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Autore: pokepony10    03/09/2018    0 recensioni
Da piccoli ogni storia può divenrare realtà ma cosa accadrebbe se le leggende fossero davvero come si raccontano?
Una moneta d'oro, 7 regni e solo una possibilità per uscire vivi da quest'avventura che racchiude ideali, fantasia e amore.
dal capitolo 1
《 -"Oh voi eroi, lord daniele, paperotta e esploratrice dell'ignoto, a voi l'ardua missione di salvare l'ultimo arcobaleno"- 》
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le scosse si fecero più  intense tanto da trovare difficoltà a stare in piedi a volte. Con passo traballante riuscimmo ad allontanarci dall'epicentro -ed ora che si fa?-chiese Patty sistemando gli abiti del figlio 
-non ne ho la più pallida idea- dissi sedendomi su una roccia che aveva uno strano disegno ed una piccola fessura. Le linee decorative della roccia iniziarono a brillare ed una voce possente si sentì parlare -quindi siete voi i cavalieri mandati a salvarci? Che scelta… particolare- disse 
-c..chi è?- chiese Daniele 
-sono uno Shyn, ero il guardiano di questo regno ma sono stato trasformato in roccia da un essere ignobile… e non sono l'unico ad aver avuto questa sorte- disse con un tono più triste. -possiamo fare QUAlcosa per te?- chiese Patty con occhi un po' lucidi 
-dubito… ma posso fare io qualcosa per voi. Guardate nella fessura, vi guiderò attraverso il regno dei draghi-.

Fui la prima a sbirciare dentro e una sequenza rapida di immagini mi si presentò dinnanzi. Un marsupio nero; dei lego; un drago nero che sputa una fiammata; cristalli trasparenti che si sciolgono; una scaglia dorata tra delle uova enormi. 

Sorpresa e spaventata mi allontanai di colpo dallo Shyn, feci un bel respiro e iniziai a raccontare. -c'è un enorme
drago nel quale nido c'è una scaglia dorata… sembrava essere un oggetto importante- dissi ragionando 
-importante?!- esclamo lo Shyn 
-è il tesoro più prezioso del regno, chiunque riesca ad ottenere la scaglia sarà rispettato come un eroe e avrà accesso a tutti gli altri regni, anche a quello che conserva gelosamente la leggendaria pentola d'oro- raccontò la roccia. Era l'unica strada, quel viaggio era una linea dritta, tutta in una sola direzione, non si poteva tornare indietro. 
-dobbiamo proseguire- dissi seria in volto 
-starai scherzando spero! Affrontare un drago?! Ci vuoi morti?- chiese Patty agitata come non mai, eppure lo sapeva che quella era l'unica strada. Pensai alle visioni 
-un marsupio nero…- bisbigliai ricordando che ne avevo uno. Lo apri e ci ficcai la mano dentro. Presi un pugno di pezzetti di plastica e quando lo cacciai notai che erano lego. 
-questa è un'altra visione… ma non so cosa farne…- dissi pensierosa mentre Daniele iniziò a giocarci. Prima che il bambino potesse costruire qualcosa i mattoncini presero vita e in un vortice presero forma di una macchinina. -a cosa hai pensato?- gli chiesi 
-vrummmmm vruuummmm- disse giocando con la macchinina 
-interessante…- pensai prendendo altri pezzi. Mi concentrai intensamente e riuscì a creare una spada 
-ma vi sembra il caso di giocare con le costruzioni?- chiese Patty 
-se ci potesse servire…- dissi colpendo un cespuglio secco. Con un solo colpo lo tagliai a metà -funziona… farò armi per tutti… porteremo a termine la missione- dissi cacciando altri pezzi. Capovolsi il marsupio ed iniziai a pensare alle armi più forti che conoscevo. Creai un raggio laser enorme da mettere sulla schiena di Patty, una doppia mitraglia per Daniele e una spadascia per me. Le armi erano leggere ma non bastavano quindi creai anche delle armature direttamente sui loro corpi. 

Era tutto pronto, dovevamo solo conoscere la posizione del nido. -Patty, tu che puoi volare, dammi una visuale dall'alto, te la senti?- chiesi, ma senza fiatare lei spicco il volo, in modo un po' goffo, ma si abituo presto al movimento delle ali. Daniele vedendo la madre allontanarsi iniziò a piangere -Daniele! Ma ti vuoi stare zitto? Non sia mai attiri l'attenzione di qualche mostro!- lo richiamò l'anatra
-forse è troppo tardi…- dissi indicando un bestione alato venire in nostra direzione. Patty non ebbe tempo di capire che una fiamma l'avvolse -mamma!- urlò Daniele, la sua voce fu cosi potente da travolgermi, alzai lo sguardo e vidi Patty cadere mentre il drago ruggì infastidito -Daniele urla, urla fortissimo- gli dissi. 

