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Autore: Daistiny    04/09/2018    0 recensioni
Lei figlia di nessuno, figlia del deserto di Dalmasca, figlia delle sabbie e del vento... Il suo carattere e la sua bellezza superba degna del deserto la facevano subito distinguere per il suo nobile lignaggio.
Non si considerava nessuno, soltanto se stessa.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Al-Cid, Altro Personaggio, Ashe, Basch
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Oltre il vento e la sabbia..'
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CAPITOLO 33- SPERDUTI COME SIAMO NOI 
Balthier era riuscito a cogliere il senso di tutta quel discorso, dire o meno a Basch di Ondine. Sinceramente l'aviopirata conoscendo come era fatto Basch non sapeva come avrebbe reagito, pensava alle cose che erano successe al capitano e al segreto di Ondine. A confronto gli l'accusa infamante di tradimento e regicidio gli sembrava meno peggio di quello che sta succedendo.
Basch avrebbe potuto prenderla bene oppure male. Balthier era alquanto dubbioso, mentre Ashe era molto molto agitata e nervosa, temeva da parte di Basch una scenata di rabbia.
Per vederci meglio in tutta quella vicenda, Balthier decise di indagare ancora un po' tanto per capire quanto fosse grave la situazione, che messa così non sembrava chissà quale male.
-Chi altri sa di questa cosa che riguarda Ondine?- domandò il pirata, guardando con la coda dell'occhio la figura della principessa dalmasca.
-Oltre alla mia persona, ci sono: mio zio Ondore, Larsa e voi... il resto non sanno ancora nulla.- disse Ashe guardando il pirata.
-Dovresti dirglielo a Basch, principessa! Prima che lo venga a sapere da qualcun altro e credimi se questo dovesse  succedere non sarebbe una bella cosa.- le suggerì Balthier rialzandosi di scatto dalla poltrona posta vicino l'enorme scrivania e porgendosi verso Ashe.
-Voglio pensarci bene.... nel frattempo sto aspettando i risultati della ricerca di Larsa.- disse Ashe.
-Ma davvero? Veramente avete chiesto a Larsa di indagare?- fece al quanto sarcastico l'huma.
-Si... lui è l'unico che può aiutarmi a sapere la verità, ti sei dimenticato forse sotto quale identità si era nascosta mia sorella?- disse la ragazza ricordando al pirata il doppio gioco di Ondine con l'impero.
-No... non me lo sono dimenticato. Ma Larsa non potrebbe avere tutte le risposte che cercate, per sapere quello che volete, dovete chiedere ad un giudice che era abbastanza vicino a Gabranth... e se non rammento male sono rimasti pochi giudici... uno ad esempio si trova qui.- disse Balthier alludendo a Zargabaath, quasi a voler suggerire ad Ashe la soluzione.
-Avete ragione!- esclamò la regina entusiasta di quel suggerimento.
Ashe si sentiva più tranquilla anche se non dimenticava affatto di come stavano le cose, cercava di non lasciarsi andare alle mille insicurezze che aveva dentro. La regina doveva ammetterlo aveva fatto bene a parlare con Balthier, finalmente sapeva cosa doveva fare con Basch.
Per tanto, dopo vari ripensamenti e contini dubbi, Ashe decise di raccontare tutta la verità su Ondine a Basch non prima di aver ricevuto conferma che aspettava da Larsa. Quello stesso pomeriggio era decisa a raccontare tutto.
Nel frattempo Al-Cid dopo aver sistemato le cose con Ondore che ora mai teneva in pugno ricattandolo per vai del segreto di Basch, si era fatto dire dallo stesso marchese in che stanza alloggiavano Rasler e Noah.
In questo modo Ondore se ne sarebbe stato buono per un bel po'. Dopo essersi fatto dire dove erano i due bambini, Al-Cid decise di verificare personalmente con i suoi stessi occhi come stavano i due bimbi.
Ondore per non far scoprire dei due bambini aveva dato disposizione che Karaii e i bimbi alloggiassero in una stanza poco frequentata nella parte ovest del palazzo reale. Dopo aver parlato con Ashe dei due bimbi, aveva informato sua nipote di tali disposizioni.
