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Autore: Fiamma Erin Gaunt    01/09/2018    1 recensioni
Euron "Occhio di Corvo" Greyjoy tona a Pyke dopo anni di esilio; al suo fianco c'è una giovane donna, poco più che una ragazza, con il cuore coraggioso della più prode delle spadaccine e la lingue affilata come la sciabola di cui porta il nome.
*****
Dal testo:
- Sembra che la storia sia destinata a ripetersi. -
- Cosa intendi dire? -
- Solo che è incredibile quanto la tua Erin assomigli alla mia Kitty. -
Euron agguantò il fratello per il bavero della cappa, traendolo a sé con violenza.
- Ti avverto, Victarion, tocca anche solo per sbaglio quella ragazza e la prossima volta che farò un bagno sarà in una vasca colma del tuo sangue. -
[Euron Greyjoy; Victarion Greyjoy; Erin Waves]
[Triangolo! Violenza! Lime! Lemon!]
Genere: Erotico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Euron Greyjoy, Nuovo personaggio, Victarion Greyjoy, Yara Greyjoy
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
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Capitolo 11

 

 

 

 

 

Note autrice:

Giungo anche qui, come nel caso della mia long “Black flame” a scusarmi per l’assenza, ma era un periodo di blocco e vuoto totale pertanto ho preferito arrestarmi invece di proseguire la trama senza nemmeno sapere dove volessi andare a parare. Comunque l’ispirazione è tornata e spero di ritrovare i vecchi lettori … e magari anche qualcuno nuovo ;)

 

 

 

 

 

 

 

 

Rotolò su un fianco, allungando una mano ad incontrare la figura rannicchiata contro di lui. Fu allora che aprì gli occhi e osservò il profilo della braavosiana.

Gli occhi erano chiusi e il respiro regolare rivelava che fosse ancora immersa in un sonno profondo e rilassato. Le mani delicate erano affondate nelle ciocche corvine così come aveva fatto quando aveva cominciato a cantare per lui.

Appariva delicata e innocua, persino più giovane di quanto in realtà non fosse, in quel momento. Si districò dalla sua presa non appena sentì un bussare discreto contro la porta in acero delle stanze padronali.

Abbandonò il letto, facendosi incontro al suo inaspettato visitatore.

Quando aprì l’uscio si trovò di fronte Dagmer.

Era vestito di tutto punto, la spada lunga al fianco sinistro, e chinò il capo al suo indirizzo.

- Mio signore, è giunta una lettera dal bastardo dei Bolton. È indirizzata a te. –

Suo nipote Theon, l’ultimo dei figli maschi di Balon ancora in vita, era loro prigioniero da settimane ormai … prigioniero ed evirato, si corresse prontamente, un mezz’uomo agli occhi degli Uomini di Ferro.

Nessuno sarebbe andato a salvarlo di sua spontanea iniziativa … forse solo Asha.

Sì, sua nipote amava quel fratello rapito e cresciuto al Nord da Stark.

- La leggerò in privato -, sentenziò, - Victarion e il comandante Nymeros sono salpati? –

- Aye. –

- Allora raduna gli uomini, una parte rimane al castello e l’altra si prepara a partire. –

Dagmer annuì nuovamente, un rapido cenno burbero prima di scomparire a passo di carica lungo il corridoio alla volta degli alloggi dell’esercito.

Rimasto solo Euron richiuse delicatamente la porta e si portò allo scrittoio. Aveva appena rotto il sigillo con l’uomo scuoiato dei Bolton quando avvertì una presenza alle sue spalle.

Erin fece capolino da dietro di lui, scrutando incuriosita la lettera.

- Sembri quasi non avere voglia di leggerla -, considerò, - Chi è che scrive? –

- La lettera proviene da Forte Terrore, l’ha inviata il bastardo di Roose Bolton. Sembra che regga il Nord per conto di suo padre. –

- Il Nord non è dei lupi? –

- Così era finchè il Giovane Lupo non è partito per il Sud. Mio nipote, Theon, ha preso d’assalto e conquistato Grande Inverno … poi sono arrivati i Bolton. –

Le iridi azzurre della ragazza lo fissarono con apprensione.

- E di tuo nipote cosa ne è stato? –

- Theon è prigioniero dei Bolton da settimane. –

- Cosa hai intenzione di fare in proposito? –

Euron assottigliò lo sguardo, la fronte aggrottata. – Dovrei fare qualcosa? –

Erin sbottò, incredula. – Certo che dovresti! È tuo nipote, sangue del tuo sangue, è mai possibile che sulle Isole di Ferro non si tenga in alcuna considerazione la parentela? –

In effetti la morte di Balon non l’aveva toccato minimamente e lo stesso valeva per Aeron, lui e Victarion non si tolleravano e si poteva dire la medesima cosa del suo rapporto con Asha … quanto a Theon, erano dieci anni che non lo vedeva e per quello che ne sapeva il ragazzo non ricordava nemmeno che faccia avesse.

