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Autore: Knuckster    06/09/2018    4 recensioni
Evento Argus. Il fenomeno che ha sradicato dal suolo di Mobius un'intera civilizzazione, che ha intrappolato il Clan di Nocturnus nei meandri di Twilight Cage, che ha sconvolto il mondo come lo si conosceva in maniera del tutto imprevista. Ma è davvero solo questo? Sonic the Hedgehog e i suoi compagni, per la prima volta, si ritrovano ad affrontare forze universali ed eterne molto più grandi di loro. Un gruppo di membri eletti di un pericoloso Cenacolo sta preparando il terreno per l'arrivo della misteriosa entità Argus... ed una cosa è sicura: dopo il suo avvento, nulla sarà più come prima.
Sonic e il suo gruppo hanno davvero quello che ci vuole per fermare questa nuova immortale minaccia?
01/03/2019 - STORIA COMPLETATA. A partire da adesso, ci sarà una revisione completa, capitolo per capitolo, con correzioni al contenuto e al layout, riassunte volta per volta in note a piè pagina. Grazie di cuore a tutti coloro che hanno seguito questa storia gigantesca per tutti questi cinque anni!
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sonic the Hedgehog: A Blue Bolt Saga'
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Evento Argus (Terza parte)

    Quando il grosso portone blindato del loro rifugio si richiuse alle loro spalle con un forte tonfo, tutti quanti si sentirono rabbrividire. Il colpo secco che aveva prodotto non era stato rassicurante come le altre volte. Non gli aveva dato l’aria di un qualcosa che si chiudeva per proteggerli e tenerli al sicuro, quanto più che altro per nasconderli dal mondo ostile che c’era lì fuori. Del resto, come poteva essere diversamente, considerando tutto quello a cui, meno di un’ora prima, erano stati costretti ad assistere?

    Nessuno aveva la minima voglia di parlare in quel frangente. Si sparpagliarono in silenzio nell’ampio spazio del capannone, ciascuno di loro ad occupare un angolino diverso in cui poter rimanere immerso nei propri pensieri. Amy andò a sedersi sopra ad una grossa cassa di legno. Si cinse le ginocchia con le braccia e cominciò a fissare un punto imprecisato del pavimento con aria assente. Silver, invece, prese a gironzolare frettolosamente per il capannone, come per sfogare una grande tensione accumulata.

    I tre membri del Team Chaotix si misero a parlottare a bassa voce, con aria tutta seria, e a sottolineare la drammaticità della situazione c’era il fatto che Charmy non ronzava attorno ai suoi colleghi, come sempre, ma li ascoltava parlare, mogio e quasi disinteressato. Knuckles si era, a sua volta, posizionato di fronte ad una parete, rimanendo rigido come la pietra e sfogando la rabbia prendendo occasionalmente a pugni il muro e facendo trasalire gli altri. Shantal, nel frattempo, tentava di mormorare parole di conforto a Megan, nonostante queste non sembrassero sortire alcun effetto sulla ragazza, ancora troppo scioccata.

    Shadow e Rouge, per non parlare dell’impassibile Omega, erano gli unici che erano riusciti a mantenere un invidiabile autocontrollo. Il riccio nero, su consiglio di Rouge, lasciò agli altri qualche minuto per sfogarsi e ricomporsi, prima che decidesse di prendere in mano le redini della situazione, più traballante e incerta che mai.

    Per quanto potesse o volesse negarlo, però, neanche lui era rimasto impassibile, poco prima, alla vista del gigantesco Egg Emperor, forse una delle più diaboliche e implacabili creazioni del dottor Eggman, venire smembrato pezzo per pezzo dai quattro Purificatori. Con una terrificante precisione e rapidità, i quattro, su comando di Seth, avevano attaccato il colossale robot, coordinati come un perfetto squadrone di soldati, colpendolo in quattro punti diversi.

    Ciascuno di loro aveva sfruttato i propri talenti e lo aveva ridotto in pezzi nel giro di pochissimi minuti, senza che Eggman avesse neanche il tempo di sferrare un solo colpo. Sonic aveva corso a velocità supersonica, sfrecciando letteralmente sulla superficie del robot e percuotendo ogni centimetro della sua superficie metallica che riusciva a raggiungere. Blaze aveva scagliato un fiotto di fiamme bollenti sulla parte frontale del robot, rendendone incandescenti le lamiere e indebolendole quel tanto che bastava alla forza possente di Mighty di staccarne di netto gli arti uno alla volta. Tails aveva completato l’opera, volando verso la parte posteriore della cabina di pilotaggio e manomettendone, con impressionante maestria, i circuiti e i componenti interni perché questa si sganciasse dal robot e piovesse clamorosamente al suolo.

    Tutti coloro che avevano assistito alla scena, da entrambe le fazioni, erano rimasti a bocca aperta alla vista di una simile azione, così rapida, così coordinata e così diabolicamente spietata. Seth aveva sorriso malignamente, godendosi fino all’ultimo istante dell’operato dei quattro Purificatori. I suoi seguaci erano rimasti in religioso silenzio, a contemplare allibiti quella dimostrazione di potenza.

    Senza aggiungere altro al suo sguardo carico di collera, ma che nascondeva un’inaspettata paura, il dottor Eggman si era lasciato in fretta alle spalle i rottami di quella che doveva essere la sua arma più inarrestabile ed era volato via con la coda tra le gambe, con una scioccata Levine che lo seguiva a ruota.