Il Marchese aveva preso anche delle precauzioni con la donna che li accudiva, Karaii, si era raccomandata di non dire a nessuno la vera identità dei due bambini, ma soprattutto di stare loro sempre vicino e di non perderli di vista.
Oltre ciò, Halim aveva incaricato una delle sue guardie di sorvegliare in incognito che nessuno si avvicinasse ai due principi e di riferirgli se qualcuno di sospetto si sarebbe avvicinato alla loro stanza.
Al-Cid non ci credeva alle sue orecchie quando aveva saputo le assurde disposizioni di sicurezza che aveva preso per Rasler e Noah. Il rozariano si diresse facendo attenzione a non essere visto nella stanza dove risiedeva Karaii, ma non trovò nessuno, il principe dedusse che molto probabilmente Ashe dopo aver saputo la verità sui due bambini li aveva fatti spostare.
L'uomo non era affatto contento di quella situazione, perche così non avrebbe potuto informare Amaya di dove si trovavano i suoi figli.

**Nell'appartamento di Amaya...**

Quella mattina invece per Amaya non era stata delle migliori, non solo perchè per tutta la notte aveva costantemente pensato alle parole di Gerun, ma anche perchè aveva violentemente litigato con Noel.
Nonostante la ragazza amasse Noel, per certi versi lo trovava molto soffocante, soprattutto non lo sopportava quando le stava addosso o la trattava come una bambina. Amaya molto spesso riconosceva di avere dei comportamenti non molto maturi, ma faceva veramente fatica ad ammetterli o dal trattenerli.
Molto spesso stava attenta a non far trasparire questo suo lato, che mostrava solo con le persone a lei più vicine. Lei per quello che era doveva mantenere una certa apparenza, ma mantenere sempre quel ruolo la stancata molto.
Amaya non era  felice di aver litigato con Noel, ma pur provando dentro di se un po' di pentimento verso di lui, non lo avrebbe mai mostrato questo suo stato d'animo, anzi avrebbe sempre sostenuto le sue ragioni anche se queste erano palesemente nel torto.
Testarda com'era Amaya su queste cose non mollava mai la  presa, anzi voleva sempre non solo avere ragione, ma dominare. Era più forte di lei, faceva parte della sua natura.
Dopo la litigata con Noel,  Amaya decise di uscire invece che stare chiusa in casa con quella tensione che lentamente stava accumulando.
Nonostante i pareri contrari di Noel e Sebastian, Amaya decise di uscire promettendo alle sue guardi che non avrebbe fatto nulla di avventato, ma si sarebbe solo limitata ad andare in giro per Rabanastre.
Nello stesso momento Amaya si teneva in contatto con Al-Cid tramite la sua assistente Hilda che le avrebbe fatto recapitare i vari resoconti del principe. Durante la sua uscita in giro per Rabanastre Amaya si sarebbe incontrata con Hilda, il giorno precedente la ragazza aveva chiesto ad Hilda di vederla per chiedere un grosso favore.
Hilda si era mostrata molto disponibile nell'accogliere la richiesta della principessa dalmasca. Amaya le aveva chiesto di procurarle alcune armature dell'esercito dalmasco, più precisamente quelle dell'Ordine dei Cavalieri di Dalmasca.
Amaya era decisa a mandare una delle sue due guardie a palazzo per far recapitare messaggi ad Al-Cid nel caso in cui Hilda non sarebbe stata disponibile. Inoltre voleva incaricare i suoi uomini di verificare che situazione c'era a palazzo, senza che Al-Cid dovesse ogni volta correre il rischio di esporsi.
I gemelli avrebbero avuto libero accesso al palazzo, travestendosi da guardie di palazzo, confondendosi con esse. Amaya se avesse potuto, sarebbe andata lei stessa a palazzo usando i suoi poteri da Occuria, in modo da rendersi invisibile e passare così inosservata.
Ma la ragazza dovette scartare questa opzione per via del fatto che avrebbe potuto perdere il controllo dei suoi poteri, se per caso si fosse imbattuta in qualcosa che l'avrebbe sconvolta.