Il bimbo non aspettava altro -MAMMA! MAMMA DOVE SEI?- chiese urlando. Io mi precipitai a prendere al volo Patty -QUAlcuno mi aiuti!- urlava coprendosi gli occhi con le ali. Con una manciata di lego creai un cuscino che lanciai sotto di lei, non sarebbe mai bastato -diamine…- dissi poi notai il laser dietro la sua schiena -spero di avere potere su tutti i pezzi…-  pensai e mi concentrai sul laser.

 La distanza tra Patty e il terreno era sempre minore e tra il fumo non capivo se la mia idea funzionava. La vidi cadere a pochi metri da me e per fortuna il laser si era trasformato in un paracadute. Quando le sue zampe toccarono terra feci tornare il laser alla forma originaria. Daniele nel frattempo continuava ad urlare disturbando il drago. L'enorme bestia smise di volare e posò le zampe per terra - cosa diamine volete moscerini! -  ruggì dandoci una codata,  al volo presi la mia arma e parai il colpo con lo scudo. Dalla nube di polvere che si alzò sentiamo un forte urlò - stupido lucertolone! Lasciami! -  continuò la voce decisa di una ragazza. Daniele si alzò da terra e impugno le mitraglie, lo lasciai fare, anche se non mirava, io spedivo i proiettili contro il mostro.  Vedendo il figlio lottare anche Patty si fece avanti e attivo il laser che colpì il mostro in pieno.  Oramai alle strette il drago nero continuò a dimenarsi - lasciatemi in pace! Come osate attaccare il re dei draghi?- urlò il bestione per poi sputare una fiammata.  Con lo scudo difesi i miei compagni poi mi spostai per fargli continuare a colpire.  Con un paio di mosse trasformai la spada e scudo in ascia e iniziai a correre.  

Le mie energie non erano mai state tante,  correvo rapida e coi sensi in agguato.  Ero a poco da lui, con rapida mossa gli colpì il muso con fendenti rapidi e caricati al massimo. Il polverone che si era alzato svani e in quel momento capi dove si trovava la donzella in pericolo.  Il drago aveva un collare e al centro vi era una piccola gabbia che imprigionava una piccola donna. - presto!  Prima che mi riporti al suo nido- urlò la prigioniera ma il brago riprese conoscenza e con un battito d'ali spicco il volo - no!  Dobbiamo fare QUAlcosa!- Iniziò Patty 
-seguiamolo,  tu colpisci dal cielo con il laser e noi da terra con le armi,  ci vediamo nel nido- le dissi creandole un'armatura protettiva ma tagliente -le ali sono come due lame,  usale con prudenza- conclusi abbracciandola.  

Patty spicco il volo ed io presi Daniele in braccio e integrai le nostre armature per tenerlo fisso vicino a me.  Patty volava agile come non mai -che sia determinata a lottare?- pensai mentre ogni nostro colpo era sparato contro il drago.  Le sue scaglie nere brillavano al sole mentre con la coda cercava di afferrare Patty ma lei schiava ogni attacco e ricambiava con un colpo di laser.  Da sotto io e Daniele lo colpivamo con i proiettili.  Tre giravolte tra le nuvole e gli spari,  le fiammata del drago divennero meravigliosi spettacoli di luce;  vortici di fuoco e sfere incandescenti colpivano il terreno a pochi metri da noi,  col mio scudo paravo i suoi colpi d'artigli e le fiammate. Attacchi e respinte fecero del regno dei draghi un immenso campo da battaglia mente urla,  di paura ed entusiasmo, si diffusero tra i vari luccicanti nidi.  

Fu come un salto nel tempo,  mi sentì come un cavaliere medievale, coraggiosa ed ispirata dall'onore delle mie gesta.  Patty volava agile e sicura di se,  con le ali affilate scalfiva la corazza del drago e all'improvviso un CRACK,  la prigionia della piccola fanciulla terminò.  Dal collare spezzato fuoriuscì una fanciulla piccina piccina,  pelle chiara quasi sul azzurro e abito blu -finalmente libera- urlò felice 
-non per molto- rispose il drago, con le sue fauci la prese al volo e la imprigionò dietro i suoi affilati denti. Per quanto una situazione rischiosa, fu necessaria per concludere la missione. Per tenere la piccola donna doveva rinunciare al suo potere di sputare fuoco. -mossa sconveniente mio caro- disse Patty, il drago non parlò, si buttò in picchiata verso una colonna rocciosa non troppo distante da noi, all'ultimo la schivò mentre Patty invece non riuscì a fare lo stesso e ci fini contro. Noi andammo subito ad aiutarla mentre il drago con malvagio sorriso volò via verso un nido tra le candide nuvole. 