    Shadow comprendeva appieno come quello a cui avevano assistito potesse aver lasciato il segno, a maggior ragione che a compiere quel brutale assalto erano stati i loro compagni. Il riccio nero avrebbe persino potuto giurare che, in qualche modo, le loro abilità individuali fossero state potenziate, rendendoli ancora più pericolosi.

    Nei minuti di tregua che aveva deciso di concedere ai membri della Resistenza rimuginò su tutto questo, prima che la sua pazienza si esaurisse e decidesse di richiamare il gruppo all’ordine.

    - Adesso basta frignare! - esclamò, con rudezza - Vedete di ricomporvi. Abbiamo molto lavoro da fare! -

    Tutti quanti, ad eccezione di Amy e di Knuckles, si voltarono subito a guardarlo, chi indispettito e chi lievemente spaventato.

    - Non so se ti sei reso conto di quanto è accaduto poco fa - protestò Silver, andando incontro a Shadow con ostinata risolutezza - Devi darci un momento per affrontare la cosa -

    - Non abbiamo un momento - replicò il riccio nero, impassibile - Hai visto in quanto tempo loro quattro hanno fatto a pezzi il robot di Eggman. Gli ci vorrà ancora meno per trovarci e sterminarci tutti, se non cominciamo da subito a darci da fare per fermarli -

    - Che possibilità abbiamo? - intervenne Vector, abbattuto - Siamo solo noi contro quelle furie scatenate e tutti gli altri della combriccola di Seth. Senza contare che abbiamo perso anche Sonic e Tails -

    - Non avevo mai visto una cosa del genere - commentò Charmy, impaurito.

    - Non possiamo arrenderci adesso! - protestò Espio - Ci siamo riuniti e preparati a dovere per combattere, non per gettare la spugna alla prima occasione -

    - Esattamente quello che penso io - confermò Shadow - Sarò morto prima di permettere a Seth di averla vinta. Dobbiamo organizzarci, ragionare a mente fredda e trovare il modo di liberare Sonic e gli altri dal suo influsso -

    - Ehm… credevo che fosse Knuckles il capoccia del nostro gruppetto - commentò Rouge, sforzandosi di sembrare casuale, ma alzando appositamente la voce quel tanto che bastava a farsi sentire dall’echidna.

    Il guardiano, però, non aveva dato alcun cenno di reazione. Era ancora piantato di fronte alla parete, con il capo chino e le mani appoggiate. Shantal si avvicinò piano a lui, ma nessuno degli altri poteva udire la quieta conversazione che avvenne tra di loro.

    - Non pare essere in grado di fare nulla al momento il cosiddetto leader - rispose Shadow, non mancando di sottolineare l’ultima parola con una punta di velenoso sarcasmo.

    - E suppongo che tu dia per scontato di dover essere tu a prendere il suo posto - ribatté Silver, con irritazione.

    - Qui dentro sono io il più forte di tutti. E chiunque non ne sia convinto si faccia pure avanti per averne una dimostrazione -

    - Ehi-ehi-ehi! Non devi dimostrare proprio un bel niente! - esclamò in fretta Vector, mettendo le mani avanti - A maggior ragione che fa poca differenza se verremo carbonizzati da te o da Seth, a questo punto delle cose -

    - Non è con questo atteggiamento che ne verremo fuori, Vector! - lo rimproverò Espio, aspramente.

    - Abbiamo stabilito una precisa gerarchia qui - continuò a lamentarsi Silver, rivolto a Shadow.

    Gli animi si surriscaldarono in fretta, tanto che la maggior parte di loro cominciò a litigare e ad alzare la voce, bisticciando tra di loro e ritrovandosi, inconsciamente, a sfogare in quel modo tutta la loro inquietudine e il loro spavento.

    Rouge roteò gli occhi, sentendosi come una maestra d’asilo alle prese con un branco di marmocchi iperattivi. Omega fece un passo avanti e le si fermò accanto, sollevando un braccio, corredato per l’occasione del suo fucile mitragliatore.

    - Vuoi che li riempia di buchi? - domandò.

    - Ne sarei quasi tentata - mormorò la ragazza, infastidita, ma a sua volta indecisa su cosa fare.

    All’improvviso, nel pieno del caos, si udì un fortissimo tonfo sul pavimento, tanto che alcuni di loro pensarono di essere già stati trovati da Seth e dal Cenacolo. Si era trattato, però, soltanto di Amy, la quale aveva estratto il martello e aveva dato una poderosa mazzata per terra. I suoi occhi lampeggiavano furiosi e ci si poteva aspettare che le uscisse il fumo dalle narici per quanto sembrava adirata.

    - Piantatela! Piantatela tutti in questo istante! - sbraitò, con la voce arrochita dalla rabbia.

    Si ammutolirono tutti in quello stesso istante.

