricordavo più di te?", le chiese invece.
Come reazione lei scoppiò di nuovo a piangere.
E lui fece quello che gli riusciva meglio ma che da tempo si era rifiutato di fare: si fece scintillare il naso, e la fece ridere. Fu un movimento meccanico.

   
 
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