-Patty!- urlai scavando tra le macerie, Daniele era in silenzio, fermo a guardare le rocce. Sembrava tutto perduto, ma da sotto qualche roccia uscirono due ali bianche e fiere -QUAlcuno mi aiuti…- balbettò Paperrotta con aria molto confusa 
-per fortuna stai bene… hai fatto davvero una brutta caduta…- le dissi togliendole la polvere di dosso -bhe, sembra che la storia non sia ancora finita…- disse guardando il nido. Daniele era rimasto in silenzio, poi all'improvviso si gettò al collo della madre -mamma… ti voglio bene- i suoi occhietti brillavano, ma il momento tenero presto si trasformò in un momento di terrore. Il drago iniziò a ruggire come non mai, la terra tremava più forte e il tempo a disposizione per la nostra missione scorreva inesorabile. 

Decisa a portare a termine il compito presi in braccio i miei compagni e con i mattoncini creai alle nostre spalle dei razzi, era giunta l'ora di mettere fine alla tirannia del re dei draghi.

Volavamo rapidi  quasi come se la mia furia fosse il propulsore dei razzi. In men che non si dica poggiai i piedi nel gigantesco nido, al centro brillavano le uova circondate da carcasse maleodoranti. Feci scendere i due e ci nascondemmo dietro delle ossa spolpate da non molto. Non avrei mai voluto far vedere al piccolo Daniele quello spettacolo ripugnante. 

Rimanemmo nascosti mentre sentivo il lamento della piccola fanciulla tra le fauci del drago poi il silenzio. Mi affacciai per dare un'occhiata in giro e finalmente la vidi. La scaglia dorata brillava al centro della sua schiena, una volta presa avremmo vinto la prima prova. Feci segno ai miei compagni di rimanere in coperta mentre io mi avvicinavo al mostro. 

Ad ogni passo sentivo lo scricchiolare del nido sotto il mio peso, la paura e l'adrenalina mi fecero battere forte. Dopo al uni passi ero dietro al drago, coi propulsori mi diedi la spinta e prima che lui potesse accorgersi di me io mi aggrappai saldamente alla sua schiena. 

Il drago si dimenava mentre stringeva forte le fauci per tenere ferma la principessa. -inutile che cerchi di liberarti di me, io da qui non vado via senza la scaglia dorata!- dissi mentre a fatica scalavo la sua schiena. Il drago preso dalla furia spiccò il volo. Con i miei capelli potevo sfiorare le nuvole, mentre la mia presa si vece sempre più debole. Le due scaglie affilate mi ferivano i palmi, ma non potevo lasciare la presa, non potevo abbandonare tutto ora che avevo la possibilità di vincere. Con tutte le mie forze riuscì a rimanere aggrappata a qualche scaglia meno tagliente costringendo il drago ad arrendersi. Mentre scendeva io passavo da scaglia a scaglia per avvicinarmi alla bocca, poi toccai la scaglia dorata. 

Sembrava avergli fatto parecchio male, tanto da spalancare la bocca per emettere un forte ringhio. La fanciulla sguizzo via in un lampo e si venne a riparare tra le mie braccia. -grazie cavaliere- disse stringendomi forte 
-non c'è di che- risposi timida, mi ero distratta e ciò mi costò caro. Il drago fece una giravolta che ci scaravento verso il basso.
Chiusi gli occhi terrorizzata stringendo a me la principessa, il terrore mi fece perdere persino la concentrazione necessaria per usare il potere dei lego. Ero nei guai quando all'improvviso senti qualcosa attutire la caduta. Aperti gli occhi mi trovai la faccia tra le piume di Patty - un passaggio?- chiese con un sorriso. Mi fece atterrare nel nido mentre la fanciulla rimase sulla schiena di Patty. 

Da lontano vidi il drago sofferente toccarsi la scaglia d'oro -il suo punto debole, squadra ho bisogno di voi. Dobbiamo prendere quella scaglia!- ordinai. Daniele mi salto sulla schiena mentre -Patty e la principessa presero il volo. Armata di spadascia e Daniele corsi verso il mostro che cerco di fermarmi con potenti fiammate. Schivavo come meglio potevo mentre con lo scudo paravo i colpi della sua coda. Dall'alto Patty attaccava con fendenti delle ali mentre la fanciulla iniziò a sparare lance di ghiaccio -interessante…- pensai mentre il drago schivava leggiadro i colpi delle due. Era affascinante come fosse capace di muoversi agilmente quel bestione, ma sarebbe dovuto crollare prima o poi. Presi dalla stanchezza i nostri attacchi erano più deboli e non ci volle molto a non riuscire a schivare un colpo. La sua affilata coda mi prese in pieno e con una forza mostruosa mi fece sbattere contro una roccia. Insieme a ne si feri anche Daniele che da bambino che era scoppiò in lacrime. Mi ero dimenticata delle sue urla ad ultrasuoni, me ne ricordai solo quando il drago si copri le orecchie con le zampe. Era la mia occasione, caricai l'arma e corsi verso il drago. Nemmeno il tempo di colpirlo che dal cielo caddero tante lance di ghiaccio che ferirono profondamente il mostro. Le sue scaglie iniziarono a spezzarsi sotto la forza dei colpi, mancava solo il mio, una forte e preciso sul muso. Non ebbi il coraggio di colpirlo con il filo della lama, preferì un colpo laterale che gli fece solo perdere i sensi.  