    - Nessuno di voi qui sta considerando la cosa più importante! - continuò, abbassando leggermente il tono, ma senza abbandonare l’aria minacciosa - Sonic! Tails! Blaze! Mighty! È a loro che dobbiamo pensare, prima che a tutto quanto il resto! Non ha nessuna importanza chi sia il leader di chi o quanto sia rischioso quello che ci aspetta. Dobbiamo lottare e dobbiamo farlo per il bene dei nostri amici! Ora, se c’è qualcuno di voi qui che la pensa diversamente, si faccia avanti, così lo butto fuori a martellate in meno di un secondo, ve lo posso garantire! -

    Nessuno osò proferire parole o obiettare alcunché. Persino Shadow non trovò nulla da dire, nonostante si sforzasse di mantenere il suo severo contegno. Rouge si ritrovò a sorridere lievemente.

    - Forse so da dove possiamo cominciare - intervenne una debole voce, in quel frangente.

    Era quella di Megan. Reggeva in mano una piccola scheda di memoria. L’attenzione di tutti fu subito rivolta a lei. Aveva l’aria spenta e provata, ma fu chiaro a tutti che stava facendo quanto in suo potere per sembrare decisa e determinata.

    - Questa me l’ha data Tails qualche giorno fa. Mi ha detto… che se alla fine fosse venuto fuori che era lui uno dei Purificatori avrei dovuto usarla. C’è solo un problema -

    - E sarebbe? - chiese Shadow, scettico.

    - Che non so come si usa - rispose lei, piano - Non conosco questi aggeggi -

    Amy si sentì immediatamente intenerita. Non avrebbe saputo dire se ciò che più l’aveva colpita era la cristallina semplicità di quella ragazza o il modo in cui stava cercando di tenere duro, nonostante la pesante sorte che era toccata all’unico suo familiare ancora in vita. Si avvicinò subito a lei e le strinse una mano sulla spalla, per comunicarle la sua vicinanza. Sapeva quello che stava provando… perché anche lei, tramite Sonic, stava vivendo la stessa cosa.

    - Ci penso io, non ti preoccupare - le sussurrò, prendendo delicatamente la scheda di memoria dalla sua mano, per poi dirigersi verso il computer centrale.

    Fu in quel momento che un’ondata di consapevolezza attraversò la mente di Shadow. Sentì automaticamente di essere stato troppo duro con gli altri e capì, quasi subito dopo, che era molto difficile anche trovarsi dall’altra parte, da quella cioè di parenti e amici di chi rimane vittima involontaria della grande insensatezza che si chiama guerra.

    - Pensa se fosse toccato a Maria - gli mormorò Rouge in un orecchio, quasi come se gli avesse letto nel pensiero.

    L’unico, vero affetto di Shadow. Con il tempo aveva forse dimenticato cosa si prova ad averne uno? Quale sarebbe stata la sua reazione se fosse stata Maria a diventare la marionetta di forze oscure e impenetrabili? Era un destino peggiore della morte?

    Senza indugiare oltre, Amy inserì la scheda di memoria nell’apposito lettore e aprì il file al suo interno, che si rivelò essere una registrazione. Sul grande schermo principale apparve l’immagine di Tails, di fronte alla telecamera, lievemente imbarazzato.

    - Ehm… bene. Se state vedendo questo mio messaggio, allora probabilmente non posso essere lì con voi in quel momento. Spero che il motivo sia perché mi sto godendo una rilassante vacanza al mare e non perché sono al servizio di un pazzo scellerato -

    Megan si ritrovò a sorridere, anche se aveva dei lucciconi che premevano agli angoli degli occhi.

    - Nel caso in cui non possa essere con voi ad aiutarvi, ho lasciato comunque qualcosa per ogni evenienza. In fondo al capannone, nascosta dietro ad una pila di cassoni, c’è la porta di un altro locale. È blindata e potrete aprirla soltanto con il ciondolo di Megan. Se si fosse trovata lei al mio posto, a quest’ora la starei aprendo con il mio ciondolo -

    Le mani della ragazza si strinsero automaticamente sul ciondolo appeso al suo collo.

    - Dietro quella porta troverete un’armeria. Ci sono delle armi particolari, a cui lavoro da un po’ di tempo in caso avessimo dovuto affrontare un pericolo come questo. Le ho create studiando la tecnologia delle armi delle Black Arms1, anche se ho fatto a meno del loro potere distruttivo. Io le chiamo Wispon2 e le ho progettate perché possano imbrigliare il potere dei Wisp in modo che possa essere usato virtualmente da chiunque e non solo da Sonic. Scusami, Sonic… niente di personale! -

1 Recuperate al termine dell'invasione delle Black Arms, avvenuta in Shadow the Hedgehog (2005).

2 Le stesse armi appaiono in Sonic Forces (2017), essendo gli eventi raccontati in quel gioco direttamente successivi a Legacy of Argus.

    Amy sorrise, divertita, prima di realizzare che Sonic non era lì con loro e che, quindi, non aveva potuto ridere anche lui della battuta. Il viso di Tails, nel video, si fece di nuovo serio.

    - Ho sempre pensato che prima o poi avremmo avuto bisogno di formare un esercito per difendere quello in cui crediamo. E ad un esercito servono delle armi. Dovremmo tutti avere la possibilità di combattere per ciò che è giusto. Spero che possano essere d’aiuto e… spero che tutto vada per il meglio. Vi voglio bene, ragazzi! -

    Non appena il video terminò, Megan si catapultò letteralmente dall’altro lato del capannone, seguita a passi lenti da tutti gli altri, ad eccezione di Shantal e Knuckles. Omega e Vector spostarono la pesante pila di cassoni, pieni di attrezzature di vario tipo, fino a scoprire una doppia porta metallica che non avrebbero mai potuto scoprire se Tails non ne avesse fatto menzione. Accanto, sulla parete, c’era un lettore digitale, con un piccolo incavo sulla parte frontale.

