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Autore: Lalani    10/07/2009    3 recensioni
Nuova raccolta ispirata dall’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters.
In queste poesie dal cimitero di Spoon River emergono i rimpianti, i dolori e le uccisioni degli abitanti.
Tenterò di analizzare le poesie con l’aiuto dei personaggi di Naruto, e forse insieme riusciremo ad espiare i peccati dei morti o ad esprimere i loro desideri.
#7= Gli Angeli Della città Incompresa. Buon SHIKATEMA Day!!!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Genius is
Wisdom and Youth




Da giovane, avevo ali forti e instancabili,
ma non conoscevo le montagne.


Volo, appoggiato alle spalle sottili di Kakashi-sensei. Ero sicuro che non avrei più rivisto il suo volto soffocato dalla maschera o le sue mani potenti.
Un sorriso ricoperto di stoffa gli si modella sul volto, nonostante la fatica e la sofferenza provocata dalla battaglia.
“Sono fiero di te” mi mormora Kakashi, con una cadenza affaticata e gentile.
Sorrido, ancora e ancora, al mio maestro: è incredibile che dopo tutti questi anni, assieme o separati, i suo complimenti e il suo affetto paterno mi riempiano tuttora di orgoglio, e rinforzino le mie ali rattrappite e stanche, aiutate da quelle del sensei.
Un grumo di sangue assieme alle ultime fiamme nate dalla furia di Kyuubi, stagnati nel mio petto, mi si incastrano in gola: Konoha è sbriciolata, immersa nella polvere, mai così lontana dal cielo, dal sole che al tramonto la sfiora, l’accarezza.
È scomparsa, come il rifugio di Nagato; ma quello era fatto di carta e odio...Konoha non era un preciso e vuoto origami. Konoha era sudore, legno e amore. Era.
Ma il villaggio non è morto: tutti gli abitanti, sconvolti e insanguinati, vivi, si  sono riversati  nello spiazzo occupato precedentemente dal bosco, ormai sradicato e bruciato.
Volano, anche loro, tutti verso di me.
E, per la prima volta, vedo sorrisi e saluti nella mia direzione, vedo la folla che si accalcava sulle mie ali forti, più forti che mai.
Konoha è in polvere, erosa dall’odio, ma gli abitanti ridono, piangono, urlano, mi dicono “sei tornato” “sei il nostro eroe””ci hai salvato”.
Dopo anni di schiaffi e di pugni, le loro grida di giubileo e speranza sono carezze.
Dovrei correre e saltare, dovrei ridere e piangere assieme a loro, dovrei spalancare le ali piene di chakra e felicità che mi spuntano dalla schiena, e volare, volare, sempre più su.
Invece non capisco e rimango fermo e spiazzato, per paura di rovinare il mio sogno appena diventato realtà, per paura di essere un illuso sonnambulo.
Non capisco le pacche dei ninja, i loro sorrisi stanchi tra le barbe bruciate, le loro cicatrici che si tendono, doloranti, pur di assestarmi un pugno di riconoscenza. Non capisco i volti delle kunoichi, impregnati di lacrime e di sorrisi che scavano fosse profonde sulle guance, le mani che mi sfiorano come se fossi loro figlio.  Non capisco le parole stanche del sensei, mentre mi sostiene con delicatezza. Non capisco l’orgoglioso cipiglio di Shikamaru, appoggiato a Choji, o il perfetto sorriso di Ino.
Vorrei correre via, vorrei abbracciare e stritolare, ma è tutto troppo, troppo. Ho realizzato il mio sogno. Ed è troppo, troppo.
Non capisco le lacrime di Hinata, sei viva, viva, viva, che si confondono con le sue iridi perlacee. Quelle stesse iridi incastonate nel volto diafano(mai così diafano, in contrasto con le mani bruciate di chakra) che avevo visto duro e omicida, nella mia ora più buia. Non avevo capito, e non capisco, la follia e la disperazione, la furia e la paura, che c’erano nella sua voce ferma, quella vocina perennemente spezzata da un balbettio frustrato.
Non capisco il suo amore, incondizionato e potente, cha l’aveva trascinata verso la rovina. Ma avevo capito e compreso l’odio e l’ira che io avevo provato: l’ennesimo senso di perdita, di essere un peso, di non aver visto il tuo cambiamento e la tua crescita, Hinata, dopo anni che sei accanto a me, e lo sei sempre stata, sempre; avevo capito che non potevo lasciarla lì, in una tomba piena di polvere e senza fiori. Non la piccola Hinata, quella ragazza piena, strapiena, di emozioni che sprizzavano dalla sua anima timida come lacrime e chakra(da quando i tuoi occhi sono luminosi? Da quanto sei cambiata? Da quanto sono stato cieco alla tua forza?). Kyuubi era impazzita alla vista del Byakugan ribaltato verso il cranio( proprio come aveva tremato nel vedere lo Sharingan di Sasuke) e io con lei. Per la prima volta, io e la mia nemesi, eravamo esplosi assieme, nel nome di Hinata, un nome pieno di sole.
Hai detto che mi amavi. L’hai detto a me, e solo a me, senza pudore e vergogna, sull’orlo della morte.
Hai sentito, Kyuubi? Mi ama.
Forse è proprio questo che mi blocca: dopo anni di sofferenza e solitudine, sono paralizzato davanti a tanto amore. Cuore e cervello, anima e braccia, non riescono ancora a riconoscere, a sentire, ad annusare, ad abbracciare tutto l’amore del villaggio, è troppo, troppo…troppo bello.
Ma mentre guardo il pianto gioioso di Hinata tramutarsi in un sorriso timido e i suoi occhi risplendere sotto un nuovo sole, sento che lei può insegnarmi, ad amare.
Può insegnarmi a volare, a battezzare con le nuvole e i sogni queste mie ali da angelo.
Insegnami, Hinata.