- Non vedo Theon da metà della sua vita, non saprei nemmeno riconoscerlo. –

La vide mettere le mani sui fianchi e fissarlo con espressione severa proprio come aveva fatto la notte prima, quando l’aveva aiutato a mettersi a letto dopo che aveva esagerato con l’Ombra della sera.

- Queste sono solo scuse. È tuo nipote, lo riconosceresti, deve assomigliarti almeno un po’. Non puoi lasciarlo nelle mani di questi uomini, solo gli Dei sanno cosa possono avergli già fatto e cosa potrebbero fargli. Non hai un po’ di empatia in quel tuo cuore nero? –

Conoscendo i Bolton l’avranno ridotto a un ammasso di carne irriconoscibile o quantomeno portato sulla soglia della pazzia. Una missione per recuperare un sacco di carne senza valore ci farebbe solo perdere tempo. Ma quegli occhi azzurri sembrano insolitamente risoluti e feroci alla luce delle prime ore del mattino, dubito che smetterà di darmi il tormento finchè non avrò fatto qualcosa in merito.

- Proveremo a recuperare Theon, ma se dovesse rivelarsi troppo costoso in termini di uomini lasceremo perdere – cedette alla fine.

La vide allargare le labbra in un sorriso soddisfatto prima di alzarsi in punta di piedi a depositargli un casto bacio sulla guancia resa ispida dalla barba che stava cominciando a ricrescere.

- Sapevo che avresti fatto la scelta giusta. –

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

Sentiva su di sé lo sguardo di Dagmer mentre la nave lunga accostava ai margini della terraferma e gli uomini si preparavano a sbarcare.

- Se hai qualcosa da dire fallo – decretò asciutto, continuando a fissare l’orizzonte.

- Quella donna ti ha convinto lì dove Asha non è riuscita a fare con Balon. Mi domando cosa significhi. –

Storse il naso, emettendo un verso beffardo.

Non significa nulla, l’ho solo assecondata, una donna sul piede di guerra al momento è qualcosa per cui non ho tempo. E che valore può avere un Re che permette che suo nipote sia tenuto ostaggio e torturato dai suoi nemici senza muovere un dito? Un Re debole, proprio come era Balon.

- Significa che magari il Dio Abissale ci concederà la sua benedizione nel salvare il sangue di ferro da quello rognoso dei Bolton. –

Dagmer non aggiunse altro, anche se percepiva chiaramente il dubbio nel suo silenzio ostinato. Ed era una fortuna che fosse un uomo tremendamente leale e che per certi versi fosse affezionato ad Asha e Theon oppure avrebbe sobillato gli uomini al tradimento.

- Allora prepariamoci a dare l’assalto a Forte Terrore, immagino che il Bastardo sappia già che siamo qui. –

Altamente probabile, magari ci aspetta da giorni. Sa che sono un uomo molto diverso da Balon, davanti una provocazione non mi nascondo ma mi armo di buon acciaio resistente e parto all’attacco.

- Notizie da Victarion? –

- Un corvo è arrivato questa mattina all’alba, poco prima che avvistassimo terra. Il loro viaggio procede senza intoppi. –

Almeno una buona notizia. Forse il mio ottuso fratello riuscirà finalmente a fare qualcosa che mi renda felice.

- Bene. Dì agli uomini che sbarchiamo e ci accampiamo qui. –

Poi gli voltò le spalle e lo lasciò lì ad abbaiare ordini al loro esercito con la sua voce bassa e cavernosa.

Lui dal canto suo percorse il ponte fino alla prua e lì trovo Erin, intenta a fissare il paesaggio.

- Il Nord è diverso da come me lo aspettavo – ammise, stringendosi maggiormente contro la cappa in ermellino che l’aveva convinta ad indossare dopo che avevano abbandonato l’Altopiano.

- E come lo immaginavi? –

- Puro e incontaminato, selvaggio … qui vedo solo morte e distruzione. –

- I Bolton sono specializzati in questo. “Un uomo nudo ha pochi segreti, un uomo scuoiato nessuno” … con un credo del genere non ci si può aspettare nulla di poetico, ti pare? –

Annuì in silenzio, mordicchiandosi il labbro inferiore.

Prendere l’Altopiano è stato semplice, ma con i Bolton sarà tutta un’altra storia e credo che abbia appena cominciato a capirlo.

  
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