    Megan si sfilò dal collo il ciondolo e lo inserì nell’apposito alloggiamento, con mano tremante. Si udirono un paio di segnali acustici di conferma e le doppie porte si spalancarono immediatamente. Si accalcarono tutti all’ingresso del locale nascosto per sbirciarne il contenuto. Si trattava di una vera e propria armeria, con lunghe scaffalature illuminate da luci al neon in cui erano appoggiate le armi più strane che avessero mai visto. Alcune neanche sembravano armi, ma avevano più la forma di bizzarri elettrodomestici di piccola taglia dai colori sgargianti. Ce n’erano alcune che ricordavano dei grossi martelli o dei trapani elettrici, mentre altre, più inusuali, erano semplicemente delle sfere circondate da anelli dorati o, addirittura, potevano essere scambiate per degli stravaganti aspira-molliche.

    - Avevamo sotto al naso un intero arsenale e non ne sapevamo niente! - commentò Espio, sbalordito.

    - Se questo lo chiami arsenale… - lo rimbeccò Shadow, guardando scettico quello che sembrava il manico divelto di un’aspirapolvere.

    - Tails non ci ha mai deluso finora - sentenziò Amy, risoluta - E non lo farà neanche questa volta, anche se non è qui con noi a combattere -

    - Con queste armi potremo radunare un esercito - disse Silver, emozionato, prima che la consapevolezza di un pensiero scalfisse la sua positività - Anche se non sarà per niente facile. Non saranno in molti quelli che saranno disposti a rischiare la vita per opporsi a Seth -

    - Allora saremo noi a dargli forza! - esclamò una voce autoritaria alle loro spalle.

    Knuckles era piantato al centro della stanza, con le braccia conserte e un fuoco vivo che bruciava nei suoi occhi, come mai chi lo conosceva aveva visto. Shantal era subito dietro di lui, con la testa bassa e un sorriso soddisfatto ad illuminarle il volto. Anche Rouge si ritrovò a sorridere leggermente, facendo ben attenzione a non mostrare a nessun altro la contentezza che ben le si poteva leggere in viso.

    - Abbiamo molto da fare e tanto vale toglierci subito di torno le rogne più grandi - continuò l’echidna, con voce forte - Mi avete scelto come vostro leader e sono pronto a fare la mia parte fino in fondo, nel bene o nel male. A chiunque questo non stia bene, è pregato di farsi avanti adesso e togliersi dai piedi, per quanto mi riguarda. La priorità sono i nostri amici e sarò morto prima di lasciarli nelle grinfie di quel mostro! -

    Nessuno di loro emise un fiato, neanche Shadow, il quale rimase impassibile, con la sua solita aria imbronciata, anche se segretamente colpito e soddisfatto dalla piega che avevano preso gli eventi. Amy si sarebbe quasi messa a piangere dalla gioia, ma decise di contenersi e si ripromise di dare a Knuckles tutto il supporto di cui aveva bisogno. Silver scattò quasi sull’attenti, mai come prima di allora convinto delle capacità di Knuckles, mentre il Team Chaotix espresse la sua approvazione esibendo dei larghi sorrisi. A Vector tornò subito in mente il breve periodo in cui Knuckles era stato il loro leader, in seguito al loro primo incontro e alla loro primissima avventura insieme 3. In quell’occasione c’era anche Mighty con loro e avrebbe tanto voluto che anche lui fosse lì ad ammirare la determinazione di Knuckles, il loro più vecchio amico.

3 Come raccontato in Knuckles' Chaotix (1995).

    - Bene - mormorò l’echidna, lasciandosi andare ad un lieve sorriso e cercando in tutti i modi di non incrociare lo sguardo di Rouge, inconsapevolmente ansioso com’era di darle una buona impressione - Dobbiamo metterci subito all’opera e dobbiamo essere veloci e precisi. Amy, ho bisogno che tu ti occupi delle comunicazioni. Usa tutti gli aggeggi che ci sono qui dentro per allertare e radunare tutti gli alleati che abbiamo. Molti di loro sono già stati allertati da Sonic, ma devono essere messi al corrente dell’identità dei quattro Purificatori, in modo da essere pronti a tutto. Megan e Shantal ti potranno aiutare -

    Amy annuì subito con la testa e corse immediatamente dall’altro lato del capannone, verso la strumentazione per le radiocomunicazioni, con Megan e Shantal sulla sua scia. Quando passò accanto a Knuckles, gli diede un amichevole buffetto sulla spalla. Il guardiano lo apprezzò più di qualunque altra parola potesse essere pronunciata.

    - Vector, Espio e Charmy. Le vostre doti investigative serviranno per rintracciare il maggior numero possibile di Wisp ancora in circolazione. Se davvero quelle armi sono alimentate dal loro potere, avremo bisogno necessariamente del loro aiuto. Credo che basterà scovarne un paio almeno all’inizio, poi saranno loro stessi a condurvi dai loro simili -

    - Io non ho mai visto questi Wisp! - replicò Charmy, incuriosito - Che lingua parlano? Mangiano quello che mangiamo noi? Sanno fare dei giochetti particolari? -

    - E, soprattutto, come facciamo a rintracciarli? - gli fece eco Espio, in tono più serio.