Quando fui vecchio, conobbi le montagne
ma le mie ali stanche non tennero più dietro alla visione-



La mia schiena brucia, scorticata dall’odio di Pain e dal miracoloso sacrificio del mio amore. Ancora vedo scintille di dolore e di chakra verde esplodere nei miei occhi albini, risalire sulla mia pelle. Ma non sono i soli: gli sguardi penetranti e feriti della mia casata sono fissi sulla mia schiena, sulle mie ali stanche, bruciate. Percepisco quasi i loro sospiri, muti e mendaci.
Perché, Hinata-sama, vi siete gettate tra le fiamme dell’inferno per salvare un demone da un suo simile? Perché un angelo pauroso e sereno come voi ha dovuto sacrificare la sua anima per un mostro?
Loro non capiscono che è Naruto l’angelo, l’angelo caduto, scacciato: il ragazzo senza clan e senza famiglia che, nel tentativo di salvare sé stesso dalle tenebre, ha trovato il coraggio di salvare anche me. Guardate come vola, guardatelo, voi Hyuuga ciechi e tronfi, guardate la sua forza e la sua purezza, la purezza che non conosce e riconosce l’amore perché nessuno gliel’ha mai mostrato.
Io invece conosco l’amore, Naruto-kun: è la montagna della vita, quella che devi scalare per raggiungere il cielo, il divino. Su quella montagna ci devi cadere, sudare, sanguinare, morire, per capire quanta fatica e quanta dedizione e quanta costanza servono per raggiungere il vero amore. Io non mi sono mai fermata su colline o punte più pianeggianti: ho sempre cercato di raggiungere la montagna più alta, quella irraggiungibile, quella innevata e cosparsa di nuvole, la tua, solo la tua, l’unica per me.
Le mie ali sono stanche, Naruto-kun: dopo anni di tentativi, dopo notti insonni a guardare la tua vetta lontana come un fiore agogna il sole, le mie ali si sono prosciugate, e ora devo avanzare a piedi, tra i sassi e tra la polvere.
“è tornato! È tornato a casa!” esclama Kiba con la sua voce forte, e finalmente lo vedo, Naruto, che atterra delicatamente sulla sua terra nativa. Dovrei ridere e urlare, ma piango, assieme alla mia anima, ancora impaurita e ferita, ma, per la prima volta, orgogliosa,.
Vedo che sei sgomento, Naruto-kun, alla vista delle mie lacrime e delle bruciature lasciate da Pain e dalla Volpe, ma io piango di gioia, piango per amore. E un giorno lo capirai anche tu, Naruto-kun. Un giorno raggiungerò la tua vetta.
Perché so che con le tue ali immense potremo volare assieme, mano nella mano.