Entrare a palazzo per quanto lei lo desiderasse significava entrare nella tana del lupo, affrontare il suo passato e con esso tutte quelle cose che lei voleva dimenticare.
Colta l'opportunità di vedersi con Hilda per sapere se fosse riuscita a recuperare l'occorrente che le aveva chiesto, Amaya si diresse verso il luogo dell'appuntamento.
Per quell'occasione visto le calde giornate di Rabanastre e il suo tipico clima, Amaya aveva indossato uno splendido abito dalmasco al tempo stesso molto pratico, adatto a tutti giorni.
La parte superiore era un top color sabbia con ricami color ocra, mentre il sotto era una gonna di un marrone molto chiaro. Sul davanti la donna era più corta  l'orlo si arrivava a una quindicina di centimentri sopra il ginocchio.
Il dietro della gonna era molto più lungo, arrivando vicino alle caviglia a una decida di centimentri dal suolo. La gonna era fatta di un tessuto molto leggero e morbido che accarezzava dolcemente il corpo della ragazza.
La gonna era tenuta in vita da una cinta in cuoio dalla fibbia molto decorata, alla cintura era appesa anche borsa in cuoio che conteneva oltre ai soldi, due pistole di media dimensione da cui Amaya non si separava mai.
Sia avanti che dietro la gonna aveva degli spacci abbastanza profondi, due avanti e uno dietro. Come scarpe La ragazza aveva dei sandali in cuoio, i lacci erano tutti intrecciati intorno ai polpacci.
In fine Amaya portava una delicata collana in torno al collo, mentre i suoi lunghi capelli scuri erano raccolti in una lunga treccia.
Il luogo scelto da Amaya per l'incontro con Hilda era vicino il bazar, uno dei quartieri più affollati e vivaci dell'intera capitale dalmasca, tra la confusione di quell'enorme quartiere Amaya si sentiva libera di confondersi tra la gente, erano così tanti gli huma che non sarebbe stato difficile confondersi con loro.
Hilda nel frattempo era arrivata puntuale al luogo dell'appuntamento, una vecchia casa alla fine del bazar, quel posto durante l'occupazione dell'impero era stato più volte usato come nascondiglio dalla Resistenza e dalla stessa Amaya.
Alcuni minuti dopo l'arrivo di Hilda, arrivò anche Amaya, la quale senza perdere un attimo di tempo raggiunse l'assistente di Al-Cid.
-Dovreste stare tranquilla, nessuno mi ha seguito... - disse Amaya arrivando di soppiatto e senza far rumore alle spalle di Hilda, poggiandole una mano sulla spalla.
Hilda fu quasi colpa di sorpresa e per poco non si spaventò, incredula com'era nel vedersi arrivare la sorella di Ashe.
-Ma voi??... quando siete arrivata?- disse Hilda incredula nell'osservare la dalmasca, spuntare dal nulla.
-Tranquilla... so bene come occultare la mia presenza. Comunque venite con me... questo non è il posto adatto per parlare.- disse Amaya guardandosi in giro, Hilda si limitò ad annuire mente seguì la principessa entrare nella vecchia casa alla fine del bazar.
Una volta entrate le due donne, Hilda si guardò a torno e sorpresa chiese che posto era quello.
-Questo che posto è?-
- È uno dei vecchi rifugi che la "Resistenza" usava fino a qualche anno fa, quando ancora l'impero occupava Dalmasca. Adesso con la pace... non viene più usato e l'ho acquistato io, facendolo diventare il mio personale rifugio.- disse Amaya.
-E che ne sono altri ?- Domandò Hilda.
-Si.. ma sono sparsi gran parte per tutta Ivalice, alcuni si trovano nei posti più assurdi di cui  voi non potete nemmeno immaginare.-le rispose Amaya.
-Quali?- chiese curiosa Hilda, continuando ad osservare la principessa.
-Volete sapere troppo... ma adesso parliamo di cose serie.- le rispose Amaya cambiando argomento e assumendo un espressione più seria. Mentre  Hilda entrava in quello che doveva essere un salotto, in quella vecchia abitazione.