    Knuckles sentì vacillare la sua fermezza, di fronte ad una legittima domanda a cui, però, non aveva pensato. Fu Amy a toglierlo subito d’impiccio, cosa per cui le fu immensamente grato.

    - Il PAD di Tails! - esclamò la riccia rosa, avvicinandosi a loro con in mano uno schermo portatile giallo che riportava la dicitura “Miles Electric” - Ti ricordi, Knuckles? Lo abbiamo usato anche noi, poco tempo fa, per comunicare con Sonic e Tails quando erano sull’Esamondo! 4 Tails mi disse che con questo riusciva a rintracciare e a comunicare con gli Wisp! -

4 Il PAD "Miles Electric" è apparso per la prima volta in Sonic Colors (2010), usato da Tails come mezzo di comunicazione con gli Wisp, e infine in Sonic Lost World (2013).

    Amy lo porse a Vector e questi lo prese con circospezione, grattandosi la testa squamosa e trattando l’oggetto con lo stesso atteggiamento che avrebbe avuto per un cubo di Rubik. Espio glielo strappò di mano, senza troppe cerimonie, proferendo nel contempo: - Questo è meglio che lo tenga io -

    Knuckles strizzò l’occhio ad Amy, in segno d’intesa, e si schiarì la voce per proseguire.

    - Rimanete solo voi. Shadow, Rouge, Omega e Silver. In mancanza della G.U.N. voi siete le uniche figure di autorità rimaste sul pianeta. In qualità di agenti, ho bisogno che voi reclutiate il maggior numero di mobiani possibile e distribuiate loro le armi per aumentare le fila della Resistenza. Credete di poterci riuscire? -

    - Non so quanto possa valere la mia autorità, dato che l’Intragenzia non sarà fondata prima di un secolo, ma conta pure su di me - rispose Silver.

    - Sono sicuro che Omega avrebbe preferito tutt’altro tipo di missione - commentò Rouge, divertita - Ma ci penserò io a tenerlo buono. Magari potrà insegnare ai pivellini come si maneggia un’arma. Credo che per questo non avrebbe obiezioni -

    - La bellezza delle armi è fuori dalla comprensione dei sacchi di carne - fu la pronta risposta del robot.

     - Negativo! - fu invece la brusca risposta di Shadow - Ho cose molto più importanti di cui occuparmi che fare da baby-sitter a un branco di mammolette. Ci penseranno gli altri tre -

    Knuckles si irrigidì in un istante, ma Shadow si limitò a dirigersi a passo lento verso l’uscita. Non sembrava avere intenzioni bellicose.

    - E che cosa avresti intenzione di fare, allora? - domandò l’echidna, seccato.

    - Andrò a recuperare qualcosa di più potente di tutte le cosiddette armi che sono stipate lì dentro -

    E, detto questo, uscì dal loro rifugio, senza aggiungere una sola parola.

    Rimasero tutti un po’ spiazzati da quella reazione, tanto da non sapere più cosa dire, prima che Knuckles riprendesse le redini della situazione.

    - A me toccherà il compito più ingrato di tutti - continuò - Dovrò rintracciare Eggman e vedere di rimettere insieme i suoi pezzi. Ci serviranno anche il suo aiuto e le sue risorse questa volta -

    - Attento a non farti prendere di nuovo per i fondelli, però - lo rimbeccò Rouge, con un sorrisetto affabile - Non vogliamo perdere il nostro impavido leader proprio adesso che è saltato fuori dal guscio -

    Knuckles le rispose, sorridendo a sua volta.

    - Quel pericolo è cessato ormai -


    Sonic era sempre stato d’accordo con la massima che diceva che bisogna sempre provare tutto almeno una volta nella vita, almeno fino al momento in cui era stato costretto a vivere l’esperienza più tremenda della sua giovane vita. Quella era una cosa che mai e poi mai avrebbe voluto sperimentare in prima persona, la sensazione di sentirsi intrappolato nel suo stesso corpo.

    Era una cosa tremenda, disgustosa, umiliante, probabilmente la peggiore che avesse mai provato. Uno come lui, perennemente con l’argento vivo addosso, così indomito e veloce da poter arrivare ovunque in un solo istante… costretto a rimanere fermo, come un cane da guardia al servizio di qualcun altro. Era stato sufficiente un solo ordine di Seth ed eccolo lì, in balia del controllo di qualcuno che non era lui, a lottare contro il suo stesso corpo, contro i suoi stessi muscoli, per cercare di infrangere la terrificante magia che lo teneva in totale schiavitù.

    Tutto quello che riusciva a fare era soltanto guardarsi intorno. Accanto a lui c’erano i suoi tre amici che avevano avuto la sua stessa malaugurata sorte. Tails, Blaze e Mighty erano anche loro sull’attenti, in una posa così rigida da far credere che fossero stati imbalsamati. Sul loro volto, Sonic riusciva a leggere stanchezza, sconforto e disperazione. Il cuore gli si stringeva nel vederli in quello stato. Avrebbe tanto voluto poter parlare, poter dir loro una qualunque parola di conforto, anche se, probabilmente, avrebbe avuto il sapore di menzogna. Le sue labbra, però, erano come incollate, per il puro e semplice motivo che non gli era stato concesso di proferir parola.

