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Autore: MaryFangirl    06/09/2018    2 recensioni
Nel corso di una normale serata, Ryo gioca col fuoco e la situazione, che pensava di poter padroneggiare, gli sfugge di mano. Per la gioia di entrambi i City Hunter...
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Dopo quell'incredibile riavvicinamento, durante il quale Ryo aveva avuto la piacevole sorpresa di scoprire che Kaori poteva essere a sua volta molto vivace, la pazza coppia tornò a sedersi sul divano nella speranza di continuare a vedere il loro dvd.
La giovane donna era immersa nel film e non si accorse del modo in cui il suo partner la fissava: Ryo le lanciava piccole occhiate, con aria disinvolta, soffermandosi su ogni centimetro della sua pelle.
Piedi graziosi, lunghe gambe affusolate, ventre piatto, seno generoso, viso affascinante, bellissimi occhi color nocciola. Era semplicemente divina. Lo sweeper si rendeva conto che il loro gioco stava diventando sempre più pericoloso, specialmente per lui: sì, aveva dato lui inizio alle ostilità; sì, come in un gioco di carte, ognuno puntava qualcosa per destabilizzare l'altro e spingerlo a cedere, portando l'altro con le spalle al muro, solo per sapere chi dei due avrebbe osato andare oltre, chi avrebbe ceduto e chi avrebbe resistito. Ma Ryo si rese conto che le scommesse diventavano sempre più importanti: Kaori, da piccola giocatrice all'inizio, stava aumentando la posta in gioco a piccole dosi.
Un corpo a corpo, un tentativo di seduzione, poi un bacio...
Fin dove lei avrebbe avuto il coraggio di arrivare? In ogni caso, sapeva già fin dove non si sarebbe spinta...
No...non il suo angelo...non la sua Kaori...
Non avrebbe avuto il coraggio perché era troppo timida...non lo avrebbe fatto...no...sì?
Era lui l'esperto di seduzione, non lei! E sentiva che anche se non voleva cedere, lo stava facendo suo malgrado, preso dalla sua stessa trappola. Lei ne approfittava a sua volta, disinvolta, mettendo tutto sul tavolo del gioco.
Non era stata lei ad accarezzargli le cosce, pochi minuti prima, presumibilmente per prendergli l'accendino?
Doveva calmare un po' le acque, il tempo per ritrovare una parvenza di ragione.
Ryo rischiò un'altra occhiata a Kaori: lei sentì il suo sguardo scivolare su di sé. Perché diamine la guardava in quel modo?
Girò leggermente la testa e lo vide distogliere lo sguardo per concentrarsi sul film.
Che lei si stesse mettendo in testa delle idee?
Appena lo lasciò con gli occhi, si sentì di nuovo fissare con insistenza. Improvvisamente cominciò ad avere caldo, quindi si alzò.
Ryo, sorpreso, la guardò:
"Dove stai andando?"
"A cercare qualcosa da mangiare...vuoi qualcosa?"
"No, sono a posto...grazie..."
La sentì frugare nel congelatore. La vide tornare pochi secondi dopo, con una vaschetta di gelato al cioccolato in una mano e un cucchiaio nell'altra.
Lei si sistemò comodamente, la vaschetta sulle ginocchia, iniziando a gustarsi ogni cucchiaiata. Le piaceva sentire il gelato sciogliersi, diffondendo nel suo corpo una dolce sensazione di freschezza, e dio se ne aveva bisogno!
Il fuoco delle sue guance sembrò scomparire poco a poco. Ryo non poté fare a meno di esprimere una riflessione sul suo spuntino:
"Vedo che hai trovato il buon umore, piccola golosa..."
"Ne vuoi un po'?" gli disse, porgendogli la vaschetta.
"No, no...ma tu, non venire a lamentarti per i chili in più..."
"Pfff!"
Kaori non si disturbò neanche di gridare. Non gli avrebbe lasciato il piacere di destabilizzarla con le sue insignificanti riflessioni. Tornò subito sul film e non prestò più alcuna attenzione al suo partner.
Ryo stava cercando di concentrarsi sul film, ma non poteva. Continuò a muoversi, cercando una posizione più comoda, ma ogni volta che girava la testa, vedeva la sua dolce metà che mangiava il suo gelato.
Era irresistibilmente attratto dalla sua bocca.
Lo sweeper non riusciva a smettere di pensare al loro 'bacio' – se si poteva definirlo tale- alla sua pelle così delicata di cui aveva avuto un assaggio a fior di labbra...
Le sue labbra non avevano mai toccato nulla di più morbido...