Dopo che le due ragazze si furono accomodate, nel salotto spoglio e poco confortevole, Amaya prese in mano direttamente la questione domando ad Hilda se fosse uscita a recuperare quello che le aveva chiesto indicando la grossa sacca che l'assistente di Al-Cid portava con sè.
-Siete riuscita a recuperare quello che vi ho chiesto?-
-Non è stato semplice Lady Amaya, ma si c'è tutto.-
-Molto bene, avete da riferirmi altre novità riguardante la situazione a Palazzo?-
-Le cose sono andate come voi avevate previsto, Ondore ha parlato!- disse Hilda con tono dispiaciuto mentre abbassava gli occhi.
Amaya invece stringeva in pugni, i suo sguardo non era per nulla tranquillo anzi si era fatto subito minaccioso. La ragazza dovette fare un grosso respiro per cercare di trattenere la furia del suo potere.
Non poteva assolutamente permettersi di perdere il controllo dei suoi poteri.
-Come immaginavo... gli altri.. che mi dici di loro? - continuo Amaya nel fare domande alla ragazza.
-Per adesso non sanno ancora nulla, ma per puro caso hanno visto i bambini la regina è intervenuta tempestivamente a giustificare la loro presenza come dei "profughi di guerra", scusa a cui tutti hanno creduto.- disse Hilda assumendo un tono ancora più preoccupata.
Ad Amaya non aveva fatto assolutamente piacere sapere tale notizia, il suo aspetto stava già cambiando. Vedere tale trasformazione aveva quasi spaventato l'assistente di Al-Cid.
-Mi signora vi prego... non agitatevi, Al-Cid sta cercando in questo momento di capire dove Ondore abbia fatto sistemare i due principi. Abbiate ancora un po' di pazienza.-
-Pazienza... è proprio quella che mi manca. Riferisci ad Al-Cid che provvederò a mandargli Noel e Sebastian, loro saranno i miei occhi e le mie orecchie, si mischieranno alla guardia di palazzo e credimi nessuno noterà la differenza. Per quanto mi riguardano nessuno li ha mai visti in faccia, non sospetteranno che li abbia mandati io.
Dovete fare attenzione solo ad Ondore, lui sa chi sono. Mi raccomando, riferisci tutto ciò ad Al-Cid ed appena sarà possibile avvisatemi.-Disse Amaya con tono deciso guardando negli occhi Hilda prima di salutarla, prese le armature che la ragazza le aveva procurato si  preparò ad uscire dalla casa.
Hilda vide Amaya scomparire in mezzo alla folla con alle palle la grossa sacca con dentro le armature dalmasche. La rozariana decise di uscire dalla casa poco dopo, dirigendosi verso il palazzo reale in modo tale da riferire ad Al-Cid il messaggio di Amaya.
Amaya doveva fare un lungo percorso per arrivare dove si trovava la sua abitazione, viaggio che non sarebbe stato piuttosto noioso, ella doveva assolutamente portare quelle armature alle sue due guardie.
Intanto circa un'ora e mezza prima, poco dopo l'uscita di Amaya, i due gemelli avevano parlato tra loro, Noel aveva espresso tutta la sua preoccupazione per lo stato d'animo di Amaya, temeva che la ragazza potesse commettere qualche azione avventata.
Sebastian invece non la pensava allo stesso modo del fratello, per quanto pure lui fosse preoccupato per Amaya era molto più liberale rispetto al suo gemello. Egli infondo trovava che Amaya non avesse tutti torti nel definire Noel "troppo esagerato", ma riconosceva anche che Noel non avessi tutti i torti nel preoccuparsi della loro padrona.
-Dove sarà andata? Si farà scoprire- disse ansiosamente Noel che non smetteva di camminare avanti e indietro per la stanza, mente Sebastian l'osservava imperturbabile.
-Non è una sconsiderata... anzi è fin troppo assennata quella ragazza. Noel non si farà scoprire... -
-E tu come ne sei così sicuro? Quello per cui sono preoccupato, sono le sue emozioni.. o per te questo non rappresenta un problema?- lo rimproverò l'huma.