    L’unico pensiero a cui Sonic poteva saldamente aggrapparsi, per evitare che la disperazione prendesse il sopravvento, era che Knuckles, Amy e gli altri suoi compagni avrebbero trovato un modo per liberarli. Doveva confidare in loro, con tutte le sue forze, come, probabilmente, loro avevano fatto tutte le altre volte in cui i ruoli erano invertiti ed era lui ad avere il delicato compito di trarli in salvo. Doveva continuare ad alimentare quel pensiero di speranza, in tutti i modi possibili, perché ciò che aveva di fronte era tutto fuorché confortante.

    Era Seth, semplicemente all’apice del suo potere. Aveva tutto dalla sua parte. In una mano l’antico scettro con cui poteva comunicare con Argus e nell’altra il diamante con cui poteva controllare ogni movimento dei suoi quattro, riluttanti Purificatori. Dalla sua aveva una schiera di pericolosi alleati, assetati quanto lui di sfogare la loro crudeltà ed imporre la loro legge. Apparentemente non c’era niente che potesse più fermarlo e di questo lui ne era perfettamente consapevole.

    Fu con voce stentorea e carica di profonda soddisfazione che si rivolse alle sue truppe, dando le spalle a Sonic, Tails, Blaze e Mighty, i quali potevano solo sferrargli occhiate infuocate e velenose.

    - È giunto il momento, miei seguaci, di diffondere la parola di Argus in lungo e in largo per ciò che rimane di questo pianeta - proferì, in tono solenne - Metà dell’opera è stata già compiuta. Ogni singolo essere estraneo al nostro mondo è stato scacciato e tocca a noi rivolgerci ai mobiani rimasti per mostrar loro la strada del nostro futuro insieme -

    Senza esitazione, puntò l’estremità ricurva dello scettro davanti a sé e sollevò il diamante, suscitando un moto di paura nei suoi quattro inermi schiavi.

    - Luba e i suoi Steel Scorpion torneranno nella zona di Apotos e diffonderanno lì il verbo, accompagnati dal Purificatore dalla forza indomita -

    Il cuore di Mighty fece un buffo sobbalzo quando le sue gambe cominciarono a muoversi, senza che lui ne avesse dato l’ordine, e lo portarono ad un passo di distanza da Luba e T. Talon, tanto da poter incrociare con lo sguardo i loro sorrisi compiaciuti.

    - Il dottor Eggman Nega guiderà il suo drappello di Gizoidi verso la zona orientale delle United Federation, scortato dal Purificatore col potere del fuoco -

    Blaze venne avanti a sua volta, nonostante stesse dibattendo con tutte le sue forze per rimanere ferma. Un ghigno crudele si allargò sotto ai baffi di Eggman Nega, mentre si sfregava le mani alla stregua di un ragno che aveva appena intrappolato una mosca.

    - Oh, che superba ironia! - commentò, gongolando alla vista di una delle sue più grandi nemiche, totalmente alla sua mercé.

    - Zephir e i suoi migliori Tekkadron, invece, marceranno alla volta di Adabat, insieme al Purificatore dalla mente vulcanica -

    Tails, completamente rassegnato, lasciò che le sue membra, ormai aliene a sé stesso, lo trascinassero vicino a Zephir. La parte ancora organica del suo viso non poté esprimere meglio il suo disappunto per ciò che le era stato assegnato, quando avrebbe preferito di gran lunga avere a che fare con Sonic. Seth, tuttavia, aveva altri piani per il riccio blu.

    - E, come ciliegina sulla torta - concluse Seth, con voce melliflua, voltandosi verso l’ultimo Purificatore rimasto - Avrò personalmente il piacere di essere accompagnato dall’ultimo, e più inaspettato, dei Purificatori per diffondere il verbo nelle immediate vicinanze di Central City. Drake, Getara e Mr. Trick saranno al mio fianco nell’impresa -

    Sonic si sentiva rabbrividire, ma non diede a Seth la soddisfazione di abbassare lo sguardo nel momento in cui lo sciacallo cominciò a scrutarlo, malignamente.

    Seth si voltò nuovamente e tornò a rivolgersi a tutta la sua armata.

    - Il vostro compito sarà quello di reclutare nelle nostre fila tutti i mobiani dotati di eccezionali abilità, le stesse che Argus ci ha concesso. Il nuovo ordine mondiale ci vedrà a capo di tutti gli altri, in modo che possiamo costruire insieme un meraviglioso nuovo capitolo della storia di questo mondo! E tutti coloro che si opporranno dovrete spazzarli via senza esitazione, in modo che la loro morte sia d’esempio a tutti gli altri! -

    Scattò subito un applauso e una gigantesca ovazione tra tutti i suoi alleati, schierati fedelmente di fronte a lui e mai come prima di allora fedeli a quella causa. Seth attese con pazienza che l’acclamazione cessasse, prima di concludere il suo discorso.

    - E per rendere il vostro compito ancora più semplice… -

    Il diamante che stringeva in pugno cominciò a levitare piano, fino ad arrivare all’altezza della sua testa. La gemma sulla fronte dello sciacallo e il diamante iniziarono a splendere all’unisono e le pupille di Seth sparirono nel bianco dei suoi occhi.