Avrebbe voluto baciarla pienamente sulla bocca, ma il campanello d'allarme aveva suonato nella sua testa, facendolo deviare dal percorso all'ultimo momento.
Se l'avesse baciata, sarebbe stato fottuto! Non sarebbe riuscito a controllarsi e...senza dubbio sarebbero finiti sul tavolo della cucina...
Sì...avrebbe fatto l'amore con lei...
Con un ultimo movimento, trovò finalmente la giusta posizione: accasciato sul divano, la testa sostenuta dal braccio destro, appoggiato sul bracciolo.
Rimase così...non prestò più attenzione a Kaori e si concentrò sulla storia.
Ma la sua partner aveva deciso di insistere:
"Ryo..."
"Cosa?" disse lui senza guardarla.
"Sei sicuro di non volere del gelato?"
"Sì..."
"Posso finirlo allora?"
"Sì...puoi..."
"Peggio per te...non sai che ti perdi..."
Lo infastidiva a parlargli, lui che aveva fatto tanta fatica per interessarsi un minimo al film! Si voltò verso di lei, pronto a chiederle di stare un po' zitta, quando le fissò di nuovo le labbra allettanti, chiuse sul cucchiaio.
"Ci sono modi migliori per mangiare del gelato, Sugar..."
Kaori girò la testa e vide che la stava fissando.
"Ah sì?"
"Sì...vuoi che te lo mostri?"
La sua partner non ebbe nemmeno di rispondere che lui aveva già preso la vaschetta dalle sue mani. Vi immerse il cucchiaio e ne prese un bel po', mettendoselo in bocca. Lo lasciò sciogliere per alcuni secondi, poi si avvicinò a Kaori.
La giovane donna lo guardò incredula.
"È così che mangi il gelato? Beh, non è molto diverso da come lo faccio io..."
"Sei sicura?"
Ricominciò, perché non aveva ottenuto il suo risultato.
Dopo essersi messo dell'altro gelato in bocca, si sporse verso Kaori e disse:
"Vuoi condividere il mio gelato? È delizioso...dovresti assaggiare..."
Catturò le labbra della sua partner che assunsero presto un delizioso sapore di cioccolato. Fece scivolare la mano destra sul collo della giovane donna e approfondì il bacio. La donna si scioglieva sul posto: dio se baciava bene!
Lui lasciò le sue labbra per offrirle uno sguardo bruciante.
"Dimmi, Sugar...la tua pelle sa di cioccolato?"
"Assaggiala...e mi dirai..."
Amava vedere Kaori così ricettiva. Quindi non si fece pregare e attaccò il suo collo.
"Qui manca del cioccolato...vediamo, se cambia qualcosa con le tue spalle..."
Le tirò la maglietta per liberarne una.
"Mmh...anche qui manca del cioccolato..."
Ryo riprese allora il cucchiaio e depose un sottile strato di gelato sulla spalla della partner, e lungo il suo collo. Poi le sue labbra la esplorarono di nuovo.
"Va meglio, Ryo...?"
"Non c'è paragone...così sei ancora più deliziosa..."
Kaori passò le mani fra i suoi capelli d'ebano.
Gli catturò le labbra. Gli parlò, scandendo la frase a suon di baci...
"Quello che vorrei sapere...è se anche la tua pelle...sa...di...cioccolato..."
"Assaggia e vedrai..."
Vedrai...vedrai...vedrai...
 
 
"Ryo? Ryo?...posso finire il gelato?"
Eh? Gelato? Che gelato? L'avevano appena usato in maniera molto più interessante, non se lo ricordava?
"Quale gelato, Kaori?"
"Beh, quello che sto mangiando da un po'!"
"Ah...uh...sì, che stupido! Ahahah..." rise scioccamente, con una mano dietro la testa. Kaori lo guardò.
"Sei sicuro di stare bene?"
"Ma sì...ma sì...ahahah..."
"Okay...quindi posso finirlo?"
"Mh, mh..."
"Nessun rimpianto?"
Lui annuì.
-Come puoi chiedermelo? Certo che ho rimpianti...-
Ah! Se si metteva a immaginare bollenti testa a testa tra lui e la sua partner, significava che la cosa era diventata più seria di quanto avesse pensato! La situazione gli sfuggiva e non gli piaceva!
Kaori si passò inconsciamente la lingua sulle labbra per rimuovervi il gelato rimasto, quel gesto ipnotizzò Ryo, che s'immaginò al posto del gelato, solo per poterle toccare.
Lo stava facendo impazzire!
-Sugar...smettila subito o non rispondo più di niente...è talmente eccitante quando ti passi la lingua sulle labbra...-
Non si rese conto di parlare ad alta voce: "Le tue labbra...muoio dalla voglia di assaggiarle..."
