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Autore: horus    10/07/2009    5 recensioni
*citazione dal primo capitolo* -Sai benissimo che io devo dare alla luce il mio erede, se dessi alla luce anche il tuo non sarebbe come volevamo. Devono avere i nostri poteri più puri, se l’avessi fatto per il tuo sarebbero risultati mischiati. Non li avrebbero mai accettati- [...] -Sono destinati ad incontrarsi, qualunque sia il loro cammino si vedranno. Sono l’uno parte dell’altro, questa realtà li spingerà a cercare la metà mancante-
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Gli Eredi


L’uomo entrò tranquillamente nelle stanze della regina. Sembrava stanco, ma, nonostante tutto, soddisfatto. I suoi occhi cobalto vagarono per la camera, alla ricerca di una capigliatura rosso fuoco a lui familiare.

Una figura femminile uscì dalla porta che si trovava dall’altro lato dell’entrata. I capelli bagnati gocciolavano sul pavimento, il corpo avvolto da un accappatoio dalla tinta più chiara della chioma sanguigna. Gli occhi, iridi infuocate come l’elemento che comandava, si posarono immediatamente sull’uomo che la stava aspettando.

Capelli argentati, legati in una coda bassa, con qualche ciocca che, birichina, gli incorniciava la fronte. Gli abiti, neri come al solito, ne fasciavano il corpo, mettendo in risalto il fisico muscoloso e scattante.

-Hai fatto?- chiese la donna.

-Sì, è tutto a posto-

-Perfetto, allora inizierò anche io-

La regina si sdraiò sul letto, aspettando che l’uomo la raggiungesse. Una volta che furono entrambi comodi lei lo abbracciò, non riuscendo più a trattenere la domanda che le rodeva dentro da quando era entrato.

-Com’era?-

Non ci fu bisogno di ulteriori spiegazioni, lui capì immediatamente a chi si riferiva.

-Era la ragazza più bella e più potente su cui oggi abbia posato lo sguardo. Penso di aver fatto la scelta giusta, ma mi sarebbe piaciuto che avessi potuto farlo tu-

Lei tirò un sospiro, non era ammissibile e lo sapevano entrambi.

-Sai benissimo che io devo dare alla luce il mio erede, se dessi alla luce anche il tuo non sarebbe come volevamo. Devono avere i nostri poteri più puri, se l’avessi fatto per il tuo sarebbero risultati mischiati. Non li avrebbero mai accettati- lo guardò un attimo negli occhi, quel blu così brillante le ricordava sempre la libertà del cielo e l’elemento che lui governava incontrastato. –E poi sarebbero cresciuti come fratelli, sarebbe risultato un po’ difficile, non credi?-

-Sì, hai ragione come al solito. Le tue motivazioni sono inattaccabili e io le condivido pienamente, lo sai. Però mi sarebbe piaciuto non doverlo affidare a qualcuno che nemmeno conosco. E se poi non si incontrassero, cosa succederebbe?-

-Non è possibile- scosse la testa, liberando ancora piccole gocce che si infransero sul petto dell’uomo, -Sono destinati ad incontrarsi, qualunque sia il loro cammino si vedranno. Sono l’uno parte dell’altro, questa realtà li spingerà a cercare la metà mancante-

-Ahh, Kyuubi- sospirò, fingendo un tono affranto. –Come fai ad essere così saggia e così affascinante allo stesso tempo?-

-Dote innata mio caro. Non per niente sono la regina dei demoni- spiegò lei convinta. Gli piaceva quando Arashi le faceva i complimenti. Solo lui glieli faceva così, come se fossero detti per caso, non per cercare i suoi favori, come invece facevano quasi tutti gli altri.

-Allora sono felicissimo di averti sposata mia cara. Sarei stato un pazzo a lasciar andare una creatura perfetta come te-

-Siamo in vena di complimenti stasera?-

-Beh, sai com’è…Sono stato via tutto il giorno, ho visto milioni di femmine che nemmeno possono pensare di paragonarsi alla tua bellezza e quando torno tu mi accogli così…Io inizio a sperare in un piacevole evolversi della serata- rispose lui, un sorrisino malizioso in volto.

Cosa stava dicendo prima? Che lui non cercava i suoi favori? Beh, quelli forse no, ma piaceri di un altro tipo quelli si però. Dannato lupo pervertito.

Ogni possibile replica di Kyuubi venne fermata dalle labbra di Arashi che si chiusero dolci e fameliche sulle sue. Gliel’avrebbe data vinta per oggi, tanto anche lei ne aveva voglia, la mancanza del suo mate si era fatta sentire per tutta la giornata.

§§§§§§§§§§§§§§§

Diciassette anni dopo…

Un giovane ragazzo biondo si guardava intorno distrattamente. Non sapeva cosa fare.