    Il Quartier Generale della Resistenza era in pieno fermento, dopo gli ordini impartiti da Knuckles. Ognuno stava svolgendo celermente l’incarico che gli era stato affidato. Amy, con Shantal e Megan, stava contattando, uno dopo l’altro, tutti gli alleati che Sonic e Tails avevano allertato, per metterli al corrente della situazione. Il Team Chaotix stava pianificando il percorso da seguire e i punti da visitare dove speravano di scovare degli Wisp. Silver, invece, stava cercando di ragionare con Omega, ripetendogli per l’ennesima volta che la loro missione era di reclutare, non di distruggere.

    Knuckles osservava l’impegno e lo sforzo di tutti con silenziosa soddisfazione, accorgendosi solo in quel momento che Rouge mancava all’appello. Se la ritrovò alle spalle, quando la ragazza gli bussò scherzosamente sulla spalla.

    - Perché non sei col tuo gruppo? - domandò, burberamente, l’echidna - Pare che a Silver farebbe comodo una mano -

    - Ci tenevo a congratularmi con te per il modo in cui hai ripreso le redini del gruppo - replicò Rouge - Non sembravi così sicuro di te nel momento in cui siamo tornati qui dentro -

    - Perché non lo ero - confessò il guardiano - E il merito è tutto di quella ragazza - e indicò con il pollice Shantal.


    - Knuckles, che cosa ti prende? - domandò Shantal, preoccupata nel vedere il guardiano in quelle condizioni.

    Aveva la testa poggiata sul muro e il respiro affannoso. I suoi occhi erano chiusi e la sua faccia era contratta in una smorfia di dolore.

    - Sta andando tutto in malora… - mugugnò, frustrato - E contano tutti su di me per trovare una soluzione… non posso farcela… non posso… è troppa responsabilità per uno solo… Sonic ha avuto torto. Non doveva affidare a me il ruolo di leader! -

    - Non è stato Sonic. Sono stati tutti quanti a sceglierti - ribatté Shantal, in tono duro - E c’è un motivo ben preciso per questo. Sei l’unico che può farlo. Hai trascorso tutta la vita in compagnia di un’enorme responsabilità perché questa ti possa spaventare proprio adesso. Sei il guardiano designato del Master Emerald e tuo padre ti ha addestrato per tutta la vita perché tu fossi pronto. E tu sei pronto! Lo sei sempre stato! -

    - Non per una cosa del genere. Non per… avere il peso del mondo sulle spalle -

    Shantal lo afferrò per le spalle e lo costrinse a guardarla negli occhi.

    - Quando Lord Ix ha invaso Angel Island tu hai deciso di combatterlo a testa alta per proteggere le persone che ami. Lo hai fatto con forza, con coraggio e con sprezzo del pericolo. Questa volta non è tanto diverso. Hai la stessa forza e lo stesso coraggio che avevi allora. E poi non sei da solo. Siamo tutti qui con te, per aiutarti e seguirti. Sei l’unico che può riuscirci! -

    Knuckles fu come attraversato da una scossa elettrica. Ebbe come la fugace impressione di scorgere negli occhi e nella voce di Shantal la dolcezza di Tikal, mista alla determinazione di Shade. La sua mente tornò indietro a mesi prima, a quando era presente agli ultimi aliti di vita di Shade. Ricordò perfettamente quali erano state le sue ultime parole: “Non sei solo. E non lo sarai mai”.

    Un fuoco divampante si accese all’improvviso nel suo stomaco e si sentì invadere da una sferzata di coraggio, che fluiva in lui come un torrente in piena. Prese delicatamente le mani di Shantal, la guardò negli occhi e le mormorò un sincero: “Grazie”.


    - Sono state le sue parole ad aprirmi gli occhi e a farmi rendere conto che non serve a niente lasciarsi andare alla disperazione. Non in un momento come questo -

    Knuckles stava guardando Shantal, dalla distanza, con uno sguardo intriso di dolcezza che raramente gli si era visto in volto.

    - Non capita certo tutti i giorni di vederti guardare una ragazza in quel modo - puntualizzò Rouge, attenta a non lasciar trasparire dalla sua voce un significato che voleva appositamente celare.

    - Sei forse gelosa? - ribatté Knuckles, con un ghigno divertito.

    Rouge sbuffò piano e si ravviò vanitosamente le punte bianche della sua chioma.

    - Dolcezza, per tua informazione non ho mai temuto alcun tipo di competizione - lo informò, con aria di superiorità - Anzi, rende di sicuro la sfida ancora più stimolante. E poi, dubito che ci sia qualcosa che possa competere con questo -

    Prima che Knuckles potesse interrogarsi su quello di cui Rouge stesse parlando, si ritrovò il volto della ragazza più vicino a sé di quanto non fosse mai stato. Le sue narici registrarono di colpo un dolce e inebriante profumo e, senza che neanche se ne accorgesse, il guardiano sentì le labbra di lei premute contro le sue in un intenso bacio. Knuckles chiuse istintivamente gli occhi e assaporò l’emozione del momento, ben consapevole che avrebbe preferito affrontare dieci Seth piuttosto che riaprire gli occhi e affrontare, faccia a faccia, il significato di quel gesto.