Kaori credette di aver sentito male.
"Cos'è che vuoi assaggiare?"
Capendo che aveva dato voce ai suoi pensieri in un sussurro, lo sweeper cercò di aggiustare la situazione imbarazzante in cui si trovava.
"Il tuo gelato! Ho proprio voglia di assaggiarlo!"
Si alzò e si precipitò in cucina per prendere un cucchiaio. L'aveva scampata bella...ancora qualche secondo, e l'avrebbe baciata, era sicuro!
Quando tornò, Kaori si avvicinò a lui per posare la vaschetta in mezzo a loro. Il suo partner era più che soddisfatto dell'improvviso ravvicinamento ma cercò di non farlo vedere.
Dopo qualche minuto, Kaori ruppe il silenzio:
"È quasi finito, cosa vuoi vedere dopo?"
"Uh? Vuoi vedere un altro dvd?"
"Beh sì, è la mia 'serata cinema' e non è il primo film che guardo, è il secondo..."
Lo avrebbe fatto fuori se avesse continuato: film strappalacrime, romantici all'inverosimile...non erano davvero roba da lui.
Chi poteva vivere tali avventure? Nella vita, era impossibile se non molto raro.
Ryo si concentrò di nuovo sulla storia: la giovane donna del film, Anna Scott, tornava dal suo libraio che non la voleva più, a causa delle numerose delusioni che lei gli aveva fatto vivere. La respingeva e preferiva rimanere da solo piuttosto che subire un'altra delusione. La donna aveva appena chiesto all'uomo di amarla...
-Ma è davvero stupido o cosa- pensò Ryo. Ma aveva l'impressione di rivedersi in lui: nemmeno lui rispondeva ai sentimenti di Kaori, che aspettava solo una cosa: il suo amore. Si sentiva idiota per aver avuto il pensiero di poco prima perché si trovava nella stessa situazione del protagonista.
Come avrebbe reagito se Kaori gli avesse chiesto apertamente di amarla? Sarebbe di sicuro fuggito, per vigliaccheria...quando la felicità era a portata di mano...
Ciò che lo sweeper non immaginava era che, nello stesso momento, la giovane donna non lontana da lui, ricalcasse quella scena sulla propria vita: le sembrava di vederli, lei e lui, in quella piccola libreria di Londra. Che avrebbe fatto Ryo se lei gli avesse chiesto il suo amore di punto in bianco? Non era sicura di poter fare quel passo, troppo timida e timorosa del risultato: ma se lo avesse fatto, non avrebbe sopportato di essere respinta in quel modo, e avrebbe dovuto lasciarlo...per sempre...
No, non poteva immaginarlo.
La loro situazione, per quanto frustrante, le andava bene. Almeno, si arrangiava a farsela andare bene se non poteva avere altro. Poi arrivò il momento in cui il protagonista, aiutato dagli amici, si rese conto della sciocchezza che aveva fatto, e partì alla ricerca di Anna, per cercare di rimediare alla sua colpa. Ancora una volta, la scena parlò al cuore di Ryo: se un giorno avesse ferito Kaori, sarebbe stato abbastanza intelligente da rendersi conto della stupidità commessa e avrebbe potuto riconquistare il suo cuore?
Kaori, nel frattempo, si chiedeva se Ryo sarebbe tornato a cercarla in una situazione del genere o se avrebbe accettato senza esitazione la sua partenza, troppo contento di sbarazzarsi di lei.
La fine del film si avvicinava e gli ultimi minuti avevano un fascino particolare: si vedevano diversi momenti della vita della bella Anna e del suo libraio finalmente riuniti. L'ultima scena fece martellare il cuore dello sweeper: si vide seduto su una panchina del parco, a guardare i passanti o a leggere – come il protagonista – col braccio destro appoggiato allo schienale della panca, con Kaori stesa che teneva la testa sulle sue ginocchia, mettendo una mano sulla pancia arrotondata e allacciando le dita dell'altra mano alle sue.
Che visione incantevole!
Lui e Kaori, che portava il suo bambino...
Se solamente il sogno si fosse potuto realizzare...sarebbe stato il più felice degli uomini! Lo sweeper diede un'occhiata alla sua metà e sentì una fitta al cuore: anche la sua partner sembrava turbata dalla visione. Il suo sguardo brillava e improvvisamente si spense, un velo di tristezza turbava i suoi bellissimi occhi nocciola.
Lei, con in grembo il bambino di Ryo, frutto del loro amore...lo sognava così spesso...ma ciò che è crudele dei sogni, è che non sempre possono realizzarsi.
  
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