-Conoscosciamo i suoi poteri e quali sono le sue emozioni, ma giustamente sai che non può reprimerle a lungo... -
-E cosa succederebbe se perdesse il controllo sul suo stato d'animo nel bel mezzo di una folla... potrebbe causare involontariamente un disastro. Lo sai anche tu che non conosciamo bene cosa possono fare i suoi poteri...- disse Noel sbattendo entrambi i pugni sul tavolo.
-Non è questo il problema, Noel. Amaya non conosce ancora affondo le sui poteri... ed è appena passato un anno da quando ha scoperto chi fosse, un anno è troppo poco per avere la perfetta padronanza dei suoi poteri.- Gli ricordò Sebastian a suo fratello.
-Il suo potere è spaventoso... gli altri vedrebbero solo questo, se la vedessero trasformasi. Scommetto che, ne sua sorella ne il suo gruppo conoscono questo suo aspetto. Molto probabilmente lo avranno solo intuito... - disse Noel appoggiandosi col fondoschiena al tavolo.
-Sicuro? Non c'è forse dell'altro... tra voi due? Quello che è più preso di lei sei tu!- aggiunse Sebastian prendendo alcune cose dalla dispensa poggiandole sul tavolino della cucina.
Sebastian aveva appena svelato un argomento che molto spesso Noel aveva più volte evitato e che pure conosceva bene. I due uomini erano due gemelli e come tale avevano un forte legame che li univa ed avevano promesso a se stessi come ad Amaya che niente e nessuno avrebbe potuto spezzare questo legame.
-Noel... abbiamo fatto una promessa e sai che non puoi venirne meno. Non sei l'unico qui ad essere innamorato di lei.- gli ricordò l'huma mentre fissava suo fratello che nel frattempo stava preparando qualcosa da mangiare.
-Dovrei soffocare i miei sentimenti come fai tu? Fare finta di nulla...- rispose Noel con rabbia al suo gemello, ma Sebastian su questo argomento sembrava quasi imperturbabile.
-Non ho mai voluto dire questo, Noel. Ma noi abbiamo principalmente il compito di proteggere Rasler e Noah, Amaya con i suoi poteri non ha realmente bisogno di noi. Lo sai anche tu!-
-No,  non lo so. Anche se Amaya fisicamente può difendersi, ci sono altre cose dal quale ha bisogno di essere protetta.- replicò il landisiano.
-Già, è di che cosa ha bisogno, Noel?- Chiese Sebastian con tono infastidito, evidentemente seccato dal comportamento di suo fratello.
-Ha bisogno di essere protetta da quelli che dovrebbero essere i suoi parenti...- affermò Noel guardando negli occhi Sebastian ora mai al limite della pazienza, in quel momento le due guardie sentirono la porta d'ingresso aprirsi, di comune accordo i due gemelli decisero di andare a controllare chi era e videro Amaya far ritorno a casa.
Amaya era abbastanza stanca di aver portato in spalla, per un lungo percorso , la sacca con dentro le armature per le sue due guardie. I gemelli quando la videro rientrare con il grosso sacco domandarono della cosa.
-Che roba è quella?- domandò Sebastian indicando col dito la sacca poggiata sul pavimento vicino alle gambe di Amaya.
-Qualcosa che ci potrà essere molto utile! - esclamò Amaya stiracchiando le braccia e massaggiando la spalla su cui aveva poggiato la sacca per tutto il tragitto.
-Delle armature? Cosa ci potrebbero servire delle armature?- Chiese Noel aprendo la sacca ed esaminando il suo contenuto.
-Serviranno a voi due per entrare a palazzo! Ho chiesto ad Hilda di procurarmele.- Esclamò la ragazza cogliendo tutti di sorpresa. Sebastian e Noel non la preso bene, fino a qualche minuto prima stavano per litigare e per poco non si erano sbranati a vicenda, ora sentire l'idea di Amaya gli dava un certo fastidio.
-Io non sonno di questo parere aggiunse -Senastian- Nemmeno io !- lo seguì Noel.
-Vi facevo più svegli!- Aggiunse Amaya esaminando i due gemelli.
-Allora spiegaci!- disse Sebastian.
-Per ora noi comunichiamo con Al-Cid tramite Hilda, questo per quanto ci possa aiutare mette a rischio la copertura di Al-Cid, inoltre non sempre lui ha la possibilità si mandarci Hilda.