    Dopo quella che sembrò una vita intera, oppure un solo istante a seconda dell’emozione che in Knuckles prevaleva in quel vortice confuso in cui si era ritrovato, Rouge interruppe il contatto e gli sorrise in un modo in cui mai aveva fatto, con rispetto e sincero affetto. L’echidna era sicura, in quel frangente, di avere l’espressione più stupida che si fosse mai vista sulla faccia del pianeta, ma era ancora troppo sorpreso, e paralizzato, per preoccuparsene.

    - Consideralo un portafortuna - disse il pipistrello - E, poi, in fondo, era proprio qui che eravamo rimasti prima di essere interrotti, o sbaglio? -

    Una montagna di parole e pensieri, per la maggior parte insensati, si accavallarono in un istante nella sua mente e presero all’unisono la via della sua bocca, incastrandosi tutte insieme in gola, come imbottigliate nel traffico dell’autostrada. La fatica di mettere due parole in fila, però, fu risparmiata a Knuckles da un evento improvviso, quanto inquietante.

    Un forte dolore esplose di colpo sulle sue tempie, costringendolo a piegarsi in due e a tenersi la testa tra le mani. Nello stesso identico istante, anche tutti gli altri che erano presenti nel capannone accusarono lo stesso strano malore. Vector lasciò cadere la tazza di caffè che stava sorseggiando, mandandola in frantumi sul pavimento, tanto fu fulmineo il dolore da costringerlo a tenersi la testa.

    Nella mente di tutti e, a loro insaputa, di tutti quanti gli altri mobiani rimasti sul pianeta, rimbombò una voce, con la stessa intensità di un megafono che risuonava direttamente nel loro cranio. Per alcuni di loro, quel tono freddo e strascicato era terribilmente familiare.

    - Miei fratelli e sorelle mobiani. Non c’è motivo di avere paura - recitò Seth, quasi in un sussurro, ma amplificato così tanto da essere forte e chiaro alla stregua di un grido - Tutto quello che sta accadendo intorno a voi non è che il prologo di una nuova era di splendore per tutti quanti noi. Un nuovo inizio, in cui potremo riprendere il possesso del mondo che ci era stato strappato da esseri umani indegni. Avete osservato i prodigi che hanno avuto luogo di recente, avete ammirato il potere e il volere dell’immenso Argus nel momento in cui ha fatto sparire ogni umano dalla faccia del pianeta. Siamo rimasti solo noi, com’era in principio, a decidere cosa farne del nostro mondo, finalmente libero. Tutti voi, esseri eccezionali, dotati di doni fuori dal comune, tutti voi che siete stati cacciati, inseguiti, temuti e osteggiati, siete adesso invitati a sedere al fianco del Cenacolo di Argus alla guida del futuro che ci attende. Insieme saremo forti come individualmente non potremo mai esserlo. E per tutti coloro che vorranno opporsi a questo grande piano, tessuto da secoli di storia, la morte è l’unica via d’uscita. Così è stato scritto e così sarà! -

    Ben presto, la voce non fu l’unico pensiero estraneo seminato nelle menti di tutta la popolazione mobiana mondiale. Si delineò anche un’immagine, quella che, come Seth ben sapeva, aveva spesso simboleggiato la speranza e che, proprio per questo, intendeva distruggere senza pietà. Era l’immagine di Sonic, il cui volto triste, stanco e sofferente colpì con forza disarmante molto più degli abiti che indossava o del marchio che portava sulla fronte.

    - Come potete vedere, anche l’indomito Sonic the Hedgehog, l’essere più speciale di tutti, si è unito alla nostra causa - continuò la voce - Ora è il vostro turno. Fratelli e sorelle, mettete i vostri poteri al servizio del Cenacolo e non avrete più nulla da temere dal mondo… perché il mondo saremo noi! -

    Rapida com’era venuta, quell’eco psichica si dissolse nel nulla e i membri della Resistenza tornarono padroni dei propri pensieri. Si guardarono tra di loro, atterriti come non mai. Molti di loro avevano il respiro affannoso e non riuscivano a scuotersi di dosso l’orribile sensazione di essere stati violati. Amy, in particolare, era sull’orlo delle lacrime. Il viso spezzato e affranto di Sonic continuava a vorticarle davanti agli occhi.

    Knuckles fu il primo a ricomporsi. Li guardò uno per uno con aria severa e combattiva. Strinse i pugni più forte che poteva, in un tentativo inconscio di raccogliere ogni briciola di coraggio che possedeva.

    - Adesso non si torna più indietro - proferì, ad alta voce - Ora si combatte. E si combatte per vincere! -

Solo 5 capitoli alla conclusione della storia...

Nella prossima parte, il Team Chaotix tenterà di opporsi all'avanzata degli Steel Scorpion e, soprattutto, del loro più caro e vecchio amico Mighty... non senza dei volti noti del passato a dare loro una mano!

Legacy of Argus: Evento Argus (Quarta parte)

Data di pubblicazione: 1 Ottobre 2018

Note dell'autore:
L'avrò scritto almeno dieci volte in tutto questo tempo, ma ringrazio ancora una volta la pazienza di tutti i miei lettori nell'attesa dei successivi aggiornamenti e nel sopportare gli inevitabili ritardi.
Siamo entrati nella fase più delicata della storia, quella dello scontro definitivo.
Farò del mio meglio per rispettare le scadenze e cercare di ridurne il tempo il più possibile.
Grazie a tutti!
   
 
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