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Autore: lmpaoli94    01/09/2018    2 recensioni
Sei donne.
Tutte diverse tra loro.
Ma c’è una cosa che unisce la loro amicizia: l’amore per i libri e per la lettura.
Ogni domenica si riuniscono nella biblioteca di una loro amica per discutere sul prossimo libro da leggere.
Ma in quei momenti, non perderanno occasione di parlare della loro vita e dei loro problemi di donne.
Genere: Commedia, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una volta che Anita si ritrovò dinanzi all’entrata della sua biblioteca completamente distrutta, il suo cuore mancò un battito.
Non poteva vedere tutta quella distruzione.
Era troppo per lei.
Ma doveva andare avanti.
Andare avanti e scoprire la verità.
E voleva provare a farlo da sola.
Dopo quella notte, era uscita di casa molto presto lasciando Simona ancora a dormire.
Gli scrisse un biglietto dicendogli che sarebbe andata in biblioteca a fare un accurata perlustrazione e che per qualsiasi cosa, di chiamarla senza problemi.
S’eppure con alcune macerie pericolanti, Anita volle entrare lo stesso.
Si diresse verso il fondo dell’edificio con aria seria e circospetta.
Alla fine di un lungo corridoio, fissava un grande quadro raffigurante una donna addormentata.
«Fortunatamente le fiamme non sono arrivate fin qui…»
Una volta levato il quadro dai suoi cardini sotto di esso si celava una cassaforte.
Anita si guardò intorno per vedere se qualcuno la stesse spiando.
Dopo aver digitato la combinazione, la cassaforte si aprì.
Ma un rumore sospetto nelle vicinanze la mise in allarme,
Spaventata, richiuse la cassaforte in fretta.
Si muoveva lentamente nella sua biblioteca, senza fare il minimo rumore.
Girato l’angolo del lungo corridoio che portava alla cassaforte, vide una sagoma nascosta nell’ombra.
«So che mi stai guardando. Vieni subito fuori da lì.»
La sagoma misteriosa non si mosse minimamente.
«Non te lo dirò due volte. O esci subito allo scoperto o te ne farò pentire amaramente.»
La figura nascosta in questione era Davide.
«Dovrei fidarmi molto più spesso del mio istinto…» fece Anita smorzando un sorriso.
«Non ci credo che sospettavi di me fin dal principio.»
«E tu cosa ne vuoi sapere?»
Davide e Anita si fissavano con sguardo carico d’odio.
«Confessa: sei stato tu ad appiccare l’incendio questa notte?»
«No» rispose il ragazzo senza mezzi termini.
«Il criminale torna sempre sul suo luogo del delitto…»
«Ma io non sono la persona che tu stai cercando.»
«Allora dimmi, cosa ci fai qui?»
«Ti ho visto entrare stamattina e ho voluto seguirti.»
«Per quale motivo?»
Davide capì che era inutile mentire.
Doveva andare subito al sodo senza usare giri di parole.
«Che cosa nascondi dietro la cassaforte?»
«Questi non sono affari tuoi.»
«Se solo le tue amiche sapessero che razza di donna sei…»
Anita scoppiò a ridere improvvisamente.
«Credi di farmi paura?»
«Ne dovresti avere.»
«E sentiamo, cosa diresti alle mie amiche?»
«Hai ucciso i miei genitori qualche anno fa’ a causa di questa biblioteca… Loro erano i veri padroni di questo edificio, ma invidiosa di tua sorella, hai ucciso lei e suo marito senza pietà. Non ho forse ragione, zia?»
«Caro nipote, dovresti smetterla di fantasticare… Cerca di essere più realista.»
«Ormai non puoi nascondermi più niente. Quando vedrò cosa contiene la cassaforte nascosta, i miei sospetti saranno finalmente realizzati.»
«E che cosa pensi di trovare nella mia cassaforte?»
«La pistola con cui hai ucciso i miei genitori… Una magnum calibro 9.»
Anita fissava con sguardo rancoroso Davide.
«Ti consiglio di andartene immediatamente da qui se non vuoi che chiami la polizia.»
«Me ne vado me ne vado… Ma stai molto attenta: appena abbasserai la guardia, la mia vendetta sarà spietata.»
«E cosa vorresti farmi? Uccidere?»
«Non voglio sporcarmi le mani di sangue per una come te… Il tempo farà il suo corso. Non ti preoccupare.»
Davide uscì dalla biblioteca guardandosi dietro le spalle.
Anita rimase qualche secondo immobile e pensierosa, prima di ricevere la visita di Simona.
«Buongiorno dormigliona» fece la donna ritrovando il sorriso.
«Chi era quel ragazzo che è appena uscito dalla tua biblioteca?»
«Nessuno d’importante.»
«Eppure mi sembra di averlo già visto…»
«Ti starai confondendo con un’altra persona…»
«Può darsi…»
«Tornando a noi, hai già fatto colazione?»
«No. E tu?»
«Vogliamo farla insieme?»
«Va bene.»
 
 
Da quando erano entrati in un bar a fare colazione, Anita sembrava immersa nei suoi pensieri.
«Anita, sei sicura che vada tutto bene?»
«Sì. Perché?»
«Ti vedo alquanto strana… Stai pensando alla tua biblioteca?»
«Non vedo l’ora di scoprire chi ha appiccato l’incendio per mettergli le mani addosso.»
«Vedrai che la verità salterà fuori. Non ti preoccupare.»
«Lo spero tanto… Parlando di cose più felici, a che punto sei arrivato del romanzo?»
«A quando i protagonisti fanno per la prima volta l’amore.»
«Davvero? Allora sei a buon punto! Come pensi di continuare?»
«Nel mentre sono immersi nel momento più bello della loro vita, il padre di Annalisa entra nella sua stanza e da lì in poi scoppierà un vero putiferio.»
«Nooo! Ma come? Perché vuoi far sì che i protagonisti abbiano di questi problemi?»
«Perché non saprei come continuare la storia… Ci deve essere qualcuno che proverà a minare la loro felicità, no?»
«Sì. Hai ragione.»
Mentre Anita e Simona parlavano amichevolmente tra di loro, Davide li stava fissando.
Non si erano accorti di lui.
La vendetta del giovane ragazzo non riusciva a trovare pace.
Come sarebbe potuta andare a finire?
   
 
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