Allora, io non sono brava a scrivere le NaruHina( da devota NaruSaku) e si vede^^’. Ma LalyBlackangel mi ha chiesto una NaruHina e io gliela dovevo.
Dunque, questa brevissima poesia, narrata da Alexander Throckmorton, parla di uomo che da giovane era forte e potente, ma non conosceva i veri obbiettivi della vita. Solo nella vecchiaia li comprende, ma ormai è troppo vecchio e stanco per raggiungerli.
Io l’ho interpretata così: nel 450 Naruto ha una faccia da ebete quando torna la villaggio(bellissima, ma da ebeteXD) e quindi mi pareva che non riuscisse a comprendere l’adorazione dei suoi concittadini, dopo tutte le mazzate che ha ricevutoXD. Hinata invece conosce già l’amore( e chi meglio di lei??) ma la timidezza e la sua infanzia rubata hanno indebolito il suo copro e le sue ali. E alla fine c’è un scintillio di speranza per i due;)  Io però rimango fedele al NaruSaku, sia chiaro! La fic non è bellissima, ma mi sono un po’ commossa a scriverla…quindi mi sono detta, va bè mettiamolaXD Spero che non ci siano troppi errori!

Recensori*_*:
temari nara: Sono felice che ti sia piaciuta la mia fic!Comunque se la trovi commovente, allora le altre ti sembreranno tragiche!!(infatti la precedente ShikaTema, secondo i miei standard, era stranamente comica, quindi fa un po’ tuXDXD)
Grazie!
bambi88: infatti sono stata stranamente folgorata dall’ispirazione, grazie al signor Masters! La poesia era scritta proprio per ShikaXD e sono contenta che la trovi adatta! È certo, l’OMN è pura filosofia!(dovremmo stillare i principiXD) Grazie!
LalyBlackangel: cara, spero che ti sia piaciuta la NaruHina^^’*LaLa evita un pomodoro*. Comunque se mi vuoi fare altre richieste, sono sempre ben accette, anche su coppie che non mi piacciono. Al contrario, mi stimola scrivere su coppie più ostiche…è un po’ un esercizioXD Sono felice che tu sia un’amante di queste poesie…sono davvero bellissime**.
Grazie!
Rinalamisteriosa: ma va, cara, anche la tua fic era carinissima!Evocativa…esagerata!Sono felice che continuerai a seguire la mia raccolta*LaLa ha gli occhi sbarluccicosi*
Grazie!
x Saretta x: già sono proprio loroXDXD!Adoro dare a Temari della spinosa e dura testa d’ananas(le si addice perfettamente)!Sono felice che seguirai la mia raccolta*_*!
Grazie!
_BellaBlack_: eh sì, Temari è una mitica testa d’ananas, dolce ma spinosa al punto giusto!Anche tu mi seguirai??*_* che bello!
Grazie!
Shatzy: già già!L’energia del nero ci segue e ci inonda della sua oscurità*LaLa fa faccina inquietante!*. Grazie mille per i complimenti, è un onore: in realtà l’idea ce l’avevo da un po’…appena ho letto la poesia ho detto “ma questo è ShikaO_O”. Si, il mare e l’azzurro mi rallegrano sempre, anche perché Milano ne è quasi totalmente priva=_=. Sono felice che ti sia piaciuto il riferimento ai fratelli**: io Temari non riesco a vederla senza quel dolore interiore nato dalla sua infanzia tragica e senza l’amore infinito che prova per i fratelli…è vuota senza questi sentimenti!
Grazie!
valy88: grazie per i complimenti! Ma magari neanche in cartolina…povera Temari! Infatti, mi è piaciuto che Shikamaru nonostante la sua pigrizia sia riuscito a fare qualcosa di veramente importante per Temari(che romanticone, il nostro pigroneXD). Che bello, io, Miss Tragicità, sono riuscita a far ridere!Purtroppo prevedo che le prossimo fic saranno un po’ più tragiche^^’sorry!
Clahp: cara, non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi avvertito dello ShikaTema Day…mi è sembrato di stare più vicina a ognuna delle anima nere di efp**. Spero che le prossime fic non siano troppo malinconicheXD Grazie mille per i complimenti!
Grazie!
_Rael_89: bè, c’è sempre una prima voltaXD! Bellissimi i tuo complimenti mi hanno fatta diventare della clorazione di un pomodoro e delle consistenza di un passato.

Grazie per la vostra attenzione,
LaLa

  
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