Non gli era mai piaciuta quel genere di riunione, solo sua madre e Arashi potevano partecipare. Lui doveva aspettare fuori, ma insomma era il modo di trattare una persona del suo rango? Non che gliene fregasse molto di essere il principe dei demoni, ma potevano mostrargli un po’ più di rispetto.

Se non avesse dovuto scappare da Sakura non sarebbe venuto. Oggi la ragazza era nervosa, e probabilmente la colpa era di nuovo di Sai, quello non sapeva stare zitto. Se restava nei dintorni avrebbe potuto prendersela anche con lui, e la cosa non gli piaceva affatto. Quando si arrabbiava la demone aveva una forza tremenda, faceva più paura di sua madre.

Umm, no, quello era impossibile. Sua madre incazzata non la batteva nessuno. L’ultima volta che qualcuno l’aveva offesa aveva raso al suolo un’intera foresta. Completamente carbonizzata, come quello stupido che aveva avuto l’ardire di farla arrabbiare.

No decisamente, la più paurosa era la madre. Fortuna che Arashi la sapeva tenere a bada. Sembrava solo un lupo pervertito, ma nascondeva tante qualità. La più importante era quella di riuscire a calmarla.

La grande Kyuubi no Youko, regina dei demoni. Senza suo marito probabilmente sarebbe stata la regina di niente, avrebbe ammazzato tutti i suoi sudditi prima.

Dalle labbra gli sfuggì un sospiro annoiato, non sapeva cosa fare. In quel dannato luogo non c’era niente con cui distrarsi, se non guardare il fiume che divideva i due regni.

Due volte all’anno i sovrani degli angeli e dei demoni si ritrovavano in una zona neutrale, il Ponte di Miko appunto. La costruzione comprendeva due arcate di pietra millenario che collegavano, al regno demoniaco e a quello angelico, un’isoletta che si trovava sospesa sopra il fiume Miko.

Il corso d’acqua, largo come minimo due chilometri, scorreva tranquillo e placido ad almeno quattrocento metri sotto di lui. Mentre la zona di terra circolare che si trovava in mezzo ai due paesi era zona neutra, vi si potevano incontrare persone di tutti i tipi. Al centro vi era un palazzo in cui avvenivano le riunioni.

Inutile dire che lui non ci poteva entrare. Prese a camminare per l’isoletta e, una volta completato il giro, iniziò ad incamminarsi dalla parte opposta a quella da cui era arrivato. Si dirigeva verso il regno angelico per cercare qualche anima da corrompere o con cui giocare.

Anche se non poteva entrare nel paese avversario ciò non voleva dire che non poteva divertirsi. Era immerso nei propri pensieri quando lo vide.

Un ragazzo, dai capelli neri come l’ebano e le vesti bianco candido. Non riusciva a scorgergli il volto perché un ciuffo laterale ne copriva buona parte.

Se stava là, fermo immobile, in piedi sopra al parapetto del ponte. Pantaloncini bianchi lunghi fino al ginocchio e maglietta a maniche corte dello stesso colore. Le mani infilate nelle tasche e lo sguardo rivolto all’orizzonte.

Rimase a guardarlo, scordandosi di tutto. L’ora,la riunione, sua madre…La sua mente era riempita dall’immagine di quel ragazzo moro.

All’improvviso l’angelo sbilanciò il corpo, si lasciò cadere nel vuoto. Naruto si avvicinò di corsa al parapetto per guardarlo volare via.

Quello che lo lasciò senza fiato furono le ali dell’altro, erano argentate. Di un colore stupendo che riluceva alla luce del tramonto. Erano perfette.

L’unico suo pensiero coerente in quel momento fu: starebbe meglio vestito di scuro.


Allora, eccomi alla ribalta con una nuova fic. Questa non dovrebbe durare più di tre o quattro capitoli. Erano un paio di giorni che mi ronzava in testa e se non l'avessi messa per iscritto non sarei riuscita a continuare l'altra. Questa volta è un'AU e devo dire che come ambientazione è già usata e strausata, ma mi era venuta la voglia.
Cercerò di riprodurre il più fedelmente possibile i caratteri degli originali, anche se non prometto niente.
Ah, non stupitevi dell'ultimo pensiero di Naruto, quando dice vestito di scuro lo intende come demone. Le tonalità chiare e scure distinguono le due razze: bianco per gli angeli e nero per i demoni.
Detto questo, spero che la descrizione del luogo sia abbastanza chiara perchè la storia sarà ambientata prevalentemente nei dintorni del ponte.
Il rating è arancione perchè non so ancora se scrivere o no una lemon, però qualcosa di spinto di sicuro ci sarà.
Spero che vi piaccia e sarò lieta di accogliere i vostri pareri. Grazie a tutti quelli che leggeranno e commenteranno.
  
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