Quindi ho pensato che,se voi due vi travestite da soldati dalmaschi e mi confondete con loro, avrete non solo la possibilità di vedere di persona com'è la situazione a palazzo, ma potremmo anche comunicare con Al-Cid più facilmente senza avere il rischio di essere scoperti.
Potemo anche scoprire dove tengono Rasler e Noah! Per non parlare di tutta una serie di informazioni che ci farebbero comodo sapere.- disse Amaya esponendo alle sue guardie del corpo la sua idea.
-Non è male come idea. Quindi è per questo che oggi sei uscita senza dirmi nulla?- le chiese Noel.
-Avresti detto che era rischioso! Io per adesso non posso entrare a palazzo... quindi ho pensato a questa alternativa.-rispose Amaya.
-Ti sei dimenticata di tenere conto che oltre ad Al-Cid anche Ondore e le sue guardie conoscono il nostro volto potrebbe far saltare la nostra copertura- Aggiunse Noel facendo notare i funti deboli dell'idea avuta da Amaya, ma la principessa aveva sempre un alternativa alle sue idee.-
-Non me ne starei preoccupare, ho detto ad Al-Cid di sistemare Ondore e fare i modo che non si intromettesse più.-annunciò la ragazza in maniera trionfante mentre i suoi occhi brillarono per un momento di una strana luce. Estrasse dalla borsa che portava con se un foglio ripiegato, lo sventolò d'avanti al viso incuriosito di Noel che ancora non capiva cosa volesse indicare quel gesto apparentemente senza senso.
Amaya porgendo il foglio d'avanti agli occhi di Noel, gli mostrò una lettera indirizzata a Basch, scritta di pugno niente meno che da Noah.
In quei momenti Amaya richiamava in tutto e per tutto la figura di Noah Fon Ronsenburg, e non sembrava affatto la solita Amaya che tutti erano abituati a conoscere. Ma soprattutto le sue due guardie si chiesero dove Amaya avesse recuperato una simile lettera, i due gemelli ci pensarono su per qualche minuto e poi si ricordarono della visita di Amaya ad Archades probabilmente era stata in quell'occasione che la ragazza aveva messo le mani sulla lettera di Noah.
-Cercate di non fare il passo più lungo della gamba, il prezzo da pagare potrebbe essere troppo alto. -le disse con tono molto grave Noel aggiungendo altro. -Pensate bene a quello che fate... non vorrei che ve ne pentiate.-
-Noel la lettera è solo una precauzione, non la userò se non nè vedrò motivo.- aggiunse Amaya rassicurando la sua guardia.
-Se le cose stanno così, che ne dite di studiare un piano per agire?- propose Sebastian, idea che fu accolta molto volentieri sia da Noel che da Amaya, ai quali spiegò bene tutta la sua idea e come avrebbero dovuto agire una volta che fossero entrati a palazzo.
A palazzo Ashe stava aspettando impaziente mente la risposta da parte di Larsa, che ovviamente non tardò ad arrivare. Mai Ashe avrebbe visto i suoi peggiori timori trasformarsi in realtà.
Stando a quanto appreso dal giovane Imperatore, Lady Ashe pensò a cosa avrebbe dovuto fare e seguendo i consigli di Balthier decise di andare contro il volere di suo zio e di raccontare tutto quello che sapeva su Amaya a Basch.
La principessa era convinta che Basch non aveva solo il diritto si sapere tutto, in quanto personalmente coinvolto ma anche perchè vista la sua maturità e i suoi anni, l'avrebbe di certo potuta aiutare e darle consigli meglio di chiunque altro.









Eccomi qui con questi capitolo pieno di sorprese... Amaya decide di mandare i suoi gemelli sotto copertura, mentre Ashe prende la decisione di dire tutto a Basch ed andare contro suo zio.
Abbiamo anche un piccolo dialogo tra i due gemelli e il rapporto che hanno con Amaya... che non è quello di semplice guardie...
Ancora altri intrighi e segreti dietro l'angolo...  al prossimo capitolo.
Daistiny

   
 
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