Jeff
riemerse dal bagno con i capelli
ancora umidi; indossava soltanto i jeans neri, dato che la felpa era
stesa dopo
essere passata in lavatrice. Si stiracchiò soddisfatto:-
Sono anni che non mi
faccio una doccia calda... Ci voleva proprio.
Evelyn
sollevò appena lo sguardo dal
foglio, continuando ad aggiungere dettagli al disegno. Poi si
fermò per dare
una seconda occhiata al suo ospite. Ad essere sincera, non si aspettava
che il
killer avesse tante cicatrici. Tra le altre, una, enorme, al centro del
petto.
Aveva una forma vagamente circolare, con i bordi frastagliati. Eve si
domandò
come Jeff se la fosse procurata, ma preferì non chiedere
direttamente al suo
ospite.
-
Ehi, posso vederlo?- domandò il
ragazzo indicando il disegno, poi continuò:- È il
mio ritratto, giusto?
-
Se non lo fosse lo guarderesti
comunque?
Lui
scrollò le spalle, poi incrociò
le braccia sul petto e la osservò inclinando la testa:- So
che quello è
il mio ritratto, te lo leggo negli occhi. Posso vederlo?
Eve
si arrese. Annuì, poi passò il
foglio a Jeff, che se lo portò all'altezza degli occhi.
-
È solo una prova in realtà... -
iniziò a spiegare lei, ma il killer la interruppe con un
fischio di
ammirazione:- Sei davvero brava... - tornò a guardarla e
domandò - Disegni
sempre ciò che ti capita davanti?
Evelyn
scrollò le spalle. Si raccolse
i capelli e li fermò con la matita, poi rispose:- All'inizio
sì, poi dopo un
po' di tempo ho esaurito i modelli... E ho cominciato a disegnare tutto
ciò che
mi passava per la testa.
Si
alzò e si avvicinò a una mensola
piena di cartellette colorate, le passò in rassegna e ne
scelse una, verde. La
aprì, e ne estrasse il disegno di un ragazzo alato. Sulla
pelle pallida
risaltavano gli occhi verdi, mentre le ali ricordavano due enormi
foglie
d'acero rosso. I capelli corti erano color erba, e gli abiti della
figura erano
realizzati con petali di fiore e piume.
-
Le cartellette sono organizzate per
argomento: in quella verde fate, elfi e compagnia bella, in quella blu
i
pirati, azzurra gli uccelli, i draghi e gli angeli, in quella gialla i
gatti e
felini, arancione volpi, lupi, cani, nella cartelletta viola i
Vocaloid..
-
Okay, capito... Vocaloid ?
Lei
lo guardò truce:- Wikipedia
esiste per un motivo.
Il
killer alzò le mani in segno di
resa. Qualunque cosa fossero i Vocaloid, ciò che lo
interessava era un'altra
cosa:- Ehi, frena un secondo. Il mostro tentacolare senz'occhi... L'hai
ritratto?
Evelyn
si incupì.
-Cartelletta
nera- si limitò a dire,
senza muoversi per prenderla. Jeff aggirò il tavolo e si
avvicinò alla mensola.
Ora che le dava le spalle, Evelyn si accorse che sulla schiena del
ragazzo
c'era un'altra cicatrice, identica a quella sul petto. La mano del
killer
indugiò sul dorso della cartelletta. Aveva le dita lunghe e
affusolate, degne
di un pianista, con le unghie squadrate e rovinate. Esitò:-
Rischio di essere
morso, se lo tocco?
-
Le cartellette non mordono.
-
Forse le cartellette no, ma tu
sì... Anche se in realtà per me non cambia molto.
Praticamente non ho
sensibilità.- Jeff alzò le spalle allegramente,
poi aprì la cartelletta e
cominciò a rovistare tra i fogli. Continuò a
parlare:- Sai, voglio essere
sicuro di una cosa...
-
Ah sì...? Interessante- ribatté
Eve, fredda. Il ragazzo si voltò a guardarla.- Sbaglio o
c'è del sarcasmo nella
tua voce?
-
Non mi piace ripensare a quel mostro.
-
Però sei interessata alla mia
cicatrice, non è così?- Jeff si passò
la mano sul petto, accarezzando il
tessuto cicatriziale- Non leggo nel pensiero, tranquilla.
Semplicemente...
Beh...- esitò, mentre il suo tono passava da allegro a cupo,
in netto contrasto
con il perenne sorriso sul suo volto- ... Quando disponi di un'unica
espressione, impari a leggere quelle altrui al primo sguardo...
Evelyn
rimase colpita dal repentino
sbalzo d'umore del suo ospite. Con gli occhi ridotti in
quelle condizioni,
può piangere? E se sì, gli fa male?
-Cosa
volevi sapere?- domandò,
sperando di distrarre il ragazzo da quei pensieri.
Jeff
parve tornare allegro:- Nah... Vedi,
il fatto è che l'anno scorso ne ho incontrato uno anch'io,
di mostri
tentacolari senz'occhi. Slenderman... Si chiamava così,
secondo il biglietto
attaccato all'albero. È stata una bella lotta, se non fosse
per il fatto che se
l'è svignata sul più bello... Ero anche in
vantaggio.
-
Cosa centra questo con la
cicatrice?
-
Mi ha impalato su un ramo ed è
scappato, lasciando il bosco in preda alle fiamme.
Evelyn
parve confusa:- Hai detto che
eri in vantaggio...
Lui
scrollò le spalle:- Lo ero,
infatti. Ho attaccato per primo. Avevo la situazione in pugno. Poi...-
nella
voce del ragazzo si fece nuovamente viva la nota di dolore di prima -
Mi ha
stordito... Sono caduto sulla tomba di Liu... Io non volevo... Non
volevo
fargli del male, ma si era svegliato... Ho dovuto rimetterlo a dormire.
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti! Sono tornata!
In
realtà avrei voluto pubblicare
questo capitolo domani, visto che è il mio compleanno, ma mi
sono resa conto
che non ne avrei avuto il tempo… quindi ecco a voi!
Sono
una vera fanatica di compleanni
e ricorrenze… per
i fan di AoT,
Noragami, Kuroshitsuji e Diabolik Lovers, il tre settembre è
il compleanno di
Yuki Kaji! Auguri
Yuki-kun!
Okay, ho
esaurito le idee (potrei occupare un bel po’ di spazio
parlando di compleanni
di personaggi anime che cadono a settembre, ma non mi sembra il caso),
quindi a
presto!