Rimasi a fissare il drago mentre crollò davanti ai miei occhi oramai sfinito. Le sue fiere scagli nere erano spezzate e sporche, i proiettili di Daniele rimasero incastrati tra alcune scaglie mentre le zampe e la pancia erano segnati dai tagli e dal laser. Fu una battaglia difficile e stranamente il mio senso di colpa fece capolino tra l'adrenalina e la stanchezza. 

-cavaliere!- urlò la fanciulla venendomi incontro 
-si?- chiesi riprendendomi 
-prendete la scaglia dorata, prima che riprenda energia-mi invitò lei. Con cautela e un certo senso di dispiacere mi avvicinai al drago 
-cosa vuoi fare? Prendere la mia ultima scaglia di giovinezza? Pensi di essere l'unico avventuriero venuto per rubare le mie preziose scaglie?- 
-non siamo i primi?- chiesi fermandomi di scatto. Al drago si stampò sul muso un piccolo sorriso - io sono il re dei draghi, ero il più splendete di tutti, coperto da preziose scaglie dorate che facevano di me la stella più luminosa quando volavo di notte… ma ora… ora non sono nulla! Non sono più in grado di proteggere il mio regno, la nostra specie morirà sotto la notte di San Lorenzo, uno dei regni dell'arcobaleno crollerà e porterà con se anche gli altri-. La sua voce era debole, gli occhi stanchi e il suo regno a pezzi. 

-non possiamo prendere la scaglia- dissi ai miei compagni -perchè?- chiesero le due donne 
-perché non possiamo strappare a questo posto il suo capo, se crollano i draghi, crolla il resto dei regni, ci deve essere un'altra soluzione, vero?- chiesi al drago 
-una soluzione, ma dovrete essere pronti ad affrontare un giorno afoso o una gelida notte. Ad est c'è il deserto delle insidie, molti sono morti li abbandonando anche i loro tesori, almeno una delle mie scaglie dovrà essere lì da qualche parte- rispose il bestione a fatica. 

-non staremo davvero prendendo in considerazione questa stramba idea spero. Abbiamo già rischiato di lasciarci le penne qui, immagina in un deserto immenso. È come cercare un ago in un pagliaio- disse Patty sconvolta dalla proposta. - vorrei ricordare che non abbiamo scelta, non possiamo tornare indietro…- risposi per poi bloccarmi all'improvviso. -a proposito di tornare indietro, dobbiamo parlare con lo Shyn, deve aver visto i precedenti attacchi al regno, potremo sapere di più sul da farsi con più informazioni, a meno che il signore di gioco non voglia parlare- dissi lanciando gli un'occhiata. 

Il suo respiro era affannoso mentre i suoi occhi erano socchiusi, era stanco ma dopo un debole ruggito torno a parlare. -non troppo tempo fa oltrepassarono il portale centinaia di uomini armati, una sola moneta bastò a distruggere la pace dei regni. Erano tutti vestiti uguali e di nessuno si vedeva col volto. Erano coperti da caschi e da armature. Presero tutto ciò che di prezioso poteva offrire il regno, uova e gemme erano le più ambite… era l'ultima cucciolata, senza quelle uova siamo spacciati. Non si limitarono a distruggere e saccheggiare ma aggredirono anche me. Tutte le mie preziose scaglie vennero estirpate e per proteggermi ne creai alcune con l'ossidiana e altri minerali resistenti-. 

Quasi commossa gli poggiai una mano sul muso -non meriti questa sorte, ti aiuteremo, ma abbiamo bisogno di una tua scaglia. Non mi voglio impossessare della tua, ma ho bisogno che qualcuno col permesso di viaggiare tra i regni ci porti nel secondo regno-  lui non disse nulla, ruggì al celo e dopo po' giunsero sul luogo due giovani draghi, uno bianco dagli occhi rossi, ed uno bianco dagli occhi blu. 
-loro vi porteranno verso il deserto, poi continuerete il viaggio da soli- disse il re dei draghi invitandoci a salire in groppa ai suoi simili. 

Timorosi salimmo sulla schiena dei due draghi che all'istante spiccarono il volo, stavamo per conoscere il secondo regno.
   
 
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